CAPITOLO 15 - Il momento della verità

AIDEN

Apro gli occhi ormai fuori è mattina inoltrata, mi porto la mano al viso per coprirmi gli occhi e sento una fitta di dolore al braccio. Lo osservo e il profondo taglio che mi sono procurato per non perdermi mi riporta alla mente tutti gli avvenimenti della notte appena trascorsa.

Ho scoperto che il dolore riesce a mantenermi ancorato alla realtà e l'ho utilizzato per non perdermi nella brama di sangue.

Mi giro e l'immagine che mi trovo davanti rischia di farmi trasformare con tutto ciò che ne consegue: Kyle completamente nudo nel mio letto fra le lenzuola macchiate di sangue, fortunatamente il sangue è il mio, altrimenti non sarei riuscito a resistere.

Lui sentendosi osservato apre gli occhi "Scoparmi non ti dà il diritto di fissarmi mentre dormo"

"Sei un idiota. Un idiota pericoloso"

"E tu un succhiacazzi. Ora che ci siamo presentati penso che dovremmo parlare, mi devi molte spiegazioni"

Non potevo illudermi di passarla liscia, mi ha visto prima che io lo mordessi, Lucas mi aveva avvertito che solo i ricordi del morso vengono rimossi. Cerco comunque una inutile via di fuga

"E se io non volessi?"

Kyle sorride sadico "Non ti conviene sfidarmi e tu lo sai bene, non hai mai creduto alla maschera da bravo ragazzo che propino agli altri"

Sorrido pensando che solo con me mostra il suo vero io: sadico, bastardo, perverso e assolutamente eccitante. Alzo le spalle "Potrei ucciderti"

Lui si tira su e si siede sul mio bacino, poi muove il sedere stimolando il mio sesso, sorride compiaciuto sentendolo risvegliarsi "No, non lo faresti. Ti piace troppo il mio culo"

"Hai ragione" Lo tiro verso di me e lo bacio.

Mi stacco da lui prima di non essere più in grado di farlo. "Ok. Però prima ho bisogno di una doccia e soprattutto di non averti così vicino completamente nudo altrimenti parlare è l'ultima cosa che farò"

Lui sorride "Te lo concedo"

Dopo essermi lavato e vestito vado in cucina e trovo Kyle ad armeggiare con la macchinetta del caffè.

Mi siedo e lo osservo, mi sembra che sia passata una vita dall'ultima volta che siamo stati così insieme, prima che il terrore di fargli male mi costringesse ad evitarlo.

Non mi ero reso conto quanto mi mancasse poter condividere dei semplici momenti come questo con lui.

"Ecco qua" Kyle mi porge una tazza di caffè bollente e poi mi si siede davanti portandosi la sua alle labbra e bevendone un piccolo sorso.

Ormai sono rassegnato a raccontargli tutto, spero solo che, visto che ancora non lo ha fatto, non mi cacci dopo la mia spiegazione.

Prendo un respiro e butto lì tutto in un fiato "Sono un vampiro."

Lui mi scruta pensieroso "Ti ho visto e ho sentito i tuoi denti penetrarmi nella carne eppure è così difficile crederci"

Chiudo gli occhi e faccio riaffiorare alla mente il ricordo ancora nitido di Kyle nudo e ansante di questa notte, mi concentro sul sapore del suo sangue nella mia bocca riempiendomi le narici del suo odore; appena sento i miei denti allungarsi riapro gli occhi sorridendo "La prima volta che mi si sono allungate le zanne ho creduto di essere impazzito. E ti assicuro che lo avrei preferito"

"Sono eccitanti."

"Pervertito masochista."

Sorride "Sì, anche sadico a volte grazie." Poi torna serio "Chi ti ha trasformato?"

"Lucas quando ero a Londra"

"Però questo non ti ha impedito di fare una vita normale. So che frequenti le lezioni, che lavori in quello stupido locale. Ti vedi con i tuoi amici e scopi chiunque senza problemi"

"Ho solo bisogno di bere sangue. Cosa vuoi che sia?" sono chiaramente sarcastico, ma lui finge di non accorgersene.

"Non penso tu abbia avuto problemi a procurarti dei donatori" la sua voce è tesa.

Tentenno un momento, il suo sguardo mi fa sentire come se stessi per ammettere di averlo tradito "Il veleno che c'è nel morso fa dimenticare e provoca un intenso piacere, come tanti orgasmi insieme. Quindi non ho problemi a trovare il sangue"

Lui si alza in piedi e mi raggiunge, è palesemente arrabbiato "Dimmi perché? Perché hai evitato solo me?"

E' arrivato il momento della verità.

Quella che mi brucia di più ammettere.

"Perché solo tu mi fai perdere il controllo. Tutte le volte che ti ho vicino devo concentrarmi per non saltarti addosso. La prima volta che abbiamo fatto sesso ho rischiato di ucciderti. Ho avuto paura"

Lui è rimasto senza parole, mi fissa incredulo. Dopo un po' sussurra "Perché?"

Mi alzo anch'io dalla sedia e lo guardo dritto negli occhi "Perché per me non sei come gli altri. Lucas dice che noi proviamo ogni sentimento in modo più intenso. Il desiderio che provo per te non è solo sesso o brama di sangue, c'è qualcosa di più che permette al demone che c'è dentro di me di prendere il sopravvento."

"Questa notte però non mi hai dissanguato, sei riuscito a fermarti"

Gli mostro il taglio che ho ancora sul braccio "Il dolore è riuscito a mantenermi lucido"

"Allora farò in modo di farti male ogni volta, sarà eccitante."

Le sue parole dovrebbero farmi felice invece mi fanno provare solo un profondo senso di gelo "Tu non vuoi veramente stare con me. E' il veleno a fartelo dire. L'intenso piacere che provoca ti fa desiderare di averne ancora"

"Non sono scemo. Se fosse come dici tu non avrei voglia di appenderti per le palle pensando a tutti quelli che ti sei portato a letto!"

Lo guardo sorpreso poi sorrido "No, la gelosia non è uno dei miei poteri"

Lui sbuffa "Chi ha detto che sono geloso? Segno solo il mio territorio e tu rientri nel mio territorio"

Anch'io voglio fare lo stesso "A proposito del territorio Kyle Wilson, se rivedo Nicole metterci piede ti lego al letto e ti dissanguo poco a poco succhiando dal cazzo"

"Direi prospettiva allentante"

Lo guardo male.

Lui sorride "D'accordo. Se tu smetti di fare la puttana in giro, io smetto di fingermi il fidanzatino perfetto"

"Però continuo a lavorare al Giardino di Charlotte"

Questa volta è lui a guardarmi accigliato "Non capisco perché ci tieni tanto. I soldi non ti mancano di certo, tuo padre è ricco sfondato"

"Appunto, sono i soldi di mio padre. Prima che tutta la mia vita perdesse senso, pensavo solo a quando sarei riuscito ad andarmene dalla casa dei miei. Il mio progetto era andare in una università prestigiosa, così che non mi avrebbero potuto fermare, abbastanza lontano da casa da dover prendere un appartamento nelle vicinanze della facoltà. Era da escludere che mio padre mi permettesse di vivere nel campus. E infatti così è stato. A questo punto però sarei stato libero solo in parte. Per esserlo realmente avrei avuto bisogno di trovarmi un lavoro per pagarmi i miei vizi. Perché stai certo che la sua mania di controllo su di me è assoluta e avrà messo una persona solo a controllare ogni singolo centesimo che spendo. E ti posso assicurare che alcuni dei miei divertimenti non sarebbero passati inosservati." Adesso è un po' che non tiro, la smania di sangue è più forte, ma prima ....

Mi passo una mano sotto il naso per fargli capire a cosa mi riferisco, poi proseguo "La prova che non si fida affatto di me è che ha scelto lui anche il mio coinquilino per tenermi sulla retta via, ma in questo caso" guardo Kyle ghignando "si è sbagliato di grosso. Non pensava che me lo sarei scopato"

Lui sorride e aggiungere "E che ti avrebbe scopato"

"Sì. Decisamente peggio."

Ritorno serio e proseguo "Di questo mio progetto ne ho parlato solo con Tim e lui mi ha sempre preso in giro dicendomi che non devo farmi tante seghe mentali, devo solo pensare a divertirmi, ma lui non conosce mio padre. È un uomo ossessionato dal potere e dalla sua carriera politica e niente deve intaccarla. È un razzista e un omofobo, favorevole alla pena di morta per chi non è WASP (bianco anglosassone e protestante). Sarebbe un perfetto Hitler, sono certo che tenga un cappuccio bianco nell'armadio e una pistola sotto il cuscino. E adesso sarebbe una tragedia se mi ritrovassi nuovamente sotto il suo tetto, anche se sono certo che mi ucciderebbe perché vado a letto con i maschi, non certo perché sono un mostro succhiasangue. Quindi devo prepararmi un paracadute nel caso succeda l'irreparabile e mi trovassi in mezzo a una strada"

Lui mi guarda come se avessi detto che vado al mare e non mi fossi accorto che fuori nevica. "Che c'è? Anche tu pensi che sono solo paranoico?"

"No, anzi ti capisco. Anche mio padre vuole che io sia ciò che non sono e tenta di organizzarmi la vita. Però non mi è chiara una cosa: se viene a sapere del tuo lavoro non pensi si incazzerebbe? L'accompagnatore non è certo una qualifica nel curriculum del figlio della quale vantarsi con gli amici."

Non mi ero ancora posto il problema "E perché dovrebbe saperlo?"

Lui mi guarda come se non vedessi una cosa palese a tutti "Perché la gente parla e tu non passi inosservato. Nicole già lo sa. È stata lei a dirmi dove trovarti. Mi ha visto incazzato e ha creduto che lo fossi a causa del tuo lavoro, perché avresti potuto rovinare la mia reputazione. Ero incazzato sì, ma perché mi evitavi e dopo averlo saputo ancora di più, perché scopavi con tutti tranne che con me"

Nonostante la preoccupazione sorrido, sapere i sentimenti di Kyle mi infonde calore e felicità.

Lui continua "Non si farà problemi a spifferarlo ai quattro venti, è parecchio arrabbiata con te, ti ha definito un drogato e un puttaniere"

Cosa pensa Nicole non mi tocca, mi tocca la concreta possibilità che possa parlare con mia madre, ancora si sentono perché mia madre spera ancora nella possibilità che torniamo insieme.

"Beh, non c'è andata lontano, però preferirei non farlo sapere ai miei"

"Allora non ti resta che cambiare lavoro"

Io sbuffo, lui invece mi sembra un po' troppo soddisfatto.

"D'accordo. Oggi andrò a parlare con Madame Charlotte. Tu però assicurati che la principessina stia zitta senza portartela a letto, altrimenti sarò un vampiro poco ragionevole"

Kyle sorride, fa il giro e si siede sul tavolo davanti a me "Ok. Però quando torno scopo te, intanto perché non mi succhi l'uccello?"

"Non ci tieni proprio alla tua vita"

"Cosa vuoi farci, ho a disposizione un vampiro succube del mio cazzo perché non dovrei approfittarne?"

"Anche del tuo culo"

"Se fai un buon lavoro dopo avrai anche quello"




Esco di casa che ormai è pomeriggio inoltrato, Madame Charlotte non prenderà bene la notizia che lascio. Sono molti i clienti che chiedono di me ogni sera, però se ne farà una ragione.

Kyle ha perfettamente ragione è troppo pericoloso, se mio padre lo venisse a sapere mi rinchiuderebbe in casa a vita.

Mi guardo le braccia e sorrido, ho diversi nuovi tagli che mi sono fatto per riuscire a non fare del male a Kyle, se continuiamo a scopare con questo ritmo finirò per morire dissanguato io, fortunatamente si sono già rimarginati e fra poche ora non ne rimarrà alcun segno.

Mi sento veramente felice e forse riuscirò a perdonare Lucas per quello che mi ha fatto.

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