Diciannovesimo Capitolo

"Ma dove si trova questa comunità?"

Mi passo una mano tra i capelli, sbadigliando leggermente. Harry studia il mio viso, soffermandosi sui miei occhi. Torna ad osservare la strada davanti a sè con uno scatto nervoso.

"È nascosta agli umani, lontana da strade o luoghi abitati. Non saprei come spiegartelo"

Si gratta il capo e io ridacchio.

"Beh, immagino non sarebbe bello se accidentalmente un uomo ci finisse dentro. O almeno, non sarebbe bello per lui.."

Lui si porta le mani nelle tasche dei jeans.

"Ripeto, ti stai facendo un'immagine sbagliata di dove stiamo andando. Non siamo degli assassini morti di fame"

Io storto la bocca in una smorfia, stringendomi nella mia felpa.

"Da come si è messo ad allenarmi Louis.. Sembrava"

La voce mi muore in gola al ricordo dei calci ricevuti, soprattutto il colpo alle gambe, che brucia ancora.

Harry sbuffa, e lo vedo accelerare il passo.

"Dovevi chiamarmi non appena iniziava a.. Cristo. C'era pure il lupo, pensavo avesse le palle di fermare Louis o qualcosa del genere!"

Noto le sue mani stringersi a pugno e istintivamente gli porto una mano sulla spalla; lui si volta verso il mio gesto e sembra apparentemente calmarsi.

Sbuffa ancora.

"Hai a portata di mano il legno che ti ho dato?"

Deglutisco e allungo una mano verso la tasca posteriore dei pantaloni: sento l'arma pungermi al solo contatto attraverso il tessuto, quindi annuisco.

Il riccio riprende a camminare in silenzio e io con lui.

Il sole è ormai alto nel cielo, e ogni tanto qualche nuvola lo oscura facendo abbassare la temperatura; a Greencastle, se siamo ancora a Greencastle, è strano se non succede almeno una volta al giorno.

Liam sta provando ad alleggerire la tensione creatasi nel nostro gruppo raccontando di quando lui e Louis erano giovani e piuttosto vivaci, ma non credo stia funzionando. O almeno, non per me. Anche solo la vista del moro ormai mi provoca un brivido lungo la schiena e la voglia istintiva di scappare. Ho paura, timore di quello che può farmi come e quando vuole data la sua superiorità praticamente in tutto. Finché però non sono da sola con lui va tutto bene.

Sposto lo sguardo verso Harry.

Ha la fronte corrugata, gli occhi di un verde più chiaro, quasi tendente all'azzurro. Le labbra rosee e socchiuse e un ciuffo di capelli arricciato abbandonato sulla fronte. È veramente bello, questo non posso negarlo.

Anche Louis è bello. Ma Harry, ora che non ho più il timore che possa attaccarmi senza motivo, posso dire che sia bello anche dentro. Certo, ha i suoi numerosi difetti, ma io penso che stia proprio in questo la sua bellezza. Voglio dire, con Louis mi ero avvicinata fin da subito perché ne avevo un disperato bisogno. Era il mio momento più vulnerabile e necessitavo di un amico. E poi era gentile e protettivo nei miei confronti. Harry non mi ha mai dato alcuna possibilità per conoscerlo davvero, tormentandomi e rimanendo nascosto nel suo orgoglio. Lui è.. Complicato. Un groviglio di emozioni, pericolo e occhi verdi e magnetici.

"Vuoi un fazzoletto?"

Sbatto le palpebre più volte, riemergendo dal fiume che sono i miei pensieri.

"Cosa?"

Harry sospira, passandosi una mano sulla fronte per spostarsi il ciuffo di capelli; avvicina un dito all'angolo delle sue labbra e ridacchia.

"Ti sei incantata ad ammirarmi e ti è scesa la bava"

Mi irrigidisco, sentendomi come un bambino sorpreso dalla mamma a rubare una merendina dalla credenza.

Tossisco per schiarirmi la voce, sotto lo sguardo divertito del riccio.

"A dire il vero stavo fissando Niall"

".. Che sta camminando dalla parte opposta alla mia; o sei strabica dolcezza, o sei una pessima bugiarda"

Sbuffo sconfitta e Harry ride.
Apre e chiude la bocca, due piccole fossette ai lati delle labbra, strizzando gli occhi mentre tiene una mano ferma sul busto. È la prima volta che lo vedo così rilassato; la sua risata è contagiosa e inizio a ridere con lui.

Louis si gira rapidamente verso di noi e i suoi occhi completamente neri zittiscono le mie risate. Trattengo il fiato nel vederlo vedo teso, come in attesa di qualcosa; sposta lo sguardo verso la strada alle mie spalle.

"Louis cosa succede?"

Liam interrompe il suo ultimo racconto, voltandosi anche lui nella stessa direzione del moro.

Io rimango immobile e in silenzio, come se un minimo mio movimento possa far accadere il peggio.

Faccio saettare lo sguardo verso Harry, che, tornato serio e impassibile, scatta verso il campo di grano che abbiamo appena superato.

Niall sospira pesantemente, allungando una mano davanti a sè e facendo comparire una sfera di luce accecante; il movimento è fatto con noncuranza, e mi devo coprire gli occhi con una mano da quanto la magia è intensa.

Siamo tutti in silenzio, voltati verso il punto in cui Harry è praticamente scomparso, pronti a qualsiasi cosa possa accadere.
Faccio scivolare la mia mano sull'arma in legno che mi ha affidato il riccio, serrando le labbra per la tensione che mi sta letteralmente schiacciando il petto.

Una corrente d'aria innaturale e molto forte mi investe, scompigliandomi i capelli e facendomi strizzare gli occhi: quando li riapro, ho un colpo al cuore.

Harry stringe con una mano sporca di sangue molto scuro il collo di un uomo che non ho mai visto prima. Ha i capelli unti e attaccati alla fronte, un'orribile e fresca ferita che gli trapassa il viso e una barbetta appena accennata sul mento. Non dovrebbe avere più di quarant'anni, ma non so se sia un vampiro.

Louis lo colpisce con un pugno tanto forte quanto veloce sul petto, facendolo piegare in due mugolante per il dolore; Harry approfitta della situazione per farlo inginocchiare al suolo.

Il moro gli studia il volto con attenzione, spostando poi lo sguardo verso il riccio, ancora in un silenzio carico di tensione.

"Parker."

Corrugo la fronte al suono di quel nome, vedendo però Harry sgranare gli occhi e iniziare a sorridere in modo quasi inquietante.

Per avere una visuale migliore cammino verso Liam e Niall, notando anche che il biondo ha appena chiuso la mano, oscurando tutta la sua luce.

Vedo ora anche Louis sorridere freddamente e portarsi una mano al mento.

Parker, l'uomo inginocchiato tra i due vampiri, ha il capo abbandonato in avanti; piccole gocce di sangue che colano lentamente dalla fronte. Le sue mani sono bloccate dietro la schiena da Harry.

"Guarda un po' chi si rivede, eh Harry?"

Il riccio sorride a denti scoperti, e noto solo ora i suoi affilati canini tra le labbra.

"Devo confessarti che mi mancava la sua faccia da cazzo"

Louis ridacchia mentre Parker si abbandona ad un altro gemito di dolore; Harry gli tira una ginocchiata sulla schiena, e lo vedo boccheggiare per la mancanza d'aria.

Niall davanti a me si agita sul posto, sbuffando rumorosamente.

"Harry è proprio necessario? Ti ricordo che non siamo solo tra noi"

Il riccio irrigidisce la mascella e sposta lo sguardo dall'uomo a me; schiude le labbra e sembra quasi sorpreso di vedermi lì.

Sospirando, torna a fissare con puro disgusto il corpo di Parker; Niall si volta verso di me.

Ha gli occhi azzurri socchiusi in un'espressione irritata, le labbra storte in una smorfia.

Mi accorgo solo ora di stare tremando e di non aver fatto alcun movimento, troppo concentrata sui vampiri.

Allunga due passi verso di me e mi circonda le spalle con un braccio, facendomi girare dalla parte opposta a quella di Harry e Louis.

"Vieni con me Bliss, ci vorrà poco tempo"

--

Mi sistemo meglio sul tronco cavo che io e Niall abbiamo trovato vicino al campo, non troppo isolato dalla strada che stiamo percorrendo.

Saranno le prime ore del pomeriggio ormai, eppure questa zona sembra totalmente deserta.

Calcio con la scarpa un sassolino ai miei piedi e sospiro; Niall è accanto a me con lo sguardo puntato verso il cielo grigio.

"Niall, chi è Parker?"

Mi volto e lo vedo passarsi una mano tra i capelli color grano.
Sembra soppesare le parole da usare.

"È un vampiro della Setta di Zayn, crudele e senza più una minima traccia di umanità. Harry e Louis lo hanno conosciuto molti anni fa"

"Non posso chiederti di più?"

Il biondo ora mi guarda negli occhi; sono alla disperata ricerca del loro solito brillio vitale, ma sembra essersi volatilizzato.

"Puoi, ma non è un bel racconto.."

Inizio a torturarmi il labbro inferiore coi denti, annuendo in silenzio a Niall.
Lui storta le labbra in una smorfia leggera.

"Okay, beh.. Harry, ma credo sia più probabile Louis, cosa ti ha detto su Zayn?"

Corrugo la fronte mentre provo a ricordare di quando ancora volevo conoscere tutto di Louis.

"Louis... Mi ha accennato qualcosa sulla Setta di Zayn, e che lui e Harry si sono ribellati al suo potere.."

Il biondo annuisce.

"Si beh è quello che è successo. Harry e Louis conoscevano Zayn ancora prima di sapere del mondo dei vampiri, della comunità.. Di.. Tutto questo"

Agita le mani davanti a sè.

"È stato lo stesso Zayn a trascinarceli dentro, senza più alcuna via d'uscita."

Spalanco la bocca, agitandomi sul posto.

"Aspetta, Niall mi stai dicendo che li ha fatti diventare vampiri.. Zayn?"

Lui annuisce al mio tono incredulo.

"Già. Colpa di Louis ovviamente. È lui che ha incontrato per la prima volta quel pazzo. Ma più non so dirti, solo che Harry è venuto un giorno da me piuttosto agitato, quasi sconvolto direi, blaterando cose come morsi, canini affilati, e Louis privo di vita in una strada. Non è stato bello, non sapevo nemmeno cosa fare! A quei tempi stavo ancora lavorando sulla mia magia, non potevo fare granché. Poi però ho notato ai lati del suo collo una ferita ancora sanguinante e.. Il riccio mi ha attaccato. Da allora siamo migliori amici"

Ridacchia e io sgrano gli occhi. Ha cercato di mangiarlo vivo, santo cielo.

Mi gratto il collo.

"Okay, aspetta.. Quindi Zayn ha morso sia Louis che Harry, giusto? E poi sono subito entrati nella Setta?"

"L'abbiamo fondata noi a dire il vero"

"Haz!"

Niall sposta lo sguardo sul riccio, sorridendogli allegro. Anche io mi volto, vedendolo in piedi accanto al nostro tronco; ha due gocce rosse sulla maglia, ma fingo di non averle notate. Per il resto sembra il solito Harry, non un vampiro che deve aver appena torturato o qualcosa del genere un altro vampiro.

Si accomoda accanto a me, passandosi una mano tra i ricci.

"Cosa voleva sapere ancora questa ficcanaso?"

Roteo gli occhi al cielo e Niall ridacchia, voltandosi completamente dalla nostra parte.

"Mi ha chiesto di Parker.."

"Oh. Beh, quel cazzone non credo potrà fare più nulla di male.. Louis si sta proprio sfogand.."

Il biondo tossisce e Harry chiude la bocca, sorridendo leggermente e alzando le mani davanti a sè.

"Capito, capito. Comunque, a che punto della storia sei arrivato?"

"A quando sei diventato un vampiro con Louis"

Il riccio si gratta il capo, guardando verso il basso mentre inizia a gesticolare.

"Pochi mesi dopo la trasformazione mia e di Louis, abbiamo deciso di creare un gruppo di vampiri tutto nostro. Eravamo giovani, con questa forza e velocità sovrumana, ma volevamo di più. Nel diciannovesimo secolo da queste parti o anche in Inghilterra c'erano molte ingiustizie da rivendicare, ma soprattutto molta gente malata. Tubercolosi, non so se ne hai mai sentito parlare. È stato facile reclutare persone che non avevano più nulla per cui vivere, dilaniati dalla loro stessa povertà o malattia."

Ha detto tubercolosi? Oddio.

"Quindi siete riusciti a trasformare molta gente in vampiri, okay. Ma poi?"

Harry alza lo sguardo su di me ridacchiando.

"Se mi lasci parlare"

Roteo ancora gli occhi al cielo e sento alle mie spalle Niall scoppiare a ridere.

"Dicevo: in pochi mesi eravamo riusciti a formare un gruppo di dieci persone, Zayn Louis ed io compresi. Tutti giovani della nostra età, circa vent'anni, una vita vecchia da dimenticare e una nuova da cominciare. Poi però Zayn ha iniziato a cambiare: si è fatto schivo e scontroso con tutti. A stento parlava con me o Louis. Aveva saputo che la sua famiglia era morta per il contagio."

Si inumidisce le labbra con la lingua.

"Mi ricordo che abbiamo fatto ogni cosa a noi possibile per stargli accanto. Anche reclutare giovani per lui. Ma ormai era tardi. Ha iniziato a organizzare azioni di gruppo molto violente e sanguinarie, anche contro innocenti. Sono stato il primo ad andarmene, non volevo che la mia famiglia fosse esposta a dei rischi per.. La mia nuova natura. Louis è andato via con me. Zayn non ce l'ha mai perdonato."

Osservo il viso del riccio scurirsi, forse al ricordo di quei tempi. Non ho chiesto dettagli su ciò che lui e la Setta facevano, perché posso intuirlo da me. Sarò stupida ma mi viene solo da chiedere che fine abbia fatto la sua famiglia. Ne ha passate tante, non sopporterei se anche sua madre e suo padre avessero sofferto.

Sento Niall alzarsi in piedi e sbadigliare.

"Vado a vedere come sta Liam.. Quando siete pronti riprendiamo la camminata"

Guardo la schiena del biondo allontanarsi con un lieve sorriso tra le labbra. Harry sbuffa.

"Ha iniziato Niall a parlarmi di tutto questo.. Non pensavo arrivasse a parlarmi anche di.."

Il riccio mi tappa la bocca con una mano, fissandomi negli occhi e sorridendo.

Smetto di parlare all'istante, i suoi occhi verde smeraldo luminosi come stelle.

Si passa una mano tra i capelli e io inizio a giocherellare con le mie dita.

"Va bene Bliss, è normale che tu voglia saperne qualcosa di più"

Alzo di nuovo lo sguardo sorpresa; lui si stringe nelle spalle.

Siamo immersi nel silenzio, in lontananza solo qualche cicala.

Tossisco leggermente.

"Quindi Parker è un membro della Setta?"

Lui non alza lo sguardo da un rametto che stringe tra le dita.

"Era"

Deglutisco, sforzandomi a non pensare a quello che devono avergli fatto lui e Louis.

Mi chiedo se tutta questa violenza sia normale per la condizione di vampiro, o rientri proprio nel carattere di Harry. Non vorrei crederci.

Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio, prendendo un lungo respiro e provando a calmarmi. Solo la sua vicinanza mi fa un certo effetto, figuriamoci se penso anche a cosa ha appena fatto a Parker con le sue stesse mani.

"Harry.. Posso chiederti come fai?"

Lui alza gli occhi chiari su di me.

"A fare cosa?"

Mi inumidisco le labbra, distogliendo lo sguardo e iniziando a gesticolare nervosa.

"A.. Fare tutto questo. Attaccare persone, bere il loro.. Sangue. U-uccidere."

Lui serra la mascella, gettando alle sue spalle il rametto che stringeva tra le dita.

"Che domanda del cazzo."

"No, non lo è.."

"Si invece!"

Mi si avvicina, incrociando le gambe davanti a sé sul tronco.

"Ti dico di no! Harry, santo cielo, sei una persona, con una coscienza e.."

Lui fa un gesto secco con la mano.

"Bliss, ero una persona. Ora.. Ora sono questo: un vent'enne che non invecchierà mai, che deve essere violento se vuole sopravvivere. Tu mi parli di coscienza. È ovvio che ne abbia una, ma ormai l'ho zittita da tempo. Tu.. Scapperesti in questo preciso momento nel vedere cosa ho fatto e a quale numero di persone, solo negli ultimi anni. E no, non ho rimpianti."

Trattengo a stento una smorfia, alzando il viso verso il cielo e chiudendo gli occhi. Sto facendo la predica ad un vampiro.

Lui mi prende le mani e con timore inizia ad accarezzarmele; non mi sposto, beandomi di quel contatto.

"Scusa."

Lui ora studia il mio viso con espressione confusa.

"Scusa se sono sempre qui a cercare di capire di più riguardo alla vostra vita, le vostre capacità, i vostri.. Sentimenti. È che mi sembrate tutte brave persone che non hanno avuto molta fortuna nel loro percorso e sono state costrette ad accettare il fatto di essere qualcosa di diverso come un vampiro. Tu.. Hai davvero sofferto per Gemma. È tua sorella, e non hai mai dimenticato l'affetto che ti lega a lei. Eppure uccidi ancora. Mi sembra di essere su una montagna russa ogni volta che provo a capirti, davvero. E a volte mi rendo conto di esagerare, di analizzare tutto.. Troppo. Dovrei solo lasciare correre. Quindi.. Scusa."

Harry sospira pesantemente; prende una mia mano tra le sue e me la apre con delicatezza. Il suo tocco è freddo ma morbido.

Fa scorrere le sue dita sul palmo della mia mano, percorrendo lentamente tutte le pieghe della mia pelle; ho la pelle d'oca.

Fa scivolare ora la sua mano lungo il polso, iniziando ad accarezzarlo. Sto trattenendo il fiato e il battito del mio cuore sta accelerando; so che può sentirlo.

"Ti sento agitata, rilassati"

Sorride e alza gli occhi su di me, non smettendo di accarezzarmi. Cristo.

"È perché ti piace se ti tocco in questo modo.. Vero?"

Sento il sangue defluire alle guance e annuisco debolmente.

"Eppure con queste stesse mani ho appena collaborato nell'uccisione di un uomo. Una violenza senza pietà, te lo assicuro. Può essere sporca di sangue quanto vuoi, eppure riesce ancora a provocarti la pelle d'oca."

Mi lancia un ultimo sguardo e si alza in piedi, sospirando e passandosi una mano tra i capelli.

Appena si stacca da me sento freddo, ma mi scrollo la sensazione di dosso e tossisco per schiarirmi la voce.

"Cosa vorresti dire con questo?"

Lui non si volta, continuando a mostrarmi la schiena.

"Di non arrenderti con me, Bliss. C'è speranza per tutti in fondo."

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