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Seoul, giovedì 31 Dicembre, 10.37pm
La bottiglia gira velocissima nel cerchio storto che le loro gambe formano, alcune incrociate ed altre accavallate di lato, un paio di shottini vuoti e un qualche bottiglia piena che sta per essere svuotata. Sono tutti un po' alticci, visto che Seokjin è rosso fino alle orecchie, Jimin ormai è sdraiato totalmente su Namjoon e Hoseok fissa il vuoto da qualche minuto buono.
In ogni caso il turno non si ferma e Taehyung ha appena finito di bere un bicchiere di gin-lemon senza mani (versandosene la metà sul viso), e torna dal bagno per sciacquarsi proprio quando il collo della bottiglia rallenta e mira al più grande di tutti.
"Jin!" Ridacchia allora Yoongi e si spalla, tenendo le mani sul pavimento mentre posa gli occhi sul suo unico amico più grande. "Obbligo o verità."
Seokjin si massaggia le tempie come se non stesse capendo bene cosa scegliere, colpa il suo alcol che scorreva fino alla testa.
"Obbligo."
"Oh, vi ricordate dell'ultima volta che abbiamo giocato a questo gioco e Jin-hyung ha scelto obbligo?" Chiede allora Jimin, un furbo sorriso sulle sue labbra.
"Intendi quando ha bevuto così tanto questa estate da cadere in piscina o ci avete giocato un altra volta?" Chiede Jonghyun, contento davvero di essere partecipe ai ricordi di quel gruppo di amici. Fin quando sarebbe restato, si sarebbe comportato al massimo della sua allegra compagnia.
"Umh no." Jimin si stropiccia i capelli, confuso. "Okay molto tempo fa. Quando l'abbiamo chiuso nello sgabuzzino al buio."
"Oh no." Farfuglia Seokjin, già sapendo a che cosa stava andando incontro.
"Ci sono!" arriva allora anche Yoongi, a cui spetta l'ultima parola sull'obbligo del povero ragazzo.
"Ci sei." Farfuglia Namjoon, divertito.
"Lo chiudiamo in camera?" Chiede allora Jungkook, sorseggiando la sua birra con tranquillità.
"Yep!"
"A che scopo?" Mormora il ragazzo dai capelli scuri, già alzandosi in piedi e abbassando la sua felpa lungo i fianchi.
"Così fai pace con Taehyung." Questo, chiamato in causa, sgrana i suoi occhi e li guarda sconcertato, come se avessero detto un'eresia. Il corpo di Jimin lascia finalmente Namjoon, crollando sul migliore amico.
"Dovete risolvere. Non chiudervi da dietro fino a mezzanotte okay?" Ma se doveva essere un commento discreto, in realtà l'hanno sentito tutti e le guance di Taehyung vanno a fuoco per questo. I suoi occhi scattano verso quello che è il suo ragazzo -con cui non parla da giorni ma okay.
"Okay." Seokjin cede. Volge uno sguardo all'altro, poi va per primo nella stanza ed è Taehyung a chiudersi dietro la porta.
C'è silenzio, come la loro chiamata due giorni prima e vuoti come la chat che è finita in basso replicata da i gruppi spam, università, parenti che fanno auguri di Buon Natale.
A Seokjin manca tantissimo vedere il loro stupido selfie come sua foto profilo.
"Pensi stiano origliando?" Chiede sottovoce. Taehyung scuote la testa e Seokjin non è sicuro neanche abbia pensato alla risposta che ha dato.
"Taehyung?"
"Mi dispiace per l'altra mattina." Butta allora fuori e Seokjin si agita, non sapendo come prendere quello slancio che il ragazzo aveva avuto mettendo da parte il suo coraggio.
"No, non..."
"Sì invece." Fa qualche passo avanti ma i loro occhi non si incrociano, fermi su quella stanza vuota ed anonima. "Sono una frana e sto rovinando tutto quanto. Tu, tu hyung sei fantastico e con me hai una pazienza assurda, mi ami tanto e si vede. Ciò che faccio io per dimostrartelo è... urlarti contro?"
Dovrebbe passare inosservato quell'auto-sarcasmo che Taehyung fa verso se stesso, invece al moro fa male come fosse stato insultato lui.
"Tae, non è quello." Dice allora, il tono fermo ma morbido verso la fine.
"E allora cosa?"
"Forse... è solo il periodo. Non addossarsi tutta la colpa." Anche se lo è, Seokjin non vuole si senta così in quel momento. E in realtà mai. "È solo un periodo."
D'altra parte può vedere che quel suo discorso non convince neanche Taehyung, perché riesce a notare come si stia torturando le mani rimanendo in silenzio senza neanche provare a dargli una risposta. Che disastro. Quando finalmente alza gli occhi, con una morsa allo stomaco Seokjin si accorge che sono lucidi.
"Io... Io non voglio a venire a vivere da te." Bisbiglia piano, sembra un soffio ma che vola preciso verso il suo ragazzo, che non sa bene cosa pensare in quel momento. Una nube di confusione intorno a lui sparisce solo quando è sovrastata dal terrore. Non è una cosa personale, vero?
"Cosa...?" Trova il coraggio di chiedere, ma la voce è rauca. Lo sta davvero lasciando qui, ora, l'ultimo dell'anno mentre tutti gli altri sono fuori? Lo sta davvero lasciando? Dopo tutto quello che sono stati, è davvero il momento? Perché Seokjin non si è neanche accorto di quel che stava accadendo?
"Non posso venire a stare da te." Adesso un paio di piccole calde lacrime stanno scivolando sugli occhi del ragazzo. "Non... non ce la faremmo."
"Ma... ma io ti amo?" E sembra una domanda stupida, scontata, in realtà le mani di Seokjin tremano mentre cerca di non mettersi a piangere. Vorrebbe solo andarsene e stare solo mentre si lasciava andare a quel vuoto che sentiva.
"Anche io." sussurra allora Taehyung, passandosi il dorso della mano sulle guance per asciugarsele. "Ma noi... noi ci rovineremmo."
Seokjin non ci sta capendo più nulla.
"Cosa...?" Chiede ancora, anche le sue guance presto asciugate dal suo pollice. Taehyung sembra realizzare.
"Non ti sto lasciando."
"No...?"
"Non potrei mai." Sembra quasi oltraggiato che il ragazzo lo possa aver pensato.
"Oh." Il moro mando giù il groppo che aveva in gola, lasciando cadere le mani, libere fra loro, lungo i fianchi. "Oh. Taehyung io..."
"Solo non posso... ho paura." la sua voce torna a tremare appena. "Per noi."
Ma quando ha finito di parlare il moro si è già avvicinato e l'ha stretto tra le sue braccia con forza e sicurezza, lasciando che entrambi sfoghino quella paura nella stretta reciproca, sapendo bene che ora sono al sicuro. Stanno ancora insieme, pensa e questo deve calmarlo per forza.
Ha sbagliato a chiedergli a Natale di vivere insieme e si rende conto solo ora che avrebbe potuto spaventare Tae. Perché in un periodo del genere avevano bisogno entrambi di spazio e di essere il momento speciale e quanto più occasionale possibile. Non sono ancora pronti a dividere un appartamento, seppur possano dormire insieme. Devono essere l'uno il momento della giornata più bello dell'altro. E sapere che non vi è poi nulla di scontato in loro.
Quando Seokjin guarda Taehyung, lo sa. Non avrebbe mai più fatto mosse azzardate, gli avrebbe dato il doppio di quello che già fa.
"Ti amo Tae. Okay?" Sussurra sottovoce, e mentre il più piccolo annuisce sta già sfregando le loro labbra insieme. Senza pressione, sarebbero potuti andare ovunque. A Seokjin basta tornino sempre a stringersi, tra lacrime o risate, che fuori sia luminoso o già buio.
Non ha bisogno di dargli una chiave, quando Taehyung è un po' sempre dove è casa.
Faccio pena col tempismo, scusate :(
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