Capitolo 7

Mi sveglio di colpo dopo il solito incubo, ho sognato di nuovo i miei genitori.

Mi mancano così tanto, è normale... lo so, ma molti di voi non possono capire che significa perdere le persone che ti sono state accanto sempre, le persone che ti hanno vista crescere, quelle che hanno dato tutto solo per te, per il tuo bene.

Significa che anche una parte di noi è morta, è andata via... vuol dire che ora siamo soli senza coloro che ci hanno insegnato ad affrontare le difficoltà e ci hanno mostrato cosa realmente significa la parola "amore".

Loro sono stati coloro a cui chiesi che cosa significasse quella parola, quel sentimento... per rispondermi mi raccontarono la loro storia, del loro incontro inaspettato e dell'arrivo di me e mio fratello. E capii, sì, capii perfettamente il significato della parola "amore", e loro due ne erano l'esempio.

Mi siedo sul letto e mi guardo in torno, Mark non c'è, al suo posto trovo solo un biglietto.

"Scusa piccola, sono dovuto andar via per dei problemi nella gang, nulla di grave... tranquilla. Ci vediamo fra 8 giorni principessa, baci dal tuo cretino -Mark"

Sorrido leggendo la sua firma... Mi dispiace che sia andato via senza svegliarmi ma sono felice che fra 8 giorni lo riavrò fra i piedi, non riesco a stare senza di lui.

Peccato però che fra 8 giorni entro al college. Mi hanno pure sistemata nel dormitorio maschile per almeno un mese. Spero vivamente di non capitare in camera con Cameron perché non lo sopporterei. Se la fortuna fosse dalla mia parte in camera con me ci sarebbero Mark e John... Ma con la sfiga che mi perseguita da quando sono nata finirò in stanza con Cameron e mi suiciderò il primo giorno di scuola, dopo averlo ammazzato a sprangate.

Dopo tutte queste riflessioni mi alzo dal letto e, dopo aver preso i vestiti, vado in bagno a fare una doccia. Prima di spogliarmi, in bagno, controllo l'orario dal cellulare: 10:26.

Mark deve essere partito molto presto, ma non continuo a parlarne altrimenti ci scrivo un libro e questo non è esattamente il mio obbiettivo.

Faccio la doccia e appena esco dal bagno, vestita con dei leggins neri e una fascia nera, i piedi scalzi e i capelli avvolti dall'asciugamano, mi ritrovo davanti Nash.

Io:-Giorno-

Nash:-Buongiorno- mi sorride per poi entrare in bagno

Ha un bel sorriso.

Rientro in camera e mi faccio il letto, poi mi tampono un po' i capelli ed inizio ad asciugarli, accorgendomi ben presto che il colore sta diventando più chiaro. Asciugo i capelli con il phon, pensando a cosa potrei farmi da mangiare oggi.

Magari potrei fare dei biscotti, o comprarli... si forse sarebbe meglio comprarli... in ogni caso voglio mangiare degli stupidi biscotti con le gocce di cioccolato.

E sì, dovete immaginarmi aggressiva in questo momento.

Superato il mio attimo di pazzia spengo il phon e lo rimetto a posto.

"Come mi annoio oggi?" penso buttandomi sul letto come se dovessi fare degli angioletti sulla neve, con le braccia e le gambe aperte.

Okay l'ultima frase suonava male.

Sono troppo annoiata per stare a casa. Ma sono troppo pigra per uscire. Ho troppo sonno per restare sveglia ma ho dormito troppo per tornare a dormire.

Claire. Scrivo a Claire.

Prendo il cellulare e le invio un messaggio.

Io: Ciao scema

Claire: Hey Mark te lo ha detto?!

Io: Sì e sono felicissima

Claire: Anche noi lo siamo, peccato che io sia al terzo anno e voi al quarto

Io: Ti bastava studiare l'anno scorso, anziché fare la bad girl

Claire: Sta zitta che pure tu non hai aperto libro l'anno scorso

Io: Pensi che quest'anno cambierà qualcosa? AHAHAH

Claire: Ecco, se partiamo così tu resti in quarta a vita.

Io: Dai non essere pessimista, ci promuoveranno quest'anno

Claire: Non siamo nemmeno al primo giorno di scuola e stiamo già parlando di bocciatura? Non siamo mica così messe male AHAHAH

Io: Sì infatti cambiamo argomento ahah

Claire: Oggi vado a comprare tutto quello che mi serve per la scuola

Io: Oddio io lo avevo scordato, ci sentiamo stasera okay?

Lascio il telefono sul letto e corro in camera di Taylor.

Io:-Taylor mi serve un favore-

Taylor:-Che ti serve?- dice senza nemmeno guardarmi, mentre è intento a guardare la tv stravaccato nel suo letto

Io:-Hai il numero di Jason?-

Taylor:-La finestra di camera tua coincide con la finestra di camera sua, tiragli qualche sasso... ah comunque Nash mi ha detto che oggi non può passare per la sfida, sua sorella ha la febbre- dice indifferente

Non me ne ero accorta, ma non è questo che mi serve al momento.

Aspetta da quando Nash ha una sorella?

Io:-Mi serve il numero dai!- insisto

Taylor:-Chi ti dice che io lo abbia? Lo odio- allarga le braccia guardandomi negli occhi

Io:-Proprio perché lo odi ce l'hai, così se ti chiama puoi chiudergli il telefono in faccia-

Taylor:-Acuta osservazione, ma ho solo il numero vecchio- dice così esco dalla sua stanza sbuffando

Scendo al piano di sotto e vado direttamente verso la porta d'ingresso, esco e attraverso il vialetto diretta verso casa di Jason.

Suono il campanello e fortunatamente ad aprirmi è lui.

Jason:-Hey Elizabeth, non ti aspettavo- dice lasciandosi scappare un sorriso

Io:-Disturbo?- chiedo nervosa... o forse imbarazzata, non so nemmeno come mi sento

Jason:-No assolutamente, entra- mi invita ad entrare ma scuoto la testa

Io:-Sono qui solo per chiederti se potevi accompagnarmi a comprare delle cose per la scuola, non ho nemmeno lo zaino-

Jason:-Beh io ci sarei andato più tardi, andiamo insieme se vuoi... Fra un'ora va bene?-

Io:-Sì certo, tanto io sono pronta- sorrido

Jason:-Dai entra, ci facciamo due chiacchiere intanto... se tu sei già pronta io devo cambiare la maglia e pettinarmi-

Io:-Va bene- entro in casa e mi lascio guidare fino in camera sua

Jason:-Pensavo di essere l'unico a fare tutto all'ultimo momento-

Io:-Beh io di solito non faccio le cose all'ultimo minuto ma a una settimana prima della scuola siamo un po' in ritardo- dico trattenendo un sorriso, seduta sul letto

Jason:-In effetti- dice mentre apre il suo armadio

Prende una maglia nera a maniche corte e la poggia sulla scrivania di fianco.

Jason:-Ti da fastidio se mi cambio la maglia?-

Io:-No no fa pure- dico per niente imbarazzata

Sono curiosa.

Resta di spalle e si toglie la maglia, buttandola sulla sedia vicino alla porta, prende la maglia pulita e la indossa non troppo velocemente.

Dio che spalle.

Che schiena.

Che fisico.

Basta lo posso anche ammettere: Jason è bellissimo.

Dopo un po' usciamo di casa e decidiamo di andare con la sua moto.

Io:-Carina- dico vedendo la sua moto

Jason:-Di solito le ragazze non dicono così la prima volta che la vedono- dice quasi sorpreso

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Alla nostra protagonista non piace più di tanto la moto di Jason, poor, c'è rimasto male ahah.

Che ne dite?

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