Cap. 12 - "Con te mi sento al sicuro"

<<S-Scusi, avrebbe mica qualche moneta? Non mangio da giorni ormai>> borbottò lui mostrando la mano scheletrica vuota.

La giovane si dispiacque nel vedere l'uomo ridotto in quel modo per chissà quale motivo.

<<Mi spiace ma purtroppo non ho soldi liquidi con me>> rispose [nome] educatamente.

L'uomo si adirò sentendosi come preso in giro: <<DITE TUTTI COSI'! EPPURE STAI USCENDO DA UN RISTORANTE ALQUANTO COSTOSO!>>

Lei indietreggiò verso la porta del locale.

<<È la verità, pago tutto con la carta, mi spiace>>

L'individuo, nonostante fosse più basso e più magro di lei, le stava incutendo davvero tanta paura.

L'avrebbe attaccata? Le avrebbe rubato la borsetta? le avrebbe fatto del male?

<<TUTTI CON QUESTE CARTE DI MERDA E POI LASCIATE MORIRE DI FAME UN UOMO COME ME!>> continuò a gridare.

All'improvvisò si lanciò verso [nome] che schivò la sua presa facilmente. Non voleva fargli del male ma non voleva nemmeno essere ferita.

══════════════════

<<Dannazione, di nuovo lui! Chiamiamo i carabinieri?>> domandò la cameriera che aveva servito [nome] e Bokuto ad una sua collega.

<<Si>> annuì l'altra prendendo il telefono.

Il grigio, che stava riuscendo dal locale dopo aver preso la sua giacca, sentì la conversazione e si intromise senza farlo apposta.

<<Perché i carabinieri?>>

Una delle due gli spiegò che quell'uomo non era affatto povero ma elemosinava soldi per comprarsi sostanze stupefacenti da cui era diventato dipendente.

<<Ogni tanto viene fuori dal nostro locale ed importuna i clienti>> spiegò la giovane.

Bokuto pensò subito a [nome] che era rimasta sola e schizzò fuori dalla porta.

══════════════════

<<A me spiace ma non posso fare nulla, però ci sono varie associazioni e persone che potrebbero aiutarla>> disse [nome] impaurita ma l'uomo non ne voleva sapere di smetterla.

Fece per rientrare nel locale cercando un riparo ma, mentre allungava la mano dietro di sé, invece della maniglia toccò qualcos'altro.

<<Andiamo [nome]?>> domandò Bokuto cingendole le spalle con un braccio.

<<S-Si>> rispose lei col cuore in gola.

Non fu mai così felice di vederlo come in quel momento.

I due si allontanarono e, mentre passarono di fianco all'uomo, il grigio lo guardò con compassione ma anche con rabbia: nessuno doveva torcere nemmeno un capello alla sua [nome], neanche pensarlo!

══════════════════

Ormai erano lontani dal ristorante e si stavano dirigendo verso la fermata del pullman.

<<Le cameriere mi hanno detto che è un uomo con gravi problemi di dipendenza da droga>> spiegò lui tenendo la sua mano fissa sulla spalla di lei.

<<È davvero brutto vedere persone ridursi così...>> mormorò [nome] con un filo di voce.

Bokuto si fermò e la abbracciò.

<<Nessuno deve farti del male>> le sussurrò ad un orecchio facendola arrossire.

[nome] si beò di quel momento e lo abbracciò a sua volta stringendosi al suo corpo. Poggiò la testa contro il suo petto ampio sentendo anche il battito del suo cuore.

<<Con te mi sento al sicuro>>

Bokuto sorrise e le accarezzò i capelli soffici.

Erano proprio le parole che voleva sentirsi dire.

"Ti amo" pensò, ma non lo disse, non voleva rovinare il momento ed aveva troppa paura di star affrettando troppo il loro rapporto.

A lei venne la pelle d'oca nel sentire le grandi mani di Bokuto vagare per la sua testa dimenticandosi completamente di essere in mezzo ad una strada affollata.

[nome] si spinse maggiormente contro il corpo del ragazzo come ad invitarlo a continuare. Afferrò due lembi della sua giacca e si strinse maggiormente a lui.

Il grigio tossì nervosamente. Amava averla così vicina a sé ma, al contempo, non aveva mai abbracciato una ragazza in quel modo e non sapeva come comportarsi.

"Devo spostare le mani? Devo dirle qualcosa? Cosa devo fare?"

Erano tante le domande che attanagliavano la sua mente e, inconsciamente, irrigidì il suo corpo, cosa che [nome] percepì subito.

Alzò leggermente la testa e vide Bokuto con gli occhi socchiusi e la fronte corrucciata.

<<T-Tutto bene?>> gli chiese.

<<Ah!? Sisi! Non sono mai stato così bene in vita mia!>> ma, rendendosi conto di ciò che aveva appena detto, scosse la testa strizzando gli occhi imbarazzato.

[nome] lo abbracciò ridacchiando contro il suo petto.

<<Che carini!>> esclamò una bambina alla madre indicando la coppia mentre passavano lì vicino.

I due si staccarono immediatamente e si guardarono rossi in viso.

In Giappone era raro vedere due persone abbandonarsi in certe effusioni, specialmente in pubblico, ma, non fosse stato per la bambina, quei due sarebbero rimasti attaccati ancora per molto tempo.

<<A-Andiamo?>> propose [nome].

Bokuto annuì e i due si incamminarono verso la fermata.

══════════════════

<<Puoi lasciarmi pure qui>> commentò [nome] dietro la via che incrociava quella del suo condominio.

<<Sicura? Non vuoi che ti accompagni fin sopra?>> domandò Bokuto preoccupato.

<<Tranquillo, non serve!>> rispose lei toccandosi il braccio.

Lo guardò dritto negli occhi e si sollevò in punta di piedi avvicinandosi al suo viso.

Bokuto chiuse subito gli occhi. Reina gli aveva detto che se lei si sarebbe avvicinata in quel modo era molto probabilmente per baciarlo e doveva essere preparato a tale evenienza.

[nome] gli scoccò un veloce bacio sulla guancia morbida ed il grigio rimase un po' deluso ma si accontentò comunque.

<<Grazie per la serata!>> lo ringraziò lei toccandosi i capelli.

Era cotta a puntino.

<<Grazie a te!>> rispose lui sfoggiando un sorriso a trentadue denti.

[nome] ricambiò il sorriso e fece per andarsene.

<<Buonanotte! Stai attento mentre torni a casa!>> 

<<Buonanotte! Mandami un messaggio appena sei salita da Akaashi>>

<<Mandamelo anche tu appena sei arrivato a casa>>

I due si scambiarono un ultimo sguardo e le loro strade si separarono.

══════════════════

Nel frattempo Akaashi era al telefono con la madre di [nome].

<<Si, stasera è uscita con un gruppo di studio dell'università, sta bene>> spiegò lui poggiato contro la finestra di camera sua che dava proprio sul retro del condominio.

Sorrise fra sé e sé nello scorgere due individui assai famigliari parlare fra di loro e abbandonarsi a certi gesti che lasciavano supporre tutt'altro che una semplice amicizia.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top