Capitolo 9
"Certe sensazioni non le provi con chiunque."
~Ellen
Sentii le sue labbra morbide muoversi, facendo si che io schiudessi le mie. Mi sentivo in paradiso, nonostante chi mi stesse baciando fosse tutto il contrario di un angelo. Il cuore non batteva ma faceva capriole. Una sensazione di solletico allo stomaco mi fece venire mille brividi su tutto il corpo. Ero completamente succube di quel bacio e contro ogni spiegazione, mi sentivo bene.
Mi strinse di più a lui e presto mi ritrovai sopra le sue gambe, corpo contro corpo. Il bacio divenne naturalmente più intenso, più passionale. Sentii la sua lingua sul mio labbro inferiore che subito chiese l'accesso alla mia. Non esitai e ricambiai immediatamente, iniziando una lunga e dolce danza, assaporando ogni centimetro delle sue labbra. Le sue mani erano ferme sui miei fianchi, anche se io speravo in un contatto diverso. Che cosa mi stava succedendo? Non ho mai provato niente del genere per nessuno, tantomeno per un... cretino come lui. Ero incazzata nera ma quando le mie labbra erano venute a contatto con le sue, tutto si era fermato. Jas aveva ragione, mi ha fottuto il cervello e non solo quello.
Ormai ansimavo in cerca d'aria, perciò ci fermammo all'unisono. Restammo ancora a pochi centimetri di distanza, naso contro naso, fiato contro fiato. Riuscii a guardarlo negli occhi e li mi persi. Ero così imbarazzata ma allo stesso tempo pensavo che fosse tutto così giusto e naturale. Ma no, era tutto così sbagliato; io lo odiavo e lui odiava me, ci odiavamo. Eppure accanto a lui mi sentivo così vulnerabile.
-Allora, mi perdoni adesso?- la sua voce roca vicino al mio orecchio, mi provocò un brivido lungo la schiena. Tornai a guardarlo quasi incantata e riuscii a parlare
-Forse...- sussurrai ancora ferma su di lui. Cercai di alzarmi ma le sue mani mi tennero ferma sulle sue gambe. Lo guardai accigliata, non capendo cosa volesse ancora e disse
-Secondo te ti lascerò andare dopo che, finalmente, sono riuscito ad acchiapparti?- sbuffai infastidita, ci risiamo. Gli scappò una risata divertita e a quel punto non potei fare altro che ridere insieme a lui.
-Non scappo, giuro, fammi solo mettere comoda.- dissi io allora, aspettando una sua risposta che non tardò ad arrivare.
-Non sei comoda su di me?- a quel punto, guardai meglio la nostra posizione e arrossii immediatamente. Ero seduta a cavalcioni sul... insomma, avete capito, no? Saltai dalle sue braccia, sta volta riuscendoci e mi allontanai due metri da lui. Scoppiò a ridere e fissandomi disse
-Non puoi capire la tua faccia in questo momento, è impagabile!- esclamò ormai quasi in lacrime da quanto aveva riso. Davvero facevo così ridere? Non potei fare altro che sorridere, non potevo arrabbiarmi con lui, non ora, non qui rovinando questo momento magico.
-Stronzo.- dissi scherzosamente con il sorriso sulle labbra.
Mi sentii letteralmente scaraventata sul letto e subito stretta in un abbraccio. Tutti i muscoli si rilassarono contemporaneamente e chiusi gli occhi. Una mano fredda sul mio volto mi fece sobbalzare da quel leggero dormiveglia che mi aveva attanagliata.
-Scusa, non volevo spaventarti.- disse Brian con voce dispiaciuta. Alzai lo sguardo verso lui e gli sorrisi, dicendo
-Ehy, tranquillo.- soffriva, si vedeva dal suo volto. Lui era freddo, io calda, lui avrebbe potuto spezzarmi come un bicchiere di vetro, io mi sarei fatta del male.
-E adesso?- mi domandò lui sorprendendomi a quella domanda.
-Siamo solo io e te.- dissi guardando i suoi due diamanti.
Mi abbracciò e mi strinse stretta a se, così trovai una pace che non avevo mai conosciuto, addormentandomi tra le braccia di un vampiro, il mio vampiro.
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