Ruby Bridges. 🩷

Breve introduzione

Ruby Bridges fu la prima bambina afroamericana a frequentare una scuola "per soli bianchi". Nonostante al tempo questa cosa fosse stata una controversia, oggi è ricordata come attivista è rivoluzionaria.

La vita

Ruby nasce a Tylertown, Mississippi, ma a quattro anni la sua famiglia si trasferì a New Orleans. All'età di sei anni i suoi genitori decisero di mandarla a scuola a New Orleans, ma il padre ne era in realtà molto preoccupato.

Lei e altri sei bambini dovettero fare un test per essere ammessi alla William Frantz Elementary, che potevano frequentare solo bambini bianchi. Solo lei passò la selezione, gli altri decisero di cambiare scuola o furono spostati.

Il primo giorno e per tutto il primo anno, la piccola Ruby fu scortata da marshall federali insieme a sua madre. Lei era la prima bambina nera ad entrare in una scuola bianca.

Secondo le testimonianze di Ruby, le sembrava fosse Mardi Gras (martedì grasso): una folla di persone bianche gridava, la insultava e le lanciava cose, probabilmente insieme ai loro bambini piccoli. Charles Burks, ex marshall degli Stati Uniti, racconta che la piccola non ha mai pianto, ha dimostrato molto coraggio e "ha marciato come un piccolo soldato" (non so se sia la migliore analogia da fare ma suppongo abbiate capito).

Alla sua ammissione, molti genitori ritirarono i propri figli dalla William Frantz e tanti insegnanti si rifiutarono di insegnarle. L'unica che accettò di essere la sua maestra fu Barbara Henry, che per oltre un anno insegnò a lei soltanto visto che nessun altro voleva essere in classe con lei.

Nel secondo giorno di scuola, un pastore metodista di nome Lloyd Anderson Foreman, decise di fermare la follia di quella ignobile protesta e portare la figlioletta Pam a scuola, nonostante la presenza di Ruby. Da lì altri genitori ricominciarono a portare i propri figli e la situazione si calmò.

Vi furono altri casi di estremo razzismo nei confronti di Ruby, tra cui una donna della mensa che ogni giorno minacciava di avvelenarla (motivo per cui poteva mangiare solo ciò che si portava da casa), ma ebbe anche molto sostegno, come dallo psichiatra infantile Robert Coles.
Oggi tiene discorsi pubblici e racconta con fierezza e forza la sua storia al mondo intero.

Opinione personale

Quella di Ruby Bridges è una vicenda che mi spezza il cuore. È inammissibile, inconcepibile che una bambina innocente, che non ha cattive intenzioni o idee di violenza e che vuole solo studiare e giocare come tutti gli altri bambini, sia trattata in questa maniera da degli adulti, che dovrebbero saper ragionare e imparare la tolleranza. Questo racconto va anche ad insegnare che i bambini sono sempre bambini: ognuno ha il diritto di vivere l'infanzia in modo spensierato, giocando e imparando come si deve, ricevendo l'amore e la cura di una famiglia ed essere senza preoccupazioni (a parte risolvere quei labirinti sopra i barattoli delle bolle di sapone).

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