Capitolo 16 - Una terribile notizia
KYLE
Non so cosa fare, sono tre giorni che Aiden non si fa vedere. È uscito per andare a parlare con Madame Charlotte e non è più rientrato.
Non risponde al telefono.
Sono andato anche al locale a parlare con i suoi colleghi, ma nessuno l'ha visto o sa dove sia. Anche il suo amico Timothy non lo vede da diversi giorni.
Mi sento un buco nel petto, non posso credere che dopo quello che c'è stato fra noi, dopo esserci finalmente chiariti e aver passato ore fantastiche, lui possa essere scappato nuovamente.
Non so più a chi chiedere, non posso certo chiamare i suoi genitori...
Il suono del campanello interrompe i miei pensieri.
Sento il cuore fermarsi e poi riprendere a battere all'impazzata: ti prego fa che sia lui ...
Vado ad aprire e mi trovò davanti l'amico inglese di Aiden, pensavo fosse rientrato a Londra.
La delusione è tale che non riesco a dire una sola parola.
"Dov'è Aiden?"
La sua voce è tesa e la sua espressione trasmette preoccupazione.
Forse lui sa qualcosa che io non so, sento il panico assalirmi.
Lo faccio entrare "Non lo so, sono tre giorni che non torna a casa e che non mi risponde al telefono"
"Non risponde nemmeno a me."
Mi guarda pensieroso, poi prosegue "È successo qualcosa tra di voi?"
Decido di essere sincero, lui potrebbe essere l'unico in grado di aiutarmi a ritrovarlo "Mi ha raccontato tutto"
Lui continua a studiarmi "Quindi sai chi sono"
La sua affermazione è ambigua, gli serve per vedere fino a che punto so. Io annuisco "Un vampiro"
"Bene tutto sarà più semplice. Ha perso il controllo con te"
Io ripenso alla nostra ultima notte insieme e un sorriso affiora alle mie labbra "Diciamo che ci siamo dati molto da fare, però lui ha trovato un modo per controllarsi"
"Quindi non aveva motivo per scappare."
"No. È uscito per andare a parlare con Madame Charlotte, la proprietaria del locale dove lavora per licenziarsi. Non è rientrato. Sono anche andato a cercarlo là, ma mi hanno detto di non averlo visto."
"Questa cosa non mi piace. Aiden ti ha detto per caso se qualcuno sospettava di lui o se potevano averlo visto mordere qualcuno? O se ha morso qualcuno in un luogo pubblico?"
Sto per rispondere di non sapere niente, ma poi il pensiero mi corre al nostro incontro al Giardino di Charlotte
"La sera che sono andato a trovarlo al locale mi ha morso. Eravamo dietro un separé, non credo che qualcuno ci abbia visto, ma non posso escluderlo"
"E le telecamere?"
Sento la paura serrarmi la gola "Non lo so ... pensi gli possa essere successo qualcosa"
"Sono quasi certo che lo abbiano rapito"
"Rapito?"
Mi sento stordito, la mia mente si rifiuta di funzionare, si rifiuta di elaborare questa possibilità. "Perché dovrebbero farlo?"
"Perché è un vampiro"
"Ma nessuno crede realmente nella vostra esistenza"
"Ci sono persone che ci danno la caccia e ci fruttano per fare soldi. Sanno della nostra esistenza e soprattutto sanno dei nostri poteri. Sanno che il nostro morso provoca un intenso piacere, così ci usano come giocattoli del sesso richiedendo somme ingenti per una scopata. Inoltre bere il nostro sangue è come assumere una potente droga così organizzano festini esclusivi spacciandolo per elisir di lunga vita."
Non voglio credere che Aiden possa trovarsi in questa terribile situazione "Ma Aiden è un vampiro, non è facile avere la meglio su di lui e soprattutto tenerlo imprigionato contro la sua volontà"
"Hanno i loro metodi. Aspetta faccio una telefonata"
Lucas prende il cellulare e compone un numero
"Ciao sono io. Ho bisogno che metti in giro la voce che sto cercando un piacere esclusivo, qualcosa mai provato prima, trasgressivo e che sono disposto a sborsare una somma a sei cifre... Sì solite cose... Sì tutti i contatti, concentrati su quelli di quel giro... Sì tutti non tralasciare nessun canale ... Sì con discrezione, ma velocemente ... Sì d'accordo. Richiamami appena sai qualcosa"
Sento l'ansia attanagliarmi lo stomaco "Pensi funzionerà?"
"Deve funzionare"
Anche Lucas è visibilmente scosso, oltre alla preoccupazione c'è altro nel suo sguardo, paura ma anche tanta rabbia.
Ci sediamo e mentre aspettiamo Lucas decide di raccontarmi cosa si tiene dentro
"Quando è successo a me, mi tenevano sotto l'effetto di droghe molto potenti, la ketamina per la precisione mischiata a degli eccitanti. Costantemente legato ad un letto, mi facevano mordere il tempo necessario a procurare un orgasmo e poi mi infliggevano del dolore per farmi fermare. Non aveva alcuna importanza chi mi fotteva, ero accecato dalla sete di sangue. Ogni giorno venivano a prelevarmelo in modo che fossi sempre assetato, pronto per chi pagava e non potessi rifiutarmi. È un vero inferno vivere completamente preda dei propri istinti senza riuscire ad impedire al proprio corpo di fare ciò che più detesti: eccitarti e fare sesso con persone che ti fanno solo vomitare. Non so quanto tempo sono rimasto in quel posto, ma quando mi hanno salvato ho giurato che avrei fatto di tutto per evitare che qualcun altro subisse la mia stessa sorte. Ho detto più volte ad Aiden di stare attento, di non farsi mai scoprire, evidentemente non sono stato abbastanza diretto, avrei dovuto raccontargli chiaramente cosa rischiava. Ma non è facile ammettere di essere stato uno schiavo del sesso. Ho cercato di far vedere ad Aiden solo il bello di essere un vampiro e ho sbagliato."
"Dobbiamo trovarlo al più presto"
Non sopporto l'idea che possa capitare anche ad Aiden, ho voglia di uccidere chiunque osi mettere le sue sporche mani su di lui. Non si devono permettere di torcergli un solo capello.
Lucas la pensa come me "Sì e lo troveremo. Non permetterò che capiti anche a lui"
Il suo dolore è così evidente che mi avvicino e gli dico "Mi dispiace"
Lui solleva le spalle "E' successo tanti anni fa"
"Tanti anni fa? Ma eri un bambino ..."
Lucas sorride "Sono molto più vecchio di quanto credi"
Qualcosa non mi torna "Ma non eri compagno di stanza di Aiden in un collegio a Londra?"
Lui sorride "Sì, mi ero preso una pausa dal mio lavoro. Volevo assaporare la vita spensierata di un adolescente. Se sei disposto a sborsare un'ingente cifra, le scuole private non fanno domande, non controllanto se i tuoi documenti sono veri. Dovevo stare solo due o tre mesi, ma poi ho incontrato Aiden e i mesi sono diventati 11."
Il suono del cellulare di Lucas mi fa sobbalzare. Lui risponde al primo squillo "Sì... capisco ... bene ... d'accordo..." Il mio cuore batte all'impazzata "Perfetto digli che ci saremo... Sì in due"
Lucas chiude la comunicazione e si rivolge a me. "Penso di averlo trovato. Le voci che il mio collaboratore ha messo in giro hanno sortito il loro effetto. Mi hanno invitato, domani sera, ad una festa molto ristretta, hanno assicurano che ci sarà una merce molto rara capace di sbalordirmi, solo per entrare e partecipare all'asta hanno chiesto 10.000 dollari. Dicono che è un'esclusiva, che è la prima volta che viene messo in vendita e se non bado a spese potrei aggiudicarmi il suo primo giro"
Non so cosa dire, mi tremano le gambe dal sollievo, deve essere lui e forse siamo arrivati in tempo ... però mi sorge un dubbio
"Non è stato troppo facile?"
Lucas mi guarda poi scoppia a ridere "Facile, non direi proprio, fortunati quello sì. Sono mesi che tengo d'occhio questi pervertiti, mi sono infiltrato nei loro ambienti non senza difficoltà, prima di mettermi in una sorta di lista di attesa hanno controllato tutto di me, soprattutto i miei conti bancari e i miei affari per vedere se potevo permettermi i loro "svaghi". Sto collaborando sia con l'Interpol che con l'FBI per smantellare la loro organizzazione"
Non riesco a crederci "Ma anche loro sanno dell'esistenza dei vampiri?"
"Certo che no. Devi sapere che a queste chiamiamole "aste del sesso" viene messo in vendita di tutto, per soddisfare i desideri perversi più disparati. Non c'è niente di troppo trasgressivo o raccapricciante, basta essere disposti a pagare qualunque cifra. Rapiscono o addirittura acquistano ragazzi e ragazze delle più disparate etnie, spesso anche bambini, in ambienti poveri e malfamati dove difficilmente qualcuno verrebbe a reclamarli. Poi vengono messi in vendita per una notte in una specie di asta. Puoi chiedere di tutto e farci di tutto, da orge a rapporti sadomaso estremi fino al sesso violento, poi arrivare anche ad ucciderli basta che sei disposto a pagare il costo del tuo "peccato". I clienti portano sempre delle maschere in modo da non poter essere identificati dagli altri. Io non ho mai partecipato, ma mi sono arrivati racconti parecchio dettagliati da uomini che si vantavano delle loro prestazioni e di come ne sono usciti puliti senza dover pagare le conseguenze dei loro crimini"
Mi viene da vomitare, non posso credere che certa gente possa passarla liscia solo perché ha i soldi. Poi mi viene in mente che in un certo senso anche io l'ho passata liscia grazie a mio padre ... non è la stessa cosa perché io non l'ho veramente violentata, però se lo avessi anche fatto non avrei comunque pagato ...
Lucas continua "La prossima asta doveva essere fra circa quindici giorni, ci stavamo preparando da mesi, per questo sono qui negli Stati Uniti, ma l'aver trovato Aiden deve averli ingolositi. Hanno visto la possibilità di fare molti più soldi di quanti ne hanno fatti finora e hanno accelerato i tempi diventato più imprudenti, allargando il loro piccolo giro anche ai nuovi come me che hanno tanti soldi da spendere. Vogliono sfruttarlo al massimo. E noi non possiamo perdere quest'occasione."
Capisco dalla sua rabbia che non è solo per Aiden, ma anche per vendicarsi di quello che è successo a lui.
"Adesso vado devo mettermi in contatto con gli altri per coordinare tutto in un solo giorno, fortunatamente è tutto pronto da mesi e attendevano solo un mio cenno per sapere dove e quando. Ti vengo a prendere domani pomeriggio per spiegarti ogni cosa e prepararci."
AIDEN
Dove diavolo sono?
Che accidenti mi è successo?
Non riesco a ricordare, non riesco a pensare, ho una gran confusione, mi sento stordito.
Mi sembra che il mio corpo non risponda al mio volere.
Mi trovo come immerso in una fitta nebbia e ogni tanto riesco a riacquistare un po' di me stesso per poi perdermi di nuovo.
Ricordo solo di essere andato da Madame Charlotte per dirle che volevo licenziarmi, mi ha fatto accomodare nel suo ufficio e mi ha offerto un caffè ... poi più niente.
Mi rendo conto piano piano di essere completamente nudo, legato ad un letto in una piccola stanza senza finestre... che cazzo vogliono farmi?
Violentarmi per caso?
Non sono abbastanza lucido per riuscire a preoccuparmi, sento la paura scivolarmi addosso senza riuscire ad afferrarla. So che dovrei averne, ma non ci riesco.
Non so da quanto tempo mi tengono sedato e drogato, so solo che sono passate molte ore dall'ultima volta che mi sono nutrito, la sete di sangue mi sta martellando il cervello e al momento è l'unica cosa reale.
Avverto la presenza di qualcuno, mi giro d'istinto seguendo l'odore del suo sangue.
È un uomo sulla quarantina muscoloso e ben piazzato "Il nostro principe delle tenebre si è svegliato."
Io non rispondo, vorrei ignorarlo, ma non ci riesco senza volerlo gli mostro le zanne.
Lui sorride compiaciuto della mia reazione, per nulla spaventato di trovarsi davanti un vero vampiro "Ora, prima di rimetterti a nanna, mi hanno chiesto di fare una prova"
Si avvicina e osserva attentamente il mio corpo nudo "A me non fai alcun effetto, non mi si alzerebbe mai con un maschio, così sono perfetto per valutare se quello che si dice è vero, se il tuo morso riesce a procurare un potente orgasmo a chiunque"
Non voglio morderlo, non ho nessuna intenzione di essere la loro cavia.
Ho sempre e solo bevuto il sangue di persone che mi piacevano, persone con cui ho fatto sesso perché lo volevo fare.
Si siede sul letto e mi avvicina il polso, io stringo i denti per resistere alla tentazione e giro la testa dall'altra parte.
Lo sento ridere "Fai il difficile?"
Tira fuori un coltello e si incide il palmo della mano poi mi afferra per i capelli e mi costringe a guardarlo. L'odore mi investe come un'onda gigantesca e tutto perde di significato, c'è solo il sangue e la mia sete.
Affondo i denti nel suo braccio e succhio avidamente.
Lo sento gemere di piacere e poi tendersi per l'arrivo del l'orgasmo. Non voglio fermarmi, voglio dissanguarlo, bere fino all'ultima goccia, ma una potente scarica elettrica mi attraversa e mi stordisce costringendomi a mollare la presa, anche i miei denti ritornano immediatamente normali.
L'uomo ha ancora il respiro affannato e mi guarda stupito.
"Porca puttana! Non ho mai provato nulla del genere, sei un vero prodigio del sesso, mi hai fatto addirittura venire voglia di scoparti. Assurdo. Quei ricconi pervertiti pagheranno oro per farsi mordere da te. Adesso però è meglio se ti fai un altro pisolino"
E senza che riesca ad oppormi tira fuori una siringa e mi inietta qualcosa nel braccio, tutto si fa confuso e perdo nuovamente la mia presa sulla realtà e sul mio corpo.
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