Capitolo 33

Il giorno del mio compleanno, dovrebbe essere bellissimo, divertente, felice, memorabile e bla bla bla, giusto?

E invece no. Mi sono alzata al rumore di un tuono, intorno alle sei del mattino. Sono caduta dal letto, ho fatto una doccia fredda e sono scesa a fare colazione intorno alle 08:30, visto che non sono più riuscita ad addormentarmi.

Zio non si ricordava nemmeno che giorno fosse oggi ma in fondo ci conosciamo da pochissimo, non è troppo tenuto a saperlo.

Un po' ti è dispiaciuto dai

Un po'.

Zia invece mi ha regalato un libro che avevo in mente di leggere già da tanto, un regalo sicuramente pensato e gradito.

I libri sono perfetti per ogni occasione.

Taylor invece, ha ben pensato di cercare di abbracciarmi mentre ero distratta. Sentendomi minacciata, istintivamente gli ho tirato un calcio nelle palle, così ora è sul divano con un pacco di ghiaccio sul cavallo dei pantaloni.

Lo avevamo avvisato.

0 contatto fisico. Non chiedo tanto.

Torno alla realtà quando mi rendo conto che è già mezzogiorno ed io sono ancora in pigiama.

Insomma, dopo questa mattinata "produttiva", decido di alzarmi dal letto e chiamare mio fratello. Mi manca, lui non può effettuare chiamate ma solo riceverle, quindi devo chiamarlo io se voglio sentirlo.

Al secondo squillo risponde la solita guardia.

X:-Chi cerca?- sento dire da una voce maschile, in tono duro

Io:-4356- dico direttamente, tanto se gli dico il suo nome perderei solo tempo.

Un minuto dopo sento la sua voce, dopo quasi due mesi.

Ryan:-Sorellina- mi dice con voce rotta

Io:-Ryan mi sei mancato così tanto- gli dico già in lacrime

Con lui le mie emozioni sono sempre state accentuate.

Ryan:-Anche tu piccola mia, Buon Compleanno sorellina- mi dice e a qual punto scoppio definitivamente a piangere

Io:-Grazie fratellone, sappi che ti sto vendicando, farò in modo che tu esca di prigione e Cameron venga incriminato- gli dico decisa, cercando di non singhiozzare

Ryan:-Appena uscirò da qui andremo a vivere insieme, ti va? Dobbiamo recuperare tutto il tempo che ci hanno tolto- mi propone e d'istinto annuisco, ricordandomi solo dopo che non può vedermi

Io:-Una bella casetta con la piscina- gli dico con gli occhi lucidi

Ryan:-C'è già qualche ragazzo che ti interessa?- mi chiede

Io:-Mi sono fidanzata da poco, mi piace veramente- dico timida

Ryan:-Oh... wow, beh dì a questo ragazzo che se ti fa del male torno in prigione felice- mi dice

È sorpreso, probabilmente anche geloso, ma forse vorrebbe solo tenere d'occhio la situazione.

Io:-Riferirò- accenno una risata

Ryan:-Come festeggerai il tuo compleanno?- mi chiede schiarendo la voce

Io:-Farò un pigiama party in camera mia, ci sarà anche Cameron, così da farlo soffrire anche stasera- gli dico, omettendo la storia dei messaggi su ask

Ryan:-Bene... mi raccomando fammi sapere e chiama più spesso, che io non posso effettuare telefonate- mi ricorda triste

Io:-Come va lì?- gli chiedo intristendomi

Ryan:-Beh non è così male, il cibo fa schifo e il mio compagno di cella si dichiara innocente dall'aver picchiato un poliziotto- mi racconta

Io:-Quanto ancora puoi restare?- chiedo guardando il soffitto per non far scendere le lacrime

Ryan:-In realtà dovrei andare, Buon Compleanno piccolina- mi dice, non faccio nemmeno in tempo a rispondere, sento un "Bip" insistente

Mi sfogo in un pianto liberatorio, nostalgico, che non serve a nulla se non a farmi sentire un po' più leggera. Mi mancherà averlo tra i piedi stanotte.

Asciugo tutte le lacrime e vado in cucina, dove mia zia ha preparato un pranzo che basterebbe per sfamare un reggimento, ma comunque degno di una Regina.

Lasagne, parmigiana, arrosto di maiale, patate al forno e insalata.

Un pranzo leggero direi.

Ma giusto per Natale dai!

Non riuscirò mai a finire una porzione di tutte queste cose.

Sì, mangi come un porco in astinenza, finirai tutto, tranquilla.

Ma che gentilezza, grazie davvero.

Diventerai un'obesa e rotolerai per le strade.

Woh. Che bella prospettiva di vita che abbiamo.

Intanto io splenderò nella mia bellezza

Ti ricordo che siamo la stessa persona.

Torno alla realtà quando ci sediamo tutti e quattro a tavola, iniziando a mangiare.

Dopo pranzo mi butto sul letto, pensando a come occupare il tempo. I ragazzi arriveranno fra 6 ore, nel frattempo devo fare qualcosa di produttivo.

Tipo guardare serie tv?

Tipo guardare serie tv.

Non è tanto produttivo, sai?

Chi se ne importa, voglio fare una maratona prima che arrivino.

E se invitassi Nash a venire prima?

Sì, è fattibile.

Avrò l'occasione per chiarire del tutto con lui, visto che in questi giorni ancora non l'ho fatto.

Fortunatamente, quando per messaggio gli chiedo di venire prima, non obbietta e 20 minuti dopo il campanello suona.

Scendo e apro, Nash, con una maglia blu e dei pantaloni beije, le solite nike nere e i capelli spettinati, fa capolino dalla porta.

Io:-Ciao...- dico esitante, a tratti imbarazzata

Nash:-Volevi parlare con me?- mi chiede serio

Annuisco e saliamo di sopra. Una volta seduti sul letto, prendo coraggio e proferisco parola.

Io:-L'ho presa un po' male l'altro giorno, scusami- gli dico senza guardarlo

Nash:-Ho sbagliato ad accusarti ingiustamente- risponde fissando il vuoto

Ingiustamente non proprio.

Sono solo dettagli.

Io:-Quindi pace?- gli chiedo girandomi a guardarlo, instaurando un contatto visivo difficile da mantenere

Nash:-Quindi pace- mi sorride, per poi baciarmi, in modo dolce ma allo stesso tempo bisognoso

Bacio dopo bacio finisco a cavalcioni sopra di lui, mentre lui mi tiene i fianchi e io mi godo il contatto delle nostre labbra.

Mi era mancato, non posso e non voglio negarlo.

Avrai pensato a lui sì e no due volte.

Finiscila, non è vero.

Sì invece.

Qualcuno bussa alla porta e faccio in tempo a scendere da sopra di lui poco prima che la porta si apra, rivelando Taylor.

Taylor:-Ciao Nash, Elisa dovrei parlare con te, puoi venire un attimo?- mi chiede

In questi giorni troppe persone vogliono parlare con me.

Sono così importante?

Annuisco preoccupata e getto un occhio su Nash, che lo guarda accigliato e nervoso. Taylor lo sta guardando male, mentre Nash sembra quasi implorante. Cosa cavolo mi deve dire Taylor?

Esco velocemente dalla stanza e andiamo a parlare in camera sua.

Taylor:-Forse è meglio se ti siedi- mi dice prendendomi dalle spalle per poi tirarmi giù, facendomi atterrare sul letto

Hey, quanta violenza!

Io:-Vuoi uccidermi?- gli chiedo fulminandolo

Taylor:-Sta zitta, ti devo parlare- mi dice secco, restando in piedi di fronte a me

Certo che è carino in versione seria.

Hey, no.

Invece siii!

Calma gli ormoni, teenager.

Taylor:-Hai presente quando Nash ieri ha detto che usciva con me e Jack?- mi chiede

Io:-Dove vuoi arrivare, Taylor?- dico stanca di tanti giri di parole

Taylor:-Nash ti ha tradita-

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E adesso? Quello che dice Taylor sarà vero? Forse sì, forse no.

Eheheh adoro.

Comunque la storia è più complicata da scrivere e ci metto di più, anche perché ho problemi di salute e una montagna di compiti da finire.

Spero riusciate comunque a seguire la storia, grazie a chi lo farà.

-Nenne23

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