49

Flashback
Durante l'allenamento di Quidditch Megan sedette ad osservare la partita.
James dirigeva il gioco, lui era il Cercatore più bravo della scuola, mentre Sirius giocava come Battitore.
Remus era stato tirato a forza da Lily, e finalmente si era deciso a sedersi accanto a Megan.
Tremante la osservava fare il tifo per Sirius, con il sorriso stampato sulle labbra.
«Ragazzi! Bisogna cambiare strategia! I due Cacciatori si spostano a destra così da avere maggiore agilità, mentre i battitori...»
James era sempre attivo, il sudore sulla fronte brillava alla luce del sole, si ergeva sulla sua scopa come il capo di una piccola tribù.
Sirius aveva una fascia tra i folti capelli scuri, era concentrato, stava più in basso di James, e ogni tanto si concedeva qualche distrazione sbirciando Megan.
Remus l'ammirava mentre arrossiva, o storceva il naso, o sorrideva.
«Sei diventato sordo, Remus?»
Peter gli diede un piccolo colpo sul braccio.
«No, che vuoi?»Remus si schiarì la voce, e si girò verso l'amico.
Peter gli rivolse un sorriso maligno, alzò le sopracciglia e ammiccò a Megan.
«Non è come pensi.»sussurrò Remus preoccupato.
Peter annuì poco convinto e si godette la faccia imbarazzata e rossa di Remus.
L'allenamento procedeva sempre meglio.
James aveva deciso di usare una piccola pallina volante, anziché il boccino d'oro.
«Non è ai livelli del boccino, ma è abbastanza efficace per allenarsi.»
Ed eccolo sfrecciare per arrivare a quella pallina, che volava svelta lontano dal Cercatore.
Chi stava assistendo era in delirio.
Frank segnò, nonostante fosse stato braccato più volte.
Meg applaudiva, e Remus cercava di fare lo stesso, fingendosi interessato e perfino disinvolto.
«FORZA JAMES!»Lily era scattata addirittura in piedi, era euforica e strillava per incoraggiare il ragazzo.
Megan rise sotto i baffi, scuotendo la testa.
Lily continuava a incitare James, il quale si accorse delle sue urla.
Megan stava seguendo la piccola palla avvicinarsi sempre di più a lei, James tentava di inseguirla.
Nessuno seppe mai cosa successe davvero, forse i riflessi pronti o forse una coincidenza: Megan si alzò in piedi e afferrò la pallina al momento giusto.
La teneva stretta in mano finché non smise di dimenarsi.
Era stupita quanto tutti gli altri.
Vi furono alcuni minuti di silenzio tombale.
James si fermò, poi iniziò ad applaudire, Megan non se lo aspettava.
«Ottima presa! Potresti sostituirmi l'anno prossimo!»le dichiarò James con un largo sorriso.
Sirius le mimò un "grande", e poi si avvicinò per riprendere la pallina.
«Hai un talento nascosto a quanto pare!»
«Io...non è successo nulla di che... l'ho solo... l'ho presa e basta.»balbettò Megan ancora sorpresa.
«Adoro quando balbetti per l'imbarazzo.»
Il gesto di Sirius (un bacio lungo e appassionato) fu il colpo di grazia per il rossore sulle gote di Meg e anche per il cuore già spezzato di Remus.
Lily, schiarendosi la voce, parlò con James.
«Hai rallentato, ti ho distratto io, scusa.»
Lily era molto cordiale, il che sorprese il ragazzo.
«Non mi aspettavo che avresti fatto il tifo in quel modo... dopo quella discussione.»James le alzò il mento, avvicinandosi pericolosamente alle sue labbra.
«Hai un allenamento da portare avanti, Potter.»Lily lo fermò, poi alzandosi, lasciò il campo.

Hogwarts (Meg)
Dopo quella discussione io e Draco abbiamo passato la notte insieme, risolvendo i problemi sempre nello stesso modo.
I giorni sono passati abbastanza bene, se non fosse stato per un disperato tentativo di Ron di starmi vicino.
Albus Silente mi ha proibito di utilizzare altri caminetti che non siano il suo.
E l'ho fatto, ho utilizzato il suo per comunicare con Sirius. Almeno la maggior parte delle volte.
Dolores Umbridge ha deciso di rendermi la vita impossibile.
Ma io le rendo la vita anche peggio.
Harry sparisce ogni volta che lo cerco, con la scusa delle lezioni di occlumanzia.
Del resto io sono impegnata a beccarmi diverse punizioni, molte delle quali sono volute.
Dolores ha preteso che pulissi la stanza dei trofei, ma io volevo solo il caminetto libero, così ogni volta che vado  lì, serro la porta, obliviando Argus, anche senza bacchetta.
«È strano vederti così, nel fuoco intendo.»
Sirius è apparso nelle fiamme, e posso ammirare il suo viso.
Vederlo e parlagli è un sollievo, inoltre mi batte il cuore, anche se lievemente.
Voglio disperatamente sentire le emozioni che mi provoca stare con lui.
«Mi manchi.»
«Anche tu.»
«Sai che Harry ha visto nei ricordi di Severus? Ha fatto alcune domande!»
«Cosa? Ha contrattaccato? Complimenti il nostro Harry!»sorrido provando una piccola gioia che svanisce in breve tempo.
«Ha chiesto se sua madre odiasse suo padre. Jaimie e Lil, capito? Odiare? Loro?»Sirius cerca di soffocare una risata visto che io gli faccio segno di non urlare troppo.
Ho fatto un incantesimo per evitare di essere sentiti, ma non so quanto possa durare.
«Si amavano. Lei non lo sopportava... la maggior parte delle volte... ma lo amava sempre. Io l'avevo capito prima che lei se ne rendesse conto.»confesso abbassando lo sguardo.
«Tra un po' ci rivedremo. Non per Pasqua forse ma...»
«Pasqua? Non per Pasqua? Sei forse impazzito? Sto facendo il conto alla rovescia.»
«Meg... ti spiegherò tutto in una lettera.»
Osservo l'immagine di Sirius dissiparsi, e poi una mano paffuta con le unghie dipinte di rosa tastare la legna del camino.
«Merda.»sussurro.
Il cuore si è fermato di nuovo, e la Umbridge mi ha quasi scoperta.
Sbuffando mi limito ad aprire la porta rompendo l'incantesimo.
Ma con mia sorpresa rimane chiusa, e ahimè non posso forzarla in nessun modo.
«Figlia di puttana!»urlo, perché so chi è stato.
L'unica soluzione sarebbe smaterializzarmi.
Pulisco la fuliggine dalle mie ginocchia, poi mi concentro.
Dopo dieci minuti riesco a uscire, e inizio a correre verso l'ufficio di Silente.
Purtroppo Draco mi si para davanti.
«Dovresti essere in punizione.»
«Spostati!»urlo, facendogli capire che vado di fretta.
Mi prende la mano, e mi tira dalla parte opposta.
«Non andare nel suo ufficio.»sussurra.«Eri diretta lì, vero?»
«Io ci vado.»punto i piedi a terra e il tacco delle mie scarpe produce un rumore minimo.
Draco ha la fronte sudata, e deglutisce appena.
«Non ti conviene.»sibila preoccupato. «Non l'ho potuta fermare, non immaginavo che avesse simili intenzioni!»spiega con voce tremante.
Lo guardo senza capire bene.
«Cosa? Spiegati!»
«Ha scoperto Potter.»inizia a spiegare, ma io scuoto la testa, mi libero dalla sua presa e torno a correre per raggiungere Albus.
Se Dolores ha fatto qualcosa a Harry, la ucciderò con le mie mani.
Continuo a correre, senza fermarmi e senza affannare.
Trovo il passaggio per la porta dell'ufficio aperto.
A un certo punto non riesco più a procedere, vedo solo Harry che si gira verso di me, poi un forte bagliore si espande per la stanza e cado a terra.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top