18

Flashback
Megan era rimasta a fissare James che osservava lei e Sirius.
Si alzò immediatamente, sprofondata nell'imbarazzo, si sistemò il vestito.
Aveva ancora le labbra gonfie come Sirius, per via del bacio.
«No.»fu la sua risposta mentre si portava i capelli da un lato, timidamente poi prese la sua roba.
«Vi aspetto di sotto.»sussurrò.
Uscendo salutò Remus cordialmente, sperando che non facesse ghigni o esprimesse giudizi su ciò che aveva visto.
Peter invece aveva un volto segnato dalla perfidia e alzò le sopracciglia.
Megan lo ignorò e sedette su una poltrona della sala comune.
Era successo di nuovo, si erano baciati.
Megan sentiva di aver sbagliato a indugiare su di lui, e che non avrebbe dovuto permettergli di toccarla a quel modo.
Ma il suo cuore diceva ben altro.
«Megan, a noi si unisce anche Remus, Peter deve studiare.»James alzò gli occhi al cielo.
Sirius scese dal dormitorio, indossava un giubbotto pesante e una sciarpa.
Remus aveva un cappello di lana e James aveva appena infilato i guanti.
Megan indossò anche lei il suo giubotto, e tutti insieme mostrarono il permesso per andare a Hogsmeade alla professoressa McGranitt, per poi uscire dal castello e incamminarsi verso la meta.
Il freddo era davvero molto e Meg si pentì di essersi dimenticata di nuovo i guanti e la sciarpa e il capello.
Resistette comunque tentando di distrarsi.
«Allora, notizie di Lily?»domandò James camminando accanto alla ragazza.
«Per oggi ancora niente.»
Il sole era alto nel cielo ma era un sole freddo e privo di raggi.
«Sta per nevicare.»osservò Remus mentre attraversarono un vicoletto dove giocavano dei bambini.
«Che carini questi nani da giardino, non li avevo mai visti!»esclamò Sirius.
«Ma...sono dei bambini!»rispose Megan esplodendo in una risata sonora.
«Lungi da me!»scherzò James spingendo Sirius in avanti, il quale ricambiò con un'altra spinta.
Remus e Megan si trovarono a camminare vicini, iniziarono a discutere delle lezioni della settimana.
Meg gli confessò che trovava il programma di Pozioni abbastanza complesso e Remus si offrì di aiutarla qualche volta.
«Possiamo passare qualche ora in biblioteca questo pomeriggio, che ne dici?»
«Grazie, sei davvero gentile.»
«In cambio voglio che mi consigli qualche libro, Lily ci ha detto che passi molto tempo a leggere.»
Megan sorrise.
«Già, ne sarei felice.»
Sirius e James alle loro spalle bisbigliavano e si facevano scherzi a vicenda.
Remus notò qualcosa di bianco e leggero posarsi sui capelli di Megan: un fiocco di neve.
Delicatamente glielo tolse, e i due si sorrisero divertiti.
Megan sentiva le orecchie gelate e anche la punta del naso, per evitare di non sentirsi più le mani, inoltre, le infilò in tasca.
Ma tremava, nonostante facesse di tutto per non farsi scoprire.
Sapeva che una volta tornata al dormitorio avrebbe avuto mal di gola, ed era colpa sua, sicuramente Madama Chips l'avrebbe rimproverata.
«Ragazzi entriamo in un negozio.»propose tentando di non battere i denti, ma Sirius se ne accorse.
«Stai gelando.»
«Sto benissimo.»rispose tradendosi col corpo.
Sirius si sfilò la sciarpa e gliel'avvolse intorno al collo amorevolmente, aggiustandole anche i capelli.
Non voleva ammetterlo ma il fatto che Remus l'avesse sfiorata non gli piaceva.
James le prese la mano.
«Ora ti diventano viola.»
Detto ciò si tolse i guanti e gliel'infilò.
Certo le stavano un po' grandi ma gli fu grata.
Remus senza dire una parola le fece indossare il cappello di lana.
«Ragazzi, non dovevate, grazie.»sorrise cominciando a riscaldarsi.
Ma la cosa che più adorava era il profumo che la sciarpa di Sirius le avrebbe lasciato sulla pelle, il suo odore.
Remus la strinse a sè.
«Andiamo in un posto caldo, che ne dici dei Tre Manici di Scopa? Beviamo una burrobirra...riscalda parecchio.»le disse.
Megan annuì.
Sirius fece strada, anche se osservava pieno di gelosia Remus che stringeva Megan.
Sapeva che erano solo amici, ma lo infastidiva ugualmente.
Presero posto a un tavolo, e ordinarono quattro burrobirre, accompagnate da muffin al triplo cioccolato fatato.
Megan trangugiò la sua bevanda e si sentì meglio, non si era neanche tolta il giubotto, nè i guanti, nè la sciarpa, nè il cappello.
«Voglio seriamente andare a un mondiale di Quidditch! Insomma me lo merito! Il primo trimestre lo sto affrontando bene!»esclamò James aggiustandosi gli occhiali meglio sul naso.
«A me basta fare uno scherzo bello grosso a qualcuno. Qualcosa di pianificato alla perfezione, sai?»
Megan scosse la testa verso Sirius.
«Ti senti più calda?»domandò Remus premurosamente.
Meg annuì mentre addentava un muffin.
Scoppiò a ridere mentre notava che a James si erano appannati gli occhiali.
«Sai che non pensavo fossi così alla Black? Ti sei burlata di me anche stamattina!»
Alla Black? La cosa la fece arrossire di più, anche perché Sirius le cinse le spalle con un braccio.
«Hai sentito Meg? Magari sarebbe carino chiamarti Mrs Black!»sghignazzò Sirius.
Megan stava per sputare tutta la bevanda su James ma si trattenne.
«Ti piacerebbe...»sussurrò.
Remus alzò le sopracciglia.
«Allora, cosa vogliamo fare dopo? E non dite "biblioteca" perché vi faccio ingoiare uno schiopodo!»li avvertì James.
«Beh... possiamo andare da Mielandia o Zonko.»propose lei.
Sirius nel frattempo teneva la mano a Meg, sotto il tavolo, e lei lo lasciava fare.
«Guarda guarda! Ci si rivede Gold.»
Un ragazzo molto simile a Sirius si avvicinò a lei ignorando suo fratello.
Era Regulus Black.
Megan era impietrita.
Non c'era Felpato a difenderla.
Portava degli stilavi di pelle, sembravano molto costosi e accanto a lui si erano presentati due ragazzi smilzi e uno più in carne.
«Reg, gira a largo.»borbottò Sirius, sul volto del quale era calata un'ombra.
«Scusa fratellone, non sapevo che la sudicia filobabbana e amica dei sanguemarcio fosse la tua ragazza.»
James scattò in piedi e anche Sirius.
Megan sentiva che la sua calma si sarebbe sgretolata da un momento all'altro, come osava alludere alla sua migliore amica in quel modo? Lily era una nata babbana e quelli purosangue (la maggior parte di loro) definiva quelli come lei sanguemarcio.
«È meglio che sparisci, non osare rivolgerti a lei in questo modo!»lo avvertì Sirius.
«Sanguemarcio a chi? Eh?»chiese James rabbioso.
«Ragazzi possiamo andarcene? Meglio che non roviniamo questa giornata, vi pare?»propose Remus.
Sirius si avventò su Regulus con tantissima ferocia.
Meg gli prese il braccio e lo allontanò.
«Ti prego. Non importa, andiamo via.»sussurrò la ragazza.
«Cos'è? Questa puttana è più speciale delle altre?»ghignò Regulus maligno.
Megan sentì gli occhi pizzicare, nessuno l'aveva chiamata così.
Sapeva che Sirius era sempre circondato da ragazze, perché era il più bel giovane dei grifondoro o addirittura di tutta Hogwarts.
Quindi anche lei era una delle tante? Gli aveva dato troppa confidenza?
Si meritava di essere chiamata in quel modo? Sopratutto per gli avvenimenti di quella mattina...
Sirius prese il colletto della camicia di Regulus per poi sbatterlo via, con un pugno in faccia.
«Non ti permettere di chiamarla di nuovo così! Mi hai sentito?!»sibilò all'orecchio del fratello mentre lo teneva fermo a terra.
Megan era scoppiata in lacrime, ed era corsa fuori dal locale con Remus al suo seguito.

"Puttana"
Quella parola risuonava nella testa di Megan, la ossessionava per tutto il tragitto dai Tre manici di Scopa fino a Zonko.
«Aspetta, Megan!»urlò Remus prendendo la mano della ragazza.
Megan aveva gli occhi annebbiati dalle lacrime, che le rigavano le gote arrossate.
«Lasciami andare.»
«No, non piangere. Tranquilla, non diceva sul serio.»la confortò, ma la ragazza era troppo disperata.
Solo quando James e Sirius le corsero incontro lei si sedette a terra, in mezzo alla neve con la faccia tra le mani.
Notò che a Sirius sanguinava una nocca, ma lui l'abbracciò sedendosi accanto a lei.
«È uno s-stupido, mio fratello...mi dispiace tantissimo che ti abbia parlato in quel modo.»sussurrò stringendo Megan a sè talmente forte che lei non riusciva neanche a respirare, ma le andava bene, sentiva il suo stomaco rilassarsi.
«Scusate, mi sento proprio una stupida.»tirò sul naso e si alzò in piedi.
Sirius le sorrise e le strinse la mano, poi le diede un bacio a fior di labbra.
«Salta su.»le disse.
E fu così che portò Megan sulle spalle, come un padre con sua figlia.
Meg si aggrappò a Sirius e fra risate e battute i quattro amici trascorsero una mattinata allegra.
«Dove la porto, signorina?»domandò Sirius.
«Volevo proprio vedere Zonko oggi!»sorrise Meg.
James e Remus erano contenti che i due stessero in sintonia, non pensavano a una ragazza migliore di Meg per Sirius.
Lei lo rendeva felice.

Quando tornarono al castello, James si fermò in guferia per spedire tre gufi a Lily affinché le recapitassero i regali comprati per lei, da parte di lui e degli altri.
Remus indugiò in biblioteca perché doveva finire una ricerca e si accordò con Megan sul fatto che avrebbero studiato assieme un altro giorno.
Meg scese dalle spalle di Sirius quando intravidero alcuni professori, ma per il resto rimasero vicini.
Salirono le scale che conducevano al dormitorio, fino a che Megan, sentendosi un po' in imbarazzo, alluse al fatto di diversi cambiare in camera.
Erano successe troppe cose quel giorno e voleva starsene un po' tranquilla.

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