Svolazzavano le lenzuola
come corpi danzanti
tra la musica del vento,
sul filo legato tra un albero
e un altro.
Erano giochi di vita
comune dove il tempo
non passava mai.
E nuatri carusi a giocare
gioiosi inventando
ogni momento.
Eravamo felici nel
cortile di nonna,
mentre lei si affaccendava
a fare le cose.
Pareva 'ntuppettu!... si
muoveva armoniosa in
un corpo abbondante e
portava le calze legate
da un legaccio e una
sottana sotto i vestiti.
I bigodini avvolgevano
i capelli coperti e protetti
da una rete.
Erano giorni di sole
mentre tutto asciugava,
i fiori ridevano.

- Concetta Emmanuele  -