XI. Sorridi
c a p i t o l o
X I
Il giorno seguente Allyson si trovò a parlare con persone che neppure conosceva per informarle dello stato di salute di suo fratello.
I più preoccupati erano i giocatori di football, che quel venerdì avrebbero dovuto disputare un'importante partita e non potevano fare a meno del loro capitano.
Minho Feller fu tra i primi a "rapire" Allyson e a trascinarla nel suo stanzino, per poter scrivere un articolo che sarebbe interessato a tutti. Nonostante le repliche del preside, riuscì a far pubblicare un'edizione speciale del giornalino della scuola, che di norma usciva ogni sabato.
ST.THOMAS' NEWS
5 dicembre 2016
"Agguato al capitano degli Yellow Squares: un gelsomino di troppo?
Michael Olliver Swanson, meglio conosciuto come Mike, è stato portato proprio ieri al pronto soccorso da un'ambulanza arrivata di corsa qui alla St. Thomas, per un improvviso mancamento, che si è rivelato conseguenza di una fatale azione.
Il ragazzo stava gustando una fetta di torta al pistacchio, a sua detta il suo gusto preferito, quando gli è stato negato il fiato e, dopo aver perso colore, è svenuto dinanzi gli occhi di tutta la mensa.
Il povero malcapitato è rimasto per ben dieci ore nel reparto di rianimazione dell'ospedale, ma non temete! Tra non molto vagherà di nuovo tra i corridoi della nostra scuola.
Ma ora torniamo alla vicenda. I medici hanno rilevato la presenza di gelsomino nel suo sangue. Ora vi direte: cosa c'entra con tutto quello che è successo? È per questo che ci sono io, no? Il gelsomino, una pianta ornamentale, è anche un potente veleno, non mortale ma quasi. Tutta la pianta è velenosa e, a quanto pare, il suo veleno era un ingrediente del "gustoso banchetto semi-mortale" del giocatore di football. Infatti anche la fetta di dolce è stata esaminata e, indovinate un po'? Conteneva anch'essa tracce di gelsomino!
I primi indagati sono stati i cuochi della scuola e sì, anche lei signorina Peyton, è inutile che continua a negarlo, fino a prova contraria è lei che sistema i piatti sul carrello!
Come risultato delle prime indagini, è uscito fuori che qui non si distribuiscono torte al pistacchio. Spoiler: nessuno ci ha creduto, ma è vero ragazzi. Mangiamo torte alle mele da decenni qui! In ogni caso, le cucine sono state perquisite e, nuovo spoiler: alla fine non hanno scoperto un bel niente. Tuttavia, ci sono una miriade di indagati che dovranno vedersela con le forze dell'ordine, e molto probabilmente, con un giudice.
La cara Allyson, sorellina del protagonista del fatto, ci ha assicurato che Mike è quasi in perfetta forma, ma che non potrà partecipare all'illustre partita di venerdì, a causa di alcuni medicinali che dovrà assumere per smaltire tutto il veleno rimasto in circolazione. Ci dice anche che il giocatore è in allegra compagnia: Mary Harrison non lo lascia un secondo, nonostante lui le chieda insistentemente di tornarsene a casa. Quand'è che lo capirà la povera Cheerleader, che il suo amato playboy non la brama come lei immagina?"
Nicholas lanciò l'articolo di giornale sul tavolo della mensa, mentre rideva senza riuscire a smettere, sotto lo sguardo un po' sconcertato degli altri ragazzi che gli sedevano accanto.
«Oh, Feller, Feller, in ogni articolo ti superi sempre di più... com'è possibile che tu mi faccia ridere anche quando si parla di cose serie?»
«Forse non sono io il problema, caro Nick 'quasi senza testa'» rispose il moro, facendo allusione ad uno dei personaggi di Harry Potter.
Grace scrutava i due ragazzi in silenzio, mentre Magdalene si ingozzava di purea di patate. Allyson giocava nervosa con una ciocca di capelli, mentre Larry e Shane erano immersi in una discussione sulle infradito.
«Ieri ho visto una ragazza scappare via, non l'avevo mai vista prima, ma mi è sembrato che ci conoscessimo da una vita», disse Grace tutt'ad un tratto.
L'attenzione dei ragazzi si spostò su di lei. Tutti la guardavano, come a voler sentir dire altro.
«Quando... Mike è svenuto e tutti gli siete corsi attorno, io sono rimasta seduta qui e ho visto questa ragazza uscire da dietro il carrello dei dolci, per poi sgattaiolare fuori. L'ho seguita fino al cortile e poi sono riuscita a bloccarla.»
«E... l'hai... insomma, l'hai vista?» Chiese Allyson con un po' di ansia nella voce.
«Sì. Aveva gli occhi celesti... erano molto chiari. Portava un paio di occhiali e poi aveva i capelli... color caramello. Ma era come se stonassero. Inoltre, sotto il labbro aveva...»
«Due fori», la interruppe Nicholas.
Grace annuì, guardandolo stupita.
«La...conosci?» Gli chiese allora.
«Forse, ma... non sono sicuro che sia lei... non lo avrebbe mai fatto una cosa del genere», rispose lui, abbassando lo sguardo. L'immagine di una ragazza gli tormentava i pensieri, nonostante la descrizione non coincidesse.
«Tu credi che possa essere stata Natalie?» Si intromise Larry.
Allyson annuì, gettando brevi occhiate a Nicholas, che sembrava essersi teletrasportato. Poi si voltò verso Minho, che aveva la stessa espressione.
Chi più di uno di loro poteva riconoscerla? Ma non era stata anche la sua migliore amica?
Grace guardava tutti senza capire. Allyson notò il suo sguardo perso, allora la portò fuori dalla mensa, vicino il suo armadietto. Grace notò che era il numero centocinque , mentre il suo era il numero cinquecentouno.
Allyson prese a scavare nell'armadietto, alla ricerca di qualcosa a Grace sconosciuto. Chissà cosa voleva mostrarle.
La rossa disse un soffuso "Ah-ha", quando trovò ciò che cercava.
Stringeva una fotografia, che successivamente mostrò a Grace. Ritraeva la band ai tempi in cui Magdalene non c'era e una ragazza dai capelli neri suonava la chitarra elettrica. Allyson indicò quest'ultima.
«Lei è Natalie Ramirez. Penso che tu ne abbia sentito parlare. Suonava la chitarra elettrica nella nostra band, fino a due anni fa, quando ha terminato gli studi. Ma volendo sarebbe anche potuta restare, essendo la nostra una band non solo "scolastica". Questo non è accaduto perché c'è stata una brutta discussione: infatti lei ha lasciato la band prima della fine del suo ultimo anno.»
Grace la ascoltava attenta, mentre osservava la ragazza ritratta in foto. I capelli erano scuri come i suoi, ma molto più lisci. Inoltre aveva una ciocca tinta di blu.
«Natalie era la mia migliore amica. Mi aveva fatto da cicerone il mio primo giorno qui, perché mio fratello si era rifiutato. Da quel giorno siamo diventate inseparabili, nonostante lei fosse più grande di me. È con lei che ho fondato la band, alla quale si sono poi uniti tutti gli altri, man mano che abbiamo fatto amicizia. È stato tutto perfetto, fino a quando non si è fidanzata con quel Marcus, solo ed esclusivamente per far ingelosire mio fratello, per il quale aveva una cotta da sempre. Mike però non è mai stato interessato a lei, quindi i suoi sforzi sono risultati vani. Poco a poco, Natalie si è distaccata da noi, sia per stare con il suo "finto fidanzato", che per fare nuove amicizie. Saltava le prove, si fingeva malata prima dei concerti, inventava sempre più scuse per non vedersi con me... un giorno abbiamo deciso di parlarle e ne siamo usciti fuori con un brutto litigio, dopo il quale non ci siamo più parlati. Addirittura Nicholas e Minho non hanno più avuto contatti con lei, che era la loro cotta dal secondo anno. Ovviamente non pensava a nessuno di loro in quel modo, lei aveva in testa solo e soltanto Mike. Quando ho scoperto che aveva stretto amicizia con me solo per vederlo più spesso... ho odiato me stessa, mio fratello, tutti. Stavo per lasciare tutto, ma per fortuna... per fortuna Shane ha saputo come tirarmi su, insieme agli altri».
Allyson sospirò, guardando la foto dove apparivano tutti allegri.
Grace le mise una mano sulla spalla e con l'altra mano le accarezzò il braccio. Era di questo che aveva paura: le finte amicizie.
Posò un'ultima volta lo sguardo sulla foto, e notò che Natalie Ramirez aveva un piercing sotto le labbra, che erano dello stesso colore delle sue. Un piccolo flashback le balenò nella mente. Guardò i suoi occhi celesti. Lanciò un'occhiata ad Allyson.
«Abbiamo bisogno dello studio di Minho Feller», disse convinta.
«Come?» Chiese Allyson ancora scossa.
«Penso che Warren abbia ragione: la ragazza della torta può essere Natalie Ramirez».
Appena furono entrate nello stanzino, Allyson corse ad accendere uno dei computer di Minho Feller, ma si rivelò essere quello guasto, così fu costretta ad aspettare l'accensione dell'altro. Nel frattempo, azionò la stampante, che faceva anche da scanner.
Grace, invece, era impegnata a bloccare la porta. Non avendo a disposizione una chiave, fu costretta ad improvvisare un lucchetto. Una volta finito il suo lavoro, affiancò l'amica, che aveva preso a smanettare sul computer.
Allyson scannerizzò la fotografia e la ritagliò, in modo da rendere più grande la figura di Natalie Ramirez. Con l'aiuto di PhotoShop, riuscì a cambiare il colore dei capelli e ad applicare un paio di occhiali, tutto sotto lo sguardo stupito di Grace, che con gli aggeggi tecnologici sapeva relazionarsi poco.
La rossa cancellò il piercing e poi stampò la foto modificata, per poi porgerla all'amica.
«Potrebbe essere lei?» Le chiese.
Grace la studiò attenta, fece ricorso alla sua memoria fotografica e infine guardò l'amica.
«È lei».
La campanella della fine della pausa pranzo, sancì il termine della loro indagine. Le due ragazze raccolsero le proprie cose ed uscirono dallo stanzino, giusto in tempo per non farsi scoprire dal proprietario.
Si diressero insieme a lezione di filosofia, accaparrandosi anche una perfetta postazione. Il professore stava già scribacchiando alla lavagna: era solito fare mappe concettuali per far immagazzinare meglio gli argomenti ai suoi alunni.
«Allora, non è un bell'uomo?» Sussurrò Allyson alla ragazza che le sedeva accanto.
Grace si schiacciò una mano sulla fronte, facendo segno di no con la testa.
Allyson si coprì la bocca, cercando di non ridere, mentre lanciava occhiate languide al professore, che invece non la notava neppure.
Arold Fillendorf, così si chiamava, dedicò l'intera ora per parlare del concetto di felicità. A volte osava non seguire il programma, perché riteva necessario "aprire la mente dei ragazzi, non i libri". E agli alunni faceva piacere questa sua 'libertà'.
«Allora ragazzi, alla lavagna ho fatto un piccolo schema, ma come potete notare non è completo come le altre volte. Discuteremo su questo argomento e voi lo compilerete sul vostro quaderno», disse il professore, indicando la lavagna interattiva.
«Bene... Tiberman, come fai a capire se una persona è felice?» Domandò ad una ragazza seduta al secondo banco, che era intenta a mangiarsi le unghie.
«Beh... dal sorriso», rispose lei.
Allyson si avvicinò a Grace e le disse "sciocchezze", per non farsi sentire dal professore. Ovviamente non era stata così fortunata.
«Swanson, McKrack, volete rendere partecipi anche il resto della classe?» Domandò ironico Fillendorf.
Allyson perse colore. Grace si schiarì la voce e prese a guardarsi intorno.
«Stavamo dicendo che... è una sciocchezza», esordì la mora.
Alexa Tiberman si voltò verso di lei e la guardò indispettita. «Cosa vorresti dire, McKrack?»
«Voglio dire, che la maggior parte dei sorrisi che si vedono stampati sui volti della gente, non sono che falsi. La felicità non si può riconoscere attraverso un sorriso, a meno che tu non sappia quando una persona incurva le labbra sinceramente o solo per non essere fatta domande», rispose calma Grace.
Il professore annuì orgoglioso, lasciando Alexa con le braccia conserte e un'espressione arrabbiata sul viso.
«Quindi lei, Swanson, come riconosce un sorriso vero da uno stampato sul viso "solo per non essere fatta domande"?» Chiese il professore, citando la frase di Grace.
Allyson si voltò a guardare la compagna di banco e poi si rivolse all'insegnante. «Penso dallo... sguardo, dai modi di fare. Dev'essere un'osservazione attenta che può farmi ricavare il maggior numero di informazioni. Poi ovviamente, se non conosco la persona in questione, mi risulta un po' più difficile farlo. In ogni caso, lo capisco maggiormente dallo sguardo. Quando so riconoscere il sorriso stampato negli occhi di una persona... non posso avere dubbi. Sa, come si dice, "gli occhi sono lo specchio dell'anima"».
Grace fece un sorriso di rassicurazione all'amica, che ricambiò con il più sincero degli sguardi felici.
Semi-revisionato il 21/02/2020.
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Okay, avete taaanta ragione, è un capitolo morto, ma vi assicuro che ogni tanto fa bene, perchè *ora vi lascio uno spoiler* il prossimo capitolo finirà con una suspance assurda ;)
Diciamo che qui abbiamo "saldato" un po' il rapporto tra Allyson e Grace, ma dovete fare molta attenzione ad alcuni punti (che ovviamente non vi specifico perchè sono una bestia di satana), dato che quest' avvenimento (il quasi-avvelenamento di Mike) è l'inizio di un altro caos, hihihi.
Detto questo, buona giornata xoxo
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