Il primo party non si scorda mai

Dopo dieci minuti di macchina, arriviamo davanti a casa di Steve, e che casa, una villetta molto bella, bianca e con un grosso giardino. Circondata da estesi prati verdi, arricchiti di mille colori grazie ai fiori sbocciati. Fuori è pieno di macchine, parcheggiamo anche noi e scendiamo.

Entriamo da una porta sul retro, che ci porta nel giardino, davanti a noi una piscina, addobbata a dovere per la festa. Spencer salutata tutti, ovviamente. Mi presenta a tutti, come la sua nuova amica, Gin. Ora, posso finalmente dire, di aver conosciuto la parte "VIP" della scuola. C'è anche Megan, la regina delle cheerleader, mi squadra da capo a piedi, devo dire che Lily aveva ragione su questo tubino!

"Gin? Cos'è un alcolico?"

La simpatia di questa Megan è disarmante.

"No, viene da Ginevra. Nel caso non lo sapessi, è il nome della moglie di Re Artú!"

Che poi, a chi importa del nome, della moglie di un personaggio inventato, non lo so, ma mi è uscito così. Se ci fosse stata Lily, si sarebbe divertita molto con lei. È la classica ragazza che noi avremmo evitato.

Per fortuna proseguiamo, Spencer mi passa un bicchiere di birra fresca.

"Spencer! Finalmente ce l'hai fatta ad arrivare!" dice Steve, venendoci in contro, per salutarci.

"Steve! Che festa! Sempre al top! Ti presento Gin, si è appena trasferita da noi da Brooklyn."

"Gin, è un vero piacere conoscerti!" mi dice allungando la mano sinistra per presentarsi.

"Grazie dell'invito, Steve! Mi ci voleva proprio un party! E devo dire che qui, festeggiate alla grande!"

Spencer, mi lascia lì con Steve, per andare a salutare altre sue "amiche", anche se il nome corretto sarebbe fan o ammiratrici, è il classico Don Giovanni, il bello della scuola. Tutte cadono ai suoi piedi al suo passaggio, in prima fila c'è la nostra ormai amata, Megan. Parla con lui, ma fissa me. Deve aver notato che siamo arrivati assieme. Saluto Steve e proseguo il mio giro. È pieno di alcolici, io non sono tanto un'amante del "bere", ho preso una birra e mi basterà per tutta la serata. Qui invece noto che ci danno dentro: birre, cocktails e shots!

Bevono e bevono ancora, c'è chi inizia a perdere i freni inibitori, e si lascia andare, spogliandosi, per poi buttarsi in piscina. Si baciano tra loro, come gli innamorati, ma loro a malapena si conoscono. E da domani, con la mente lucida, ritorneranno a salutarsi, come se nulla fosse successo.

Sento una mano sulla schiena, è Spencer, che ha finito di salutare le sue fan.

"Allora Gin, come ti sembra la festa?"

"Bella, piena di alcolici! Diciamo che non sono una ragazza, che beve molto. Per il resto, mi sto divertendo."

"Ok, non bevi, ma almeno balli?"

Non ho nemmeno avuto il tempo di rispondere, che già ruotavo su me stessa. Giustamente sa anche ballare, altrimenti addio perfezione! Però è proprio bello, con quei due occhioni. Mi chiedo, sempre, perché sia così carino con me. Ma, non voglio rovinarmi il momento, e smetto di riflettere sul perché.

Noto, con piacere, che la "regina" non ci stacca gli occhi di dosso! È mai possibile che, la leader delle cheerleader, sia gelosa di me? Di Ginevra Reed? Succedono cose strane in Texas. Steve ci raggiunge e iniziamo a ballare tutti insieme. Adesso sì, mi sto proprio divertendo!

Spencer mi prende la mano sinistra, e mi porta dentro casa di Steve, saliamo le scale verso il primo piano, ho il cuore a mille! Inizia a fare caldo in questa casa, ho mille pensieri, soprattutto mi viene in mente Lily, lei sì saprebbe come comportarsi, in questa situazione. Ok, probabilmente, sto per ricevere il primo bacio da Spencer, rilassati e goditi il momento, non fare la bambina e non rovinare tutto! Arriviamo in camera, dai poster e dai premi sulle mensole, capisco che si tratta della camera del padrone della festa. Mi guardo intorno, per evitare il suo sguardo, ma alla fine è lui che trova il mio. Mi sposta delicatamente i capelli dietro l'orecchio, e inizia a darmi dei baci sul collo, ecco adesso fa veramente caldo! Mi sussurra parole dolci all'orecchio, vorrei tanto rispondergli, avere il coraggio di dirgli quanto è bello, e quanto sia importante per me questo momento, ma non ci riesco. Mi prende il mento, mi sorride e a quel punto, mi bacia. Ok, lo ammetto, il bacio più forte mai ricevuto, a confronto con quello di Mike (il mio ex), è proprio un altro livello. Premetto che non sono la classica ragazza che fa la classifica, ma qui abbiamo raggiunto la perfezione. È la prima volta che bacio un ragazzo appena conosciuto, quasi faccio fatica a riconoscermi. Spencer ha la capacità di farmi sentire bene, cosa che non mi è successa spesso.

"Penso sia meglio scendere adesso."

Annuisco, semplicemente con la testa, sono del tutto imbambolata, e meno male che non volevo fare la bambina. Dopo il brindisi, si allontana, raggiunge Steve dall'altra parte della piscina, e si battono il cinque. Nemmeno fossi un premio, da sbandierare ai quattro venti. La ragazza nuova, quella da provare, prima degli altri, come una corsa a premi. Sono così delusa, o forse così ingenua, ma l'idea di rimettermi in macchina con lui, mi fa stare male. Forse la mia testa sta creando un film, dopotutto non ho la certezza, ma al momento l'unica cosa che mi viene da fare è andarmene. Siamo stati in macchina solo dieci minuti, non deve essere così lunga la strada verso casa. Mi allontano, senza farmi vedere, percorro il viale che mi porta nel giardino anteriore della villa, e inizio ad incamminarmi, prendo la prima strada sulla sinistra e via, sempre dritto. L'aria è diventata fresca, chissà se Spencer si è accorto della mia assenza, o se sta ancora festeggiando. Cammino ormai da più di cinque minuti, quando vedo dei fari in lontananza, procedere verso di me, piano piano si avvicina sempre di più un furgone, con musica a palla. Quando mi arriva vicino si ferma, il finestrino scende, e per mia sorpresa e fortuna, rivedo Lei. Sempre più bella, sempre più sicura di se stessa, sempre lì a ricordarmi chi vorrei essere ma che non sono.

"Hey, ti serve aiuto?"

"No, grazie! Sto andando a casa, ma sono praticamente arrivata." Averlo saputo, avrei camminato più piano. Avrei fatto durare quel minuscolo viaggio, ore ed ore.

"Ok! A proposito, bel vestito!"

Alza il finestrino e se ne va.

È il nostro secondo incontro e ancora non so il suo nome, e lei non sa il mio. Sono bastati pochi secondi di pura magia, per farmi dimenticare l'intera serata, quella ragazza ha un potere su di me, che nemmeno io capisco. Finalmente in lontananza vedo casa, quando il cellulare squilla, è Spencer.

"Gin ma dove sei finita?"

"A casa, ero stanca, e non volevo disturbare i tuoi festeggiamenti con Steve!"

"Ma di che parli? Perché mi hai lasciato lì, senza nemmeno salutare."

Gli racconto semplicemente quello che ho visto, ma lui nega. Dice che gli piaccio, e anche tanto, mi chiede perfino scusa, allora decido di credergli, di dargli una seconda possibilità, dopotutto non lo conosco così bene. Mi ringrazia e mi da la buonanotte, anche se avrebbe voluto darmela dal vivo, lo saluto anche io ed entro in casa.

Appena arrivo in camera, mi strucco e mi tolgo i vestiti, metto il pigiama, che consiste in una t-shirt, e mi butto sul letto. Ho mille pensieri, dal bacio con Spencer al mio secondo incontro con quella ragazza, e sono così confusi da non riuscire a farmi dormire. Allora accendo la mia lampada al sale e cerco di rilassarmi, di farmi trasportare verso i sogni, quelli belli, che mi aspettano.

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