3.39
Flashback
«Sembro una bomboniera o è una mia impressione?»Lily si aggiustò nuovamente il velo sulla testa facendo respiri profondi.
Meg scosse la testa e rise, calzando le ballerine rosa pastello.
«Sei una splendida sposa, quante volte devo ripeterlo?»
Lily guardò la propria immagine allo specchio, lanciò un urlo di nervosismo facendo indietreggiare Meg.
«NON HO QUALCOSA DI BLU!»
«CALMATI, ADESSO LA TROVIAMO!» Meg corse per tutta la stanza, aprendo cassetti e frugando in una borsa, ma niente.
«Permesso... Ragazze a che punto siete?»Remus bussò e, quando sentì il tonfo di un mobile, entrò di scatto.
«Stavo cercando una qualcosa di blu e ho rotto il cassetto.»rise Meg mentre era seduta a terra con il cassetto sulle ginocchia.
Remus prese il cassetto e le tese la mano per aiutarla, poi si voltò verso Lily.
«Wow, meglio del meglio Lily.»
«Grazie- Aspetta... Togliti la cravatta.»
«Cosa? Perché?»
«È blu! Toglila!»ripetè la ragazza.
Remus si trovò le mani di Meg al collo, mentre gli sfilava la cravatta blu che Lily aveva notato.
«Dove me la metto?»domandò Lily rigirandosela tra le mani.
«Forse lo so, diminuendo» Remus rimpicciolì la propria cravatta, così da permettere a Lily di indossarla come un braccialetto molto sottile.
«Vado a controllare lo sposo»Meg uscì, dirigendosi alla porta di fronte, nel retro della sagrestia.
«Geno?»bussò e ad aprirle fu Sirius, con la camicia sbottonata e un sorriso smagliante.
«Sei stupenda, sono pronto anche se mi sembra di aver dimenticato qualcosa.»le disse prendendole il viso e lasciandole un bacio sulle labbra.
Meg arrossì e ricambiò il bacio, «James è pronto? Lily lo è, ah, quasi dimenticavo, le fedi le hai tu, giusto?»
«Ecco cosa ho dimenticato...CAZZO!»
«SIRIUS! MA DOVE HAI LA TESTA?!»
«Calma! Mon chéri, le ho io.» Regulus spuntò alle spalle della ragazza porgendo due scatoline al fratello «Me le hai date stamattina.»
«Beh grazie, fratellino.»
Meg osservò Regulus il quale le rivolse uno sguardo da innamorato perso, che ovviamente la giovane non comprese.
«Reg? Cosa c'è?»sorrise Megan.
Regulus si scostò una ciocca di capelli dalla fronte e si ricompose per poi quasi sussurrare «Niente... ci siamo? Gli invitati aspettano.»
«Ho macchiato la giacca!»esclamò James facendo capolino dalla porta.
Meg e Regulus sospirarono pesantemente mentre Sirius scoppiò a ridere guardando la macchia di caffè espandersi sulla giacca color crema dell'amico, poi afferrò la bacchetta facendola sparire.
«Possiamo finalmente andare!»gioì Megan ritornando nella stanza di Lily.
La sposa era pronta, con gli occhi lucidi, a braccetto di Remus, diretta verso l'altare della piccola chiesa a Godric's Hallow.
James era commosso, e Sirius gli diede una piccola pacca sulla spalla, sorridendo.
Meg era al fianco dell'amica, con un mini bouquet di rose bianche tra le mani.
Remus accompagnò Lily da James, le baciò la mano e si mise al lato, insieme a Sirius e Peter, quest'ultimo era arrivato in ritardo.
Meg a sua volta andò al fianco delle altre damigelle: Mary e Marlene.
Tuttavia non riusciva a smettere di guardare l'anello di fidanzamento che le aveva regalato Sirius, immaginava già di essere all'altare con lui, nonostante l'idea un po' la spaventasse "Forse è troppo presto" pensò. Era così felice per i suoi amici, vedere il suo alieno e quella che era come una sorella lì, le fece scendere qualche lacrima di gioia, di pura e genuina gioia.
Il parroco con un colpo di bacchetta fece apparire delle lanterne luminose lungo la navata, poi si rivolse ai due innamorati, pronti a pronunciare i voti.
«Io, James Fleamont Potter, prendo te Lily Josephine Evans, come mia legittima sposa, e intendo amarti e rispettarti per tutta la vita, anche oltre, e che le nostre anime si uniscano per sempre, e che l'una vegli sull'altra fino ai confini inesplorati dell'ignoto.»
«Io, Lily Josephine Evans, prendo te James Fleamont Potter, come mio legittimo sposo, e intendo amarti e rispettarti per sempre, e che la mia anima non vaghi mai senza la tua per esplorare insieme ciò che in vita non ci è dato sapere, con la forza dell'amore che ci unisce e che oltre la morte ci unirà.»
«Così in vita, così in morte, siete ufficialmente sposati, potete scambiarvi il fatidico bacio.»
James scostò il velo di Lily e lei lo baciò dolcemente, mentre il ragazzo le prese il viso per ricambiare il bacio.
Tutti applaudirono, Meg e Sirius si guardarono complici e si presero la mano teneramente: entrambi sapevano che quei voti in parte rappresentavano anche loro.
Gli sposi percorsero insieme la navata, seguiti dai loro amici per dirigersi nel giardino circostante a festeggiare, spensierati.
«Un po' più a sinistra Sirius, ecco mettiti di lato Meg, ottimo»Mary scattò foto a tutti, Regulus e Marlene, invece, chiacchieravano con la signora Potter al tavolo degli sposi.
Remus guardava solo e soltanto Megan, come aveva fatto per tutto il giorno, ascoltando quelle parole di James e Lily, stava quasi per agire: magari gliel'avrebbe detto in quel momento, davanti a tutti, le avrebbe detto che la amava, e che potevano essere loro i prossimi su quell'altare stupendo. Si alzò e camminò deciso verso Megan, ignara di tutto.
«Meg, io-»
«Piccola Gold, quell'anello è nuovo?»James spostò l'attenzione di tutti su di lei, che arrossendo non potè che rispondergli sinceramente, tenendo per mano Sirius.
«Beh... noi... ecco noi...» ma Meg era troppa rossa in viso per parlare.
«Ci sposeremo.»completò Sirius emozionato, poi si girò verso di lei e le lasciò un bacio sui capelli.
«GENOGILDE È FELICE PER VOI!»urlò James con in mano un bicchiere di champagne babbano. «FELPATO E PICCOLA GOLD CONVOLERANNO A NOZZE!»
Lily si fiondò ad abbracciare Meg, che a sua volta la strinse forte.
«Sono così felice per te!»
«Grazie Lils!»il colorito del pomodoro non scomparve ma comunque Meg riuscì a notare Remus, non smettendo però di sorridere «Dicevi Rem?»
Remus deglutì pesantemente, il labbro gli tremava: non era sua, non lo sarebbe mai stata, così si forzò di sorridere e l'avvolse con le braccia.
«Sono felicissimo per voi, Meggy.»
«Grazie Lunastorta.»rispose Meg, dandogli un bacio sulla gota.
Regulus era rimasto in disparte, seduto a un tavolo, con la bottiglia dì whisky incendiario mezza vuota.
«Auguri fratello, non sai quanto sei fortunato.»
Amare da lontano, non gli sembrò cosi tanto difficile, come in quel momento.
Ma qualcosa gli faceva ancora più male, proprio sull'incisione della gamba, dove gli era stata amputata.
La Tana
«SI PUÒ SAPERE COSA CI FACEVA IL TUO POMELLO IN TESTA A TUO PADRE? GUARDA CHE BERNOCCOLONE!»la signora Weasley inveisce contro Ron agitando il pomello che lui ha staccato alcuni momenti prima in un impeto di rabbia.
Arthur Weasley si preme vigorosamente un pezzo di giaccio al centro della testa, mentre si lamenta.
«È stata colpa mia.»interviene Megan con lo sguardo basso, «Ultimamente faccio incazzare tutti.»
«Ultimamente sei più crudele del solito.»sbuffa Ron incrociando le braccia.
La ragazza si scosta i capelli biondi dal viso e gli scocca un'occhiataccia.
«Ultimamente ci piace cacciare gli artigli, eh?»
«Stai zitta. Stai zitta e non parlarmi, pensa a quella bella persona per cui provi qualcosa.»continua Ron aiutando suo padre a tenere il pezzo di ghiaccio che ormai si sta sciogliendo.
Molly la osserva, ha il tipico sguardo di "Te l'avevo detto", lo sguardo più odiato da Meg. Lo stesso sguardo che aveva sua madre, e lei odiava ammettere di doverle dare ragione.
«Ron, facendo così non risolvi nulla.»sospira Harry, tentando di calmare le acque.
«La difendi anche? Bell'amico di merda!»
«Ronald!»Molly gli molla un ceffone sulla nuca, alzandosi sulle punte.
«Papà, che è successo?»Ginny entra in cucina, lanciando immediatamente uno sguardo disgustato a Megan.
«Ah bene, ci mancava la sorellina del lancia pomelli.»commenta Meg ridendo in modo provocatorio.
«Devo ripeterlo, Cooper? Forse hai problemi a capire le persone quando parlano? Non hai un fratello non puoi capire.»
Megan scuote la testa, ma qualcosa dentro di sé sta effettivamente per esplodere, stringe i pugni e si avvicina alla ragazza, lentamente.
«Lo avevo.»
Il ghiaccio scivola dalle mani del signor Weasley, Molly guarda la bionda preoccupata, e Harry e Ron sgranano gli occhi.
«C-Che?»
«Lo avevo, avevo una sorella, dei fratelli, dei genitori. È vero non ne parlo, ma li avevo. I miei amici erano i miei fratelli, sono quasi tutti morti.
Il fratello di cui parlo, era una delle persone più importanti della mia vita, era l'unico che potesse davvero sentire tutto quello che sentivo io, nonostante fosse stato uno stronzo madornale, nonostante potesse sembrare superficiale, per me era tutto. Se avessi potuto, se solo... se solo avessi potuto, avrei fatto di tutto per tenerlo in vita, avrei dato qualsiasi cosa... ma non ho potuto. Quindi, cara Ginevra, ti capisco perfettamente quando difendi Ron, Fred, George o chi diavolo vuoi, perché anch'io avevo una famiglia. Ma tutti sono andati via, quasi tutti sono morti.
Sono morti, e io sono rimasta qui, a sentire una ragazzina immatura e isterica a lagnarsi perché ho tradito il fratello. Mio fratello è sottoterra, il tuo no. Facci i conti.»
Megan non degna nessuno di uno sguardo, prende il pacchetto di sigarette dalla tasca della giacca in pelle, prova ad accenderne una ma la mano le trema.
«Meg...»Molly con le lacrime agli occhi si avvicina, ma viene subito respinta.
Perfino Harry l'ha capito, che ha parlato di James.
«Vado a prendere un po' d'aria.»la ragazza esce, sbattendo la porta.
Ginny resta immobile a fissare Ron, sconvolta.
«Le parlo io.» Harry afferra il cappotto e segue Meg in giardino.
La ragazza lancia a terra la sigaretta mezza spenta, e la calpesta con forza.
«Non voglio parlarne. Ho provato a lasciarli andare, ho provato e non riesco. L'unica persona che vorrei qui è un bullo figlio di un assassino e questo mi fa incazzare, mi fa così tanto incazzare perché se James fosse qui direbbe-»
«Mio padre direbbe che se lo vuoi allora lotta per lui, anche se gli altri non condividono.»la interrompe Harry.
«Non è così semplice, io sono... sono di un altro e poi è complicato... Draco e io siamo due persone diverse e vogliamo cose diverse.»
«Sirius è... è morto Meg. Lo so fa male, ma è così. Non c'è più, e poi Draco per te magari non è così male.»
«Non posso stare con lui.»
«Dovresti, fregatene della logica o della sua famiglia, se lo ami...»
«Prima la testa e poi il cuore, Harry. Non posso farmi prendere da queste emozioni. Sono troppo forti, non sono abituata e poi tu non puoi capirmi.»
Harry la guarda, le prende la mano e incrocia le dita con le sue.
«Cedric Diggory.»
«Mh?»
«Cedric Diggory è morto prima che arrivassi tu. Non gli ho mai detto cosa provavo per lui»il ragazzo deglutisce, e un sottile velo di lacrime gli ricopre le iridi verdi«...erano sensazioni completamente nuove, non era una ragazza e io ero spaventato. Adesso ho Pansy e sto bene, la amo, cazzo se la amo, sono super innamorato di lei. Comunque quello che sto cercando di dire è che la mia situazione era diversa dalla tua attuale, lo so, ma pensaci: tu hai la possibilità di provarci, di approfondire ciò che senti.»
«Harry... perché non me l'hai detto...?»
«È storia vecchia, era una cotta. Lo ricorderò per sempre però, ti sarebbe piaciuto.»
«Suo padre non era male, un po' esibizionista forse.» a Meg scappa un risolino.
«Devo lasciarlo andare davvero... ma non ho il coraggio, nella mia testa sono così abituata a sapere che c'è lui ad aspettarmi un domani, perché con Draco sarebbe troppo difficile, e perché mi sembra di tradire Sirius. Lascia perdere il sesso, e le scopate, non ho dato peso al corpo, ma questo... questi sentimenti contano, il resto è niente. Provare amore per qualcun altro è così spaventoso e nuovo, io non riesco nemmeno a dirlo... sono patetica.»
«Non sei patetica Meg, non lo sei mai stata. Sei solo come una bambina alle prime armi con qualcosa di nuovo, il punto è: vale la pena di buttarsi?»
Meg gli scompiglia i capelli «Quand'è che sei diventato così Lily?»
Harry scoppia a ridere.
«Io ci sono, qualunque cosa deciderai di fare.»
Flashback
Dopo la cerimonia, Meg decise di tornare a casa dai suoi genitori per dar loro la notizia, visto che non si erano presentati al matrimonio, avevano dato avvisato all'ultimo momento.
La ragazza venne accolta dalle urla di sua madre, contro il padre.
«Sei un vigliacco! Guarda cosa mi hai fatto al braccio!»Ariana era in lacrime con il braccio ustionato, mentre Noah la teneva per i capelli.
«LASCIALA!» Meg corse da loro, sconvolta, mettendosi in mezzo, Noah così mollò la presa e uscì di casa senza dire una parola.
Ariana si asciugò in fretta le lacrime e come un falco notò immediatamente l'anello al dito di sua figlia.
«Che significa?»sussurrò quasi, prendendole la mano.
Meg aveva il cuore a mille, non sapeva se sua madre stesse per ucciderla o esultare di gioia.
«Megan Clover Gold, dimmi che significa.»Ariana aveva gli occhi puntati su sua figlia, come se stesse provando il dolore più brutto del mondo, ancora più brutto dell'ustione sul braccio.
«C-Ci sposiamo.»
«Sono sfortunata...»la voce della donna assunse il timbro di quella di una bambina in lacrime «...come ho potuto avere una figlia così...? Come?»si lasciò cadere sulla sedia, esausta.
«Mamma... cosa ho fatto...? Io non capisco, ci amiamo.»
«Dovevi studiare, dovevi studiare... sai cosa significa questo anello? Sei troppo piccola per capirlo.»
«Sirius non mi farebbe mai questo! Perché non capisci?!»
«NON SI TRATTA DI BOTTE SI TRATTA DI TE STESSA! NON PUOI SPOSARTI! NON SEI PRONTA MEGAN!»
«INVECE SÌ!»urlò la ragazza con tutte le sue forze.
«Meg, se ora tu sposi quel ragazzo, ti porterà dalla sua famiglia, e sai cosa succederà? Che ti faranno del male, lo so, per quanto lui possa aver voltato le spalle, è pur sempre la sua famiglia. Non è sicuro.»
«Lo amo, direi che basta!»
«Non basta, l'amore non basta mai, due persone possono amarsi alla follia ma essere distruttive l'uno con l'altra, possono essere anime gemelle ma per fattori concreti non possono stare insieme.
Sei una bambina, non puoi capire. Sei presa da emozioni forti, non sei logica, prima la testa, e poi il cuore, Megan.»
«Non puoi usare la logica anche in amore mamma! Perché ti ostini?»
«E tu non puoi buttarti ciecamente senza pensare ai rischi, alle conseguenze, io per impulso ho fatto cose che tu neanche immagini e ho pagato per questo, ho pagato dei prezzi troppo alti. Vuoi sposare Sirius Black? Accomodati. Non ascoltarmi, non ascoltare l'unica persona che vuole davvero vederti felice.»
«È un rischio che correrò, con o senza il tuo supporto.»
«Ti troverai la testa tra le mani, ricordandoti le mie parole, e sarà troppo tardi, figlia mia.» Ariana si alzò, si curò la ferita e guardò Megan.
«Qualsiasi cosa sceglierai di fare, non permettere a nessuno di cambiare la tua identità, nemmeno a te stessa.»
«Tranquilla, io non sono te.» Meg si asciugò una lacrima e sostenne lo sguardo della madre.
«Non sono io la cattiva qui, esiste gente furba, e gente buona. Puoi essere entrambe le cose, ma non solo buona, o la vita ti fotterà così forte che davvero sarai come me, buonanotte.» detto questo Ariana si barcollante andò verso il bagno, e la ragazza restò interdetta, turbata e pensierosa.
Spazio me:
Allora se non l'ho pubblicato allo scadere del countdown è solo perché mi stavo dimenticando dello spazio autrice.
Che dire? La sessione mi ha portato via un bel po' di tempo, in più altre cosucce di poco conto.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
✨Uscirà un avvisuccio mi sa✨
-Grafomane💝
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top