Mattia ebbe i primi contatti con le sostanze stupefacenti prima ancora di contare i primi quattro peletti in viso.

Purtroppo in un contesto dove è più facile bruciare il proprio futuro che costruirlo non riuscì a dire di noi agli sguardi convincenti di chi vedendolo star male lo incoraggiava dicendo "vuoi provare?" La coscienza, il buon senso, proprio come nei film, era affiancato dalla frivolezza e dalla convizione che, infondo, non potevi di certo stare peggio di così.

Proprio quest'ultima convinzione portò Mattia in un circolo vizioso, come un bambino in un negozio di caramelle, non sapeva esattamente quale scegliere gli sembravano tutte così profumate, il loro vivace colore nascondeva il loro reale segreto.
Così attratto dalla varietà e dagli sguardi indavoliati degli spacciatori decise di provarne un paio. Ma in Mattia la figura della coscienza e il diavoletto spesso si alternavano in una maniera quasi meccanica, come lo spegnersi e l'accendersi di una lampadina, quindi preso dal momento di lucidità improvviso chiese prova di quello che dicevano agli spacciatori e loro senza farselo ripetere due volte con pochi passaggi ottennero della polverina che sniffarono con un colpo secco di naso; mattia difronte a quello spettacolo rimase quasi inorridito ma decise comunque di provare, e con fare impacciato, non sapendo dove mettere le mani buttò in corpo una dose consistente di morte in polvere.

Non si può dire che quella fu la prima e l'ultima volta, ma si può dire, che da quella prima volta l'ultima ha ritardato ad arrivare finché, la morte in polvere non è arrivata al suo principale scopo a lungo andare.

Forse starete ancora pensando "chi sarà mai a parlare?" E sopratutto perché non sono intervenuta prima della morte di Mattia? Perché spesso ci sono forze maggiori in grado di fermare anche il mio amore, l'amore di Samatha, l'amore di una sorella.

AGGIORNAMENTO CAST:
Samantha: lei è la sorella maggiore di Mattia che conoscerete a poco a poco.