14.
-Penso di accettare-
Le parole di Zayn fecero sorridere Eddie.
-Ne sono felice. Liam cos'ha detto?-
-Non gliene ho parlato-
-Ma come, non state insieme?-
-Questa cosa riguarda solo me- obietto' il ragazzo, caparbio.
-Non è così che funziona. Ma ne hai parlato a qualcuno, almeno?-
-No. Ci ho pensato su da solo-
Eddie sospirò.
-Zayn, ti conosco poco, ma lascia che ti dia un consiglio: non buttare via quello che hai tra le mani. Parlane con Liam, ascolta me. Rendilo partecipe delle tue scelte-
Zayn sospirò. L'uomo aveva fatto tanto, per lui, negli ultimi tempi, e lui lo rispettava.
-Ok, gliene parlerò-
Liam stava lavando l'auto.
Zayn non capiva perché il giovane si ostinasse a lavare il veicolo da solo, impiegandoci un sacco di tempo, anziché andare all'autolavaggio come tutti i cristiani. Certo, la visione del suo "ragazzo" a torso nudo era qualcosa di spettacolare, e se ne compiacque.
Liam lo sorprese a contemplarlo, e gli si avvicinò con un sorriso:
-Ehi. Che fai?-
-Ti guardavo far fatica per niente- lo prese in giro Zayn.
-Mi rilassa- spiegò Liam, tranquillo. Zayn percorse il torace del giovane con una breve occhiata, tornando subito sul suo viso.
-Cosa c'è, Zayn?-
-Perché me lo chiedi?-
-Perché hai quell'espressione da "vorrei, ma non vorrei"-
Zayn guardo' la ghiaia del vialetto, che riverberava sotto al sole.
-Stamattina sono andato ad un colloquio con Eddie. Mi ha proposto di prendere in gestione il Black&White-
-Wow. Però-
-Già- convenne Zayn, guardando le cime degli alberi.
-E cosa pensi di rispondergli?-
- Mi piacerebbe, ma mi fa anche paura. È una grossa responsabilità- ammise Zayn, aprendosi, finalmente.
-Secondo me saresti in grado. Certo, dovresti fare dei corsi per le abilitazioni a somministrare cibi e bevande, e non son certo che tu possa gestire alcolici...-
-Ho diciannove anni, Liam-
-Ok, tendo a dimenticarlo- convenne Liam, continuando: - Dovresti anche fare dei corsi di economia aziendale-
-Mi stai spaventando-
-Ti sto mettendo di fronte alla realtà-
-Mi stai facendo ripensare sulla mia decisione-
-No, ti sto solo aiutando a valutare concretamente le difficoltà della cosa, che sono sicuro supereresti, se è questo che vuoi- affermò Liam, facendogli sentire caldo alle guance. Non era abituato ad avere qualcuno vicino che lo incentivasse, che lo supportasse, credendo in lui. Ed adesso, aveva Eddie e Liam.
-Dici sul serio?-
-Certo. Sai che sono fin troppo sincero, Zayn. Non ti mentirei mai su queste cose-
-Ok. Mi aiuteresti?-
Liam sorrise e lo strinse in un abbraccio:
-Era quello che volevo sentirmi dire. Certo che ti aiuto-
L'ostacolo più grande fu la parte burocratica; in quello, chiesero aiuto al commercialista di Harry. Zayn trovò i corsi da frequentare per avere le abilitazioni, indebitandosi fino all'osso per iscriversi senza chiedere niente a nessuno, e nel contempo lavorando a fianco di Eddie, che gli stava passando il testimone. La grande responsabilità fu come un'iniezione di steroidi; in capo a qualche mese, Zayn cambiò totalmente, perdendo l'aria da adolescente strafottente e maturandone una più decisa, da uomo.
In capo a sei mesi, il cambio fu completo. Le licenze erano ancora intestate ad Eddie, perché Zayn doveva ancora finire i corsi, ma oramai il cambio di gestione era completato.
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-Novembre-
Erano oramai le tre.
Zayn aveva congedato i ragazzi, occupandosi personalmente di riordinare le ultime cose. Stava seriamente pensando di proporre ad Eddie di assumere un altro cameriere, perché a fatica riuscivano ad evadere le ordinazioni. Il Black&White lavorava a pieno regime, andando lentamente in pari con le spese e permettendo anche un attivo, andando al di là di ogni più rosea previsione, considerato il cambio gestione.
Stava facendo la chiusura della cassa, quando sentì dei rumori. Subito si stranì: solo lui, George ed Eddie avevano le chiavi. Sentì l'uscio aprirsi, e poi le voci di tante persone intonare "Tanto auguri a te".
Era il suo compleanno, e lui se ne era completamente scordato. Guardò sorridendo Eddie, Liam, Louis, Harry, Niall, i ragazzi del corso di boxe ed i suoi colleghi portare una torta con le candeline.
-Venti! Cambi la decina, non sei più un teenager- scherzò Eddie.
-Esprimi un desiderio, e soffia!- Lo esorto' Louis.
Zayn chiuse gli occhi, obbediendo alla tradizione, e poi soffiò sulle candeline.
-Voi siete matti. È tardissimo!- Commentò, incredulo e felice.
-Macchè, è prestissimo!- Lo contraddisse Michael, facendolo ridere.
Tagliarono la torta; la consumarono in fretta, perché in effetti erano le quattro del mattino, e poi Liam lo accompagno' a casa, ovvero alla villa.
Zayn era un buon osservatore, ed aveva imparato che, quando il giovane si passava le mani sulla bocca e sul viso, era nervoso. Ed ora lo era parecchio. Non disse niente, in attesa.
-Zayn... devo parlarti di una cosa- esordì, infine.
Il ragazzo annuì.
-Ho venduto il mio appartamento. Con l'aiuto di Niall e di Anne avrei trovato una sistemazione poco distante. E volevo parlarti di questo-
Zayn aggrottò la fronte.
-Io... io mi chiedevo se tu...se tu volessi condividere l'appartamento... con me-
Zayn sgrano' gli occhi, ammutolito.
-Vorrei che questa.. cosa tra noi... progredisse. Non voglio metterti pressione, non voglio nemmeno che tu ti senta il fiato sul collo, ma ecco... io qui sono un ospite temporaneo, e vorrei trovare una sistemazione in cui sentirmi a casa mia. Capisci cosa intendo?-
-Sì. Mi va. Va bene!- Sbotto' Zayn, buttando fuori un sospiro come se l'avesse trattenuto per ore.
-Bene. Sono contento- sorrise Liam, accarezzandogli una guancia col dorso dell'indice.
Zayn lo abbracciò, stringendolo fortissimo, quasi da fargli male, mentre mille emozioni gli scoppiavano in petto. Liam era diventato, piano piano, indispensabile. Con calma si era ricavato uno spazio nel suo cuore sempre più grande, centimetro dopo centimetro, senza mai fargli pressioni, e lui lo amava per questo. Liam lo aveva capito. Lo aveva spalleggiato, lo aveva incoraggiato, e poco alla volta Zayn aveva ritrovato quella scintilla di amor proprio che gli aveva permesso di dare di nuovo fiducia agli altri.
-Anch'io vorrei tanto portare questa storia ad un altro livello- gli mormorò sul collo, tenendolo stretto per fare in modo che non lo guardasse in viso. Sentì Liam irrigidirsi lievemente, mentre con una mano percorreva il suo torace, fino al bottone dei jeans.
Il cuore pareva scoppiargli in petto. Voleva farsi forza. Cercando di calmarsi, sgancio' con qualche difficoltà il primo bottone, mentre Liam lo lasciava fare.
Rimase in silenzio, fermo, soltanto la punta delle dita infilate sotto al bordo. Era un baratro. Era come decidere di gettarsi nel vuoto; ci voleva coraggio.
Esitò. Liam rimase immobile, solo si girò lievemente per baciarlo su una tempia.
Zayn strinse gli occhi, avanzando di qualche centimetro sotto alla stoffa stretta, sganciando con la sola pressione i bottoni e sfiorando lievemente una morbida peluria.
Liam si fece forza, restando immobile anche se desiderava soltanto tirarselo addosso e consumarlo, sentirlo, respirarlo, ma capendo il suo bisogno di trovare il coraggio.
Zayn degluti', la bocca riarsa, il cuore che pareva volergli esplodere in petto, mentre pensava "questo è Liam". Fece avanzare la mano fino a toccarlo. Eccolo. Era liscio, era morbido, era già quasi eretto, costretto dai boxer e dai jeans, e lui si morse con forza un labbro, mentre liberava l'erezione di Liam. Rimasero in silenzio, fermi.
Zayn provava malessere, ma si concentrò sull'odore di Liam. Non sul suo profumo, che oramai conosceva bene, e nemmeno su quello dello shampoo o dell'ammorbidente dei suoi abiti. L'odore rassicurante della sua pelle. Quello che accompagnava le sue notti libere da incubi, quando dormivano insieme. Quello che lo calmava, che lo istigava, che non era mai stanco di odorare.
Accarezzo' l'asta turgida, sentendo fremere il giovane nonostante questi si fosse imposto di stare fermo.
-Posso...?- Sussurro' Liam, facendolo sobbalzare. Zayn chiuse gli occhi, sopraffatto. -Fermami, se non vuoi...- continuò Liam, scendendo con una mano verso i suoi fianchi, mentre l'altra lo cingeva per tenerlo stretto al suo petto. La mano di Liam percorse il suo ventre, accarezzando la sua pancia, per poi andare sotto al bordo dei suoi pantaloni. Zayn trattenne un sospiro, soggiogato dalla voglia e dalla paura allo stesso tempo.
-Puoi fermarmi in qualsiasi momento- ripeté Liam, avanzando lentamente, sempre più lentamente, mentre la mano di Zayn accennava qualche movimento su e giù su di lui, scoordinato, in balia delle sensazioni discordanti che stava provando.
Liam lo accarezzo' a lungo sul pube, gentilmente, procedendo lentamente. Troppo lentamente. Zayn era straziato. Voleva di più, ma non voleva allo stesso tempo. Gli salirono le lacrime agli occhi, mentre Liam all'improvviso si muoveva di nuovo: baci gentili sulle sue palpebre chiuse, baci sulle guance rigate di lacrime, carezze tra i capelli, mentre la sua mano finalmente afferrava il suo membro eretto ed imitava il movimento che stava facendo lui stesso sull'erezione di Liam. Il desiderio, potente e denso come miele, si fece spazio nelle sue viscere. Sentì montare il piacere, assieme alla paura ed al malessere, ma i baci di Liam tenevano a bada l'angoscia ed all'improvviso non ce la fece più. Venne a fiotti densi nella mano di Liam, sentendosi cedere le ginocchia. Liam posò la propria mano sopra alla sua e con due decise stoccate raggiunse il proprio orgasmo, il cuore che galoppava e rimbombava contro l'orecchio di Zayn, che era stato appoggiato al suo collo tutto il tempo.
Liam lo abbraccio' forte. Zayn si sentiva senza consistenza. Quando il giovane lo cullo', il ragazzo sentì un senso di struggimento. Liam lo stava coccolando. Quel pensiero gli fece salire di nuovo le lacrime agli occhi.
-Stai bene?- Gli sussurro' Liam, accarezzandogli il viso e scostandogli i capelli della fronte.
-Sì. Sto bene- lo assicurò lui.
-È tutto nuovo anche per me. Voglio che sia bellissimo per te come lo è per me- continuò Liam, e Zayn gli sorrise.
-È stato un bel regalo di compleanno-
-Ma il regalo lo hai fatto tu a me- preciso' Liam, scuotendo la testa.
-Quindi non mi hai fatto un regalo?- Scherzo' il ragazzo per alleggerire l'atmosfera.
-Come no. Aspettami qui- lo sorprese Liam, sciogliendo l'abbraccio all'improvviso per ricomporsi ed uscire dalla stanza, lasciandolo perplesso.
Tornò dopo un minuto, con una locandina arrotolata in mano.
-Sei pronto?- Sorrise.
-Mi stai facendo preoccupare-
-Tu odi ricevere regali, lo abbiamo capito tutti. Ed allora con Eddie, Louis ed Harry si pensava ad una cosa...-
Liam srotolo' la locandina. C'era l'insegna del Black&White, e sotto una serie di quattro date.
Date in cui si sarebbe esibito Harry.
-Ma siete pazzi? Non siamo in grado di garantire la sicurezza per eventi del genere- esclamò lui.
-Niall ci ha aiutato, ovviamente. Il management di Harry provvederà alla sicurezza. Non preoccuparti-
-Ma... il locale non è abbastanza grande-
-Saranno serate a numero chiuso, non temere. Saranno dei mini concerti privati. Gratuiti-
Zayn strabuzzo' gli occhi.
-Ma... ma... perché fate tutto questo?-
-Per te, amore. Perché te lo meriti-
-Io non so cosa dire... come mi hai chiamato?- Realizzò all'improvviso aggrottando la fronte.
Liam rise, e lo spinse all'indietro sul letto, ingaggiando una lotta scherzosa:
-Mi sono sbagliato-
-Certo, brutto idiota-
-Adesso ti riconosco, Malik. Allora, ti piace il tuo regalo?-
-È eccezionale; secondo me non è farina del tuo sacco- rispose con aria strafottente.
-È un'idea di Louis- ammise Liam con una smorfia.
Zayn rise di cuore, scuotendo la testa e facendo una carezza sulla guancia del suo ragazzo.
21/04/2017 Sorpresa😁😁😁
Auguro a tutte ed a tutti un buon weekend lungo; io lo trascorrero' in montagna con la mia famiglia tutta riunita, finalmente❤
Ci risentiamo dopo martedì!
😘😘😘
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