Capitolo quarantotto

-"Guardate il cielo"-
Le nuvole si spostarono lasciando spazio ad uno spettacolo mozzafiato.
Il fondo blu scuro del cielo, le ombre scure degli alberi attorno a loro creava un'atmosfera fantastica.
La luna illuminava l'erba del prato, in cui si erano seduti,  con dei riflessi argentei, facendola brillare.
Più avanti videro dei bagliori che cambiavano leggermente colore ad ogni secondo : le stelle.
Tantissime stelle, il cielo ne era gremito.
-"È stupendo!"- sussurrò Joel stretto tra le braccia di Malik.
La testa era appoggiata alla spalla del compagno che di tanto in tanto passava le dita tra i capelli del ragazzo tra le sue gambe.
-"Dovremmo ritornarci qui, un giorno"- propose Zeno appoggiando un braccio attorno alle spalle di Jospeh, portandoselo vicino.
Camillo accanto a loro sgranocchiava noccioline.
-"Volete?"- domando sentendo gli sguardi degli altri su di lui.
-"Perché ti sei portato le noccioline?"- domandò Joel arcuando un sopracciglio cercando di trattenere le risate.
-"Avevo fame"- scrolló le spalle sorridendo appena.
Erano le undici di sera e l'indomani sarebbero rientrati nella loro città.

Zeno si strinse nelle spalle ispriando l'odore di shampoo emanato dai capelli del fidanzato.
-"Hai freddo?"- chiese a bassa voce per non rovinare la tranquillità del momento.
-"Sto bene"- sussurrò baciando la sua mano.
Zeno si soffermó a guardarlo.
Era sempre più innamorato di quel giovane ragazzo.

Joel osservò Malik sbadigliare per l'ennesima volta, allungò un braccio accarezzandogli una guancia.
Malik strinse la mano nella sua.
I loro occhi erano intrappolati in un mondo parallelo.
Entrambi erano sempre più innamorati, dei loro sorrisi, dei loro sguardi, di tutto...
-"Una stella cadente!"- esclamò Camillo puntando l'indice al cielo.
Tutti si voltarono in quella direzione, osservando quella piccola stella cadente ribelle scappata da chissà cosa.
In quel momento Joel aveva in mente solo Malik.
Lui era il suo desiderio, la sua stella cadente.








****








Nolan sentì le gambe tremare, ma riuscì comunque a non versare il succo di frutta che stava bevendo dal bicchiere.
Abel lo stava guardando da lontano.
Il giovane si morse il labbro inferiore, tirò un sospiro appena udibile avvicinandosi a Nolan.
-"Hai bisogno di qualcosa? Un succo, un..."-
-"Te"- Nolan respiró profondamente prima di parlare, poggiando il bicchiere alla penisola.
-"Che aroma? Abbiamo vaniglia, fragola..."-
L'ansia lo stava soffocando.
-"Ho bisogno di te"- ripeté Abel sorridendo, mentre Nolan sgranava gli occhi.
-"Niente succo?"-
-"Solo te, solamente di te"-

Nolan si gettó tra le sua braccia aggrappandosi al suo corpo, mentre una lacrima scendeva traditrice.
-"Ho deciso di restare, nonostante la paura, le incomprensioni e la rabbia"-
Tra lacrime e carezze scoppiò l'amore, un amore universale, indivisibile.
-"Ti amo follemente"-
Nolan sorrise a quelle parole baciandolo con delicatezza e disperazione sulla labbra.
-"Io amerò te... Sempre"- gli sussurró sulle labbra.

Presero a baciarsi, ed Abel fece scivolare una mano lungo la coscia di Nolan e lo indusse ad agganciare le gambe intorno ai suoi fianhci.
La maglietta si sollevò appena sporgendo la pelle chiara del più piccolo.
Si stesero sul divano.
Abel notó l'eccitazione negli occhi di Nolan e delle sue ciglia nere che sbattevano velocemente.

Nolan si girò verso di lui strofinando i loro nasi, in cerca di rassicurazioni.
Morse piano un lato del collo per poi baciarlo più volte.
-"Sono stato cattivo, vero?"- sussurró salendo a carponi sul suo corpo.
-"Se ti dico di sì, smetti di coccolarmi?"-
-"Nah..."-
-"Allora la risposta è sì"- disse afferrandolo per i fianchi.
-"Mi hai spezzato il cuore"- invertì le posizioni.
L'altro sentì il senso di colpa prevalere.
-"Ma d'ora in poi ci saremmo solamente tu ed io, solamente noi."-
Concluse prima di gettarsi sulle labbra del compagno.










ANGOLO AUTRICE : Eccoci qui con l'ultimo capitolo. Spero vi possa piacere. Mi mancheranno un sacco tutti i nostri protagonisti.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento con l'epilogo!

Al prossimo aggiornamento.

GIULI.

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