Capitolo nove

Abel uscì dalla macchina con il piccolo Tyssen tra le braccia.

Erano le cinque di mattina quando aprì la porta di casa scorgendo la figura di Zeno sul divano.

I capelli erano arruffati mentre gli occhi rossi e stanchi.

Si alzò di scatto notando il compagno.
-"Zen- "-
-"Dove cazzo sei stato?!"- urlò.

Il cucciolo di cane, spaventato dalle grida, si rifugiò dietro la poltrona di pelle nera.
-"Dal veterinario"-
-"Fino ad ora?"-
-"Sì, Tyss- "-
-"Sai quanti messaggi ti ho inviato? Sai quante sono le volte che ho cercato di contattarti?!"- urlò furioso.
-"Zeno, calmati"-

Il respiro affannato del più piccolo non accennò a placarsi.

-"Mi dispiace, i-"-
-"Lascia stare. Sono stanco"- sussurrò salendo le scale e chiudendosi in camera.

Appoggiò le spalle alla porta sospirando.
Non sapeva più cosa fare.
Abel sembrava ogni giorno più distante.
Si accovacciò a terra stringendo le gambe al petto. Si sentiva male, un enorme peso per chiunque.

-"Zeno"- Abel bussò alla porta.
-"Va via!"-
-"Per favore, apri"-

Il ragazzo aprì la porta il tanto che bastava.
-"Zeno, scusa"-
-"Non fa niente. Mi ero solo preoccupato"-
-"Mi fai entrare?"- chiese.

Gli occhi di Abel luccicavano.
Si scostò per fare entrare il compagno.

Si sedette sul letto poggiando i piedi sul materasso coperto dalle lenzuola azzurre.
-"Vieni?"-

Zeno si avvicinò stendendosi accanto a lui.
-"Come sta Tyssen?"- chiese per spezzare il silenzio.
-"Meglio. Zeno, credi nell'amore a prima vista?"-

L'interpellato si gelò sul posto.
Deglutí.
-"No, non ci credo"-
Abel sgranó gli occhi.
-"Oh, wow, che romantico!"- ironizzò
-"Mi hai chiesto un parere, no?"-
-"Certo"-

Avvolse con il braccio le spalle del più piccolo stringendolo a sé.
Inizialmente si irrigidí, ma si rilassò quando Abel cominciò a giocare con le ciocche di capelli ormai un po'troppo lunghi.
Era piuttosto silenzioso.
-"Che succede?"- gli chiese il facchino.
-"Stavo pensando ad un ragaz- "-

La frase venne interrotta dalle labbra di Zeno che mordicchió quelle del maggiore rudemente.

Abel si scostò come bruciato.
-"Che cazzo fai?!"- urlò spingendolo giù dal letto.
-"I-io "-
-"Lo vuoi capire che tra noi non ci sarà mai niente? Niente, hai capito?!"- urlò sollevandolo per la maglietta strappandola leggermente.

Un singhiozzo rilasciò le labbra del minore.
Gli occhi inferociti di Abel, lo guardavano con disprezzo.
-"Sei sempre e solo stato la mia putt-"-
Serrò la mascella accorgendosi di ciò che stava dicendo.
L'altro cercò di uscire dalla stanza, ma l'afferrò per le spalle cercando di fermarlo.
Zeno lo guardò con occhi liquidi.
-"Non voglio passare un minuto in più con una persona che ha una così bassa opinione di me!"- gli gridò in faccia non riuscendo a trattenere le lacrime.
-"Non lo penso, dannazione!"-
Il più piccolo cercò di uscire, ma Abel lo strinse con più decisione.
-"Lasciami!"- gridò spintonandolo uscendo dalla stanza.
-"Cazzo!"- urlò colpendo il muro.
-"Cazzo! Cazzo!"- sbottò tirandosi leggermente i capelli.

Avrebbe dovuto smetterla.
Ora ne era certo.


















Malik continuava a fissare Joel, mentre chiacchierava animatamente con un collega.
Tamburellò le dita sulla scrivania, innervosito.
Joel scoppiò a ridere per una battuta appena pronunciata.
Toccò il bicipite dell'altro mentre Malik si alzava velocemente raggiungendoli.
-"Joel andiamo"- lo afferrò per un braccio.
-"Mi lasci"- si divincolò dalla presa.
-"Dobbiamo allenarci"- sibilò.

Joel infastidito seguì l'agente.
Si accorse, qualche attimo dopo,  che la direzione era sbagliata.

-"Dove diavolo stiamo andando?"-
-"Muoviti"- circondò il polso del ragazzo spingendolo dentro la sua vettura.
-"Malik, mi stai spaventando"-
-"Oh, fai bene"-
Deglutí.








Accostò davanti ad un appartamento appena fuori il centro.
-"È casa tua?"-
-"Sali"-

Lo scortò fino all'ingresso, aprì la porta di casa e poi spinse il compagno sul divano color mogano cominciando a spogliarlo.
-"Ma che fai?!"- stridulò il più piccolo imbarazzato.
-"Non posso più aspettare"- si tuffò sulle labbra di Joel.

Quest'ultimo gemette piano.
-"Ti stavi divertendo a toccare i bicipiti di Rauls?"-
Premette sull'erezione stretta nei pantaloni del giovane.

A Joel oltre ad un gemito, uscì anche una leggera risata.
-"Sei geloso?"- sussurrò.
-"Non provocarmi"-
-"Ti ho fatto una domanda"- lo attirò a sé.
-"Sì"- soffiò sulle labbra mordendole.

Si spogliarono dei rispettivi boxer velocemente.
-"Salta i preliminari"-
-"Sicuro?"-
-"Più che sicuro"-

Arrotolò il condom sul sesso di Malik bagnandolo di saliva.
Alzò il bacino per poi scendere fino a prenderlo dentro di sé.
-"Ahh.."-

Iniziò a spingere dapprima lentamente, poi sempre più forte, lasciando il piccolo senza fiato.
Strinse il labbro inferiore tra i denti, ma Malik liberò la pelle da quel supplizio.

Portò due dita alla bocca di Joel.
L'aprì bagnando l'indice e il medio. Fece scivolare la lingua in mezzo, spalancando la bocca quando rilasciò l'orgasmo sul petto del compagno.
L'altro venne nel preservativo, sospirando di piacere.

-"È stato fantastico"- sussurrò Malik sorridendo e restando ancora dentro di lui.
-"Il capo ti farà arretrare di grado"-
-"Non mi importa finché starò con te"-

Joel sorrise stringendolo forte.
L'altro si alzò qualche minuto dopo, gettando il condom nella spazzatura.

Si mise a sedere osservandosi attorno.
L'appartamento era circondato da vetrate che affacciavano sulla città.

La cucina ad open space era posizionata al lato sinistro del soggiorno.
Si voltò guardandosi attorno. Notò un bellissimo quadro sulla parete principale, dei fiori appassiti sopra un mobiletto antico e dal legno pregiato, un seder-.
-"Che diavolo fai?!"- urlò Joel imbarazzato.
-"Che c'è, abbiamo appena scopato e ti imbarazzi?"-

Malik lo raggiunse ridacchiando.
-"Copriti"-
-"Nah"- lo attirò a sé stringendolo.
Gli accarezzò la schiena sottile procurandogli brividi di freddo.
Le intimità a contatto fecero scaldare le guance di Joel.
Malik sistemò una coperta morbida sui loro corpi.

Il piccolo, ancora sulle sue gambe, ispirò il profumo dell'agente.
Posò le labbra sul collo scuro leccando la mascella.

Il maggiore spinse dolcemente la testa di Joel sul suo collo per permettere un miglior accesso alle labbra dell'altro.
Mordicchió lasciando un segno rosso e scuro.
Schioccò le labbra una volta terminato il capolavoro.
Sorrise.

-"Sei bellissimo"- sussurrò.
-"Resti a dormire?"- chiese speranzoso.
-"Non s- "-
-"Per favore"-
Fece sfiorare le punte dei loro nasi.
-"D'accordo, avviso Nolan e Camillo"-

Scrisse un messaggio poi indossò i boxer, avvertendo un profumo piacevole provenire dalla cucina.

-"Che prepari?"-
-"Della zuppa di pollo, ti va?"-
-"Certo"-
-"Potresti tagliare la bougette?"- chiese indicando il pane sul tavolo.
-"Va bene"-

Prese il coltello cominciando a preparare delle fette di pane sottili.
Udirono il campanello suonare.

-"Chi è?"- chiese Joel timidamente.
-"Vado a vedere"-

Andò alla porta trovandosi Abel davanti.
-"Abel ch- "-
-"Zeno è sparito. Non risponde ai messaggi"-

Joel, imbarazzato, salutò l'amico del compagno.
-"Lui?"-
-"Joel"-
Abel sorrise.
-"Piacere Abel. Ci siamo già incontrati?"-
-"Joel. Sì, comunque"-

-"Oh, e- "-
-"Abel arriva al punto"- lo spronò Malik.

Joel lasciò entrambi soli tornado in cucina provando a terminare la zuppa.
-"Gli ho detto delle cose"-
-"Che tipo di cose?"-
-"Che è una puttana"-

Malik rimase in silenzio.

-"Sei uscito fuori con la testa?!"- urlò all'improvviso facendo sobbalzare Abel.
-"Cazzo!"- sbottò Joel che si era versato l'acqua calda sul braccio.

-"Perché hai urlato disgraziato?!"- lo rimproverò, lasciando che l'acqua fredda coprisse il suo braccio.

Abel tossí per mascherare una risata.
Malik lo fucilò con lo sguardo.

-"Non sai dove potrebbe essere andato?"- riprese l'argomento Abel.
-"Provo a chiamarlo"- si alzò allontanandosi dal soggiorno.

Abel si avvicinò a Joel.
-"Sei il suo ragazzo?"- chiese.
-"Cosa? N-n no!"- arrossì.
-"Mm"- alzò ed abbassò le sopracciglia.
-"Non sei preoccupato per Zeno?"- chiese notando la sua tranquillità.
-"Fa spesso così"-
-"Oh"-
-"Perché continui a frequentarlo se non lo ami?"- chiese posando lo sguardo sull'altro.

-"Se a lui sta ben- "-
-"Non risponde"- sospirò Malik.

-"Andiamo a cercarlo"-













ANGOLO AUTRICE: Buonasera a tutti! Eccoci qui con il nono capitolo!
Dove sarà Zeno? Cosa succederà ora?
Il rapporto tra Zeno ed Abel si sta sfaldando sempre più. Cosa deciderà di fare Abel?

Al prossimo aggiornamento!

GIULI.

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