capitolo 4: vale la pena rischiare
La notte non mi ha mai cullato, mi ha sempre pugnalato, l'insonnia mi ha sempre sopraffatto, ha sempre ricoperto tutte le buone aspettative maturate nella giornata.
Non ho mai amato dormire, fin da bambino, troppo attivo, troppo energico tanto da confondere la notte con il giorno e con l'aumentare degli anni le ore di sonno sono andate a diminuire fino a scomparire; infondo stare solo con se stessi per un borderline è come dormire in una stanza piena di gente, i pensieri fanno a gara per sovrapporsi, ognuno di loro cerca di stroncarmi il respiro e lasciarmi senza fiato.
Il giorno arriva a fatica e come la luce infondo al tunnel da inizio alla scalata, da inizio ad un nuovo giorno.
L'ennesima notte insonne mi aveva lasciato in bocca l'amaro di un sogno proibito, il rimpianto di un bacio stentato, la malinconia di un tramonto non catturato.
Come ogni giorno il pullman era strapieno di persone, tante voci si sovrapponevano ancora una volta a quelle che già combattevano nella mia testa; stamattina mi sono svegliato strano, mi sono svegliato solo, più solo di quanto io già non fossi ogni giorno. Sono impassibile, non provo nulla, attraverso la strada senza badare alle macchine che franano ai miei piedi, non mi curo di loro, non mi curo dei loro sguardi, delle loro risatine, quei ridolini che in altri giorni mi avrebbero fatto scoppiare di ira, voglio vedere lei; lei che mi fa girare il mondo attorno a tremila all'ora, lei che non può vedere i miei occhi spenti, lei che può soltanto sentire il mio respiro affannato quando la sfioro, non può arrossire ai miei occhi incantati dinanzi a lei, non può chiedersi il perché delle mie maniche lunghe, del mio viso sempre cosí bianco...Lei che non può giudicarmi.
Arrivo silenziosamente nelle sue vicinanze
Celeste :"hey ciao Mattia, come stai? Ti ho sentito arrivare" mi dice voltandomi verso di me
Mattia: "sto bene e tu?"
Celeste: "bene, c'è il sole fuori vero?"
Mattia: "oh sì è una bellissima giornata oggi"
È bello guardarla incantata a percepire il calore del sole sul suo viso, sembra così innamorata delle piccole cose, mi insegnerà ad apprezzare le piccole cose che il mondo ci regala.
Celeste: " sai da piccolina mi è sempre piaciuto sentire tutte le sensazioni che non posso vedere, cercare di immaginare quello che gli occhi non mi permettono di vedere e chissà se un giorno potrò appurare se la mia mente ha immaginato il vero"
Mattia: "sappi che non ti perdi nulla, sai questo mondo infondo non è poi tanto bello forse le tue aspettative superano di gran lunga la realtà"
Celeste "vale la pena rischiare"
Quest'ultima frase mi ha lasciato di stucco,mi ha dimostrato quanto può essere istintiva e impulsiva Celeste nonostante il suo disagio e noi che abbiamo tutto a nostra disposizione non sfruttiamo questa vita a sufficienza.
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