Cap. 5 - Uscita

Bokuto era a braccia conserte e batteva ripetutamente il piede a terra mentre osservava le macchine sfrecciare lungo la strada.

Erano quasi le cinque e [nome] sarebbe arrivata da lì a poco col pullman.

"E se non verrà?" pensò Bokuto agitato "Me l'avrebbe detto... Oppure no?"

L'ansia aveva preso possesso del suo corpo e dei suoi pensieri. Non aveva dormito tutta la notte e quel giorno era più permaloso del solito, durante gli allenamenti infatti aveva litigato con tutti non riuscendo a contenere l'agitazione.

Reina lo aveva aiutato a prepararsi sotto ogni punto di vista: dal look casual, a cosa dire e cosa evitare, al suo comportamento ed a come avrebbe potuto far colpo senza essere troppo eccessivo.

L'obiettivo? Ottenere un altro appuntamento!

In lontananza vide avvicinarsi un autobus e sentì il suo cuore battere velocemente ma il mezzo non si fermò e sfrecciò dritto per la strada.

"Ma cosa?" pensò ma subito dopo vide che era il pullman sbagliato.

<<Che ansia...>> sospirò sfregandosi le mani sudate sui pantaloni.

Una decina di minuti dopo arrivò un altro bus che rallentò accostandosi al marciapiede.

"Calma uomo, calmati" cercò di tranquillizzarsi ma era più facile a dirsi che a farsi.

Scese un anziano seguito da un ragazzo e poi eccola, era arrivata.

[nome] indossava quello che era il suo abito preferito, si era preparata al meglio.

La giovane arrossì vedendo Bokuto lì ad aspettarla.

<<Ciao!>> lo salutò avvicinandosi.

<<C-Ciao!>> balbettò lui <<Come stai?>> 

I due iniziarono a chiacchierare e, intanto, si avviarono verso il locale che Bokuto aveva scelto.

Da fuori pareva quasi una tavola calda ma, una volta entrati, vennero avvolti da un'aria accogliente e gradevole.

"Carino!" pensò [nome] guardandosi attorno.

<<Salve, benvenuti al caffè Peach, un tavolo per due?>> domandò una giovanissima cameriera, probabilmente una ragazza del liceo che lavorava lì part-time.

<<Si>> rispose Bokuto.

La cameriera portò la coppia in mezzo al locale che quel pomeriggio non era molto affollato.

Li fece accomodare in un tavolo che aveva delle morbide poltrone rosee e si trovava accanto ad una vetrata che dava sul retro dove vi era il parcheggio per i clienti. 

<<Torno tra poco a prendere i vostri ordini!>> esclamò la giovane andando ad occuparsi di altri tavoli.

T/N si tolse la giacca e la mise di fianco a sé assieme alla borsa. Il riscaldamento era parecchio alto ed avere Bokuto di fronte che la fissava intensamente non aiutava affatto.

Il ragazzo si tolse anche lui il giubbotto nero che indossava rimanendo con una camicia a quadri bianca e grigia a maniche lunghe che arrotolò mostrando le braccia allenate. Sotto aveva dei pantaloni di jeans bianchi ed indossava un paio di scarpe da ginnastica scure. I capelli erano portati all'indietro ma, essendo piuttosto ribelli, tendevano a tornare alla loro posizione naturale.

<<Tieni>> disse Bokuto porgendole uno dei due menù che la cameriera aveva lasciato sul tavolo.

<<Grazie>> rispose lei prendendolo e, nel farlo, sfiorò la mano del ragazzo che si sentì morire.

"Devo stare calmo, non devo fare cazzate" si ripeté mentalmente ripercorrendo tutto ciò che gli aveva detto Reina.

<<Com'è? Ti piace questo locale?>> domandò lui sforzandosi di non urlare per la felicità di essere lì con lei.

<<Si, è molto carino. Mi mette tranquillità e poi c'è un buonissimo odore di pesca nell'aria>> sorrise [nome].

<<Hai ragione, non ci avevo fatto caso>> ammise Bokuto accorgendosi dell'odore di cui lei stava parlando.

I due, dopo aver sfogliato per minuti i menù, decisero cosa prendere e la cameriera arrivò subito a prendere i loro ordini.

<<Sembri un po' stanca>> notò il grigio vedendo un accenno di occhiaie sotto agli occhi di [nome].

<<Un po' si, ho studiato fino a tardi>> rispose lei "E non ho dormito affatto visto che oggi dovevo uscire con te" pensò ma lo tenne per sé.

<<Studi davvero tanto...>> disse Bokuto dispiaciuto <<Dovresti svagarti un po' di più!>> cercò di tirarla un po' su.

<<Si, dovrei...>> ammise lei giocherellando con un braccialetto che aveva messo per l'occasione.

<<Io non posso capirlo perché ho interrotto gli studi dopo il liceo però posso provare ad immaginare ciò che provi>> 

<<È come se fossi continuamente schiacciata da una marea di aspettative>> 

Bokuto, sentendo quelle parole, si ritrovò in quello che [nome] stava dicendo, era come se stesse parlando di sé stesso.

<<Si! Anche a me capita spesso di sentirmi abbattuto dalle mie stesse aspettative, da quelle dei miei compagni di squadra, quelle del coach e dei tifosi... È davvero faticoso ma ho imparato a trasformare quelle brutte sensazioni in forza!>> spiegò lui con gli occhi luccicanti.

[nome] sorrise sentendo un forte calore formarsi nel petto. Era così gentile, così solare...

<<Scusiii!!!>> esclamarono in coro due ragazze avvicinandosi al tavolo della coppia e, in particolare, a Bokuto.

<<Si!?>> 

<<Lei non è il giocatore dei MSBY Black Jackals? Bokuto Kōtarō?>> 

Il grigio sorrise annuendo.

<<Oddio! Seguiamo tutte le vostre partite, siete fantastici! Possiamo farci un selfie con lei?>> domandarono parlando sempre all'unisono.

Bokuto si alzò e si mise in posa fra le due giovani per farsi una foto ricordo.

[nome] roteò gli occhi al cielo mentre sentiva un pizzico di gelosia sulla lingua ma quello fu anche il momento in cui capì che quel ragazzone dal cuore tenero si stava facendo un po' troppo spazio nella sua testa.

<<Grazie mille! Scusaci se abbiamo disturbato il tuo appuntamento!>> dissero le giovani chinandosi in avanti col busto.

Bokuto arrossì e guardò [nome] altrettanto rossa per l'imbarazzo.

<<E-Ecco->> ma il grigio non fece in tempo a replicare che le ragazze si dileguarono.

[nome] sorrise divertita.

<<Tu hai mai giocato a pallavolo?>> chiese Kōtarō passandosi una mano dentro al colletto della camicia che si era fatto troppo stretto.

<<Qualche volta a scuola ma non sono molto ferrata per gli sport>> rispose T/N arrotolando una ciocca di capelli fra le dita.

Bokuto si illuminò d'immenso. Aveva appena raggiunto il suo obiettivo, o meglio, aveva colto l'occasione per rivederla un'altra volta ma decise di lasciare la questione per dopo non volendo rischiare di correre troppo.

In suo aiuto per sviare il discorso arrivò la cameriera con ciò che avevano ordinato. I due mangiarono mentre continuavano a parlare. Le parole uscivano naturalmente e passavano da un argomento ad un altro con una facilità impressionante.

<<Vado un attimo in bagno!>> esclamò [nome] alzandosi dalla poltrona.

<<Va bene!>> annuì Bokuto osservandola allontanarsi ed entrare nella porta del bagno delle donne.

Prese il suo telefono dalla tasca della giacca e decise di contattare Reina.

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Bokuto Kōtarō 🦉 - ultimo accesso oggi alle 17:57

"Lei è andata un attimo in bagno, appena torna usciamo dal locale e la porto al parco?"

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Dopo pochissimo, l'amica rispose.

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Reina Blaze 🔥 - online

"Si ma mi raccomando, non allungare troppo la mano 😂"

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Bokuto arrossì di colpo e gonfiò le guance indispettito.

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Bokuto Kōtarō 🦉 - online

"NON SONO QUEL TIPO DI RAGAZZO, NON FAREI MAI UNA COSA DEL GENERE 😤"

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Reina, che era intenta a fumare sul balcone del suo appartamento, scoppiò a ridere immaginandosi il grigio con la sua solita espressione da pesce lesso.

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Reina Blaze 🔥 - online

"Lo so, lo so 😂 Comunque si, segui il piano che avevamo fatto!"

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Intanto, chiusa nel bagno, c'era [nome] intenta a specchiarsi. Voleva evitare di fare figuracce come suo solito così controllò che tutto fosse apposto. Capitava a volte di avere qualcosa tra i denti, un capello fuori posto o altro e voleva essere certa di non avere niente di tutto ciò.

Si sentiva dannatamente bene con lui, riusciva ad alleggerirle la giornata come nessun altro aveva mai fatto.

Ad un certo punto le arrivò un messaggio e sentì un po' d'ansia attraversarle la spina dorsale. [nome] si maledì per essersi dimenticata di avvertire il cugino così trovò una scusa plausibile.

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Keiji Akaashi 😐 - ultimo accesso oggi alle 16:02

"È successo qualcosa? Fai tardi stasera?"

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Detestava mentire alle persone, preferiva dire la verità o non dire nulla, ma quella era una bugia a fin di bene.

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[nome] [cognome] - online

"Scusaaa 🙏🏻 mi sono dimenticata di avvertirti che oggi avevo una conferenza all'università fino a tardi 😓"

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Fortunatamente il cugino credette alle parole di [nome] e le augurò una buona continuazione dicendole che le avrebbe lasciato la cena pronta per quando sarebbe tornata.

La giovane uscì dal bagno e tornò da Bokuto che le sorrise amorevolmente.

<<Tutto bene?>> domandò lui.

<<Sisi, che facciamo?>> rispose [nome] vedendo entrambi i loro piattini e le loro tazze vuote.

<<Andiamo a fare una passeggiata fuori? Ti va?>> 

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<<Ma quello non è Bokkun?>> domandò un ragazzo vedendo Bokuto e [nome] chiacchierare non lontano dal tavolo a cui era seduto.

<<Si, è lui>> rispose un altro mangiando di gusto un dolce che la cameriera gli aveva appena portato.

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