Dolce astinenza
«Dolcetto o scherzetto?»
«Mi dispiace bambini, non ho dolci in casa, mio marito è diabetico.»
Aldo sentì il rumore della porta chiudersi in lontananza. Aveva una voglia folle di qualcosa di zuccherato ed era sicuro che nella cesta di quei bimbi ci fosse almeno una caramella! Sospirò e scosse la testa, amareggiato.
Sedeva sulla sua poltrona preferita, logora e vecchia quanto lui. Con il telecomando in mano, ascoltava distrattamente Alberto Angela che, per la notte di Halloween, stava presentando un documentario sulla Cripta dei Cappuccini a Roma. Le immagini delle pareti e dei soffitti, dove le ossa dei frati creavano mosaici incredibili, erano suggestive, ma troppo macabre per i suoi gusti.
Cambiò canale. Il telegiornale trasmetteva le riprese dello zombie walk che si stava svolgendo nella sua città. Una giovane giornalista stava intervistando alcuni ragazzi che ciondolavano in giro per il centro atteggiandosi a morti viventi. Aldo strabuzzò gli occhi quando vide il primo piano di uno di quei "cosi" che aveva un'iride rossa e una bianca. Rabbrividì. «Dove diavolo stiamo andando a finire?»
Insistendo istericamente sul telecomando, venne catturato da una strana melodia. «Oompa Loompa, doompadee doo...». Tanti ometti piccoli e inquietanti saltellavano tra cascate di cioccolato e alberi di caramelle. Le pupille di Aldo si dilatarono alla vista di tutta quella dolcezza e una bavetta gli scivolò sul mento. Come ipnotizzato, si avvicinò allo schermo e, senza esitazione, leccò lo strano liquido viscoso che colava dall'angolo della televisione. Zucchero. Dolce, dolcissimo zucchero. L'assaggio si trasformò presto in ingordigia e Aldo, con le papille gustative in estasi, continuò a leccarne avidamente. Chiuse gli occhi, mentre lo schermo della televisione perse via via consistenza sotto la sua lingua, diventando prima morbido, poi quasi liquido. Aldo gustava quei sapori che tanto aveva agognato e, in un impeto irrefrenabile, si immerse in quella cosa spumosa che era stata la sua televisione. Sentì una voce risuonare ovattata e una presenza alle sue spalle. Quando aprì gli occhi, sazio e stomacato da quei sapori di cui si era strafogato, si ritrovò bloccato dall'altra parte dello schermo. Il terreno sotto ai suoi piedi era di cioccolato e un fiume di caramello scorreva alle sue spalle. Aldo, attraverso la tv anni cinquanta che era apparsa davanti a lui, guardava il salotto di casa sua e la sua amata poltrona. Picchiò con violenza i pugni sul vetro, girò manopole, spinse tasti nella speranza di tornare dal lato opposto, invano. Sua moglie Anna lo stava fissando con la bocca spalancata dallo stupore, ma quello che lesse nel suo sguardo non fu paura. La implorò, le chiese aiuto, si scusò per aver ceduto alla gola. La vide avvicinarsi e accostare la mano al televisore. Lo schermo si spense.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top