15

Flashback
Le giornate passavano noiose più che mai, e Megan, ragionando sul bacio, aveva deciso che era totalmente sbagliato illudersi che ci fosse qualcosa tra lei e Sirius.
Insomma, da quando doveva occuparsi di Grattastinchi non pensava molto neanche a Felpato.
Magari portandolo a fare un giro nel parco poteva cercare anche il suo amico canino.
Abbastanza improbabile sarebbe stato far fare amicizia ai due animali.
Aveva i capelli raccolti in una treccia morbida, era sabato pomeriggio e stava leggendo un libro preso dalla biblioteca. Aveva la copertina malridotta e di un rosso sfocato e s'intitolava "Pergamene Particolarmente Persuasive"
Da quando aveva trovato nel suo libro di Pozioni quella pergamena del tutto illeggibile aveva la strana sensazione che non fosse stato casuale riceverla.
«Avanti!»sbuffo mentre girava le pagine ingiallite e consumate del libro, avevano bussato.
«Vuoi mangiare qualcosa? Non hai fatto altro che leggere tutto il giorno. Hai forse intenzione di diventare corvonero?»Lily si sedette accanto a lei sul letto.
«È per una ricerca...di storia...»mentì Megan sbrigativa.
Lily le prese il libro e lo esaminò
«Sei ancora arrabbiata... vero?»domandò storcendo il naso.
Megan che aveva le maniche lunghe del pigiama tirate di poco su le sistemò immediatamente come dovevano andare.
«Sono solo...stanca.»
«Perché non vai un po' a farti un giro... Andiamo verso il lago, posso aiutarti a studiare lì.»le restituì il libro che l'amica prese a sua volta.
«Devo proprio?»
Ma in quel momento qualcuno saltò sul suo grembo e iniziò a fare le fusa.
«Oddio! Ma è così carino!»sussultò Lily accarezzando delicatamente Grattastinchi sul dorso.
«Grattastinchi, Lily...Lily, Grattastinchi.»sorrise Megan a malapena.
«Che nome curioso.»
«Non l'ho scelto io, ma ci si è già abituato e non credo che voglia cambiarlo.»
Lily si alzò dal letto, accostandosi alla porta della camera.
«Stanno litigando, di nuovo.»scosse la testa.
Megan, alzandosi, raggiunse l'amica.
«Chi?»
«James e Peter, non la smettono di beccarsi.»aggiunse alzando gli occhi al cielo.«Peter ne avrà combinata qualcun altra delle sue e James...»
«Credevo che Potter fosse il capo dei malandrini!»rise Megan con noncuranza.
«Ottimo epiteto! I miei lo dicevano sempre quando qualche bambino mi faceva i dispetti!»
«Già... Adoro quando parli del mondo babbano, sai? Anche Babbanologia è così interessante.»
Lily le sorrise poi osservò i suoi occhi e si accorse che qualcosa la turbava.
«Non mi hai raccontato cosa è successo...sai... la punizione.»
«È stata una settimana intensa, non voglio ammorbarti con le mie chiacchiere.»rispose Megan appoggiando la testa allo stipite della porta semiaperta da Lily.
«Sono o non sono la tua migliore amica?»
C'era anche Felpato, l'amico silenzioso che consolava senza dire una parola.
«Certo, ma...vedi...»
Si sentiva in imbarazzo...parlare del suo primo bacio...
«Sirius ha detto che è stato divertente.»
«Davvero? E cos'altro ti ha detto?»chiese preoccupata Meg.
«Oh nulla di che... diciamo che me l'ha riferito James. Poi però...sai... è pur sempre il suo migliore amico... non credo che mi abbia riferito tutto.»
«Capisco. Non è stato molto noioso, abbiamo fatto una lotta d'acqua ma poi ci siamo messi a lavoro.»
«TI AMMAZZO PETER!»un urlo echeggiò nella sala comune dei grifondoro, e questo allarmò le due ragazze che corsero immediatamente giù.
Sirius aveva la bacchetta puntata su Peter e James teneva stretto Sirius per un braccio.
«Ho solo pensato che sarebbe stato divertente!»ghignò Minus per nulla impaurito.
«Ragazzi! Vi prego!»tentò di calmarli Remus che sembrava molto molto nervoso.
Sudava, come nel bel mezzo di un attacco di panico, gli occhi erano lucidi e i capelli arruffati.
«Cosa è successo?»domandò Lily strillando.
Sirius si allontanò e calmandosi scoccò un'occhiata sorpresa a Megan che era rimasta in silenzio un po' spaventata.
«Nulla.»sospirò James con un tono di disapprovazione, si riaggiustò gli occhiali sul naso e fece un cenno a Lily.
Un miagolio interruppe l'aria tesa nella sala e tutti si voltarono verso Grattastinchi che soffiava verso Sirius.
«Grattastinchi, vieni qui!»disse Megan cercando di prendere il gatto.
Ma quest'ultimo decise che farsi un giro nel castello era l'ideale.
«No!»gracchiò Megan rabbiosa gettandosi verso l'uscita del dormitorio.
Non le importava di essere in pigiama, infatti indossava un pantalone a strisce rosa e bianche e una maglietta azzurra.
Qualcuno però la trasse indietro.
«Tornerà! Vedrai!»la rassicurò Sirius.
«E tu come fai a saperlo?»gli domandò Megan incrociando le braccia.
«Lo so e basta.»
«Lo sai e basta? Ah.»scosse la testa e gli diede una pacca sul braccio.
Lui la guardò accigliato prima di prenderle la mano.
«Mi eviti da giorni, si può sapere cos'hai?»
«Ho voglia di evitarti.»sorrise Megan tornando nella sala comune.

Hogwarts (Meg)
Il battito del cuore di Draco rimbomba nella mia testa appoggiata al suo petto.
Ho pensato tutta la notte, senza addormentarmi realmente, sono stata sveglia e ho pensato.
Ho pensato al fatto che Harry mi nasconde qualcosa, che Ron ha una cotta per me e che Hermione cerca di essere simpatica con me, anche se disapprova i miei atteggiamenti, Draco invece sembra aver perso la testa.
Ho pensato al mio corpo e al fatto che con esso ho avuto il potere di ottenere talmente tante cose da questo ragazzo, da farlo innamorare. O forse è servito anche il mio carattere? Com'è cambiato il mio carattere? Molto, davvero moltissimo... o forse per nulla!
Muovo la mano su e giù sul petto di Draco sembra non volersi staccare da me, anche se sta dormendo.
Se solo sapesse tutta la verità fuggirebbe immediatamente.
Ha le labbra un po' schiuse.
Apre gli occhi e mi sorride, come un bambino.
«Buongiorno.»
«Giorno, dovresti alzarti, mh?»
Lui da un'occhiata veloce all'orologio che porta al polso, aveva dimenticato di toglierselo.
«Direi, abbiamo Difesa Contro le Arti Oscure.»
Ha la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi un po' gonfi.
«Devo andare a vestirmi.»
«Puoi sempre attingere al mio armadio.»
Draco si alza e mettendosi in piedi apre le ante del mobile frugrando tra i vestiti e tirando fuori alcune camicie pulite e così bianche da far sembrare il suo incarnato più scuro.
«E il sotto?»domando indicandogli le gambe lasciate scoperte dalla camicia da notte.
L'unico altro rumore nella stanza sono i grugniti di Tiger e Goyle che continuano a dormire indisturbati.
«Beh...puoi...ecco...»
«Uscire così... con le gambe all'aria, magari mi becco diversi sguardi...»inizio andandogli vicino.
«Ti darebbe festidio se mi guardassero...se pensassero a me nel modo in cui lo fai tu... mi toccassero come tu mi tocchi...»dico cingendo le braccia intorno al suo collo.
«Dubito che qualcuno lo sappia fare come lo faccio io...»sussurra lui leggermente rabbioso.
Sono tentata dal dirgli di Ron, adorerei vederlo impazzire di dolore, vedere il suo ego sgretolarsi...ma poi si ritorcerebbe contro Ron, e non è il caso.
«Vado nella mia stanza, prendo il sotto e la borsa e mi cambio.»lo informo afferrando la camicia sul letto.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top