Capitolo 5

Mi sveglio di colpo in seguito al mio solito incubo, mi guardo intorno e vedo Jason, faccio mente locale, ieri notte stavamo parlando e ci siamo addormentati, non so perché sia ancora qui ma ho troppo sonno per pensare.

Mi alzo dal letto e dopo aver preso l'intimo e una maglia lunga nera vado in bagno a farmi una doccia. Ritorno in camera appena in tempo per vedere il risveglio di Jason, è così dolce quando dorme ma da mezzo addormentato... quando è mezzo addormentato la sua faccia non ha prezzo. È il massimo della tenerezza.

Mi siedo sul letto a pensare, e se mi piacesse? Mi dovrà passare ovviamente, ma non penso che lui mi piaccia, magari mi ispira solo come amico, sì deve essere così, lo sto trattando troppo bene, lo so, ma mi ispira fiducia ed è carino, molto carino... quegli occhi verdi poi, roba da perdersi dentro.

Si sveglia del tutto e mi guarda.

Io:-Buongiorno- gli dico sorridendo

Jason:-Che ci faccio qui?- dice con la voce impastata, sedendosi con la schiena poggiata sulla testiera del letto.

Io:-Ci siamo addormentati mentre parlavamo, ricordi?- gli ricordo e lui mi guarda

Jason:-Ah già... beh forse sarebbe meglio che io torni a casa, sarà tardi- dice stiracchiandosi

Io:-11:30- dico guardando l'ora dal telefono

Jason:-Abbiamo parlato per ore-

Io:-Sì abbiamo fatto tipo le 3 del mattino-

Jason:-Siamo crollati- ride

Si alza dal letto e si mette le scarpe, poi scendiamo giù insieme e lo riaccompagno fino alla porta, lo saluto con un bacio sulla guancia ed un "Ciao" sussurrato, lo osservo mentre cammina per il vialetto, ha un culo da urlo secondo me. Si gira per un'ultima volta prima di uscire dal giardino, ci scambiamo un sorriso.

Richiudo la porta e vado dritta in cucina per fare colazione, mi preparo un caffè macchiato e lo bevo tranquillamente seduta su uno degli sgabelli della penisola in cucina.

Taylor:-Sexy con quella maglia, è di quell'idiota?- sbuca dal nulla, lo ha fatto ancora

Io:-Buongiorno anche a te, Taylor. Grazie e no, la maglia è mia, ieri Jason aveva una camicia e poi perché mai dovrei avere addosso dei suoi vestiti-

Taylor:-Beh sai, quando ti porti a letto una ragazza, prestarle una maglia la mattina dopo mi sembra il minimo- dice tranquillo, come se avesse detto una cosa normalissima

Io:-Non siamo andati a letto insieme- dico chiarendo la situazione

Taylor:-Meglio, almeno non devo picchiare nessuno stamattina- dico ed alzo un sopracciglio in risposta

Io:-Anche se fossimo andati a letto insieme perché avresti dovuto picchiarlo? Mica sono affari tuoi-

Zia:-Litigate già appena svegli?- chiede la zia entrando in cucina, ignara dell'oggetto della conversazione

Taylor:-Zia oggi vado a pranzo fuori, va bene? Vado da Nash-

Zia:-Per me va bene, poi avvisa tuo padre- gli dice dandogli una pazza sul braccio

Taylor:-Elly vieni anche tu? Siamo solo io, tu e i fratelli Grier- mi propone sotto gli occhi curiosi della zia

Io:-Se la smetti di chiamarmi Elly vengo- dico scontrosa alzando gli occhi al cielo

Non capisco perché continui a chiamarmi così, Elly va bene per una bambina di 4 anni, io ne ho 17 cazzo.

L'ora di pranzo arriva velocemente così metto un top nero a maniche corte e un paio di skinni neri strappati al ginocchio. Allaccio al volo le vans mentre ignoro le ripetute urla di Taylor, non mi farò mettere fretta da lui. Metto una bandana nera e il rossetto viola in perfetto abbinamento con i capelli, poi salgo in macchina con Mister Bandana Man.

Dopo poco arriviamo a casa di Nash, quello con gli occhi azzurri mi pare, è davvero carino, praticamente sono venuta solo per quello... e anche perché non avevo voglia di stare a casa per pranzo.

Scendiamo dalla macchina e attraversiamo il vialetto di una casa rossa, Taylor bussa alla porta e ad aprirci è una signora intorno ai quarant'anni, ci sorride, mi presento come la sorellastra di Taylor ed entriamo.

Già, la sorellastra... Anche Taylor ne è rimasto sorpreso ma non sapevo che dire.

Nash:-Ciao Taylor, Elizabeth pensavo non avresti accettato di venire, sono felice che tu sia qui- mi sorride venendomi incontro

Dio ma non c'era bisogno di un poema, a me bastava un semplice ciao.

Io:-Ciao Nash, sono felice del tuo invito- sorrido, in realtà non mi importa più di tanto ma ogni tanto cercare di fare le persone educate non guasta, in fondo non mi ha fatto nulla di male.

Nash:-Taylor sali da Hayes- dice e vedo Taylor obbedire, andando verso le scale

Io:-Hayes?- penso di essermi persa qualcosa

Nash:-Mio fratello, c'era anche l'altra sera- dice ma non riesco a collegarlo a nessuno dei visi che mi ricordo

Io:-Ah sì ho capito- fingo sorridendo

Nash:-Stai bene vestita così e quei capelli, wow i capelli sono pazzeschi- dice entusiasta

Io:-Grazie, beh amo colorare i capelli-

Nash:-Ma anche tu con le bandane? Ti prego non dirmi che ne sei ossessionata anche tu come Taylor-

Io:-Amo le bandane ma non le considero un'ossessione- trattengo una piccola risatina nervosa

Saliamo le scale ed entriamo in una stanza, ci sono già Taylor e Hayes credo. Ha gli stessi occhi di Nash, si notano da lontano, sono bellissimi... parlo dei loro occhi, non dei ragazzi, ovviamente.

Hayes:-Piacere Hayes- mi sorride alzando la mano e sventolandola per aria

Io:-Elizabeth- dico soltanto, accennando un sorriso

Hayes:-Lo so- sorride facendomi l'occhiolino

La situazione viene interrotta dalla signora che prima ci ha aperto.

X:-Ragazzi è pronto- dice per poi sparire dietro la porta, nel corridoio

Scendiamo anche noi e pranziamo tutti insieme, un pranzo leggero ma squisito. Una semplice insalata e degli hamburger.

Durante il pranzo parliamo del più e del meno, per un attimo hanno provato a chiedere qualcosa sul mio passato ma ho evitato un paio di volte l'argomento. Il meglio è arrivato quando Nash ha preso le birre e ho visto la faccia di Hayes quando l'ho bevuta davanti a lui. Era esterrefatto, come se non avesse mai visto una ragazza bere della birra.

Questa città è strana.

Nash:-Sarebbe bello fare una partita a fifa ma non vorrei tagliare fuori Elisa- dice rivolto a Taylor

Io:-Pensi che io non sappia giocare?- lo guardo incrociando le braccia, alzando un sopracciglio. Siamo in camera di Nash, Taylor e Hayes sono seduti sul letto mentre io e Nash siamo in piedi di fronte a loro

Nash:-Senza offesa ma... Beh sei una ragazza- dice imbarazzato

Scusa, cosa?

Io:-Passami il joystick e preparati a perdere- gli faccio un occhiolino e mi siedo sul letto accavallando le gambe. Lui mi fa un sorrisetto strano e va ad accendere la play.

In conclusione? Ho vinto 3-0 in una sfida contro di lui e Taylor per poco non mi abbracciava, ho avuto la fortuna di accorgermi prima di questo pericolo, così sono riuscita a fermarlo.

Ma ti pare che mi abbracci? Giù le mani sottospecie di maschio con gli ormoni a mille.

Nash:-Magari potremo fare qualche altra partita, con qualche altro gioco- propone

Oh sì, non vedo l'ora di sbatterti in faccia la sconfitta un'altra volta. Odio quando i maschi credono che tu non sappia fare qualcosa solo perché sei una ragazza, è terribilmente sbagliato pensare una cosa del genere.

Io:-Ti sfido a battermi con il mio gioco preferito, è un gioco vecchio ma lo adoro, vediamo se sei abile con la spada... visto che con il pallone non riesci a battermi.- lo guardo con aria di sfida

Nash:-Domani da te a quest'ora?-

Io:-Perfetto- dico e sento in sottofondo Taylor e Hayes parlare

Taylor:-Secondo me finiscono a scopare-

Hayes:-Beh lei è figa eh-

Taylor:-Sì ma è psicopatica- continuano a parlare come se non li sentissimo ed è piuttosto fastidioso

Hayes:-Guarda come la sta guardando Nash- dice ridendo

Mi giro verso di loro e li fulmino. Dopo un po' Taylor mi riaccompagna a casa ed io corro sul divano per vedere la tv.

Taylor:-Mi dai il tuo numero?- sbuca dal nulla, mettendosi davanti alla tv, impedendomi di continuare a guardare il programma.

Io:-Spostati-

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Uhh la protagonista è un po' aggressiva, secondo voi esagero? Tranquille il prossimo capitolo è in arrivo :)

-Nenne23

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