3.5

Flashback
Mancavano pochi giorni alla fine degli esami e della scuola, e tutti gli studenti soprattutto coloro che l'avrebbero lasciata per sempre e che avrebbero sostenuto esami, ripercorsero alcuni ricordi piacevoli e spiacevoli del loro soggiorno ad Hogwarts.
Severus Piton aveva tanto da raccontare.
Aveva un'infanzia devastata alle spalle, ma l'adolescenza era anche peggio.
Veniva preso di mira, da sette anni ormai, da James Potter e Sirius Black.
James era crudele, non faceva altro che sminuirlo, umiliarlo e lanciargli fatture di ogni genere.
Sirius, però, era più subdolo nelle molestie, spesso era lui ad istigare James, era lui a suggerirgli cosa fare.
Sirius sapeva che James detestava Piton, e quindi ne approfittava per sfogare anche la sua di rabbia.
Severus non aveva un adulto stabile a cui rivolgersi, sua madre era caduta in depressione dopo gli abusi subiti dal padre di suo figlio.
Severus era un ragazzo solo, triste... l'unico spiraglio di luce era Lily Evans, la sua migliore amica nonché il grande amore della sua vita.
Nessuno sapeva della sua cotta per Lily, nessuno tranne Megan Gold.
Quest'ultima l'aveva conosciuto durante il terzo anno di lui, ed entrambi, assieme a Lily, crearono una bella amicizia.
Severus era gentile con Megan, perfino dolce, le voleva bene, e Megan si fidava di lui, vedendolo come un fratello maggiore.
Insieme a Lily cercava di difenderlo quando Potter e Black lo affatturavano, ma spesso anche lei ci andava di mezzo.
Durante il quinto anno di Severus successero diverse cose...
Venne salvato da James Potter in persona.
Sirius aveva organizzato un brutto scherzo, attirandolo alla Stamberga Strillante con il pretesto di fargli vedere quale fosse il motivo per cui, una volta al mese, Remus Lupin spariva dal castello.
Ma Severus non sapeva che Lupin fosse un lupo mannaro e sarebbe morto di sicuro se James non lo avesse salvato in tempo.
Quella sera nel dormitorio di Grifondoro, Megan sentì urla provenire dalla camerata maschile.
James e Sirius stavano litigando animatamente, e Remus tentava di mediare.
Megan incuriosita uscì dalla sua stanza e si diresse in sala comune, dove Sirius Black era appena sceso.
«Cos'hai da guardare?!»le urlò con un ghigno perfido stampato sul volto.
Megan lo ignorò e tornò nella sua stanza.
Ma ora, ora Megan sapeva il motivo della litigata, passati due anni da quel giorno, capì la rabbia di James e il senso di colpa di Sirius.
Poi Megan si ricordò di un altro particolare.
Il giorno in cui Lily aveva cercato di aiutare Severus e lui l'aveva chiamata Sanguemarcio...
Megan l'aveva scoperto pochi giorni dopo, perché Lily non riusciva a smettere di piangere.
Megan all'epoca stava terminando il terzo anno.
Fu lei ad andare a parlare con Severus.
Ricordava il dialogo di quei giorno come fosse successo da poco.
«Sanguemarcio? Non ti disgusti da solo?»gli aveva chiesto arrabbiata.
«Ormai è diventata una di quei quattro! Proprio come te!»le rispose Severus guardandola con disprezzo.
«Sarai anche il mio migliore amico, ma questo non lo accetto! Se lei ti piace, diglielo e basta! Anzi no! È troppo tardi!
Se la metti su questo piano non abbiamo più nulla da dirci, addio! Addio, Principe Mezzosangue!»aveva urlato Megan vedendo allontanare il suo amico per sempre.
Ora lei stava per completare il quinto anno e lui il settimo.
Le mancava... le era sempre mancato Severus.

Cinque giorni prima della fine della scuola, accadde qualcosa di particolare.
Megan era seduta al tavolo dei Grifondoro in Sala Grande, e addentava una fetta di crostata, mentre aspettava i suoi amici... anche Sirius; Felpato non dormiva più con lei dopo quello che era successo in camera giorni prima: l'imbarazzo c'era ancora, nonostante la disinvoltura degli atteggiamenti.
Mentre gustava la colazione, Megan sentì un urlo provenire dal corridoio, si alzò di scatto e andò a controllare.
Pandora era seduta, schiacciata contro la parete, e tremava.
Megan fece attenzione a non scivolare, perché notò appena in tempo che il pavimento era bagnato.
Pandora era sbiancata: aveva urinato per il terrore, inoltre del sangue le colava dalle gambe.
Megan si chiese cosa fosse successo, e un presentimento orribile la assalì
«Pandora, sono Megan, stai tranquilla, cosa è successo?»Megan cercò di mantenere un tono calmo e pacato.
La ragazza non si mosse, restava schiacciata alla parete, e rifiutava di parlare.
«Pandora, andiamo in infermeria, ti aiuto ad alzarti.»
Megan le porse la mano e con un incantesimo asciugò il pavimento.
La ragazza bionda continuò a tremare, non riusciva a smettere e non riusciva a raccontare a Megan cosa fosse successo.
Pix si aggirava per le scale e aveva anche lui la faccia atterrita.
«PAURA!»urlava.
Megan lo evitò, tenendo per mano Pandora, poi incontrò Marlene che stava correndo senza scarpe, con la vestaglia.
«Marls, che cosa succede?»le chiese Megan sperando di ottenere una risposta.
Marlene si fermò di colpo.
«I Mangiamorte! Hanno liberato i mostri!»strillò Marlene «Sono entrati nei dormitori!»
Megan tentò di restare calma, doveva raggiungere Sirius e accertarsi che stesse bene.
«Puoi portarla in infermeria?»chiese a Marlene, e Pandora (che ormai sembrava un fantoccio) diventò ancora più pallida.
«Che le è successo?»domandò Marlene con gli occhi sgranati.
«L'ho trovata così, tu pensi che l'abbiano...?»ma venne interrotta da un tonfo assordante, che costrinse le ragazze a dividersi: Marlene e Pandora da un lato e Megan dall'altro.
Megan corse con il cuore in gola, sentiva una fitta alla testa, e quella fitta aumentava sempre di più man mano che correva.
"Colui che ha tradito... il traditore si nasconderà... servo e padrone si ritroveranno."
La voce era sempre più forte.
"Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive..."
Megan non riusciva più a camminare, doveva urlare, sentiva gli occhi uscirle dalle orbite e la gola in fiamme.
"Urla, adesso! Urla!"
Megan cadde a terra, battendo le ginocchia, e con le mani si teneva la testa, aveva le lacrime agli occhi per il dolore.
Poi sentì una mano sulle labbra e qualcuno la trascinò all'indietro, e lei non riuscì a dimenarsi.
Venne portata in uno sgabuzzino, pieno di scope, e lo sconosciuto la liberò.
Una candela in un angolo si accese, rivelando il viso dell'ignoto: Severus.
«Resta qui!»disse aspramente.
Megan, confusa, gli afferrò il braccio.
«Che succede? Perché mi hai portata qui?»domandò la ragazza.
«Non ho tempo di spiegarti! Devi restare qui e non fare rumore. Hai visto Lily?»
«No, e poi lei non vuole vedere te.»rispose Megan incrociando le braccia.
Severus abbassò lo sguardo poi fece segno a Megan di fare silenzio: sentirono dei passi.
Severus aprì la porta di scatto, con la bacchetta puntata verso il nuovo arrivato.
«Sev...Severus...»
La voce di Lily rincuorò Megan, e commosse Piton: quest'ultimo la trascinò dentro.
Lily si tranquillizzò quando vide Megan, la quale notò che l'amica aveva un graffio sul braccio.
«Tu sai cosa succede? Sei uno di loro, no?»iniziò Lily rivolgendosi a Severus.
Il ragazzo non rispose, si limitò a ripetere:
«Restate qui!»poi uscì e sigillò la porta.
Le ragazze si scambiarono uno sguardo confuso.
«Severus è un mangiamorte, Lily?»
«Già.»sospirò lei.
«Che hai fatto al braccio?»
«Mary mi ha spinta mentre scappava giù per le scale. Stavo scendendo a fare colazione.»
Megan sentì di nuovo la fitta alla testa, ancora più forte e si morse il labbro a sangue per non urlare.
Lily cercava di soccorrerla, poi dovette zittirsi: altri passi e poi uno schianto.
Lily spiò dalla serratura, e ciò che vide le fece scappare un gridolino, e aprì la porta di scatto.
James era a terra e si lamentava per il dolore della caduta, aveva il naso sanguinante e un livido sul mento.
Megan temendo che l'amica potesse correre qualche pericolo, uscì anche lei.
Lily piangeva e tentava di tirare su il suo ragazzo, che a fatica si rimise in piedi.
Megan ignorava il dolore alla testa , che si stava affievolendo sempre di più.
«Devo trovare Sirius!»esclamò James che ricadde a terra, e delle gocce di sudore scorsero dalla sua fronte.
Lily si allarmò nuovamente.
James si teneva la schiena.
Megan si avvicinò all'amico, gli alzò la camicia: un ematoma grosso quanto uno snaso era situato sulla schiena del ragazzo, proprio verso la zona dei reni.
Lily si sporse, e urlò.
«Manteniamo la calma, devo capire se ha intaccato i reni oppure no.»sussurrò Megan.
Lily teneva la mano a James.
«Come... come puoi... capirlo?»singhiozzò.
Megan non ne aveva idea, era confusa e stava per impazzire, continuava a tastare la pelle viola dell'amico, ma senza giungere a una conclusione.
Lily era sotto shock, non riusciva a concentrarsi.
Megan fece mente locale: in pochi minuti ripassò i nomi di tutte le pozioni e le erbe medicinali che aveva studiato o che aveva visto studiare ai suoi amici.
«Arnica!»esclamò Megan.«La pianta per guarire ematomi e contusioni! Se funziona, i reni non sono stati intaccati.»
«Giusto!»concordò Lily, asciugandosi un po' le lacrime.
James continuava a lamentarsi, e si aggrappava a Megan, continuava a ripetere: «Devo trovare Sirius.»
«Accio Arnica!»
Megan tentò di concentrarsi il più possibile, e alla fine una boccetta di Arnica le si presentò.
Megan la stappò più veloce che poteva, e mantenendo la camicia di James alzata, versò metà del contenuto sulla zona contusa.
James non si lamentava più, e la chiazza viola sparì in pochi minuti.
«Grazie...»sussurrò James, mettendosi in piedi con un po' di sforzo.
Lily abbracciò il ragazzo e poi la sua amica.
«Dobbiamo trovare Sirius!»esclamò Megan, che aveva sudato freddo tutto il tempo.
«Ci hanno attaccati! Eravamo in dormitorio! I mangiamorte sono entrati dalle finestre! Non so come abbiano fatto, però so per certo che hanno fatto lo stesso anche nelle cucine e nel dormitorio dei Corvonero e dei Tassorosso!»spiegò James che teneva stretta la mano di Lily.
«Quello che mi ha colpito era una donna.»
«Come fai a saperlo?»chiese Lily.
«Non portava un mantello, ma solo una maschera... una maschera inquietante.
Comunque non è la cosa peggiore, la cosa peggiore sono i dissennatori, sono entrati dai sotterranei. Il guaio è che non tutti sanno evocare un patronus.»
Megan avvertì qualcosa di strano avvicinarsi, come se stesse strisciando verso di loro.
«Dove sono Remus e Sirius?»
«Remus stava combattendo, Sirius non l'ho più visto dopo l'esplosione...»le rispose James abbassando lo sguardo.
Megan si ricordò del tonfo assordante, prima che si separasse da Marlene e Pandora.
«Regulus si è gettato su Sirius... poi un cumulo di macerie è caduto su entrambi...»James si lasciò sfuggire una lacrima.
«Vado a cercarli!»esclamò Megan, che aveva già accelerato il passo verso le scale.
«Sei impazzita? Veniamo con te!»
James e Lily le seguirono, tutti con le bacchette levate, e lo sguardo vigile.

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