2.8
Flashback
La professoressa McGranitt convocò, in mattinata, tutti i grifondoro nella sala comune, ed era molto arrabbiata.
«Detesto fare queste cose a prima mattina, sopratutto perché le perdite di tempo mi devastano, ma non vedo alternative. Il custode, miei cari, ha notato che due studenti sono usciti durante la notte dal castello e che, ahimè, sono tornati solamente poche ore fa. Dunque, se non si faranno avanti io dovrò punire tutta la casa.»
Il cuore di Megan sembrò fare un balzo all'indietro e poi di nuovo in avanti e ancora all'indietro.
Avevano scoperto che erano due grifondoro? Ma come?
«Nessuno si fa avanti?»
«Perché incolpate solo i grifondoro?!» domandò Remus.
«Già prendetevela anche con i serpeverde!» esclamò James Potter con aria di protesta.
«Signor Potter, perché guarda caso, era una finestra del vostro dormitorio ad essere aperta! E in più perché la signora grassa ha notato che qualcuno tentava di forzare l'entrata.
Megan sentì la paura di venire espulsa invaderla e divorarla, voleva chiarire con la professoressa, non le sembrava corretto che gli altri venissero puniti a causa sua.
«Non voglio metterti fretta, ma temo che dovrai fare un bel respiro e non farti avanti.» sussurrò Sirius a Megan che si trattenne dal non sussultare.
«Abbiamo infranto le regole!» sussurrò all'orecchio del ragazzo, mettendosi in punta di piedi.
«Lo faccio di continuo, che problema c'è?»
«Beh, ti prego di non coinvolgermi più in questa storia, perché la prossima volta dirò tutto.» rispose la ragazza allontanandosi da lui.
Era molto irritata dal suo comportamento, non capiva che era una scuola e non una sala giochi. Le era piaciuta la serata ma adesso era nei guai. Per una volta che si era divertita rischiava di porre fine alla sua esperienza ad Hogwarts, e questo le fece salire una rabbia profonda, verso Black e se stessa.
«Se non volete parlare, punirò tutti!!» continuava a ripetere la professoressa battendo un piede a terra.
Megan fece un passo avanti ma Sirius le prese una mano e la tirò accanto a sé.
«Hey! Non dirmi che vuoi fare la spia?»
«Proprio così, Black.»
«Credevo ti fossi divertita ieri sera.»
«Credevo così anch'io.» disse alzando le sopracciglia e staccandosi da lui.
Sirius era confuso, e molto molto deluso.
Megan con decisione si fece avanti.
«Signorina Gold, vuole dirmi qualcosa?»chiese sorpresa la McGranitt.
Megan deglutì e si schiarì la voce.
Non voleva confessare davanti a tutti, sarebbe stato umiliante e non voleva altre prese in giro.
«In privato, è piuttosto importante.»
La professoressa fece segno agli altri studenti di andarsene, e fu così che la ragazza prese parola.
«È colpa mia. Ho problemi a dormire ultimamente così molto spesso apro la finestra. Ma le giuro che non proverò più a uscire di notte dal dormitorio per-»
«È colpa mia, scusi.» Sirius Black si avvicinò e si mise accanto a Megan con aria decisa.
«Non ho tempo da perdere con stupidi scherzi, Black! Molto bene, Gold, era proprio una finestra del dormitorio femminile.»
«Non la stia a sentire! Le ho raccontato che è mia la colpa.»
«In punizione! Tutti e due! Non mi interessano le vostre parole o colpe, non tollero scherzi o prese in giro.» sentenzia la McGranitt visibilmente arrabbiata.
Megan sbuffa e scuote la testa guardando Sirius.
Megan non era mai stata in punizione e temeva che questo avrebbe inciso molto sulla sua valutazione finale.
«Dovrete pulire da cima a fondo le cucine! E niente magia signor Black! Inoltre gli elfi saranno felici di questo!» disse la professoressa mandandoli nel loro dormitorio.
«Bravo! Complimenti! Adesso ci tocca pulire! Perché non hai lasciato che parlassi io?»
«Perché è colpa mia e tu lo sai benissimo, sono io che ho infastidito la signora grassa e io che ti ho spinto ad andare in giro di notte. Non potevo permettere che tu ti prendessi la colpa.»
Il ragazzo si tolse la cravatta e la gettò su uno dei divanetti per poi sbottonarsi qualche bottone della camicia.
Megan era rimasta in silenzio a guardare il camino acceso, nonostante le parole di Sirius la rabbia non si era dissipata.
«Ammirevole...» osservò lei.
«Possiamo provare ad andare d'accordo? Visto che passeremo la notte a pulire?»
«Che gioia! Un'altra notte in bianco!» esclamò Megan alzando le mani.
«Devi ammettere che ti sei divertita.»
«Forse mi sono divertita.»
«Sicuramente.»
«Probabilmente.»
«Senza alcun dubbio.»
«Smettila!» disse Megan trattenendo una risata, qui la rabbia iniziò a vacillare leggermente.
«Okay.»rispose Sirius imitando la sua voce e alzando le mani.
«Mi sono divertita.»
«E stanotte ti divertirai ancora di più.»
Il pomeriggio fu molto stancante per Megan. Non riusciva a studiare senza che i ragazzi della sua casa facessero casino e si divertissero senza sosta.
Aveva qualche problemino a studiare pozioni, e Lily in quel momento non c'era ad aiutarla.
«Meg! Meg!»James si sedette accanto a lei, al tavolo della sala comune e le stappò il libro di mano.
«La secchiona è stata messa in punizione!» iniziò a cantilenare. «Come ci si sente?»
«Dammi il libro!» urlò la ragazza tentando di riprenderselo.
James corse avanti e indietro per tutta la sala e Megan dietro di lui.
La scena era comica e molti ridevano.
«Non è divertente!» Megan si allungò verso James e si riprese il libro tentando di trovare la pagina che stava leggendo. Non ci riuscì e questo la fece andare in escandescenza, le risalì la rabbia di prima.
«Qualcosa non va? Credevo potessimo scherzare.» domandò come se fosse un po' pentito di ciò che aveva appena fatto.
«Certo, come una matta! Ho da studiare, Potter. Non ho tempo di divertirmi!» sbraitò la ragazza andandosene in camera.
«Sei tornata la nevrotica di sempre!» urlò Peter sapendo che Megan poteva ancora sentirlo.
«Non fare lo stronzo, evidentemente è sotto stress.» rispose James.
Megan si fermò di colpo sulle scale che portavano al dormitorio, guardò giù.
«Sì, infatti, lei è nostra amica, e se ha un problema non dobbiamo peggiorare la situazione.» intervenne Remus.
Megan decise di chiudersi in camera nonostante ciò che aveva sentito l'era piaciuto e l'aveva rincuorata.
Prese il suo libro e trovò finalmente la pagina riprendendo a imparare le pozioni che aveva provato a fare in classe, ma trovò qualcosa.
Un foglietto, tutto stropicciato e dalla carta ingiallita con qualche macchiolina di inchiostro blu e sotto un foglio di pergamena più grande piegato.
Lo aprì con cautela, la grafia era un po' storta e sembrava scritto di fretta.
Non si capiva nulla era quasi indecifrabile.
«Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.»recitò Megan leggendo il foglio.
Non aveva il minimo senso.
Che cosa diavolo poteva significare quella frase?
Notò che il foglio di pergamena non era più vuoto ma iniziava a riempirsi di scritte.
Non riuscì a leggerle perché qualcuno bussò alla porta della stanza.
In fretta Magan gettò quei fogli sotto il letto e finse di studiare.
«Avanti.» disse solenne.
«Scusalo, è solo che deve sfogarsi, se non fa almeno una marachella al giorno!»
«Lily, risparmiatelo.» sbuffò Megan mettendo il broncio,
L'amica entrò e chiuse la porta alle sue spalle, portandosi i lunghi capelli rossi tutti da un lato.
«So della punizione, mi dispiace. Anche se non mi aspettavo che fossi stata tu.» sorrise leggermente. «Cosa è successo con Sirius?»
«Ti racconto dopo, sto cercando di fare i compiti mentre tu ti diverti in giardino.» disse Megan senza guardarla e anche un po' indispettita.
«Che? Se sei nervosa per qualcosa, sai che con me puoi parlarne.» Lily prese posto accanto a lei sul letto ma Megan continuava ad ignorarla.
«A parte Remus quei due tentano di farmi espellere e Peter mi odia.»
Lily non sorrise più e si avvicinò all'amica, mettendole una mano sulla spalla.
«Meggie lo so che esagerano, ma ti assicuro che non sono male. E poi io non mi stavo divertendo, ero con Lumacorno per un lavoro di gruppo, comunque torno quando vorrai parlarmi, ok?»la voce di Lily era un po' triste e subito andò verso la porta. «Spero che la punizione duri poco.»
Hogwarts (Meg)
Stamattina non sono così sicura di dire a Draco della scorsa notte.
Insomma, conoscendolo, andrebbe su tutte le furie e siccome non sopporta minimamente Ron Weasley non mi sembra il caso.
Sul giornale ho letto alcune cose che non mi sono per niente piaciute. Il Ministero dà del bugiardo ad Harry per quanto riguarda il ritorno di Voldemort e come se non bastasse mettono in dubbio l'autorità di Silente.
Scuoto la testa per scacciare via le notizie e smetto di baciare Malfoy.
«Andiamo, o mi farò punire sul serio.»
Draco mi precede e senza che io dica una parola, Piton mi guarda disgustato e mi fa un cenno.
Harry, Ron e Hermione mi rivolgono uno sguardo preoccupato, soprattutto Ron, che arrossisce lievemente girandosi dopo poco.
Mi siedo accanto a Hermione.
«Dieci punti in meno a Serpeverde, lei mi porta a penalizzare la mia stessa casa.» dice Severus indicandomi tenendo il braccio e il dito teso.
Alzo gli occhi al cielo e Draco mi guarda storto, in segno di rimprovero.
«E buongiorno a me!» esclamo, battendo la borsa sul banco e causando un sussulto di Hermione.
I capelli del professore sono lisci e dritti sulla testa e la sua faccia si è riempita di rughe, come se fosse invecchiato di botto.
Mi chiedo se anche...se anche Lui sia invecchiato...
Non ho messo nella borsa il libro di pozioni e in più ho dimenticato il rossetto.
«Posso vedere da te?»domando a Hermione sottovoce e lei mette il suo libro al centro.
Ron non la smette di guardarmi e io lo noto e gli sorrido, ma gli faccio anche capire che parleremo dopo di quanto è avvenuto.
"Pozione Rigeneratrice:
La Pozione Rigeneratrice è una pozione di guarigione che ha il potere di risvegliare una persona da un sonno indotto magicamente.
Ingredienti:
1 litro di succo Horklump
2 gocce di muco di Vermicoli
7 zanne di Chizpurfle
1 pungiglione di Billywig
1 rametto di Menta Piperita
Succo di Guaranà
Radice di Mangragola
Cervello di Bradipo
Polvere di radice di Asfodelo
Essenza di Dittamo
Corteccia di Wiggentree
Spicchi d'Aglio
Sangue Salamandra
Spine Pesce Scorpione"
E così continua il testo fino all'ultimo avvertimento sulla suddetta pozione.
«I cervelli di bradipo non si trovano nelle vostre scorte, ragione per cui ve le ho procurate io.»
«Che noia!» sbuffo frugando nella borsa, e per caso trovo un braccialetto, fatto completamente di diamanti.
Ha l'aria di essere molto, molto, molto costoso, i diamanti sono lucenti, ci si potrebbe specchiare.
Draco, che è seduto davanti, si gira e mi sorride.
Dal colore roseo sulle sue gote capisco che è stato lui.
Hermione nota l'oggetto e rimane sbalordita.
Non capisco perché mi abbia fatto un regalo... Deve essere stato un gesto davvero romantico, insomma ha intenzione di regalarmi qualcosa ogni giorno? Prima l'accendino, adesso questo. Domani mi ritroverò un completo di ametiste svedesi?
Mando un bacio a Draco senza farmi vedere da Piton, tutto intento a strillare contro Neville per qualcosa di blu sulla sua divisa.
La lezione procede con una lentezza incredibile, credo che sia proprio per questo che tutti odiano pozioni.
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