Il giovane Holden
Scheda di lettura
· Titolo: Il giovane Holden (titolo originale: The Catcher in the Rye)
· Autore: J. D. Salinger
· Anno di pubblicazione: 1951
· Casa editrice: in questo caso, Einaudi
· Genere: Romanzo di formazione
· Tempo: verso il Natale del 1949
"Il giovane Holden" è il libro che la mia prof di italiano aveva dato da leggere nel mese di dicembre. E nulla, mi è piaciuto, e quello che state per leggere non è altro che il tema che ha assegnato per le vacanze natalizie. Sono talmente soddisfatta del risultato che ora ve lo beccate come recensione!
Trama
Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a "exemplum vitae", e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora.
(Bella questa trama)
Recensione
La prima cosa che mi ha colpito di questo libro, ancor prima di iniziarlo a leggere, è stata la copertina. Tutta bianca, con scritti solo il nome dell'autore e il titolo del romanzo. Niente trama, né alcuna descrizione. Non avevo la minima idea di cosa aspettarmi.
Ma quello che ho trovato tra le pagine de "Il giovane Holden" è un romanzo di formazione dai temi che scottano.
Le vicende narrate si svolgono tutte nell'arco di qualche giorno, verso Natale. In prima persona, Holden Caulfield, il protagonista, vuole metterci al corrente delle assurdità che gli sono capitate in così poco tempo; lo fa quasi con noia, tanta è la leggerezza con cui spiega quel che gli passa per la testa.
Holden è un sedicenne cinico e anticonformista, ma allo stesso tempo generoso, sensibile e talmente compassionevole che certe volte mi ha fatto tenerezza, specialmente nei suoi tentativi di comportarsi da duro. Lui è confuso, incerto e irrequieto, e alla fine non sai neanche tu se amarlo o odiarlo.
È un ragazzo tormentato. Vive l'adolescenza come pochi, cerca nel mondo ciò in cui crede, spesso però rimanendo deluso. Questo perché è un idealista: non riesce a integrarsi nella società in cui vive, di cui si sente estraneo, e che trova ipocrita e meschina; prova disagio nei confronti degli adulti e di molti compagni, cui ha timore a esprimere il suo pensiero, mentre sogna una realtà alternativa, più autentica.
Il senso di ribellione che lo accompagna dalla prima all'ultima pagina del romanzo viene reso evidente nei suoi pensieri che a una prima occhiata risulterebbero sicuramente bizzarri, ma che invece stanno, secondo me, a rappresentare il desiderio di rimanere bambino, di non voler accettare il lato oscuro del mondo in cui vive, il suo rifiuto di crescere, che un po' tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita.
Inoltre, Holden nutre un amore incondizionato verso la sorellina Phoebe e prova dolore quando ripensa al fratellino Allie, morto pochi anni prima a causa di una leucemia.
Salinger ha creato un personaggio fragile, in cerca di se stesso e del suo posto nella società, nella fase della vita che pone ciascuno di noi sul bordo di un precipizio, in cui ci viene chiesto, o meglio imposto di decidere chi vogliamo diventare un domani. E alla conclusione di questo percorso insidioso, sentiremo, proprio come Holden, la mancanza di ogni singola persona incontrata, indifferentemente dal fatto che ci abbia fatto del bene o del male.
Io ve lo consiglio. È adatto a tutte le età, non importa che siate adolescenti o adulti o draghi sputafuoco, Holden saprà rubarvi un pezzo di anima.
Copertina
Voto: 10/10
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