capitolo 7 : Cara Celeste...
Ho sempre avuto mille obiettivi, mille sfacciatissime ambizioni, mille sogni in cassetti che ho bruciato prima di concretizzarli.
Ma mentre appicavo il fuoco ho imparato che proprio nel momento in cui ti sembra di star sprecando la tua vita, hai la forza di trovare il coraggio di prendere un estintore e spegnere quel fuoco che ardeva sulle tue speranze.
Il coraggio, fortunatamente, non mi è mai mancato, ho sempre avuto la faccia tosta di non rimanere imparziale davanti a ciò che non mi andava a genio, questa mia incontrollabile impulsività ha distrutto miriade di rapporti che prima o poi, davanti al mio essere fuori dalle linee, sarebbero comunque svaniti nel nulla.
Pochi erano gli amici che portavo con me, quei quattro gatti che si erano abituati al mio cronico malessere, quei pochi amici che tenevo a cuore e che non avrei mai lasciato andare; ho sempre avuto una grandissima difficoltà nel mantenere i rapporti, ogni persona che si è affacciata nella mia vita se non riusciva a sconvolgerla in poco tempo diventava superflua e si trasformava soltanto in un'altra voce che si sovrapponeva ai miei pensieri.
Eppure Celeste mi ha dato un motivo per relazionarmi con la gente, come se la sua voce azzerasse le altre e annullasse anche i miei pensieri.
Celeste ogni tanto io ti penso, mi chiedo dove sei, mi chiedo se ogni tanto, per puro caso, il mio nome ti ritorna alla mente... Il tuo risuona nella mia giorno e notte,come il ritornello di una bella canzone che vorresti non finisse mai.
Celeste, sai ho scritto il tuo nome ovunque, sui muri della mia città, sulle pareti della mia stanza... Ovunque pur di sentire di averti vicina a me anche se non ci sei.
Delle volte mi chiedo se sei stata soltanto frutto della mia immaginazione, qualcosa di puramente astratto, eppure il tuo sguardo era così reale, come può una mente malata come la mia fabbricare qualcosa di così bello? Riesco a vedere il tuo riflesso nell'acqua del lavandino ma a riflettersi nello specchio c'é soltanto il mio viso ormai avvilito dalla tua assenza.
Vorrei venirti a cercare ovunque tu sia, correrei per mille km pur di sfiorare di nuovo la tua mano, affronterei mille ostacoli pur di sentirmi di nuovo vivo come riuscivo a sentirmi soltanto al tuo fianco.
Impazzisco al pensiero che qualcuno in quello schifo di mondo possa farti del mare e potrei morire pur di proteggerti ma infondo so che tu sei più forte di me; tu che sai riflettere, sai fermarti ad aspettare il momento giusto eppure non potevi decidere di lasciarmi in momento peggiore.
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