E non ne rimase nessuno

Il giornale.
02/11/2020

Festa in maschera della terza età si trasforma in tragedia.


La notte di Halloween, una singolare festa in costume si è trasformata in una vera e propria cena con delitto. Una serata dell'orrore che sembra uscita dal racconto "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie, se non fosse per il numero dei commensali: otto anziani, otto cadaveri. La ricostruzione della vicenda resta oscura.
Il racconto degli avvenimenti ci arriva da una donna (la chiameremo Giulia) che la mattina di Ognissanti, dopo numerose telefonate senza risposta, si è recata a casa della madre. Temeva per la sua salute e mai si sarebbe aspettata lo spettacolo di morte che si è palesato ai suoi occhi. Varcato l'ingresso, un cane sconosciuto le è corso incontro scodinzolando festoso. Tra le lacrime, ci ha raccontato di averlo accarezzato distrattamente chiedendosi cosa ci facesse lì.
La casa sarebbe stata immersa nel silenzio se non fosse stato per il ritornello indimenticabile de "La Signora in Giallo". La donna è entrata in cucina ed è sobbalzata alla vista di Jessica Fletcher che la osservava dallo schermo del televisore. La stanza era sottosopra, come sconvolta da grandi preparativi e nessuno aveva poi riordinato.
Giulia ci ha raccontato di aver percorso il corridoio senza respirare, guardandosi intorno col cuore in gola e chiamando, invano, il nome della madre. Ci dice di aver pestato qualcosa di rosso e appiccicoso, di essersi guardata i piedi e di essere inorridita davanti alla vista del sangue su cui stava camminando. Ne ha seguito la scia fino alla sala da pranzo, dove ha trovato a terra i resti di una bottiglia di Lambrusco il cui contenuto era colato lungo il corridoio. Il sollievo che ha provato è durato solo il tempo di un sospiro, perché, alzati gli occhi, ha trovato gli otto vecchietti, travestiti con improbabili costumi mostruosi, accasciati esanimi sul tavolo. È corsa dalla madre, ma non c'era più nulla da fare: la donna non respirava.
L'arrivo dei soccorsi è stato immediato, ma era ormai troppo tardi. Nessuno dei commensali poteva essere salvato.
L'ipotesi al vaglio della procura è quella dell'avvelenamento. I commensali avevano già terminato la cena e stavano gustando una invitante ciambella alla zucca; si resta in attesa dei risultati delle analisi sul cibo. La polizia lavora alla ricerca di un indizio che possa identificare il colpevole. Da una prima ricostruzione, la tavola era apparecchiata per otto persone e pare che nessuno si sia allontanato dalla scena del crimine. L'assassino, quindi, sarebbe morto insieme alle sue vittime, da chiarire se volontariamente o per errore.
Una cena di Halloween che sarà sicuramente ricordata.

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