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Seoul, Lunedì 21 Dicembre, 10.23am

Jungkook ispeziona con attenzione i biscotti di fronte a lui, sforzando la sua mente così che possa capire quale sia la confezione più conveniente tra quelle in offerta. È indeciso se provare qualcosa di nuovo o meno perché infondo sono cominciate le vacanze per lui e forse qualche strappo alla dieta da atleta non avrebbe fatto male a nessuno né tantomeno al suo stomaco.

"Ti consiglio quelli al cioccolato con i cereali." Jimin si è di nuovo materializzato dietro di lui, tra le mani lo zucchero per cui si era allontanato prima. Indica la busta a cui si riferiva, prima di inclinare il viso da un lato. "Sono in offerta. Uh, li prendo anche io."

Il più piccolo ridacchia sottovoce mentre lo imita, lasciando tutti gli altri pacchi candidati ma adesso scartati in partenza.

"Cosa prepariamo per giovedì?" Domanda il biondo, riprendendo a camminare per gli altri scaffali.

"Jin stava venendo a preparare qualcosa di buono. Ma non so che."

"Posso fare una torta." Mormora allora Jimin, guardando lo zucchero fra le sue mani. "Con la Nutella."

"E la panna," consiglia sarcastico il più alto ma fa ugualmente brillare gli occhi di Jimin che annuisce vigorosamente.

"Ci scrivo in inglese buon natale."

"Oh no."

"Jimin-ah!" una voce li interrompe e i due si voltano quasi all'unisono verso quella figura che Jungkook non conosce affatto, ma ha strani capelli rosa legati dietro la nuca e...

"Yeonjun," saluta invece l'amico, permettendogli di avvicinarsi. "Che diamine hai fatto ai capelli? Sono stupendi" Ridacchia, allungando una mano per toccare quella chioma che sembra fatta di zucchero filato.

Jungkook, cercando di non farsi distrarre dalla tenera risata del suo hyung, stringe al petto i biscotti e scruta il nuovo arrivato. Oh, ecco chi era. Yeonjun, il cugino di Jimin che aveva già un ragazzo da portare a casa a Natale.

Nonché motivo per cui Jungkook era stato "costretto" a fingersi il suo ragazzo per quelle vacanze. Oh, a proposito.

"Kook, lui è mio cugino Yeonjun, te ne ho parlato." Lo risveglia Jimin toccandogli il braccio, in tempo per stringere la mano al ragazzo dal buffo look.

"Sono Jungkook," si presenta, e dentro prega di non arrossire mentre continua. "Il suo ragazzo."

Jimin sembra capire ora il suo gioco e mentalmente lo ringrazia perché a lui la situazione era del tutto sfuggita. Raddrizza la schiena imbarazzato, schiarendosi la voce e sembrando di non sembrare rigido quando Jungkook allunga la mano e la stringe nella propria. Oh Dio, era una sensazione così calda e confortevole intrecciare le dita alle sue.

La reazione di Yeonjun è esagerata e sembra essere una cosa di famiglia l'ampia espressività del viso. "Un ragazzo?"

"Già...?"

"Che carino! Sono un sacco felice per voi due." Il giovane dai capelli colorati ridacchia sottovoce mentre squadra entrambi. Probabilmente sta pensando che é carino ma sembra meno stronzo rispetto all'ultima fiamma del cugino. Ha già fatto una bella impressione senza neanche volerlo.

"Allora io e Soobin avremo compagnia questo Natale. Viene da noi?"
Jimin annuisce, tra le dita ancora il pacco di zucchero, quello di biscotti e la mano del suo finto ragazzo. Era bellissimo leggere quella soddisfazione nel volto di un suo parente e non sarcasmo, pena e esasperazione al suo essere single e circondato da nessuno di serio.

"Sí, Jimin me ne stava parlando prima. Sarebbe un piacere per me."

"Allora ci vediamo venerdì." Si sporge in avanti per baciare la guancia del ragazzo, sorride fiero prima di salutarli e sparire infondo al reparto della frutta. Solo allora Jungkook torna a respirare normalmente.
E un imbarazzante silenzio nasce fra di loro.

"Grazie." Cerca di dire il biondo con sicurezza, ma quando lo guarda sembra davvero grato. Così Jungkook schiude le labbra in un tenero sorriso che al solito fa sciogliere i suoi hyung.

"Non è male."

"Yeonjun o noi che fingiamo essere fidanzati?"

"Entrambi. Ma dobbiamo perfezionarci." E intanto si rendono conto di essere ancora in mezzo al corridoio con la spesa fra le mani, imbarazzo sul volto e le dita unite. Sono costretti a lasciarle andare.

"Finiamo di fare la spesa?"

"Yep." E Jungkook è così agitato che prende addirittura un altro pacco di biscotti a caso, probabilmente neanche in offerta.

• – • - • - • - • - • - •

"Ehi, non ti aspettavo qui," SeokJin sorride sorpreso, quando la porta aperta di fronte a lui mostra quella figura che tanto amava. È stupendo vederne il suo sorriso sulle labbra e il rosso del freddo a chiazze sulla pelle sensibile.

"Ho messo da parte lo studio così possiamo fare l'albero, magari. E posso cucinare io."
Seokjin ride teneramente perché sacche quella proposta è ironica. L'unica volta che ha cucinato, i noodles non sapevano di nulla ed era riuscito a far versare il brodo per tutta la cucina -almeno dopo aveva pagato l'ordine dal cinese.

"Certo. Che cosa vuoi mangiare?" Domanda allora, quando il suo ragazzo gli si avvicina e gli lascia sulle sue labbra un dolce bacio a schiocco, un tenero tocco premuto come un allegro saluto a cui Seokjin non si abituerà neanche dopo un anno, a quanto pare.
È pazzo di Kim Taehyung e quel suo sorriso stupendo.

"Mh... facciamo una pizza rustica o cosa del genere."

"Certo. Allora prendo le verdure." Una carezza sui fianchi e fa un passo indietro, prende il cappotto dal guardaroba all'ingresso.
Questo lascia perplesso il più piccolo che guarda spaesato come un cucciolo dai grandi occhi confusi.

"Usciamo?"

"Umh..."

Beh.

"Devo fare una commissione." Butta allora fuori. É difficile da spiegare al ragazzo e viste le loro ultime situazioni scomode ha paura anche di trovare una scusa che potrebbe rivelarsi una bugia e che Taehyung potrebbe interpretare come una sorta di tradimento.

"Andiamo insieme?"

"Oh. No cioè... è per il mio babbo Natale segreto."

"Oh." Taehyung mormora sottovoce. Inclina il viso da un lato. "Posso mantenere il segreto!"

"Piccolo io... ascolta, aspettami qui okay?" Tira su il sorriso più sincero e si avvicina di nuovo a lui. "'Mettiti comodo, fatti un the e rilassati okay? Arriverò."

"Ma io... dobbiamo fare l'albero...?"
Jin si sentiva uno schifo per rovinare quella magia del Natale.

"Scusa Taehyungie." Mormora allora dispiaciuto, ma in realtà il suo stomaco si attorcigliava per come-

"Fa nulla." Sbotta allora quello, lasciando le buste accanto a loro sul mobiletto e risistemandosi il berretto sulla fronte.

"Tae,"

"No." Era venuto con l'intento di fare una sorpresa e per una volta abbandonare lo studio e i suoi conquilini e gli amici -ma no. Era più importante uno stupido regalo del cazzo.
"Divertiti con le luci rosse."

Seokjin vuole dirgli che le sue decorazioni erano argentate ma forse deve solo starsi zitto. Come ha temuto, il più piccolo esce sbattendo la porta, il silenzio e un piccolo cuore agitato.

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