Capitolo 38

Taylor:-Devo darti il mio regalo, ricordi?- mi dice all'orecchio, provocandomi degli strani brividi sulla schiena

Sclero.

Attendo in silenzio che tiri fuori un pacchetto, una bustina o qualunque altra cosa somigli ad un regalo.

Taylor:-Chiudi gli occhi- mi dice ed obbedisco, ma sia chiaro, è la prima e ultima volta che faccio ciò che mi dice!

Sei sempre la solita.

Taylor:-Non sbirciare!- continua poi, riportandomi alla realtà

Io:-Non sto sbirc-- sto per dire ma sono costretta ad interrompermi, quando sento le sue labbra stampate sulle mie

Cosa?

Rimango spiazzata, sgrano gli occhi ma ricambio solo dopo qualche secondo. Non so perché lo sto facendo, ma è strano.

Chiudo gli occhi, le sue labbra sanno di tequila, limone e sale.

E pensare che tu, sfigata, la tequila non l'hai neanche notata!

Non è importante ora.

Continuo a baciarlo, le sue mani mi tengono stretta sui fianchi mentre io tengo le mani sulle sue guance.

È fantastico.

Non avrei mai pensato ad una cosa del genere, ma non è così male, è una sensazione strana, diversa, come se mi desiderasse, come se fossi la sua priorità.

Si allontana lentamente dalle mie labbra, riapro gli occhi, ha ancora le labbra schiuse, fissa le mie.

È successo tutto in pochi secondi, secondi interminabili, avvolti da un silenzio per nulla imbarazzante.

Io:-Perché?- riesco solo a chiedergli, riprendendo un po'di fiato

Taylor:-Era il tuo regalo di compleanno- dice soltanto, per poi fare un passo indietro e andar via

Mai avrei immaginato un suo bacio, mai avrei immaginato di ricambiare ma soprattutto, mai avrei immaginato di vederlo andare via, per poi vedere l'alba da sola, senza nemmeno una bottiglia in mano.

Neanche i depressi sono così depressi. Davvero.

Mi siedo in terra incrociando le gambe, puntata per vedere l'alba, da sola.

Mi fai così pena

Mi faccio pena da sola!

Sento un rumore, mi giro, è Cameron.

Oggi è serata vedo

Mattinata semmai, sono le 5 del mattino...

Cameron:-Posso?- chiede senza aspettare una mia risposta

Si siede accanto a me e mi passa una bottiglia di birra.

Yee ora mi fai meno penaa!

Io:-Sei un coglione- gli dico ricordando cosa è successo poco fa

Cameron:-Io ci provo a dimenticarti, ma non ci riesco proprio- dice bevendo qualche sorso di birra, senza guardarmi nemmeno per un secondo

Io:-Ma fammi il piacere, sei innamorato del sesso, non di me- gli dico imitandolo

Cameron:-Il sesso con te era eccezzionale- risponde girandosi verso di me

Mi giro a guardarlo, non lo abbiamo mai fatto, non capisco di che parli.

Io:-Io e te non lo abbiamo mai fatto!- esclamo allontanandomi di poco

Cameron:-Non intendevo il sesso fisico, ricordavo quando le nostre menti facevano l'amore- dice ed io, sentendo questa frase, sputo tutta la birra che ho in bocca, tirando un colpo di tosse

Io:-Ma ti sei drogato?!- gli chiedo guardandolo con gli occhi lucidi per la tosse

Se, per la tosse...

Sì! Per la tosse! E lo sai meglio di me, stronza.

Cameron:-E io che cercavo di essere dolce!- esclama alzando gli occhi al cielo

Io:-Tu spari stupidaggini e mi dici anche che cerchi di essere dolce? Non sono così ubriaca da crederti!- gli rispondo, per poi ricompormi

Dopo una discussione ben più articolata, facilmente riassumibile in un "Sei un idiota", mi ritrovo a vedere l'alba con una bottiglia vuota in mano e Cameron che cerca di dire cose dolci ogni due secondi.

Cameron:-Hey, per caso tuo padre era un ladro? Perché ha rubato due stelle dal cielo e le ha messe nei tuoi occhi- recita speranzoso

Io:-Mio padre è morto, per colpa tua fra l'altro- lo fulmino, per poi girarmi e fissare il vuoto

Cameron:-Sei bella come il sole!- esclama dopo, battendo le mani

Io:-Il sole acceca, Cameron- lo riporto alla realtà

Cameron:-Senti io a fare il dolce non ci riesco!- dice rassegnandosi

Non avrei retto un'altra sola frase di queste! Sono dannatamente mielose ma allo stesso tempo offensive, sentite e risentite, disgustose.

Io:-Non te lo ha chiesto nessuno- dico accorgendomi di aver voglia di una sigaretta

Cameron:-Sei una rompipalle-

Io:-Hai una sigaretta?- gli chiedo ignorando la sua affermazione

Cameron:-Non dovresti fumare Elizabeth, ti fa male- mi guarda serio

Io:-Non sono una tossico-dipendente, allora, hai una sigaretta, si o no?- gli dico iniziando ad innervosirmi

Cameron:-Sei piccola per fumare- continua

Elizabeth:-Ho 18 anni!- esclamo con la voce più alta di qualche ottava

Cameron:-Appunto, ti fa male- dice chiudendo il discorso

Apro bocca per dire qualcosa, ma poi penso che non ne vale la pena e non dico niente.

Cameron:-Non fare l'offesa- mi dice d'un tratto

Io:-Che diavolo ci fai qui, Cameron?- dico cercando di trattenere un urlo isterico

Cameron:-Volevo farti compagnia- dice soltanto, facendo spallucce

Io:-Sappi che sei di pessima compagnia- lo informo, lasciandomi scappare uno sbuffo

Cameron:-Lo so, ma sai, anche tu hai un carattere di merda- mi ricorda, con tono calmo

Io:-Se ho un carattere di merda puoi anche smetterla di fare l'idiota con me!- esclamo tornando a guardare il sole, che ormai è già sorto ed è contornato da striature rosa ed arancioni

Cameron:-Non è colpa mia se sono idiota, ma non puoi farmene una colpa, io non vengo a farti pesare il fatto che sei acida!- ribatte

Ma perché mi insulta..

Io:-Mi spieghi perché sei venuto qui ad insultarmi?- gli chiedo alzando gli occhi al cielo e trattenendo l'ennesimo sbuffo

Cameron:-Non sono venuto per insultarti, è che se fossi dolce sarebbe più facile-

Io:-Non sarò mai più dolce con te, un'occasione l'hai avuta- gli dico dura

Deve soffrire lui, non io.

Cameron:-So di averti perso, ma non lo accetto- risponde

Io:-Ti conviene accettarlo, perché io ormai con i ragazzi ho chiuso- rispondo alzandomi per andare via

Cameron:-E Nash?- incalza lui

Mi fermo, penso a cosa dire, poi mi giro e prendo parola.

Io:-Nash mi ha tradita- dico dirigendomi verso la mia camera

Gli uomini feriscono, tutti, in un modo o nell'altro. Quello perfetto non esiste, non ha senso cercare il principe azzurro, io sto bene da sola. La devo smettere di coprirmi gli occhi e far finta che non soffrirò.

Vengo riportata alla realtà dal suono di uno sparo, seguito da un urlo. Che diavolo è successo?

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Chi avrà sparato chi? Chi finirà in mezzo? Alla seconda domanda posso rispondere, Elizabeth si ficcherà nei guai:)

Che ne pensate?

-Nenne23

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