Cassie inizia a ridere

Smetto di pensare alla sua famiglia quando Cassie muove la mano verso di me per farmi capire di entrare nella vasca.

Solco la porta del bagno e lascio che la porta si chiuda .

Inizio a sfilarmi I vestiti e con la mano sinistra afferro il bagnoschiuma di Cassie.

Deve usare una particolare schiuma per la pelle in quanto ha un derma molto delicato.

Oltre a particolari cure per il suo trauma deve ricevere anche particolari attenzioni fisiche.

La causa del suo trauma è la mancanza di affetto che non ha ricevuto dai suoi genitori.

Ormai da anni he non parla e non so se lo farà mai. Spero che dalla sua tenera bocca esca qualche parola e io farò tutto il possibile purché questo accada.

Entro nella vasca e con la mano inizio a strofinare la schiuma sulle sue braccia. L'acqua é calda e l'atmosfera tranquilla ci dona qualche momento di relax.

Piano chiudo gli occhi e la mia stanchezza mi fa crollare insieme a Cassie. L'acqua continua a scorrere e la vasca si riempe.

Inizio a svegliarmi solo quando l'acqua mi sale alla bocca. Quel momento mi riporta a molti anni fa.

Ero piccola,avevo più o meno la metà degli anni di Cassie. Andai a fare una passeggiata da sola senza che nessuno se ne fosse accorta. Più avanti c'era un lago e come succede a tutti i bambini mi venne la voglia di buttarmi in acqua. Mi spinsi troppo a largo e la mia incapacità di nuotare mi stava togliendo la vita.

Stavo annegando e se non fosse stato per un passante ora non sarei qui.

La mia ingenuità da bambina mi fece pensare che quell'uomo era mio padre.

In quel momento una parte di me era felice ma quando quell'uomo si avvicinò a me tutto il mio entusiasmo svanì.

Quella persona fece quello che avrebbe dovuto fare mio padre; mi salvò buttandosi nell'acqua, mi prese in braccio e mi avvolse nella sua giacca e mi riportò a casa. Se ne andò dopo aver ricevuto le benedizioni da parte di mia madre.

Quell'evento mi causò l'idrofobia per anni e un leggero trauma. Inizio a muovermi nella vasca e quando mi accorgo che l'acqua era ancora aperta inizio ad urlare il nome di Cassie.

Apro gli occhi e mi accorgo che non è Nella vasca. Dev'essere uscita per non affogare.

Chiudo immediatamente l'acqua e guardo verso la porta. Vedo con mio grande sollievo, Cassie avvolta nell'asciugamano.

Sua nonna spaventata ha fatto capolino nel bagno .

" Cosa sta accadendo qui?"

<< Scusate signora , non trovavo Cassie. È tutto risolto non vi preoccupate>>

Mi avvicinò a Cassie ed inizio ad asciugarla. Questa bambina mi ispira tenerezza, calma e vorrei avvolgerla in un interminabile abbraccio ma non credo sia la cosa giusta da fare visto che è ancora presto per stabilire dei rapporti.

I suoi grandi occhioni mi guardano come per dirmi qualcosa, come per avvisarmi . Cassie usa gli occhi per parlare e con quest'ultimi riesce a dire cose che una persona normale non riuscirebbe a dire.

Ispira emozioni e quando sorride per me crolla tutto quel che mi circonda, mi importa solo lei.

Lei è la mia famiglia. È mia sorella ma è anche mio padre,mia madre..
è tutto quello che non ho mai avuto ma che ho sempre desiderato.

Smetto di pensare e inizio ad asciugarla. Mi avvicino a lei e le strofino l'asciugamano sulla morbida pelle. Poi mi avvicino per accarezzarla ma lei si ritrae. L'aria si fa nuovamente pesante e per sdrammatizzare prendo la schiuma per capelli e inizio a gettarla per tutto il bagno cercando di colpirla.

Cassie inizia a scappare e a ridere.

Mi fermo un attimo e smetto di lanciare la schiuma. Non avevo mai sentito quella risata. Cassie non aveva mai riso così ed ero convinta che non sarebbe mai riuscito a farlo.

Lei mi guarda enigmatica, come se non capisse il motivo per cui mi sono fermata.

Mi avvicino a lei e con le dita le muovo la bocca in modo da formare un sorriso sul suo volto.

"Fallo più spesso, ti prego Cassie" le dico . Le do la mano e scendiamo al piano di sotto.

Nel salone c'è sua nonna intenta a leggere un libro.

" Fatto signora, ora la sua adorata nipotina profuma come una rosa " esclamo entusiasta.

La signora mi guarda con la coda degli occhi, si toglie gli occhiali dal naso e dice :" Signorina Hayley io devo sbrigare una commissione, non sarò a casa prima di stasera . Durante questo lungo tempo dovrà badare lei a Cassie se non le dispiace"

" Non si preoccupi signora "Esclamo.

Mrs Johnson va in bagno e dopo pochi minuti si accinge all'ingresso e chiude la porta.

Siamo rimaste solo io e Cassie. Non riesco ancora a credere che abbia riso. Per la prima volta ho sentito un suono provenire dalla sua piccola bocca.

Voglio stringere un rapporto con lei, non voglio che in queste ore si annoi.

La raggiungo nella sua cameretta e vedo con grande piacere che sta disegnando.

" Cassie che ne dici di andare a fare un giro per il centro della città?"
La vedo entusiasta della mia domanda così senza aspettare un minuto usciamo da casa.

Cassie in questi ultimi tempi non è stata molto fuori di casa. È pericoloso per lei quindi le afferro la mano, tenendola salda a me.

La guardo e non stacco mai gli occhi da lei. Questa meravigliosa bambina è diventata la ragione del mio sorriso che credevo di aver perso anni prima a causa dei miei genitori.

La porto in un bar lungo la strada. Non so ancora cosa possa piacerle così le porgo il menù. Con le dita mi indica la cioccolata calda con i mashmellow, una specialità del bar, così ordino.

" Una cioccolata calda con mashmellow per la piccola e un caffè con biscotti secchi per me, grazie"

Il cameriere se ne va e dopo un pó ritorna con un vassoio pieno di cose squisite.

Beviamo le nostre bevande e dopo circa venti minuti usciamo dal bar.

Oggi voglio fare un regalo a Cassie, voglio renderla felice così prendo la mappa per vedere dove si trova il negozio di giocattoli più vicino.

Per mia fortuna si trova a soli 300 metri di distanza dal bar.

Eccoci, ci troviamo di fronte al negozio. Cassie, sorridente non sta più nella pelle così inizia a correre trascinandomi all'interno del negozio.

Ci fermiamo davanti al terzo scaffale pieno di bambole. Cassie è vicino a me. Sto scegliendo la bambola che potrebbe fare per lei.

Ne trovo una molto carina così la afferro con grande fatica visto che si trovava molto in alto.

Mi giro per mostrarla a Cassie ma quando mi guardo intorno Cassie non c'è più, non è nei paraggi.

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