62. Come un'Aquila
The world is spinning
like a weathervane
Fragile and composed
Though I am breaking down
again...
Tommee Profit (feat Fleurie) - Hurricane
https://youtu.be/3FV5w1ItblQ
~
Scava il cuore.
Brandelli insaguinati.
Grondano come pioggia d'inchiostro,
su un suolo gravido di peccati.
Te lo sbriciola.
Fragile come sussurri nel vento,
parole dimenticate nelle menti sconfitte.
Solo chi ama, ne afferra l'impugnatura,
Più l'affonda,
più si lascia entrare.
Diviene cenere,
fiamme che ardono.
Risorgi,
Sorridi. Brucia.Vivi.
~
Emily e William si allontanarono, straziati e col capo chino, stretti l'un l'altra. Portarono con loro Ivan, per concederci un momento di intimità.
«Vieni con noi...»
«Non posso, Sam.»
Cuori abbracciati, trafitti dalla stessa lama. Fili invisibili ci legavano a un destino atroce.
«Devo seguire i suoi ordini. Non posso fare altrimenti.» Appoggiò la sua fronte alla mia. «Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, Sam. Mi vedo riflesso nei tuoi occhi, mi vedo una persona migliore, quella che non credevo di poter essere.»
«Perché lo sei già, Nicholas» gemetti, afferrandogli il viso tra i palmi.
«Vedi luce dove non ce n'è, Sam.»
«Sei un figlio della luna come me. Sono le ombre quelle che ci rendono speciali. Stai solo guardando nel modo sbagliato.»
Il calore sotto le dita, lo strazio dello zigomo, il taglio seghettato al labbro.
«Voglio imparare a essere quello che mi chiedi. Voglio combattere per accettare le mie ombre. Ma devo tenerti al sicuro prima, o niente di tutto ciò avrà senso. Sei l'unica che mi ha visto per quello che sono e non si è allontanata da me, Sam.»
«Ti amo, Nicholas, con tutte le ombre e le cicatrici» sussurrai, vera e tremula.
«Ti amo, Sam, figlia della mia stessa luna.»
Mi baciò, labbra e corpo, stringendomi a sé. Desiderai creare certezze che non avevamo, puzzle solo nostri in mezzo alle eclissi di cuori.
Mi avvinghiai a lui. Approfondì il bacio, come solo la disperazione poteva chiedere. Fragile e umido, ansante e tramebondo.
Si separò da me, docile e tormentato. «Dobbiamo andare, non abbiamo più tempo.»
Si tolse un braccialetto e me lo fece scivolare oltre la mano; lo chiuse con la fibbia, circondandomi il polso. Era fine, di un colore tendente al blu, fulgido come solo il metallo poteva essere.
«Tienilo sempre con te, sempre. Non lo togliere per nessun motivo. Mai. È la mia garanzia di saperti illesa.»
Forse fu per la vicinanza con Ivan, per le orecchie indiscrete che avrebbero potuto cogliere i nostri discorsi. Ma non aggiunse altro, non mi concesse nessuna spiegazione.
Si sollevò, mantenendo le dita intrecciate alle mie.
I rumori dell'aeroporto tornarono tutti insieme. Reali e brutali.
«Li affido a te, Ivan. Sbarazzati dei modi in cui possono rintracciarli, portali dove non li troveranno.»
Ivan annuì con diffidenza.
«Sam ha un chip sottopelle.» Nicholas mi indicò il braccio. «Glielo ha impiantato Black stanotte. Si trova nell'avambraccio. Dovrai toglierglielo, senza distruggerlo, e depositarlo su un mezzo di trasporto o qualsiasi altra cosa che non si fermi mai. Deve essere attivo per far finta di essere ancora sul corpo di Sam, in modo tale da ingannarli. »
Mi tastai alla ricerca della protuberanza, ma non trovai niente se non il raschiare spiacevole della stoffa con le croste delle ferite.
Chinò il viso nella mia direzione. «La useranno, stanne certa. Quando sarà il momento, verranno a cercarti.»
«E perché dovrebbero?» chiese Ivan.
«Perché Sam è la mia garanzia. Sanno che farei di tutto per lei, la useranno come leva per controllarmi. Se hanno Sam, diventerò il loro burattino.»
Ivan si abbuiò; il mio cuore si crepò nella naturalezza con cui aveva messo l'anima a nudo.
«Troverò il modo di andarmene da BlackMoon, di andarmene per sempre e loro lo sanno. Lasciate il chip attivo e in movimento, quando verranno a cercarti avremo almeno un vantaggio.»
«E tu?»
«Ti troverò, Sam. Sistemerò tutto e ti troverò.»
Ivan si avvicinò a me, allungandomi una mano che non afferrai.
«Me lo prometti?» chiesi, ancora aggrappata a lui.
Nicholas si chinò afferrandomi il viso. «Te lo prometto.»
Mi baciò con un desiderio di infinità, di tempo che non avevamo, di futuri scolpiti nell'incertezza.
Ci separammo in quello che fu lo sguardo più lungo che avessi mai rivolto a qualcuno, desiderosa di imprimermelo nelle pupille, di scolpirmi nelle sue. Lo guardai con occhi ricolmi di lui, di quel dolore con cui si sorreggeva il fianco, con quella spietatezza che gli affilava le ombre del volto.
Ci imbarcammo con quei pochi bagagli che erano i resti distrutti di vite abbandonate.
Gli occhi ricolmi di lui.
Ci sedemmo sui sedili dell'aereo col silenzio grave di chi sta abbandonando una parte di sé, mentre il resto del mondo rideva ebbro di una partenza che ha una data di ritorno.
Con le vene ricolme di lui.
L'Inghilterra rimpicciolì sotto di noi, oltre il finestrino.
Con i battiti ricolmi di lui.
Lacrime mi bagnarono il viso. Il mondo mi aveva sopraffatta, distruggendo tutto, ancora una volta, ancora di più.
Con brividi ricolmi di lui.
Sola, con Nicholas stretto in ogni scheggia tenebrosa e spezzata del cuore.
Sola, con quella nuova me che voleva vibrare, volare alto; aquila nel cielo, oltre i destini, oltre le sofferenze, oltre le verità taciute.
Sola, come un'aquila che dispiega le ali nell'audacia della propria libertà mancata.
NDA:
Vorrei stringervi tutti in un abbraccio... perchè un po' ce lo meritiamo, così come se lo meritano i nostri personaggi.
Chi come Sam non aveva capito che Nicholas non sarebbe partito con loro?
Chi ci aveva visto lungo su Ivan e il padre?
Che poi... vi sfido a districare la matassa dei misteri che ancora si annidano nelle vicende...
Ora sì che do il via alla vostra creatività. ;)
Vi ringrazio per essere giunti con me fino a queste parole.
Per avermi permesso di guidarvi fra i mondi dei figli della luna e di tutto ciò che si cela in loro.
GRAZIE.
Dopo i ringraziamenti arriverà il prologo del secondo.
Si accettano scommesse sul dove continuerà il secondo e sul come.
Ci vedremo prestissimo.
Grazie figli del Sole e della Luna,
Grazie.
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