Il passato di Kyle

Dopo pranzo andiamo tutti e tre in camera di Alexa. Mark cammina su e giù grattandosi la testa, io e lei siamo sedute sul letto.

<<Adesso, potete gentilmente spiegarmi perché cazzo stavate limonando a centro di corridoio?>>

<<Non capiresti>>, mi guarda malissimo.

<<Senti tu>>, si avvicina puntandomi il dito contro, <<se ti azzardi a prendere in giro mia sorella o a farla soffrire io...>>

<<Mi ha fatto un favore Mark>>, Alexa interviene.

<<Favore? Sto due giorni in isolamento e quando esco mi traumatizzate>>, rido.

<<Andiamo, non fare il santarellino>>

<<Mi stai per caso sfidando?>>

<<Ovvio che no, anzi, stammi lontano!>>, faccio una smorfia di disgusto che fa ridere sua sorella.

<<Come devo fare con voi due?>>

<<Ascolta Mark, Kat mi ha solo difesa da quel testa di cazzo di Dam, tutto qui>>, lui assottiglia gli occhi in due fessure.

<<Cosa ti ha fatto?>>

<<Qualunque cosa le abbia fatto l'ho già risolta io, fratellone>>, mi guarda come se volesse uccidermi.

<<Come mi hai chiamato?>>, Alexa é spalmata sul letto per le risate.

Bussano alla porta, Mark che é il più vicino va ad aprire.

<<Oh, ti hanno fatto uscire vedo>>, é la voce di Kyle.

<<Cosa vuoi?>>

<<Sempre freddo e pungente. Cerco Kat>>

<<Allora hai sbagliato porta>>

<<Sono qui Kyle! L'orco cattivo mi tiene prigioniera!>>, urlo in modo teatrale.
In risposta lui si fionda dentro.

<<Hey, mi hai preso in giro>>, rido e lo invito a sedersi accanto a me.

<<Oh, grazie per l'invito ma...>>

<<Stavi andando via>>, dice Mark, sembra più un'imposizione che una supposizione.

<<Si, ma volevo chiederti se ti va di mangiare insieme stasera, devo raccontarti un paio di cose>>, il suo tono é più serio del solito.

<<Certo, ci vediamo in mensa>>

<<Ottimo, a dopo. Ciao Alexa>>, passa vicino a Mark, <<orco...>>, Mark sta imprecando in malo modo.

<<Allora Kat... devi dirmi niente?>>, Alexa mi fissa.

<<Di che parli?>>, alza le sopracciglia ripetutamente.

<<Di Kyle, non é che...>>

<<Ti stoppo prima di far creare nella tua testa il nostro futuro matrimonio, Kyle è un buon amico, tutti qui>>

<<Capisco...>>, sorride maliziosa facendomi ridere.

Mark senza dire nulla esce dalla stanza.

<<É appena uscito ed é già mestruato!>>, Alexa sembra averci perso le speranze.

Passiamo il pomeriggio a parlare del più e del meno, l'ora di cena arriva in un lampo.

<<Vai, il tuo principe azzurro ti aspetta>>

<<Per la milionesima volta, siamo solo amici>>, esco dalla stanza e mi reco in mensa, trovo Kyle già seduto.
Prendo del cibo e lo raggiungo.

<<Allora... dimmi tutto>>, mi guarda facendomi bloccare la voce in gola, sono sempre stati così belli i suoi occhi?

<<Voglio dirti tutto prima che lo faccia qualcun'altro, ci tengo alla nostra amicizia. Ah, a proposito di amicizia, tutto okay tra te e Alexa? Avete dato spettacolo oggi>>, scoppio a ridere contagiando anche lui.

<<Tutto okay, era una vendetta per Dam, devo dire che ha funzionato benissimo>>

<<Quel tizio é una spina nel fianco>>

<<Non dirlo a me>>

<<Comunque... riguardo al motivo per cui sono qui...>>

<<Kyle, non sei obbligato a dirmi nulla, te l'ho già detto>>, respira profondamente.

<<Voglio dirtelo. Sono qui da un anno e mezzo, mi ci hanno portato gli assistenti sociali, dato che non ho genitori ne parenti prossimi che potevano occuparsi di me. Sono stato denunciato dalla mia scuola per aver... picchiato un professore quasi a morte>>, spalanco gli occhi.

<<Tu? Ma sei sicuro?>>

<<Abbastanza>>

<<Perché l'hai fatto?>>

<<Ai tempi c'era una compagna di classe molto debole con la quale avevo fatto amicizia. Era minuta, indifesa, sempre al mio fianco, ero come il suo fratello maggiore, le volevo un mondo di bene.
Un giorno ha smesso di venire a scuola. Ho provato a contattarla, senza successo. Così ho deciso di andare a casa sua per verificare lo stato della sua salute>>

<<E?>>

<<I suoi genitori non volevano farmi entrare, mi confessarono che Josie era stata vittima di violenze sessuali da parte di un docente e che non aveva neanche più il coraggio di guardarsi allo specchio>>

<<Cazzo...>>

<<Hanno sporto denuncia e vinto la causa; l'ultimo giorno di scuola del professore l'ho raggiunto nel parcheggio e l'ho picchiato. Non riuscivo a fermarmi, le mani mi formicolavano, la sua faccia era inguardabile, ma ho continuato. Per mia sfortuna, o forse fortuna, altri due professori mi hanno preso da dietro e portato alla centrale di polizia. Non hanno voluto sentire ragioni, avevo torto, quell'uomo rischiava la morte>>

<<Così ti hanno rinchiuso qui?>>

<<Esatto. Josie é venuta a trovarmi solamente una volta, per dirmi addio, poi ha cambiato città. Mi dispiace solo di non averla abbracciata per l'ultima volta... di non essere stato lì nel momento del bisogno... faccio schifo come amico...>>, due lacrime rigano il suo viso, mi si scioglie il cuore.

Mi alzo e vado a sedermi accanto a lui, sta cercando di coprirsi il volto.

<<Kyle>>, lo abbraccio, <<é tutto okay, hai fatto la cosa giusta, io l'avrei preso a bastonate sulle caviglie solo come antipasto>>

Mi abbraccia di rimando, non é il solito Kyle sempre allegro e spensierato.

<<Sei stato un ottimo fratello maggiore>>, in quel momento, in fondo alla sala noto Mark che ci sta fissando, distolgo subito lo sguardo.

<<Grazie Kat, una volta tanto devo fare uscire la tristezza che ho dentro>>

<<Dobbiamo farlo tutti prima o poi>>, sciogliamo l'abbraccio e ci sorridiamo a vicenda.

<<Asciuga quelle lacrime, abbiamo una cena spettacolare da divorare>>, guarda il vassoio.

<<Ne hai di fantasia, eh?>>, un piccolo sorriso increspa le sue labbra, é già un inizio.

Capitolo un po' più breve, pardon, mi rifarò ❤

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