19
Quella sera ci fu una pizzata gigantesca, con tutto lo staff del film. Le pizze non la smettevano di arrivare, gli spicchi terminavano in un batter d'occhio. A tavola eravamo seduti molto alla rinfusa, io ero in mezzo agli sceneggiatori e avevo vicino anche delle truccatrici. Amber si trovava accanto a Sophie Turner, mentre James era circondato dai direttori della fotografia, cameraman e l'aiuto regista. Inutile dire che la pizzeria era stata riservata solo per noi. Quando finalmente, all'alba dell'una e mezza del mattino, smettemmo di abbuffarci come se non ci fosse un domani, ognuno si ritrovò coperto di ringraziamenti e baci sulle guance, finché la folla non si disperse per le strade di Montréal, diretta verso i propri alloggi o alberghi. Io, James ed Amber fummo gli ultimi a salutarci.
"Allora ci vediamo a Londra." Disse Amber, abbracciandomi.
"Non so quando torneremo, però di certo la prima persona che voglio vedere sei tu." Risposi.
"Vieni a dormire da me un weekend?"
"Ma certo, sempre che ad Evan non dispiaccia." Dissi, dandole una gomitata nel fianco.
"Non credo, anche perché mi ha detto che vuole stare un po' di tempo con la sua famiglia e che poi mi porterà a farne la conoscenza." Sorrise, un po' in imbarazzo.
"Wow! Preparati allora!" Esclamai entusiasta. Ci salutammo, io e James ci avviammo verso la sua macchina, mi disse che aveva altro in serbo per me, al posto di tornare a casa.
"Ho prenotato un posto carino che apre soltanto per noi."
"Oh, e sarebbe?" Chiesi, curiosa.
"Beh, lo vedrai." Rispose, sorridendo maliziosamente. Il viaggio fu lo stesso che avremmo dovuto fare per tornare a casa, con l'unica differenza che invece di fermare l'auto nel vialetto della villetta, James parcheggiò davanti all'hotel lì vicino, a circa duecento metri da casa. "La Spa apre per noi tra dieci minuti."
"Come?"
"Se la giornata dev'essere perfetta, allora chiudiamola in bellezza." Rispose, scendendo dalla macchina e aprendo il bagagliaio.
"Questo è uno dei giorni più belli della mia vita, James." Chiusi la portiera alle mie spalle e lo raggiunsi, stava prendendo una borsa dal bagagliaio. Probabilmente all'interno ci aveva messo i costumi e dei teli per asciugarci.
"Perché, il più bello qual è stato?" Chiese, chiudendo il bagagliaio e poi la macchina.
"Quello ancora deve arrivare." Dissi, ci avviammo verso l'hotel.
"Allora credo di sapere quale sarà."
La receptionist dell'albergo ci spiegò che dato l'orario decisamente insolito, a nostra disposizione avremmo trovato solo la piscina idromassaggio, quella riscaldata e la stanza relax, ma non ci lamentammo.
Ci dirigemmo verso la Spa, ma non ci accorgemmo degli spogliatoi, e decidemmo di cambiarci nella sala relax. James posò la borsa su uno dei quattro lettini e ci cambiammo nella penombra, dandoci le spalle.
"Erika, sei pronta?" Mi chiese, mentre finivo di legare il reggiseno del costume.
"Si, certo, possiamo andare." Dissi, voltandomi verso di lui. Prese i teli azzurri dalla borsa e me ne porse uno, tendendomi poi la mano, che presi.
"Se vuoi ho le infradito." Sorrise.
"No grazie." Ricambiai, in soggezione per via della vista sul suo fisico così scoperto. Mi accompagnò verso la piscina riscaldata, in un'atmosfera assolutamente rilassante dalle luci soffuse lungo le colonne e dentro la piscina, si tuffò senza fare troppo rumore mentre io entravo in acqua dalle scale laterali. Riemerse, guardandomi con aria interrogativa. "Che c'è?" Chiesi, divertita.
"Assolutamente niente, stavo solo pensando che ti saresti potuta tranquillamente buttare anche tu." Disse, appoggiandosi al bordo della vasca con gli avambracci.
"Siamo in una Spa, nessuno ci corre dietro, rilassiamoci." Risposi, avvicinandomi a lui, con l'acqua ormai al livello di metà spalla.
"Allora sarò molto, molto lento." Sorrise, attirandomi a sé con un braccio attorno alla mia vita. Le punte dei nostri nasi si sfiorarono, finché con una mano sulla sua spalla non lo costrinsi ad immergersi insieme a me. Tenemmo gli occhi aperti, il che gli permise di vedermi voltare e nuotare nella direzione opposta alla sua. Nel momento in cui ero a un pelo dalla superficie dell'acqua, mi sentii stringere la caviglia e mi tirò verso il fondo della piscina. Mi voltai nella sua direzione e scostai i capelli dal mio campo visivo, in tempo per vederlo avvicinarsi e baciarmi. Con un colpo di reni mi costrinse contro il fondo, ma senza appigli con cui trattenermi sul pavimento, mi lasciò ben presto via libera per allontanarmi da lui e tornare in superficie per riprendere fiato. I polmoni si riempirono di aria mentre con le dita mi liberavo dalle gocce d'acqua negli occhi. Cercai di allontanarmi da James ma le sue mani sui miei fianchi mi costrinsero a voltarmi, trovando il suo viso a pochissima distanza dal mio. Lo baciai, senza essere troppo aggressiva ma neanche troppo delicata. Lo sentii camminare nell'acqua finché sollevandomi non mi fece sedere sul bordo della piscina. Interruppe il bacio solo per appoggiare la fronte sulla mia spalla. Le mie dita accarezzavano lente la sua schiena mentre le sue giocavano con i miei capelli bagnati. Restammo abbracciati per un po', finché un violento tremito non mi scosse. "Hai freddo?"
"Un pochino."
"Torna in acqua." Si allontanò, permettendomi di scendere dal bordo della piscina. Il calore dell'acqua mi scaldò subito.
"Faccio una nuotata." Dissi, allontanandomi, mi immersi sott'acqua e con un paio di bracciate percorsi buona parte della piscina. Purtroppo era piccola come vasca, alla fine decisi di rinunciarci, la stanchezza della giornata gravava già sulla mente ed il corpo. Decisi di uscire dalla vasca, per tornare a casa. "James, possiamo tornare a casa? Sono stanchissima."
"Come vuoi." Rispose, uscendo dalla vasca.
Durante il tragitto James sembrava arrabbiato, rimase molto sulle sue.
"Che succede?" Chiesi, seguendolo in casa.
"Non mi sei sembrata felice prima, alla Spa." Accese le luci dell'ingresso, mentre chiudevo la porta alle mie spalle.
"Ti è sembrato male, perché mi è piaciuto molto. È stato molto carino da parte tua." Sorrisi. "Ma sono le tre del mattino, e sono in piedi dalle sette di stamattina."
"Hm... hai ragione anche tu." Mi guardò per un secondo, poi salì le scale, diretto in camera. Mi tolsi le scarpe e le lasciai accanto alla porta, dopodiché lo seguii. Entrai in camera mentre si stava togliendo la camicia, offrendomi una perfetta visuale sulla sua schiena nuda. Chiusi la porta anche di quella stanza, pregando con tutta me stessa che Brendan dormisse per tutta la notte senza svegliarsi. James mi guardò da sopra la spalla, poi si voltò completamente verso di me. "Tutto okay?"
"Certo, non vedo perché dovrebbe essere il contrario." Mi avvicinai a lui, fermandomi a pochi centimetri dal suo viso. Le sue mani cercavano già la mia vita, ma le bloccai, costringendolo ad indietreggiare verso il letto. Si sedette sul bordo, senza smettere di guardarmi negli occhi. Allungò una mano verso di me, stavolta gli permisi di toccarmi il fianco. Abbassai la zip laterale del vestito, guardandolo maliziosamente. Mi liberai dell'abito pochi secondi dopo e lo feci sdraiare sul letto, spostai i capelli da una spalla all'altra e lo baciai piano, per poi spostarmi da un lato del letto e infilarmi ridendo sotto le lenzuola. "Buonanotte!" Esclamai, tirando il lenzuolo fin sopra la testa. Lo sentii ridere.
"Che scema che sei." Disse, ridendo.
"Ti ho lasciato con un po' di voglia?" Chiesi, con una mano sul viso.
"Un po' si, lo confesso." Spense la luce e mi raggiunse sotto il lenzuolo.
"Allora ho paura che ti toccherà aspettare." Risposi. Mi voltai verso di lui e cercai riparo tra le sue braccia, affondando il naso nel suo petto. Le sue mani mi strinsero per la vita e le mie gambe si accavallarono alle sue poco prima che perdessi conoscenza.
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Voi non potete immaginare quanto io sia mortificata per aver abbandonato questa storia e voi in questo modo. Chiedo perdono a tutti voi e mi scuso per la schifezza che ho fatto in questo capitolo e per il fatto che sia corto quanto una formica.
Giuro su me stessa che d'ora in avanti sarò più costante (eddai, è estate).
Boh se vi interessa volevo anche dirvi che ho iscritto Blue ai Wattys2017, anche se non mi aspetto di vincere e.e
A presto
~Jess
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