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Flashback
Il ritorno di Lily fu un sollievo per Megan che l'aspettò all'ingresso della scuola, insieme a James provvisto di un mazzo di fiori enorme.
Megan si strinse nel suo soprabito blu, e sfoderò un sorriso sincero quando vide l'amica attraversare il portone correndo.
«Meg! Oh Meg!»strillò Lily abbracciando Megan da non farla respirare per un bel po', la stringeva così forte come se volesse rimanere il quel modo per sempre.
«Lui... forse non ce la farà... chissà... Sono così angosciata, Meg.»sospirò Lily senza staccarsi.
Megan, che le cingeva le spalle, le accarezzava i lunghi capelli rosso scuro.
«Tranquilla, andrà tutto bene.»la tranquillizzò, sciogliendo l'abbraccio.
Si voltarono entrambe verso James, che portandosi le mani al ciuffo e spettinandolo, era visibilmente imbarazzato.
«Potter.»sorrise in modo sforzato Lily.
James si aggiustò gli occhiali sul naso, e si avvicinò.
«Meg, sto morendo di fame, andiamo a cena?»disse Lily ignorando i fiori che James le porgeva.
Megan era sorpresa, aveva creduto che stessero insieme e invece...
Lily continuava a tenere abbracciata Megan, con la mano serrata sul suo braccio e la testa inclinata sulla sua spalla.
Megan si voltò verso James, era rimasto male ed era dispiaciuto.
«Non hai visto che ti ha portato i fiori?»le faccio notare.
Lily si fermò di scatto, e si staccò definitivamente da Megan.
«Ci sta provando da sempre a mettersi con me... tu hai pensato che io e lui... ma vedi...io non mi fido ancora di lui.
È così immaturo.»scosse la testa.
«Non hai mai provato a dargli una possibilità? Insomma, guardalo.»e dicendo così fece un cenno verso James che stava strappando qualche petalo da un giglio.
Lily lo guardò con aria imbronciata, e distolse lo sguardo immediatamente.
«Ho fame.»rispose prendendo la mano dell'amica.
«Come vuoi.»Megan alzò gli occhi al cielo
«Piuttosto, tu e Sirius?»
«Che? Siamo amici.» arrossendo Megan avanzò il passo.
«Certo, solo amici?»ammiccò Lily dandole una leggera gomitata.
«Beh... credo di sì.»scrollò le spalle Meg.
Poi vide arrivare un grosso cane nero, che le saltò addosso, scaraventandola a terra.
Con sorpresa di Lily, la quale era al corrente della paura di Megan nei confronti dei cani grandi, Megan si lasciò leccare il viso e iniziò a ridere.
«Felpato! Ahahahah! Basta.... anch'io ti voglio bene... ahahahahah.»
«Di chi è questo cane?»domandò sconcertata Lily.
«Non lo so, ma gli ho dato un nome. Mi ha fatto compagnia tutta l'estate! E non solo!»sorrise Megan tornando in piedi e accarezzando il cane sulla testa, mentre lui scodinzolava.
«Accarezzalo, non morde mica.»
Lily tese timidamente la mano verso il cane, che si lasciò accarezzare poi però si rigettò verso Megan.
«Felpato, sta buono, su!»
Lily era ancora sorpresa e rendendosi conto di una cosa a Megan sconosciuta, lanciò a James uno sguardo di rimprovero, fortunatamente il ragazzo stava guardando proprio lei in quel momento.
«Megan! Questo è il mio cane!»intervenne James sorridendo.«Grazie! Non lo trovavo più.»
Ma Felpato ringhiò a James e per poco non lo morse.
«Buono! Felpato! Insomma! Oh scusami James, gli ho dato un nome pensando che non avesse padrone.»
Megan si intristì, anche se non lo diede a vedere.
L'idea che quel cane fosse libero senza una proprietà dichiarata le faceva sembrare il tutto più magico. Era il suo cane, era suo e di nessun altro! Forse adesso Felpato non sarebbe andato più a farle compagnia durante la notte o mentre disegnava.
«Oh! Felpato?»ripeté James alquanto nervoso.«È un nome meraviglioso! Davvero! Credo che d'ora in poi lo chiamerò così.»
Lily sorrise molto più nervosamente di James.
«Beh, ci vediamo Felpato.»e quest'ultimo emise un latrato di tristezza vedendo allontanare Meg con Lily.

Hogwarts
Ron ha ancora molto sonno e il sole che filtra dalle finestre della grande camera non giova al suo buon umore.
«Svegliati! Ron! Ron!»lo chiama Harry scuotendolo con vigore.
«Mi...seri...accia.»sbadiglia l'amico di rimando, aggiustandosi sul materasso, ha un piede scoperto dal lenzuolo e ha la maglietta alzata.
Sente qualcosa di liscio sotto la pancia e immediatamente salta giù dal letto, per la sensazione inaspettata.
«Che diavolo ti è preso?!»esclama Harry non capendo quella reazione.
Ron si rende conto che la cosa liscia non è altro che la stola di Megan, quest'ultima deve averla dimenticata.
«Cos'è?»domanda Harry confuso, non riuscendo a vedere cosa nasconda Ron.
«Nulla!»si schiarisce la voce lui visibilmente imbarazzato.
Ma Harry non lasciandosi abbindolare da quella risposta prende con forza l'oggetto dalle mani dell'amico.
«Oh mio Dio! Che cavolo è? Ma è da donna!»sussurra tentando di non alzare la voce (anche se, per fortuna, gli altri ragazzi sono già a colazione).
«No, no!» si affretta a rispondere Ron cercando inutilmente di riprendersi la stola.
«C'è il suo profumo...»nota Harry annusando la stola.
Megan, dall'inizio a dire il vero, ha sempre emanato un profumo afrodisiaco e paradisiaco...come se la sua stessa essenza odorasse in quel modo.
«Non dirmi che Megan è venuta qui!»sibila Harry sgranando gli occhi.
«Cosa...? No, non dire sciocchezze!»
«Ron! Ti avevo espressamente consigliato di starle lontano! Cosa diavolo ci faceva qui di notte? No! Non rispondere!»
Harry, per un breve secondo, riconosce di comportarsi tale e quale a Hermione, se lei fosse stata presente in quel momento avrebbe detto sicuramente le stesse cose!
O peggio!
«Frena la lingua! Non è come pensi!»risponde Ron rosso in viso, tanto da annullare il colore dei suoi capelli.
«Oggi gliela ridarò io!»conclude Harry con decisione.
«Perché?»
«Perché devi smetterla di giocarci Ron, credimi non è come sembra...»inizia Harry e sente il sangue ribollire nelle vene e le viscere contorcersi in un circolo di preoccupazione e inquietudine.
No, non ha intenzione di rivelare una seccante verità sulla ragazza, una verità scoperta contro il suo volere.
«A volte non ti capisco proprio, sinceramente penso che tu sia scosso per le stupidaggini che scrivono e dicono sul tuo conto, dunque riversi i tuoi dispiaceri su di me, ma amico, non funziona così.»
Harry vorrebbe decisamente strozzare il ragazzo, perché proprio non capisce? Non può capire se è allo scuro di tutto! Ma che diavolo!
Harry lascia correre e si infila la stola nella borsa assieme a tutti i libri e i quaderni.

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