L'uovo di cristallo
L'uomo in grigio attraversa il deserto e si acquatta vicino all'ingresso della città; sistema la sciarpa e controlla il suo prezioso uovo di cristallo che vi è avvolto. La falena, che fino a quel momento era stata immobile sulla sua spalla, si alza e gli si posa sul capo.
Con fare furtivo, l'uomo si addentra nel Mercato della Morte. Cammina a testa bassa, lontano dai banchetti ricoperti di teschi, candele aromatiche e oggetti sinistri utili ai riti magici tipici di quel periodo, quando il passaggio tra i mondi è più facile.
Sta passando accanto a un gruppo di donne che confabulano tra loro, quando un uomo, avvolto in un mantello nero, lo urta. La falena si alza in volo e si posa sul cappuccio dello sconosciuto. L'uomo in grigio gli lancia uno sguardo assassino, porta una mano al rigonfiamento nella sciarpa e avanza, più ricurvo, nella folla.
Un lungo sentiero di candele, che fluttuano spettrali nella nebbia, guida l'uomo in grigio fino al castello di granito. I suoi passi risuonano nel silenzio.
Superate le grandi zucche intagliate a guardia del ponte levatoio, l'uomo mostra il simbolo delle Tre Lune tatuato sul polso destro ai due possenti elefanti albini che gli sbarrano la strada. Sale di corsa sulla torre centrale e giunge al cospetto della Congregazione Magica.
"L'hai portato?"
L'uomo fa un cenno col capo, si toglie la sciarpa e, con estrema delicatezza, la svolge fino a svelarne il prezioso contenuto. Tra le mani si ritrova un sasso.
Urla.
L'uomo dal mantello nero corre nel bosco.
Raggiunto il Lago del Silenzio, si immerge nella cascata di fiori ritrovandosi all'interno di una caverna scavata nella roccia. Un'immensa quercia viola si staglia imponente davanti a lui. Si guarda intorno circospetto e si addentra nel tronco; percorre stretti cunicoli e diversi sali scendi fino a raggiungere una grande stanza di legno nero.
Poggia un sacchetto di tessuto nero sul tavolo e ne scioglie il laccio. Un brillante uovo di cristallo illumina la stanza in un arcobaleno di colori; al suo interno una bellissima farfalla luminescente sbatte le ali.
L'uomo sogghigna e protende il volto verso l'uovo quando la falena si avventa in picchiata sui suoi occhi. L'uomo gesticola nel tentativo di allontanarla mentre quell'essere volante continua a infierire con la ferocia delle creature dell'Oltreluna. L'uomo urta il tavolo e l'uovo comincia a rotolare.
Il suono del cristallo che si infrange sul pavimento frena di colpo l'impeto della falena che resta sospesa in aria a osservare la scena.
La farfalla si alza in volo tra le schegge di cristallo; la sua luce si affievolisce fino a colorarsi di nero. Mentre fugge verso un'apertura tra le assi di legno, si scontra con la falena che cade a terra, morta.
La farfalla vola tra gli alberi seminando una scia di morte sopra ogni cosa. Poi sale in cielo dirigendosi verso l'ultima delle Tre Lune.
La luce della Luna si spegne. L'oscurità avvolge la notte.
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