28esimo Capitolo
Il sole è abbastanza alto nel cielo da illuminare la comunità con una pallida e fredda luce. Ormai è da tempo che il mio cellulare si è spento perciò, potendo solo provare ad indovinare che ore siano, direi circa le otto di mattina.
Fa freddo, un venticello leggero che ti preme sul collo; ho solo il vestito bianco addosso quindi sfrego le mie mani lungo le braccia con insistenza per provare a scaldarmi.
Liam mi cammina accanto, le mani intrappolate nelle tasche dei pantaloni, lo sguardo prima basso, poi che preme sul mio corpo. So che sta pensando a quello che gli ho rivelato su mia madre.
Emetto un piccolo sbuffo che per la bassa temperatura condensa davanti al mio naso.
"Dove pensi siano andati?"
Anche io tengo gli occhi inchiodati al suolo; non voglio inciampare in qualche buca o rottame.
Lui sembra pensarci su, l'entusiasmo che lo aveva investito poco prima nel container che va scemando.
"Non lo so con esattezza, ma sto seguendo il loro odore. Quello di Niall è abbastanza forte.."
Sorrido, scuotendo il capo.
"E' un modo gentile per dire che si lava poco?"
Il moro ridacchia leggermente.
L'ambiente attorno a noi sembra un cimitero di lamiere in metallo. Il silenzio inoltre è una pesante coperta che non si riesce a sbrigliare; solo il rumore delle nostre voci e respiri in tutto il luogo.
Tossisco per schiarirmi la voce.
"Lì, avete distrutto voi tutti i container..?"
Sbricio verso di lui senza voltarmi; lo vedo mentre si gratta il collo come imbarazzato.
"Forse.. Non lo so esattamente. Dovresti chiedere a Niall o Harry"
Corrugo la fronte confusa. Com'è possibile? Se uccidessi qualcuno, saprei a memoria qualsiasi cosa abbia compiuto per farlo, e probabilmente mi tormenterebbe la notte.
Continuo a sfregarmi le braccia nella disperata ricerca di calore.
"Come puoi non saperlo esattamente? E' successo pochi giorni fa dopotutto"
La mia voce esce fuori più dura di quanto abbia sperato.
"Bliss, anche volendo non potrei ricordare. Tu.. Tu non sai proprio nulla di licantropi, giusto?"
Mi mordo la lingua, scuotendo timidamente il capo.
Non ho mai voluto chiedere dettagli sinceramente, trovo il tutto abbastanza inquietante.
Liam sospira a lungo, accelerando il passo.
"Mi aspettavo qualche domanda conoscendoti.. Ma non ti biasimo" storce il naso in una smorfia "io stesso ammetto che se fossi umano vorrei sapere meno cose possibili di un uomo mezzo lupo"
Mi passo una mano tra i capelli.
"Non è per.. Paura. Mi sono abituata ai vampiri alla fine. E' che.. Tu sei così calmo, gentile. Non riesco mai a vederti come qualcosa di pericoloso come un licantropo."
Alzo il capo e lo vedo sorridermi.
"Sei così carina"
Io alzo un sopracciglio confusa; Liam si stringe nelle spalle e torna a guardare davanti a sé.
"Anche la persona più calma del mondo può arrabbiarsi, sai?"
Apro la bocca per rispondere ma lui mi stringe gentilmente una spalla: il suo tocco tiepido fa rabbrividire la mia pelle gelida.
"Dai andiamo, dovrebbero essere qui nei paraggi e.. Oh santo cielo, ma stai tremando! Aspetta, prendi."
Lo osservo mentre si sfila la sua maglia a maniche lunghe e me la porge; arrossisco all'istante nell'immaginarlo a torso nudo, ma per fortuna indossa una canottiera bianca. Non così aderente.
Io scuoto nervosamente il capo, arretrando di un passo.
"Lì, e tu non prendi freddo?"
Lui gonfia le guance e sbuffa, sempre mantenendo quel suo amichevole sorriso.
"Mettila o mi arrabbio"
Harry è seduto sul tetto malmesso di un container, una gamba a penzoloni e l'altra piegata vicino al busto. Un braccio teso dietro di sé, l'altro abbandonato sulla gamba piegata; lo sguardo perso nel vuoto. Niall invece è seduto a gambe incrociate ai piedi del container, gli occhi socchiusi e il capo appoggiato contro la lamiera alle sue spalle.
Prendo un lungo sospiro, abbassando lo sguardo sulla maglia di Liam che mi fa da secondo vestito.
Sembro una bambina di cinque anni che indossa una camicia del padre, Dio.
Liam mi spinge leggermente un fianco, annuendo lentamente.
"Siamo venuti a cercarli per un motivo, ricordatelo"
Io mi mordo leggermente il labbro inferiore coi denti, stringendo tra le dita il morbido tessuto della maglia del moro.
"Non lo so.. Non so se sono pronta ad affrontarlo."
Distolgo lo sguardo dagli occhi color nocciola del mio amico. Lui sbuffa esasperato.
"Ormai Harry ci avrà sentiti arrivare.. E ce la puoi fare, Bliss. Fallo per tua madre"
Le sue mani mi prendono per entrambe le spalle e io sorrido senza convinzione.
"Non credo si possa più chiamare tale"
Lui rotea gli occhi al cielo.
"Fallo per quello che è stato per te. Fallo per quello che ha fatto per te."
Sospiro pesantemente e mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Deglutisco a fatica ed incrocio ancora lo sguardo con Liam.
"Va bene"
Non sembro per nulla convinta, ma al moro basta per spingermi letteralmente verso il container di fronte.
Cammino a passo lento, tirandomi nervosamente su e giù le maniche della maglia di Liam.
Quando sono ormai a pochi metri da loro, Niall sembra risvegliarsi dal suo stato di trance; punta i suoi occhi azzurri su di me, poi sorride a trentadue denti.
Annuisce, come a rispondere ad una domanda inespressa, e si rialza faticosamente a sedere.
Ha ancora quelle due mostruose occhiaie sotto gli occhi, ma le sue guance sembrano aver ripreso un colore più roseo.
Sorrido nel riconoscere questo, mentre lui mi supera, diretto probabilmente verso Liam.
"Credo ti stesse aspettando"
Mi sussurra però, prima di allontanarsi definitivamente.
Deglutisco a fatica, torturandomi il labbro inferiore coi denti. Ho la gola improvvisamente secca e non so esattamente cosa fare. Perché mi sono fatta trascinare fin qui?
Il riccio non mi ha ancora degnato di uno sguardo.
Potrei tornare da Niall e Liam, convincerli ad uscire dalla comunità. Lasciare Harry qui, a combattere da solo i demoni del suo passato.
Sarebbe semplice, no? Mollare.
Mi volto verso Liam e Niall alle mie spalle, seduti sul terreno a parlare fra loro.
Prendo un profondo respiro, roteando gli occhi al cielo e avvicinandomi maggiormente alla struttura malmessa. Sembra si regga in piedi per miracolo.
Io mi reggo in piedi per miracolo.
Guardo verso di lui, tossendo ripetutamente per richiamare la sua attenzione.
Non abbassa gli occhi su di me, non fa nulla.
"Cosa vuoi"
Sputa poi con disgusto, quasi io sia solo una spina nel suo fianco da rimuovere.
Guardo le mie mani intrecciate tra loro, giocherellando con le dita e riordinando la mia mente per trovare le parole giuste da usare. Qui è diverso, non è uno dei nostri soliti battibecchi.
Trovo finalmente il coraggio di tornare a guardarlo.
"Sei arrabbiato?"
E' una semplice domanda, priva di provocazione o risentimento.
Harry si passa una mano sul viso, sbuffando.
"Si e no"
Serro le labbra in una smorfia, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Puoi scendere? Ho.. Ho bisogno di parlarti e.."
Con mio stupore però, riposando gli occhi sul tetto del container, lo scopro deserto.
Corrugo la fronte confusa, ed inizio a guardarmi intorno.
Trovo il riccio appoggiato con la schiena contro la lamiera, le braccia incrociate al petto e l'espressione corrucciata.
Mi fa un veloce cenno col capo.
"Seguimi"
Sospiro e annuisco.
"Okay"
Lui aggrotta entrambe le sopracciglia.
"Non vuoi nemmeno sapere dove andiamo.. Devi parlarmi davvero seriamente"
Tossisco per schiarirmi la voce.
"Credo tu sappia già di cosa ti devo parlare"
Lui serra le labbra in una smorfia, i suoi occhi chiari che mi osservano con insistenza.
"Sono disposto a rispondere ad ogni tua domanda riguardo a quella sera.. Ma non davanti a loro" fa un cenno veloce verso i nostri due amici, le braccia ancora incrociate contro al petto.
Annuisco una sola volta e lo seguo a passo svelto dietro il container. Non so esattamente quanto voglia andare lontano da qui, forse abbastanza da non farsi sentire da Liam.
L'importante è che ha finalmente accettato di rispondere alle mie domande, potrò sapere cosa è davvero successo a mia madre. Le conseguenze le valuterò dopo.
Vedo il riccio fermarsi al centro di uno spiazzo cementato. Attorno a noi solo altri container deserti e arrugginiti; se sforzo un po' la vista posso scorgere il cancello d'ingresso della comunità.
Avremo camminato per pochi minuti ma mi sembra di essere distanti ormai chilometri da Niall e Liam.
Si gira, smettendo di mostrarmi la schiena; i suoi ricci svolazzano disordinati al movimento.
I suoi occhi mi attraversano il corpo ed io sono costretta ad abbassare i miei al suolo. Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e tossisco leggermente.
"Allora?"
Esordisce con la sua voce roca; io deglutisco a fatica.
"Raccontami tutto nel dettaglio.. Io.. Non ti risparmiare. Voglio sapere ogni cosa su quello che le è successo"
Lui serra le labbra in una smorfia, annuendo poi lentamente.
"Okay.." si passa una mano tra i capelli, inumidendosi le labbra con la lingua "è successo tutto la prima sera che ci siamo trasferiti a Greencastle"
"Pioveva davvero tanto e.. Non ti starò a raccontare il come o il perché ma.. Dovevamo nutrirci"
"Tu e Louis?"
La mia voce è flebile; so in fondo cosa sta per dirmi.
Harry annuisce, massaggiandosi il mento con una mano.
"Era da molti giorni che viaggiavamo, ma io e lui abbiamo avuto sempre questa regola: se si raggiunge una nuova città, bisogna attaccare solo persone isolate o.. Poco conosciute"
Alza gli occhi titubante su di me per tastare la mia reazione alle sue parole; io sono immobile.
Prende un profondo respiro e riprende.
"Abbiamo trovato tua madre in una macchinetta da quattro soldi a pochi isolati da casa tua.. Era ferma sotto la pioggia a fare non so cosa e.." si gratta il collo imbarazzato.
Io serro le mani a pugno lungo i fianchi.
"Muoviti"
Sibilo.
"Ho spaccato il finestrino del guidatore con un pugno e ho bevuto il suo sangue. Poi è stato il turno di Louis.. Che ha esagerato. Tua madre era letteralmente morta ormai, così.."
Sgrano gli occhi.
"L'hai.. l'hai trasformata in un vampiro"
Il riccio non risponde, passandosi entrambe le mani sul viso; sposta il suo peso da una gamba all'altra dal nervoso.
Io chiudo gli occhi per qualche secondo, cercando di mantenere la calma e non farmi prendere dalla rabbia.
"Ho dovuto farlo Bliss.. Pensavo ci avrebbero subito scoperto e io e Louis non potevamo permettercelo."
Sospiro pesantemente, riaprendo gli occhi al suono della sua voce roca e lamentosa.
Del resto come poteva sapere che era mia madre? Come poteva riflettere sul fatto che magari quella vittima aveva una famiglia a casa ad aspettarla?
"Okay"
Lui sbarra gli occhi, totalmente sorpreso dalla mia reazione. Inizia a gesticolare dall'agitazione.
"Solo.. Okay? Non vuoi urlarmi contro? Tirarmi un pugno?"
Scuoto il capo senza convinzione; mi massaggio le braccia con le mani.
"A che servirebbe? Ormai è successo. Mia madre non sa neanche più chi sono, sta con il gruppo di Zayn.. Arrabbiarmi non la riporterebbe indietro"
Lui corruga la fronte.
"Cosa intendi dire?"
Mi stringo nelle spalle.
"Quello che ho detto. Non ho più nessuno, devo accettarlo e.. Trovare un modo per rifarmi una vita. E' evidente che con tutto questo non centro più nulla"
Sono patetica, ma così stanca di reagire. Così stanca di tutto quello che mi sta succedendo. Perché accetto di sopportare vampiri, magie e licantropi? Per avere qualche amico con cui parlare e avvicinarmi ad un essere soprannaturale a cui non importa davvero di me?
"Bliss"
Harry mi prende entrambe le spalle con le mani.
"Pensa un attimo a quello che stai dicendo. So a cosa stai pensando, e non è così.. Non, non puoi semplicemente scegliere di andartene dopo tutto quello che hai passato. Quello che abbiamo passato insieme"
Io allento con una mano la sua presa, senza incrociare il suo viso.
"Non dire cose a cui non credi davvero"
Lui si avvicina a me, aumentando la sua presa sul mio corpo.
"Guardami"
Sospiro restando in silenzio, il petto che si alza e abbassa ad interruzione.
"Per.. Per favore"
Alzo i miei occhi su di lui e aspiro un soffio d'aria per la sorpresa. I suoi occhi verdi sono così chiari e luminosi e.. Terribilmente tristi.
"Credo a quello che sto dicendo, come mai abbia creduto in qualcosa prima d'ora"
Serro la mascella dal nervoso.
"Harry, tu parli. Parli tanto e anche bene, ma non dimostri mai nulla. Hai raccontato con la freddezza di un killer di come è morta mia mamma. Avresti potuto farlo molto tempo prima. Dici di tenere a me e non lo dimostri mai e.. Dio!"
Una lacrima sfugge rapidamente dalle mie guance.
"Tu fingi di avere dei cazzo di sentimenti" con uno scatto mi libero dalle sue fredde mani.
"Tu fingi di essere intrappolato nella tua condizione di vampiro, dicendo che a volte non ti piace esserlo, ma è tutta una maschera tragica di quello che sei realmente. E io ci sono cascata come una stupida!"
Altre lacrime mi bagnano le guance, ma non mi interessa.
Lui è immobile davanti a me, non reagisce, mi lascia parlare e forse è il peggio che potrebbe fare.
Scuoto il capo ripetutamente.
"Mi fai schifo"
Osservo per qualche secondo il suo viso inespressivo e gli do le spalle.
"Torno da Niall e Liam, tanto mi sembra di aver capito che hai eliminato tutta la tua comunità senza un briciolo di compassione, quindi non corro rischi"
Faccio qualche passo nella stessa direzione da cui siamo arrivati con le braccia strette al petto e le lacrime a bagnare la maglia di Liam, quando qualcosa mi ferma.
Abbasso gli occhi sulla mano di Harry attorno al mio polso.
"Lasciami per favore"
"No"
Roteo gli occhi al cielo e mi volto.
"Harry.."
Lui scuote il capo con decisione.
"Hai parlato solo tu finora, quindi se permetti è il mio turno."
Incrocio le braccia al petto, tirando su con il naso.
"Non ti permetto di sputare sentenze in questo modo contro di me solo per un errore che ho fatto. E dicendo quello che hai detto dimostri solo quanto ancora tu poco mi conosci"
Sto per rispondergli ma lui mi ferma con un gesto secco della mano.
"Lasciami finire. Ho impiegato così tanto a parlarti di tua mamma perché sapevo quanto ti avrebbe buttato giù. Sapevo che sarebbe stata dura riconquistare la tua fiducia"
"Lo dici come se te ne importasse qualcosa"
Lui sbuffa, passandosi entrambe le mani tra i ricci e alzando il viso al cielo.
"Perché è fottutamente vero!"
Gli occhi mi pizzicano e il petto mi brucia; scuoto ancora il capo incredula.
"No, mi dispiace ma non.."
E le sue labbra mi interrompono finendo sulle mie, attratte come un magnete dal ferro.
Le sue braccia mi circondano completamente il busto, mi stringono a lui, lasciandomi poco tempo per prendere fiato. Provo a scostarmi dal suo viso, ma lui insiste. La sua bocca è morbida, il bacio è disperato e umido per le mie lacrime e la sua saliva.
Quando finalmente si stacca da me, riapre gli occhi e mi osserva, trattenendo il fiato.
Io ho bisogno di un attimo per realizzare cosa sia effettivamente successo. Ho il fiato corto e le guance in fiamme. Le sue braccia sono ancora attorno a me, isolandomi come una barriera protettiva da tutti i pensieri negativi di poco prima.
"Cosa.."
Sussurro, non staccando gli occhi dai suoi.
Lui si inumidisce le labbra con la lingua, appoggiando la fronte alla mia.
"Non lo so, volevo farlo e l'ho fatto"
Sospiro, socchiudendo gli occhi.
"Non.. Puoi baciarmi solo quando ne hai voglia"
Lui rotea gli occhi al cielo, accennando un timido sorriso che mi fa impazzire. Ha due piccole fossette ai lati della bocca che vorrei toccare.
"Credevo ci stesse bene per finire un litigio"
Mi mordo il labbro inferiore coi denti.
"Non.." sbuffo, scostandomi gentilmente da lui "non funziona così con me."
Ho le gambe che tremano e faccio l'errore di sbirciare verso il suo viso: il mio cuore quasi si crepa nel vederlo così fragile ed intimidito.
Ma solo per qualche secondo, perché la sua espressione s'indurisce progressivamente, facendomi quasi paura.
"Lo so bene" sputa, il suo tono di voce derisorio "niente è semplice con te. Tutto dev'essere un enorme dramma da affrontare! Non ti basta accettare un cazzo di bacio da parte mia?"
Sgrano gli occhi e quasi la mia mascella tocca il suolo.
"Accettare un bacio da parte tua? Che cos'è, un dono del grande ed immortale Harry Styles?!" gesticolo furiosamente "Dio! Un bacio è qualcosa di intimo! Una cosa che si condivide.."
Lui sbuffa una risata, roteando gli occhi al cielo ed infilando le mani nelle tasche dei jeans.
"Io non vedo il mondo a fiorellini rosa come te, bambolina" ghigna, sapendo quanto mi irriti quel soprannome "questo è il massimo che posso fare"
Gemo, allibita dalle sue parole.
"Chi ti ha chiesto di baciarmi?"
Alza i suoi occhi scuri su di me.
"Il tuo corpo" e sorride soddisfatto.
Apro e chiudo la bocca più volte, alzando le braccia al cielo.
"Vaffanculo, sei solo un povero stronzo"
"E tu una mocciosa viziata"
Serro le labbra tremanti e abbasso lo sguardo sulle mie scarpe.
Tutto con lui deve sempre e solo degenerare. Non si può avere un attimo veramente bello o felice.
"Torniamo dagli altri"
Afferma poi senza emozioni.
"Ragazzi finalmente! Vi stavamo dando per dispersi!"
Harry ignora il tono allegro di Niall, mentre io gli lancio un veloce sguardo di scuse che lo spegne come una candela al vento.
Liam mi osserva con aria interrogativa ma preferisco ignorarlo per ora.
"Il piano ora è andare alla villa di Zayn"
Il riccio inizia tranquillamente, affiancando il biondo con sguardo basso.
Io sgrano gli occhi mentre Liam serra le labbra in una smorfia.
"Ma non sappiamo cosa potremmo incontrare là dentro"
Per tutta risposta il vampiro si stringe nelle spalle.
"Devo parlare con la gente di qui. Ho bisogno di qualche informazione urgente. Se poi trovo anche Louis o Zayn potrò avere un attimo di svago e ucciderli per noia" mi lancia un'occhiata provocatoria.
Io roteo gli occhi al cielo.
"In pratica quello che chiami piano è proporre missioni suicide che fanno comodo a te e sperare che vada tutto bene.."
Lui sorride malizioso.
"Esattamente"
Il biondo al suo fianco si gratta il collo imbarazzato.
"Haz non so, abbiamo appena recuperato Bliss.. La tua vendetta su Louis e Zayn vale il rischio?"
Il riccio appoggia una mano sulla sua spalla e gli dà delle ripetute e veloci pacche amichevoli.
"Ci puoi giurare amico"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top