Dodicesimo Capitolo
Rimango impietrita di fronte alla notizia improvvisa: Liam.
Louis è di fronte a me; tutto il suo corpo urla che vorrebbe correre verso la radura, ma i suoi occhi sono puntati nei miei, in attesa.
Sbuffo indecisa sul da farsi, voltandomi poi verso gli alberi alla ricerca dei capelli biondi di Niall; lo vedo dietro al tronco di un albero. È ancora concentrato sull'incantesimo, ma ha un'espressione affaticata.
Louis guarda nella mia stessa direzione e alla vista di Niall sbianca ancora di più, iniziando a tendere i suoi muscoli e a cambiare colore degli occhi; mi acciglio confusa.
Vuole davvero attaccarlo? Non è un amico di Harry?
"Louis, cosa succede?"
Lo vedo camminare verso Niall, al contrario ancora incurante della sua presenza.
"Il biondino fa parte di una congrega di stregoni terribilmente irritante per i vampiri."
Sto capendo sempre meno. Prima che possa aprire nuovamente bocca, lo vedo ormai di fronte al biondo e decido di raggiungerli per evitare altri inutili scontri.
Niall intanto ha finalmente aperto gli occhi, mostrando le sue iridi azzurre ora sgranate alla vista di Louis.
Mi posiziono tra i due, spostando lo sguardo dal biondo al moro ripetutamente.
"Louis"
Il biondo fa un cenno solenne col capo.
"Niall"
Il moro gli risponde a stento.
L'aria si è fatta tesa e non riesco a trattenermi dall'intervenire.
"Ragazzi, ma siete amici di Harry, non capisco il vostro atteggiamento"
Come risultato ho due paia di occhi cristallini che mi squadrano intimidatori.
"La mia congrega.."
"La sua congrega.."
Le loro voci si sovrappongono, facendomi trattenere il fiato.
Si fissano a lungo, aspettando che uno dei due inizi a parlare; il silenzio è opprimente e decido di frantumarlo in più pezzi con la mia solita ignoranza in materia soprannaturale.
"Louis, ma Niall non ha nulla contro i vampiri, malgrado faccia parte di questa congrega. E Niall, Louis è probabilmente più socievole di Harry."
Il moro ora si gratta il collo in imbarazzo, mentre il biondo abbassa lo sguardo, serrando le labbra in una smorfia.
Ma che problemi hanno? A quanto pare i conflitti razziali non interessano solo la categoria umana.
Sbuffo dopo un intervallo di tempo interminabile, abbandonando le braccia lungo i fianchi.
"Ragazzi, superate i vostri conflitti interiori per salvare Liam. Per favore."
Louis alle mie parole sembra risvegliarsi, facendo saettare lo sguardo tra me e Niall; il biondo invece si acciglia confuso.
"Chi è Liam?"
Louis rotea gli occhi al cielo e, sotto il mio sguardo di rimprovero, sospira.
"È un mio amico licantropo. Ha preso le nostre difese nello scontro andando contro il suo stesso branco e.."
".. verrà esiliato. Ottimo. Si dobbiamo decisamente salvarlo."
Studio l'evoluzione del discorso tra i due con un velato divertimento; mi volto poi verso la radura.
Sgrano gli occhi nel vedere che, poiché Niall ha concluso l'incantesimo, si è formato un esteso cerchio di licantropi attorno ad un ragazzo. Un brivido mi attraversa la schiena mentre riconosco la figura al centro come Liam.
"Cazzo, dobbiamo sbrigarci. Niall, fai qualcosa!"
Louis cerca di sussurrare le sue parole, avendo comunque un tono agitato, gesticolando più volte verso il biondo, che ha l'aria irritata.
"Non farmi pressioni vampiro. Lasciami concentrare."
Al suo tono velenoso Louis sembra irrigidirsi, e istintivamente mi avvicino a lui per accarezzargli piano la spalla; si volta e annuisce, recependo il messaggio.
Pochi secondi dopo, un nuovo vortice di vento si scatena sulla radura, coinvolgendo questa volta anche le case dei licantropi.
Con sincero dispiacere vedo le loro proprietà, le lanterne colorate che tanto mi avevano affascinato, le tele in stile etnico che fungevano da ingresso ai loro camper, le loro piante sollevarsi in volo per iniziare a roteare verso il cerchio di persone, impietrito dalla paura.
Liam, in ginocchio al centro della massa di licantropi, si alza in piedi di scatto e inizia a guardarsi intorno.
Sventolo allora un braccio verso l'alto per attirare la sua attenzione verso il nostro nascondiglio e, quando finalmente posa lo sguardo su di me, lo vedo bloccarsi sul posto.
Approfittando quindi della disattenzione dei suoi compagni, si precipita verso il suo camper e, dopo aver slegato Sophia dal guinzaglio, inizia a correre verso di noi.
Il mio cuore fa una piccola capriola dalla gioia.
Niall socchiude un occhio e, notando Liam correre nella nostra direzione, interrompe ormai stremato l'incantesimo.
Louis, nel vedere l'amico in salvo non riesce a smettere di sorridere e quasi gli salta addosso per abbracciarlo mentre Sophia, tra le braccia del licantropo, continua a scodinzolare e ad abbaiare gioiosa.
Io mi volto ancora verso la radura, sentendomi male per la distruzione che la magia di Niall ha lasciato dietro di sè: sarebbe stato così terribile per Liam essere esiliati dal branco?
Anche lui ora fissa quello che rimane della sua casa, con uno sguardo che però non riesco a decifrare; Louis gli da una forte pacca sulla spalla e lo invita con lo sguardo ad allontanarsi da lì.
Niall mantiene lo sguardo basso, nascondendosi le mani nelle tasche dei jeans. Mi domando se si senta in colpa per quello che ha fatto.
Sotto un ordine silenzioso, iniziamo tutti a camminare verso il bosco. Niall in testa al gruppo, poi io, Louis, e infine Liam con Sophia.
Non volendo turbare ulteriormente l'equilibrio precario del nostro nuovo gruppo, scelgo di camminare in mezzo a cane e gatto; anche se vorrei stare un po' con Liam, per capire come si sente.
Non riuscendo a sopportare il silenzio calato, che sembra che anche il cane voglia rispettare senza abbaiare, mi schiarisco la voce.
"Sapete già come uscire da qui?"
Niall si volta leggermente verso di me.
"Si, dobbiamo proseguire su questo sentiero e.."
"Dovremmo girare qui a destra e proseguire.."
Mentalmente mi porto una mano al viso nel sentire le voci di Niall e Louis sovrapporsi.
Entro sera si uccideranno.
Il biondo si ferma, voltandosi verso Louis con atteggiamento tutt'altro che pacifico; il moro lo squadra con occhi minacciosi, roteandoli poi al cielo e passandosi una mano tra i capelli scomposti.
Io alzo le mani davanti a me, rinunciando fin da subito a cercare un possibile accordo tra di loro.
Pochi secondi dopo infatti sono a bisticciare riguardo la strada da percorrere.
"Il mio incantesimo di localizzazione diceva che il sentiero da percorrere è questo"
"La tue magie da fata madrina non sono affidabili; me lo ricordo, all'andata ho fatto questa strada"
Scuoto la testa ripetutamente, voltandomi verso Liam. Ha lo sguardo perso tra gli alberi, mentre distrattamente gratta il capo al volpino.
Mi inumidisco le labbra, avvicinandomi a lui. Non voglio lasciargli il tempo di pensare a ciò che è successo.
"Sai, potevi dirmelo che avevi chiamato il tuo cane Sophia"
Lui si volta verso di me, sorridendo leggermente; lascia scendere dalle sue braccia la cagnolina, che inizia a girare intorno alle nostre gambe con gioia.
"Lo ammetto: ho trovato leggermente divertente la situazione. Non accadrà più, promesso"
Trattengo a stento un sorriso, accovacciandomi vicino a Sophia e accarezzandole il pelo morbido e curato.
"Posso chiederti il perché del nome?"
Lui si accovaccia accanto a me, prendendo il muso di Sophia tra le mani.
Sospira, come se avesse un peso sul petto da smaltire.
"La mia ragazza si chiamava Sophia. Si può dire che sia stato il grande amore della mia vita. Era bellissima, gentile con tutti.. Non l'ho mai vista perdere il sorriso"
Mi ritrovo a sorridere malgrado sia confusa: continuo a non capire il perché del nome.
"So a cosa stai pensando: perché allora avrei dovuto chiamare la mia cagnolina col suo nome. Ho ragione?"
Arrossisco leggermente, continuando a coccolare Sophia.
Liam sorride, ridacchiando.
"È normale la tua curiosità: non immagini quanto mi abbia preso in giro Louis, malgrado sappia il vero motivo della scelta"
Scuote la testa piano, alzandosi in piedi e tossendo leggermente.
Lo imito, continuando ad osservarlo.
"Come dicevo, eravamo molto innamorati. Ma sai come funziona tra licantropi per quanto riguarda una coppia, no?"
Mi mordo il labbro imbarazzata.
Non me la sento di interromperlo per contraddirlo.
"Giusto, mi dimentico sempre che sei nuova in tutto questo" mi sorride genuinamente "diciamo che non è come tra gli umani: non hai molta libertà di scelta. Suppongo che tra voi si possa dire 'moglie e buoi dei paesi tuoi'? Comunque, lei era umana, quindi avere una storia con lei significava avere una storia senza lieto fine, ma sono sempre stato un po' fuori dalle righe tra i miei simili. Non mi è mai importato delle tradizioni e volevo andarmene dal branco e infrangere le regole per stare con lei. Sophia però non voleva essere la causa del mio isolamento dal branco, e insisteva ogni volta sul fatto che volesse diventare della mia specie. Ho voluto tra virgolette esaudire il suo desiderio."
Lo ascolto concludere quel racconto così privato, sorpresa dall'originalità e dal romanticismo di quella coppia. Mi ricorda molto una versione moderna di Romeo e Giulietta, ma a questo punto mi chiedo che fine abbia fatto la ragazza, o perché si siano lasciati se erano così attaccati.
Liam interrompe i miei pensieri voltandosi verso Louis e Niall, che stanno ancora discutendo animatamente sul percorso da prendere per uscire dal bosco.
Io sbuffo, lanciando uno sguardo implorante al licantropo.
Lui allora si avvicina a loro cautamente, picchiettando più volte la le dita sulla spalla di Louis e facendo voltare entrambi i litiganti verso di sè.
Sophia intanto inizia a mordicchiarmi la scarpa per giocare, così mi chino per prenderla in braccio.
".. Liam, la fattucchiera ci farà perdere."
"Parla il conte Dracula."
"Okay ragazzi, basta così. Trovate un accordo tra voi o dovrò farvi uscire da qui a modo mio."
Il moro e il biondo si fissano a lungo in silenzio, annuendo poi in contemporanea e voltandosi verso Liam.
Louis sta sorridendo a trentadue denti, mentre appoggia le mani sulle spalle del licantropo.
"Caro il mio labrador, perché non lo hai detto prima?"
Mi porto una mano alla bocca, soffocando una risata.
Niall si volta per evitare di mostrare il suo sorriso; Liam sospira pesantemente, scuotendo il capo rassegnato e posizionandosi tra due alberi, col viso rivolto verso l'alto.
Io studio i suoi movimenti, mentre lo vedo comportarsi come se avesse appena fiutato una pista. Inizia poi a correre lungo un sentiero totalmente opposto a quello suggerito dagli altri due.
Lancio un occhiataccia prima a Louis, poi a Niall, per poi iniziare a seguire a passo sostenuto Liam.
È ormai mattina, lo capisco dagli sporadici raggi luminosi che si fanno strada tra i rami degli alberi. Non ho dormito nè fatto una sola pausa e sono sfinita.
Ho lo sguardo puntato sulle mia scarpe e d'un tratto sento la vista offuscarsi; a malapena distinguo i miei piedi dal terreno, malgrado stringa le palpebre.
Le voci di Niall e Liam si fanno lontane mentre disperatamente allungo una mano davanti a me per sorreggermi a qualcosa. Sfioro la corteccia ruvida di un albero, ma un repentino giramento di testa mi fa sbilanciare e cadere in avanti.
Non sento però il mio corpo sbattere contro il terreno come mi aspetto; al contrario sento due forti mani che mi sorreggono.
"Ehi ehi"
La voce calda di Louis mi risveglia leggermente dall'intorpidimento.
Aggrappo allora le braccia al suo collo mentre lui rafforza la sua presa su di me.
Restando ferma e stesa tra le braccia del moro, riprendo lentamente le forze, mentre le voci di Niall e Liam tornano chiare e distinte.
Realizzo solo ora quanto sia vicina a Louis e arrossisco.
"Mi hai fatto prendere un colpo, lo sai?"
Le labbra di Louis si muovono contro il mio collo, facendomi venire la pelle d'oca.
Quanto posso essere stupida? Avere un mancamento ora, dopo tutto quello che abbiamo passato. Mi sento solo un peso inutile da caricare sulle spalle e vorrei sparire.
Sospiro, socchiudendo gli occhi e nascondendo il viso contro il suo petto.
"Scusami"
Louis accenna uno sbuffo annoiato, baciandomi la fronte con leggerezza; è la naturalezza del gesto a colpirmi, come se sia giusto che lui si prenda sempre cura di me.
Scuoto piano la testa, tornando sulla terra.
"Di cosa?"
Il suo tono è sorpreso.
Beandomi del suo profumo leggero e naturale, aumento la presa sul tessuto della sua maglietta.
Da cosa dovrei iniziare?
".. L'ho percepito dal tuo battito cardiaco che stavi avendo un calo di pressione, è normale per gli umani, soprattutto se non dormono o mangiano regolarmente."
Trattengo a stento una smorfia infastidita, mentre arrossisco di nuovo per le sue parole. È così profondamente intimo che percepisca il rumore del mio cuore. Chissà come sta battendo ora, che sono stretta accanto a lui.
"Mi sento così inutile. Qui tutti siete speciali o qualcosa del genere. La mia unica qualità è sapere come incasinare tutto"
Louis ridacchia con leggerezza.
"Sul fatto che incasini le cose.. Come darti torto."
Nel momento di silenzio tra le sue parole, anche se scherzose, riprovo l'imbarazzo e la vergogna di quando ho saputo dell'albero dei licantropi.
"..Però sul resto.. Non sei un peso. Mai lo sarai, e mi spiace che ti senta inferiore perché tu per me qui sei quella che ha più qualità di tutti."
Non riesco a non assumere un espressione confusa; è evidente che stia solo cercando di tirarmi su il morale.
Il moro sospira pesantemente, raccogliendo cautamente la mia mano libera e appoggiandola sul mio stesso petto.
Preme le labbra fredde contro il mio orecchio.
"Lo senti questo rumore Bliss? Quello che sento io ogni volta che mi concentro?
Percepisco la timida vibrazione del mio cuore contro al petto.
Annuisco allora lentamente, alzando lo sguardo verso il suo viso per la confusione.
"È il tuo cuore, giusto? Batte. Batte sempre, senza mai stancarsi. Uno sforzo simile non può essere fatto a vuoto. Sai, nella mia vita ho sentito molti esseri umani turbarsi, diventare ansiosi per questo battito. Per la mancanza di controllo su questo sforzo. Molti sono arrivati anche a farlo smettere da soli per avere una briciola di controllo. Guarda me. Non sono né vivo né morto e il mio cuore non batte. Non ho un limite di tempo per vivere, un orologio da rispettare. Può sembrarti la cosa più bella al mondo, ma alla lunga non lo è. Tu hai uno scopo, goderti la vita finché il tuo cuore batte. Ma io? O Liam? Le nostre qualità non sono nulla di fronte alla vita."
Lo ascolto attentamente, notando la sua espressione cambiare quando si riferisce a sé stesso o a Liam. Forse ha ragione, forse ho qualcosa in più, ma essere sempre un passo indietro rispetto a tutti loro è frustrante.
"Ehi, piccioncini! Credo di aver trovato la fine del bosco"
Le parole di Liam mi risvegliano dai miei stessi pensieri, mentre sento Louis ridacchiare e insultare il licantropo.
"No Bliss, Louis no ti prego"
All'esclamazione di Niall scoppio a ridere; Louis invece smette di camminare e delicatamente mi fa scendere dalle sue braccia.
"Riesci a camminare?"
Annuisco al sussurro di Louis, facendo forza sulle gambe ma mantenendo una mano sulla sua spalla muscolosa.
"Merlino, taci."
Ridacchio, vedendo Niall che, dopo aver fatto un gestaccio verso il moro, si accomoda su un tronco caduto ricoperto di foglie; Liam intanto lascia scendere dalle sue braccia Sophia.
"Comunque ragazzi, io ho detto di potervi portare fino alla fine del bosco. Fuori da qui non so muovermi e non so dove possiate trovare Harry."
Ha un'espressione rassegnata in volto, mentre si porta le mani nelle tasche dei jeans.
Non sa muoversi fuori da qui? Vuol dire che non è mai uscito da questo bosco?
Louis gli sorride, annuendo piano e affiancandolo; entrambi ora fissano Niall con insistenza.
Il biondo però è impegnato ad allacciarsi le scarpe da ginnasticai ai piedi, così Louis tossisce più volte per attirare la sua attenzione.
"Niall"
Intervengo allora io, vedendolo ignorare il moro tranquillamente.
"Si Bliss?"
Lui alza subito lo sguardo, facendomi sorridere; incrocio le braccia al petto.
"Credo che Liam e Louis abbiano bisogno di un tuo incantesimo"
Niall finisce di allacciarsi le scarpe, stendendo la gamba giù dal tronco e alzandosi nuovamente in piedi.
"Solo perché me lo ha chiesto lei, sia chiaro"
Noto Louis roteare gli occhi al cielo, mentre Liam, con Sophia ai piedi, scuote la testa più volte.
"Potresti fare un altro incantesimo di localizzazione per trovare Harry?"
Il biondo annuisce al tono pacato del licantropo, mentre Louis si schiarisce la voce.
"Che funzioni possibilmente"
Mi avvicino a Louis per tenere a bada il suo temperamento, mentre Niall, più che irritato, chiude lentamente gli occhi.
Attorno a lui non accade nulla: è semplicemente fermo sul posto, le mani lungo i fianchi e l'espressione concentrata.
Trattengo il fiato insieme a Liam e Louis per istanti che sembrano interminabili quando finalmente il biondo apre gli occhi e un sorriso genuino gli si dipinge in volto.
"So dove possiamo trovare Harry"
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