Se solo fossi ancora qui
Ehi. Mi stanno togliendo l'unica cosa che mi rimaneva di te. L'unica rimanente che tu abbia toccato, usato, amato. Me la stanno togliendo. Solo attraverso quell'oggetto riuscivo a risentirti davvero vicino a me; riuscivo a colmare l'infinita diatanza che ci divide. O la distanza più sottile. sentivo e vedevo le tue mani usarla; sentivo e vedevo le tue mani sulle mie che mi guidavano nel modo migliore. Sentivo il legno dell'oggetto fremere e riscaldarsi sotto le mie mani, come se fosse cosa viva, come se fosse la creatura dei nostri sentimenti, dei miei ricordi. Riuscivo a percepire la tua presenza dietro le mie spalle; le tue evanescenti mani posarsi delicatamente sulle mie spalle. E io non mi azzardavo a girarmi, per paura che tu potessi dissolverti e andare via. Non ricordo il suono della tua voce. Ma pizzicando le corde della viola mi sembrava di riascoltarla; si formavano nella mia mente tue immagini: tu che ridevi spensierato, tu che suonavi in un concerto il tuo strumento, la tua concentrazione, la passione e l'amore che mettevi nel renderlo vivo. Credo sia per questo che non mi hanno mai permesso di suonare un violino o una viola. A lei ricordavo troppo te. Solo adesso lo capisco. E ogni volta che,camminando per delle campagne o per dei boschi, vedevo, nascoste tra l'erba, delle piccole viole..bhe...mi venivi in mente sempre tu. Tu e la tua viola. E adesso me la stanno portando via. L'unica cosa che mi dimostrava che tu eri veramente esistito, che non eri solo una triste storia. Poche volte ho tenuto lo strumento in mano. L'ho sempre fatto di nascosto, in momenti particolari, quando ero sola. Erano momenti speciali, quelli. Sembrava che il tempo si fermasse, che tutto si facesse più mite e calmo. I corpuscoli illuminati dalla luce del sole sembravano fermarsi nel vuoto. Aprivo la custodia con trepidazione e, allo stesso tempo, timore. Ed eravamo solo io e te. La tua presenza. Accarezzavo il legno della viola, l'abbracciavo, la guardavo con intensità, come a volerla comprendere in me e non lasciarla più. Come avrei voluto non lasciare mai te. O come non avrei mai voluto che tu mi lasciassi. Perché lo hai fatto? Le cose sarebbero andate diversamente. Migliori. O peggiori. Ma sarebbe stato tutto diverso. Chissà se saremmo andati d'accordo. Chissà se avremmo vissuto insieme. Chissà se avrei cambiato città. Chissà se ci saremmo divertiti insieme. Chissà se avresti appoggiato le mie scelte, avresti sostenuto i miei gusti e mi avresti teso la mano quando sarei caduta. Chissà dove saremmo andati in vacanza. Chissà quanto tempo avremmo passato insieme. Chissà di cosa avremmo parlato. Chissà se avremmo avuto gli stessi gusti. Se saremmo stati allergici alle stesse cose. Se avremmo avuto lo stesso modo di parlare, di muoverci. Chissà in cosa ci saremmo assomigliati. Chissà che rapporto avremmo avuto. Chissà. Ma le cose sono andate diversamente. Te ne sei andato. Non so se per colpa tua. O di qualcun altro. O di nessuno. O mia. Resta solo il fatto che di te mi rimangono solo i perché , i dubbi, i chissà, e la tua viola. Ma adesso me la stanno portando via. Mi stanno togliendo l'unica cosa che mi rimaneva di te. Non possono farlo! No. E sento un vuoto dentro. Uno strappo all'altezza del cuore. Una forza che comprime i polmoni e non mi permette di respirare. A chi andrà a finire questa parte di te. Questa parte di noi. Come riuscirò a riascoltare la tua voce, a risentire le tue mani, a rivederti sorridere. Non mi rimane più nulla di concreto di te. Oh, se solo non te ne fossi andato.
" Inside my heart is breaking,my make-up may be flaking, but my smile still stays on.Whatever happens, I'll leave it all to chance, another heartache, another failed romance.On and on, does anybody know what we are living for?[...] I have to find the will to carry on." Qeen
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