Capitolo quarantatré
A dire il vero aveva paura, paura di incontrare quelle bellissime iridi color celeste, ma aveva anche il terrore di incontrare uno sguardo che non fosse il suo.
Aveva paura, ma aveva anche il bisogno di vedere il volto di Malik.
Aveva capito molte cose in poco tempo e quelle piccole certezze venivano demolite da Malik.
Non sapeva se amarlo o odiarlo.
Ma di una cosa era certo, avrebbe fatto di tutto per tenerlo con sé.
Aveva fatto fatica ad ammettere che si era sbagliato su tutto.
I suoi piani erano sfumati in pochi attimi così come la sicurezza e la determinazione che lo spingevano ad andare avanti.
Nessuno poteva capire la sensazione opprimente che aveva sentito rendendosi conto che, l'errore era stato commesso soltanto da lui.
Si era completamente sbagliato.
Dalla porta di quella stanza della stazione di polizia non uscì un ragazzo, ma un uomo. Non uno di quelli potenti. Joel aveva lasciato alle spalle dubbi e lacrime.
Tra le mani la lettera sembrava scottare.
Il problema, però, era che da quasi una settimana non lo aveva più rivisto.
Si sentiva egoista, si sentiva divorare dai rimorsi.
Suonò al campanello facendosi coraggio.
Il compagno aprì la porta scrutandolo fin dentro l'anima.
Joel lo guardò meglio in viso.
Aveva un'aria stanca e frustrata, i capelli arruffati e spettinati.
Si accorse solo in quel momento che fosse a petto nudo e il tempo non era dei migliori.
Lo vide rabbrividire.
-"Posso entrare?"- gli sussurrò tremando.
Malik non si mosse di un centimetro.
-"Cosa vuoi?"- gli chiese sull'uscio della porta.
Joel rimase sorpreso dalla sua acidità, ma qui non si trattava di essere acidi o meno, si trattava di essere spaventati, di avere paura di regalare la sua fiducia alla persona sbagliata, di nuovo.
Era lì a pochi passi da lui.
Joel indossava quel cappotto marrone. Ora teneva lo sguardo basso verso le scarpe consumate dai troppi passi.
Non aveva l'aria contenta, fissava un punto indefinito, come se tra le crepe del pavimento leggesse chissà quale storia.
Malik sospirò facendolo passare.
-"Scusa per tutto ciò che ti ho fatto"- disse Joel distogliendo nuovamente lo sguardo, seriamente pentito delle sue azioni.
Accompagnò il ragazzo in soggiorno e si sedette sulla poltrona accanto al caminetto. Rimase in silenzio per qualche minuto, infine Joel continuò.
-"Non avrei voluto farti del male, sono stato un fottuto egoista"-
-"Non voglio più parlare di questo"-
Posò due dita sulle tempie a placare il dolore che sentiva.
-"Ho letto la lettera"- sussurrò mordendosi poi il labbro inferiore.
-"Joel..."-
-"Non evitiamoci più...fa male"-
-"Come puoi chiedermi questo?"- alzò la voce leggermente.
Una lacrima scese sulla guancia del più piccolo.
Non poteva negare di aver fatto un enorme cazzata, ma nemmeno il fatto che quando andava a dormire, la sua mente correva all'indietro, il cuore toglieva la sua maschera e i suoi occhi spendevano qualche lacrima per quel ragazzo a cui aveva spezzato il cuore.
Cosa pretendeva ora? Come poteva pretendere il suo perdono?
L'amore aveva stravolto le loro vite, dovevano solo capirlo.
-"Cosa sei venuto a fare qui? Arriva al dunque"- sospirò Malik appoggiando la schiena allo schienale della poltrona.
-"Ti amo"-
L'altro si irrigidí.
Fece per ribattere, ma Joel gli tappò la bocca sovrastandolo con il proprio corpo e intrappolandolo alla seduta.
Malik lo spinse con decisione e rabbia facendolo vacillare.
-"Smettila"- disse sprezzante.
-"Ti prego..."-
L'afferrò per il colletto spingendolo sul divano.
Il suo corpo era così piccolo rispetto al suo.
-"Ero pronto a ricominciare sai?"- uscì una risata dalle sue labbra.
Joel tremò.
-"Ma hai rovinato tutto"-
Si sentiva morire, ma non demorse.
-"Ho sbagliato lo so!"- urlò con voce spezzata.
-"Lo so! Lo so! L-lo s-so..."- iniziò a singhiozzare.
Malik lo lasciò andare sedendosi al suo fianco, non voleva vederlo piangere.
-"La vendetta è stata solo una scusa per lasciarti. All'inizio ti stavo ingannando, ma la paura di volerti al mio fianco era più forte dell'amore che provavo per te"-
Afferrò il suo viso tra le mani.
-"Malik apri gli occhi"- gli sussurrò dopo averlo visto negare con la testa.
-"Ho paura a fidarmi di te"-
Joel poggiò le labbra dolcemente su quelle del compagno che sgranò gli occhi.
-"La vendetta mi aveva accecato, ma il tuo amore mi ha illuminato"-
Restarono qualche secondo in silenzio, poi Malik cinse i fianchi di Joel avvicinandolo a sé per poter avvertire quel calore così familiare che gli era assai mancato.
Strinse il piccolo corpo del compagno tra le braccia, inspirandone il suo dolce profumo.
Joel gli lasciò dei ghirigori sulla schiena fatti di brividi caldi e amore.
-"Non farlo più"-
-"Cosa?"- chiese Joel passandogli una mano tra i capelli scuri.
-"Non spezzarmi più il cuore"-
-"Ogni giorno avverto questa pesantezza al petto per averti incolpato per tutta la vita"-
-"Mi basta sapere che ora tutto ciò che conta per te siamo noi due"-
-"Ora ho capito che nella vita nulla è certo, che nulla sarà per sempre"- sussurrò lasciandosi stringere.
-"Sai perché ti ho perdonato così facilmente?"-
Joel negò abbassando lo sguardo.
Malik gli afferrò delicatamente il mento tra le dita sorridendo.
-"Perché sei la cosa più importante che ho avuto, la felicità più assoluta, sei stato la mia ancora di salvezza ma anche la mia disfatta, ma grazie a te sono diventato la persona che sono ora"-
Si abbracciarono come mai avevano fatto prima. Fu un abbraccio di perdono, di sentimenti e di ritrovamenti.
-"Grazie per avermi dato una seconda possibilità"-
Si baciarono senza malizia.
-"Promettimi una cosa"- Malik poggiò la sua fronte contro quella di Joel.
-"Non dedicare mai la tua vita ad una vendetta, farà del male non solo a te, ma anche a chi ti sta accanto"-
-"Lo prometto"- incisero questa promessa con un bacio solenne.
Joel si spinse voglioso contro il corpo dell'altro che lo bloccò prontamente.
-"Perché no?"- sussurrò Joel.
Malik si avvicinò alle sue labbra senza sfiorarle.
-"Starai per un giorno senza baci e senza nient'altro"-
-"Perché?"- stridulò scioccato.
-"Devo pur vendicarmi anche io"-
Gli fece l'occhiolino allontanandosi sentendo l'attimo dopo la risata di Joel. Una risata che non sentiva da troppo tempo.
ANGOLO AUTRICE: Ecco a voi il nuovissimo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un abbraccio.
Al prossimo aggiornamento.
GIULI.
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