29
Flashback
Megan non aveva idea di come avrebbero reagito i suoi amici nel vederla pronta per il ballo.
Ma ne se fece una quando Lily diede un urletto e esclamò "Sei meravigliosa!".
Remus rimase a bocca aperta e fece un inchino«Davvero superba questa dama.»
Remus portava una veste elegante, di un blu notte; Lily invece un abito color rosa cipria leggermente più corto di Meg, senza spalline, con una scollatura profonda sulle spalle e i capelli raccolti da un lato, le scarpe avevano la punta sul davanti ed erano in velluto.
Remus riempì di complimenti entrambe, mentre indugiavano in sala comune.
Poi da una delle scale a chiocciola scese James, che aveva un completo scuro che lasciava intravedere la camicia, e un fiore sul davanti dello stesso colore dell'abito di Lily.
«Wow Evans, sei...sei...»
Fu la prima volta che Megan vide James balbettare e diventare rosso peperone.
Lily sorrise giusto un po' e sospirò.
«Anche tu Potter, non sei male.»conclude lei per entrambi, ma Megan era certa che James reputava Lily molto più che "non male".
James si guardò intorno come se mancasse qualcuno.
«Dove si è cacciata Gold?»domandò a Remus.
«Ma sono qui, stupido!»disse Megan dandogli un pugnetto sulla spalla.
«Santi numi! Merlino! Ma chi sei tu? Cosa nei hai fatto della nostra quasi-secchiona?»
Megan rise di nuovo e scosse la testa.
«Sei davvero raggiante.»sentenziò alla fine Potter aggiustandosi gli occhiali sul naso.
«Voi le avete le maschere?»chiese James.
«Maschere? Quali maschere?»intervenne Remus confuso.
«Io non sapevo... forse le daranno alla festa?»ipotizzò Lily.«Giusto per fare scena, perché altrimenti avrebbero scritto sulla bacheca "ballo in maschera". Dove l'hai sentito che ci servono le maschere, Potter?»
«Frank e Peter, ma forse è come dici tu, le daranno alla festa.»rispose lui.
Megan deglutì rumorosamente, perché si rese conto che non avrebbe potuto evitare Sirius per sempre.
Lily mandò un'occhiata a Lupin che a sua volta la indirizzò a James.
«Cosa?»
Megan davvero non capiva cosa stessero tentando di dirgli, ma poteva immaginare...
«Oh...li raggiungiamo noi.»rispose James capendo l'allusione.
Megan non voleva vedere Marlene o Mary o un'altra mano nella mano con Sirius.
Però ormai era lì, e non aveva intenzione di rovinare la serata a causa sua.
I quattro si diressero nel corridoio prima della Sala Grande e incontrarono Frank e Alice, vestiti di tutto punto e sorridenti.
Poi videro Pandora sotto braccio a un ragazzo del settimo anno, ma non avevano capito bene il nome, James sapeva solo che apparteneva alla famiglia Lovegood.
«Fa schifo a Quidditch, sul serio.»
«Certo James Capitano!»lo canzonò Remus.
Megan e gli altri entrarono in Sala Grande e le quattro tavole erano state sostituite da un salone da festa degno di Hogwarts.
C'era un unico tavolo lasciato sul fondo (quello dei professori) e tanti piccoli tavolini ai lati, ma il centro era enorme e spazioso per ballare.
Il soffitto era spettacolare, un cielo stellato e ghirlande che pendevano e si ramificavano in vischio; l'atmosfera era soffusa e molto calda, dei piccoli fiocchi di neve fuoriuscivano da una scultura di ghiaccio, rappresentante un grifone.
Megan scorse altre tre sculture, una di un serpente, l'altra di un tasso e l'ultima di un corvo maestoso.
E poi lo vide, lì...tra tante ragazze con abiti seducenti e tra tanti giovani abbigliati a dovere... vide Sirius che rideva con una ragazza, era Marlene.
Sirius aveva una mascherina nera, ma era riconoscibile per la sua risata e per i suoi capelli.
Aveva un completo come quello di James, solo che le maniche portavano degli inserti dorati, Meg non riuscì a vedere il davanti perché Lily le prese la mano.
«Sei molto più bella tu.»le sussurrò alludendo a Marlene che portava un vestitino lilla con un fiocco che le cingeva le vita, poi un cerchietto sulla testa lasciando i capelli chiari cadere sulle spalle.
Eppure Marlene e Sirius ridevano... insomma lei sì che era divertente... non si faceva mille problemi o mille congetture. Era più semplice e spigliata.
Megan desiderava essere una di quelle ragazze... ma poi? Si sarebbe piaciuta?
Quante volte si desidera qualcosa che in fin dei conti non piace più?
Forse anche Sirius non le piaceva...
«Ecco a voi.»una ragazza del quinto anno, porse a Lily e a Meg due mascherine, quella di Lily era bianca e rosa pallido, quella di Meg era dorata.
«Credo si abbinino al vestito, è un incantesimo che probabilmente usano i sarti e i commessi...»spiegò Lily, indossando la sua mascherina.
Meg fece lo stesso.
Dopo qualche minuto, la sala era brulicante di studenti di tutte le case.
I serpeverde sfoggiavano abiti costosi e firmati, in particolare Narcissa Black (cugina dei fratelli Black), che portava un abito verde scuro molto lungo e scollato e Lucius Malfoy, che indossava un completo con inserti argentati sul davanti... c'era da aspettarselo che sarebbe venuto con lei; un altro ragazzo con i capelli crespi e scuri seguiva la coppia accompagnato da una ragazza del sesto anno, che Meg credette essere un'amica di Mary.
«Chi è quel ragazzo?»domandò a Remus che le prese la mano.
«Un brutto tipo... sai... ha ripetuto il settimo anno almeno tre volte... Antonin Dolohov.»
Meg rimase spiazzata quando incontrò i suoi occhi, gli faceva paura... così strinse più forte la mano a Remus.
«Non c'è da preoccuparsi, basta stare a debita distanza.»la rassicurò, ed entrambi raggiunsero James e Lily che erano seduti a uno dei tavolini.
«Non state litigando? È un gran passo avanti!»scherzò Megan, giocando con i capelli di Lily.
Anche Remus e James portavano le maschere, e non fu stupita nel notare che donavano molto ad entrambi...certo non come a Sirius... lui era il più elegante... sembrava un principe, peccato non fosse il suo.
Regulus Black (che non possedeva neanche un briciolo dell'eleganza del fratello) si fece largo tra la folla di ragazze accanto a Sirius e ne prese una per mano: Marlene, che a sua volta gli sorrise e insieme andarono ad aprire le danze.
Megan non poteva crederci, strinse di nuovo la mano a Remus, però per la soddisfazione stavolta.
Sirius non si voltò verso di loro, neanche quando Marlene fu andata via, Peter era intento a seguire un discorso che stava facendo con l'aria di uno che ha combinato o sta per combinare qualcosa e non ha idea di cosa l'altro stesse dicendo.
«Andiamo a ballare?»domandò Remus a Megan, e fece un cenno a James e Lily.
«Non lo so, andiamo James? O vuoi continuare a fissarmi come un ebete?»sbottò Lily brusca verso il ragazzo, che era visibilmente incantato e aveva la bocca aperta.
«Certo.»si ricompose James prendendo la mano di Lily e portandola in pista.
Meg non aveva più rivolto lo sguardo a Sirius e si concentrò sul sorriso di Remus, che la teneva stretta mentre ballavano.
«Tutto okay?»chiese a un certo punto Megan notando che il suo partner si portava una mano alla testa.
«S-Sì... non è nulla. Vuoi qualcosa da bere?»
«Okay, idromele o succo di ananas caramellato.»risponde la ragazza sorridendo all'amico, che si rivelò essere un pessimo ballerino, come del resto James e Peter... Lily rideva della loro goffaggine.
Qualcuno le diede un colpetto sulla spalla e Megan si girò di scatto.
Sirius Black le si ergeva dinanzi agli occhi, con un accenno di sorriso e le iridi grigie e profonde che si intravedevano dalla maschera.
Come poteva essere così sfrontato? Comportarsi da maleducato senza cuore e poi stare davanti a lei come se nulla fosse.
«Non ho potuto fare a meno di notare una bella ragazza come voi, mia signora.»iniziò prendendole la mano e baciandogliela.
Il cuore di Megan stava per uscire dal suo petto e prendere il treno per Londra, fino a scendere al binario nove e tre quarti, per chiudersi in un tombino per sempre.
Ma rimase fisso nella gabbia toracica, a battere all'impazzata, per tutto il tempo che gli occhi di Sirius scrutavano Meg.
«Credevo che fosse Remus quello a cui piacevano le "più piccole".»rispose lei a tono, schiarendosi la voce.
Sirius le prese di nuovo la mano e se la portò alla spalla.
«Immagino che non gli dispiaccia se ti rubo per questo ballo, piccola Meg, no?»sussurrò lui al suo orecchio e a Meg venne la pelle d'oca sul collo scoperto.
«Ma a me dispiace, perché lui mi ha invitata al ballo, lui si è preoccupato di prendermi da bere, lui mi ha fatto ridere...»iniziò Meg sostenendo il sorriso sfrontato di Sirius.«Con permesso, Black.»
Si allontanò andando a cercare Remus, che le porse la bibita appena la incontrò.
«L'ananas era l'unica cosa analcolica, sei stata fortunata.»
«Grazie.»ne bevve una lunga sorsata come se fosse acqua, e sentì le labbra più idratate, sapendo benissimo che il rossetto si sarebbe tolto.
«A proposito, grazie per il vestito e le scarpe.»disse all'amico.
«Oh, ma non sono stato io.»le rispose Remus bevendo un sorso di idromele.
Megan abbassò le sopracciglia.
«Allora sarà stata Lily, di sicuro, oppure i miei e qualcuno l'ha messo nella mia stanza.»ipotizzò Megan incrociando le braccia.
Remus scosse la testa stringendo le labbra.
«Allora chi diavolo è stato? Insomma, uno sconosciuto non avrebbe certo speso tanto per un abito...»
«Oh, credimi, lo conosci eccome.»
Megan d'istinto guardò Sirius che ormai era accanto a lei.
«Tu?»riuscì a sussurrare, era scandalizzata, lusingata e confusa allo stesso tempo.
«Beh... vi lascio soli.»disse Remus con un sorriso complice.
«Hai comprato tu... oh... ma perché? Che diavolo hai che non va?»
Sirius le mise le mani sulle spalle leggermente.
«Hai le labbra screpolate.»le disse il ragazzo posando un dito su di esse.
«Sirius Black non ti azzardare-»
Le labbra di Sirius combaciarono con quelle di Megan perfettamente, come fossero state create per essere unite per sempre.
Megan smise di essere arrabbiata, non c'era bisogno di alcuna spiegazione, l'aveva comprato per renderla felice, perché nonostante avesse fatto lo stronzo, lui ci teneva a lei.
«Mi dispiace, ero solo...»
«Geloso?»rise Megan senza staccarsi da lui.
«Credo sia il termine corretto, sì.»ammise Sirius sorridendo e baciando di nuovo Megan, stringendola a sé.
«Adesso facciamo vedere a questi dilettanti come si balla.»
E solo in quel momento Meg si accorse che l'abito di Sirius era intonato al suo, sembravano due stelle del firmamento.
Sirius era bravo a ballare, nonostante Megan gli pestasse i piedi.
«Scusa... non sono brava...»
«Lasciati andare...»
Sirius la prese per la vita sollevandola e facendola girare, come tutti gli altri avevano fatto con le loro compagne.
Megan si strinse al suo collo con entrambe le braccia, sfiorando i loro nasi, e poi lui la fece girare, e un magnifico casqué, e Meg si accorse che il vestito aveva uno spacco che le lasciò una gamba scoperta.
Lily e James alzarono i pollici quando entrambi si voltarono verso gli amici.
Sirius e Megan continuarono a ballare fino a che non furono al centro della sala, e tutti guardavano quella nuova coppia.
Le ragazze piene di indivia e i ragazzi stupefatti dalla bellezza di Meg che non avevano mai notato e probabilmente non l'avevano neanche riconosciuta.
«Ti stanno guardando tutti.»le fece notare Sirius, mentre ballavano un lento.
Megan gli poggiò la testa sul petto, poteva sentire il suo cuore battere con il proprio all'unisono.
«Guarda che non ti ho ancora perdonato...»mentì Megan sorridendo.
Anche Lily e James stavano ballando, un po' impacciati, un po' imbarazzati, imitavano i loro amici, e James sembrava sorpreso dal tenero gesto di Lily che gli sussurrò«Non ti ci abituare, è solo questa atmosfera...»ma il rossore sul suo viso la tradiva.
Remus era seduto a un tavolo con uno sguardo sofferente, e il capo chino.
«Remus è visibilmente dolorante, andiamo a vedere.»disse Meg a Sirius ed entrambi si avvicinarono all'amico.
«Rem, tutto bene?»
«Remus, dove vai?»
Remus aveva il volto sudato e i capelli all'aria, si era alzato ed era scappato fuori dalla sala.
«Perché non bevi qualcosa, torno subito.»le disse Sirius sfilandosi la maschera e andando da James preoccupato.
Megan non capiva cosa stava succedendo, era sempre più confusa.
Decise di seguire Remus fuori dalla sala, e si scontrò con Peter che le rivolse un sorriso maligno, lo stesso sorriso che aveva visto tante volte col suo volto, sopratutto quando stava sperimentando una insolita pozione viola in quella stanza buia.
Corse fino al cortile, e vide il soprabito di Remus a terra, a pochi passi da lei quest'ultimo era appoggiato a una delle porte dell'ingresso della scuola.
«Torna dentro.»urlò con voce rotta e riprese a correre verso il platano picchiatore, e in seguito nella foresta proibita.
Megan non esitò ad addentrarsi in quel luogo oscuro, e seguì il suo amico.
La mascherina l'aveva lasciata al tavolo e per correre stava quasi prendendo una storta sui tacchi.
Mentre si faceva strada tra i cespugli e le piante che sbucavano dal suolo del bosco, udì un urlo straziante e un respiro affannoso che erano poco distanti da lei.
Ebbe un sussultò quando questi versi si tramutarono in un ululato molto forte: Meg non aveva con sé la bacchetta.
Sperò vivamente che quel lupo non la trovasse e sopratutto che non trovasse Remus.
Rimase nascosta dietro un grosso albero, mettendosi una mano sulla bocca per non fare neanche un sospiro, piano piano decise di uscire, perché Remus in quello stato aveva bisogno di aiuto più di lei.
Indietreggiò, fino a sentire il respiro di qualcosa sulla sua spalla e poi due fauci che si aprivano.
Aveva il vestito strappato e sporco di terreno, i capelli spettinati ed era terrorizzata dalla creatura che le si era palesata davanti.
Un grosso, peloso lupo mannaro, la guardava con occhi neri e privi di qualsiasi emozione, aveva degli stracci addosso, e Meg riconobbe il completo blu di Remus... non poteva essere vero...
Il suo migliore amico, il ragazzo meraviglioso che era come un fratello maggiore per lei...un lupo mannaro.
Ma qualcosa di più forte in lei crebbe, deglutì e calmò il suo cuore e la sua mente.
«Remus...»sussurrò.«Sono io, sono Megan.»gli occhi della bestia scrutavano la ragazza, senza attaccarla, Remus l'annusò, erano così vicini che avrebbe potuto benissimo azzannarla e sbranarla.
Invece gli occhi neri regredirono, e Meg giurò di vedere il colore nocciola degli occhi di Lupin, e un'espressione quasi umana.
"I lupi mannari non hanno scelta, si trasformano e basta, non c'è una cura, inoltre potrebbero uccidere il loro migliore amico e non accorgersene, sono aggressivi e non serve provare a parlare con loro, a meno che non vogliate farvi sbranare" aveva spiegato il professore di Difesa contro le Arti Oscure.
«Remus, ti prego...»supplicò Megan dolcemente senza muovere un muscolo.
Il lupo indietreggiò e Meg fece un sospiro di sollievo.
Come aveva fatto a non accorgersene? Come? Perché non gliel'aveva detto?
Non si fidava di lei? Si vergognava?
«Meg! Non ti muovere!»urlò la voce di Sirius e in meno di un secondo gli occhi di Remus tornarono neri e iniziò a ringhiare a alzò una zampa verso Meg.
La ragazza chiuse gli occhi senza muoversi, ma invece di essere sfregiata, un grosso cane nero era balzato sul lupo, mettendolo al tappeto per un po'.
Era Felpato, ma era solo un cane...non ce l'avrebbe mai fatta contro un lupo così grosso.
«Sirius!!»urlò Meg disperata.
Seguì la lotta tentando un incantesimo non verbale, come aveva visto fare a Lily una volta, ma fu inutile, completamente.
Latrati e ululati riecheggiavano nella foresta, e si spostarono fino al Lago Nero, luogo più vicino a Hogwarts.
Sirius non accorreva e Megan era disperata, si avvicinò ai due animali, facendo attenzione.
Felpato era stato gettato sulla riva del lago, e il lupo si stava avventando su di lei, Megan inciampò a terra e si ritrasse più che poteva.
«Remus...»pianse, più per paura di aver perso Felpato che per la fine che avrebbe fatto lei.
«Non ti avvicinare!»urlò un'altra voce, che riconobbe essere quella di James, ma quando si voltò vide solo Lily terrorizzata e un cervo enorme che con le corna scacciava la bestia.
Il lupo si ritrasse ma continuò a minacciare un'aggressione.
Megan corse a vedere Felpato, convinta di trovare brandelli di pelo nero... invece vide un ragazzo, coperto di sangue sul torace e che respirava a fatica: Sirius.
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