Epilogo

EPILOGO

Should've stayed were there signs I ignored...

Il taxi percorreva lentamente le trafficate strade di Los Angeles, la radio impostata sul canale ottantatrè trasmetteva le previsioni meteo della settimana quasi terminata e già si prospettavano giornate lunghe e afose. Il sole batteva sui finestrini e sul parabrezza, costringendo l'autista a coprirsi gli occhi con delle lenti da sole. Un caldo venticello muoveva le fronde degli alberi come in una dolce danza.

...can I help you not to hurt anymore...

Ma sul sedile posteriore dell' autovettura c'era chi ignorava tutto ciò che le accadeva intorno; era una ragazza sui diciotto anni, dai capelli neri come la pece, lunghi fino all'altezza della spalla e mossi, dalla carnagione pallida e un taglio in via di guarigione che le solcava il labbro inferiore.

...we saw brilliance when the world was asleep...

Fissava la nuca dell'autista con quel paio di occhi blu, grandi come il cielo, che la natura le aveva donato, ed era immersa nei suoi ricordi.

...there are things that we can have...

Pensava alla casa dove aveva trascorso la sua infanzia, e dove aveva vissuto gli orrori della sua esistenza. La casa che aveva sempre chiamato con quel nome, casa, nonostante fosse un inferno senza uscita.

...but can't keep...

La casa che avrebbe abbandonato una volta per tutte, che non avrebbe più considerato tale, che avrebbe cancellato dalla sua memoria.

...if they say...

La ragazza abbassò il finestrino, poi raccolse i capelli con una coda bassa, afflitta dal caldo.

...who cares if one more light goes out...

Diede un'occhiata alla strada e sorrise, constatando di essere ormai giunta a destinazione. Un'abitazione a due piani si stagliava ormai a pochi metri da lì.

...in a sky of a million stars...

La ragazza scese dal taxi, dopo aver pagato l'autista, e percorse il vialetto, fino a giungere davanti al portone d'entrata.

...it flickers, flickers...

Ad accoglierla fu una signora bassina e cicciottella, sui sessant'anni, che le rivolse un caloroso e accogliente sorriso, per poi farla entrare. Lei le sorrise di rimando.

...who cares when someone's time runs out...

«Come è andato il viaggio? Sarai stanca e affamata, in cucina ci sono un paio di sorpresine per te», le disse la donna.

...if a moment is all we are...

Lei la ringraziò e, una volta giunta sulla soglia della cucina, sentì le ginocchia trasformarsi in budino.

...we're quicker, quicker...

«Biancaneve

Grace corse verso il ragazzo biondo e, senza neppure lasciargli il tempo di capire cosa stesse accendendo, lo baciò.

...who cares if one more light goes out...

Se lei non si sentiva nella pelle, Nicholas non si sentiva con i piedi per terra. Gli succedeva sempre, tutte le volte che le loro labbra si sfioravano, tutte le volte che i loro sguardi si incrociavano.

...well I do...

Grace gli sorrise e, spalancando i suoi occhi blu come il cielo, gli indicò i biscotti che Cornelia aveva preparato.

«Scommetto che nei hai già mangiato la metà!»

Lui rise.

-

Grace era sul tetto, ad osservare le stelle col telescopio. Si fermò a riflettere, come era solita fare.

Era cambiata tanto, dopo un anno. Si riteneva cresciuta. Aveva capito tanto della vita.

Aveva perso due amici, suo fratello.

Ma aveva imparato ad apprezzare tutto ciò che prima dava per scontato, aveva imparato ad amare ogni piccola cosa, parola, emozione.

Dopo tanto tempo, Grace si sentiva finalmente piena, viva, amata.

Aveva imparato ad amarsi, a volersi bene, a rispettarsi.

A circondarsi di persone vere, che la facessero sentire a posto, nel suo posto.

Grace era nuova.

Osservò sorgere il piccolo spicchio di luna nuova.

Era l'inizio di una nuova vita.

La fine di un'era.

FINE.

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