Capitolo 18
Cameron:-Io una volta mi sono innamorato, e ti assicuro che non fa tanto schifo- dice guardandomi, io lo ignoro, sapendo perfettamente che o è una bugia, oppure non sono io quella ragazza.
Prof:-Perché non ci descrivi questa ragazza, sei ancora in contatto con lei?- chiede
Ma questo professore, non può farsi i fatti suoi?
Zitta che sei curiosa
Ma zitta tu.
Cameron:-Sì, siamo ancora in contatto, è davvero una bella ragazza ma mi sono comportato male con lei, solo quando l'ho persa ho capito di tenere davvero a lei, poi era così particolare, a volte mi chiedevo cosa ci trovavo in lei...- dice, ha lo sguardo perso nel vuoto, un sorriso nostalgico e gli occhi che brillano
Prof:-E hai mai saputo darti una risposta?- gli chiede
Cameron:-Sinceramente non saprei risponderle, tutt'ora non riesco a capire perché mi sono innamorato di lei- dice imbarazzato
Jason:-Perché quando trovi il motivo, non è amore vero-
E ha ragione, ha pienamente ragione. Perché quando hai un motivo per amare una persona, non la ami veramente, te ne stai solo convincendo.
La campana suona e io scappo fuori dalla classe, è seconda ora quindi è ricreazione.
Corro verso il bagno e bagno la fronte, poi entro in bagno perché devo fare pipì.
Chiudo la porta alle mie spalle e sento la voce di una ragazza.
Una voce stridula. Trapanante. Fastidiosa.
Hai reso l'idea.
X:-Ma avete visto quella che sta nel dormitorio maschile? Si veste sempre di nero, si crede un maschio per caso? Poi cioè, non ha lo smalto, ha soltanto un paio di Converse e si dice che abbia persino la moto!-
Stanno parlando chiaramente di me, così continuo ad ascoltare, poggiando l'orecchio alla porta, attenta a non fare rumore.
X²:-Ma avete visto i suoi capelli? Secondo me dovrebbero essere vietati! Insomma sono tresh, solo una pazza potrebbe colorarli-
X:-Ovviamente. Io infatti li ho tinti di biondo, insomma, come ogni ragazza normale, non so se quella si crede sexy ma di sicuro non lo è-
X²:-Avete saputo che vive a casa di Taylor Caniff?-
X:-Qualcuno ha uno scoop più corposo o mi devo accontentare di questo- dice con la voce disgustata
X³:-Stava con Cameron Dallas- dice una terza voce, meno fastidiosa delle altre due
X:-Oh mio Dio. Ma sul serio? Dallas è davvero sceso così in basso? Mio Dio non ci posso credere, davvero-
Ehm... Cosa?
Non riuscendo più a resistere apro la porta del bagno, facendo girare le tre stronzette.
Mi basta una rapida occhiata per inquadrarle: La bionda tinta, poco vestita, è sicuramente quella che comanda. L'altra bionda, apparentemente ossessionata dal colore rosa, insieme alla rossa, l'unica vestita sul serio, sono le cagnette che seguono l'altra in tutto e per tutto.
Io:-Senti dolcezza, non so da dove vieni ma da dove vengo io non si parla alle spalle. Se devi dirmi qualcosa vieni da me e me lo dici in faccia e stai tranquilla che anche senza smalto e con una moto, la figa ce l'ho lo stesso, anche se la vostra e sicuramente molto più usata e larga- faccio un occhiolino e vado via, non dopo avermi goduto a pieno le loro facce ovviamente.
Vado alle macchinette, quando mi arrabbio mi viene fame, così faccio la fila per prendere una barretta di cioccolato, magari due.
Un ragazzo mi fa passare prima così risparmio qualche minuto. Lo ringrazio con un sorriso e vado via, verso il mio armadietto.
Mangio e prendo il libro di fisica, poi vado in classe appena in tempo per la fine della ricreazione.
Varco la porta nell'esatto istante in cui la campanella suona. Inutile dire che ho quasi rischiato di sbattermi contro il prof di psicologia.
Prof:-Ricorda il compito, Elizabeth, sono curiosa di vedere i tuoi risultati e quelli di Nash, ci vediamo fra tre giorni- dice con voce calda e va via
Quel professore ha qualcosa che non va.
È sexy. E i professori non sono mai sexy.
È un professore normale.
A parte la bellezza:)
No e non sorridere.
Le voci non sorridono, deficiente.
Bene. E ora ci mancava solo che mi mettessi a parlare da sola.
Mi siedo sul banco e prendo il cellulare, notando subito due messaggi di Jason.
"Dobbiamo parlare, so che non vuoi ma ti devo delle spiegazioni"
"Non sono cose da dire al telefono, lo sai meglio di me."
Ignoro entrambi i messaggi e decido di scattarmi un selfie.
Metto la lingua fra i denti mordendola piano, sposto i capelli in avanti e scatto.
Ovviamente sono uscita uno schifo, ma la mando comunque a Claire, visto che tanto è la mia migliore amica.
Ovviamente la cosa vale anche per Mark.
Piano piano tornano tutti in classe, poi entra il professore di matematica, che subito fa l'appello.
È stata forse l'ora più lunga della mia vita, ma è passata e ora abbiamo educazione fisica.
Yey. Giusto in tempo per l'ultima ora dell'ultimo giorno della settimana.
Cogliete il mio sarcasmo. Vi prego.
Prof:-Chiamatemi Coach, è questo che sono, ora andate a cambiarvi.-
Siamo tutti in riga e si sente un leggero brusio di fondo.
Prof:-SILENZIO!- dice e il brusio diminuisce, ma non del tutto
Prof:-HO DETTO SILENZIO. CAMBIATEVI E FATE 20 GIRI DI CAMPO, COSÌ IMPARATE- urla
No ma prendimi anche a parolacce.
Dammi della scema tanto che ci sei.
Non lo sopporto, si nota? Insomma io ero zitta e ora anche io devo fare 20 giri di campo. Io muoio dopo 5 metri. Diciamo 4.
Vado nello spogliatoio femminile, è tutto per me visto che siamo l'unica classe in palestra a quest'ora.
Non che mi dia fastidio anzi, non avrei sopportato di dovermi cambiare davanti ad altre ragazze.
Pantalonte di tuta e canotta nera aderente, nemmeno in palestra rinuncio al nero, anzi soprattutto in palestra.
Faccio la coda ed esco, raggiungendo gli altri che hanno fatto prima di me.
Dopo 5 metri di corsa, come previsto, sto già annaspando e mi fermo con la scusa di dovermi allacciare le scarpe.
Prof:-TU! RAGAZZINA! SEI UNA SCANSAFATICHE.- mi urla contro
Stronzo.
Questo 50enne prepotente crede di essere il re del mondo? È solo il mio professore di educazione fisica cavolo.
Dopo un'eternità la campana suona ed io, come se avessero schiacciato un bottone io mi accascio a terra sbattendo le ginocchia e la fronte.
Nash viene a "raccogliermi" porgendomi le sue mani, ha la fronte e il collo sudati ma questo lo rende solo sexy.
Da quando pensi queste cose di Nash?
Da quando ti fai i fatti miei?
Da quando sono la tua vocina, deficiente.
Ma.
Uff.
Nash:-Vedo che non sei molto sportiva, eppure mi hai detto che facevi molte maratone- dice tirandomi su da terra
Io:-Maratone di serie tv Nash, dovresti provare a staccarti dalla realtà e dalla vita sociale, ogni tanto- gli consiglio, per poi andare verso lo spogliatoio, dove mi sciacquo velocemente e mi cambio con i vestiti che avevo stamattina a lezione.
Quando esco dalla palestra vedo Nash aspettarmi, così lo raggiungo e facciamo una passeggiata fino al luogo in cui pranzeremo.
In realtà non so nemmeno in che posto vuole pranzare ma io, nel dubbio, lo seguo.
Nash:-A che pensi?- mi chiede
Io:-A quali segreti potrà mai nascondere un biondo con gli occhi blu- gli dico girandomi a guardarlo
Nash:-Tutti nascondiamo dei segreti, compreso me, magari saranno diversi dai tuoi, ma li ho comunque- dice mettendosi le mani in tasca
Io:-Non sembri uno da scheletri nell'armadio- alzo le spalle
Nash:-Tu di armadi pieni di scheletri ne hai una casa intera- dice accennando una risata
Peccato che sia vero.
Arriviamo davanti al fast food ed entriamo, ci sediamo ad un tavolo sulla sinistra, ignorando tutti i nostri conoscenti.
I suoi conoscenti. Tu sei asociale, ricorda.
Pff, stronzetta.
Nash:-Allora, pronta per il primo segreto?- mi dice riportandomi alla realtà.
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Ho aggiornato di Sabato, amatemi.
Comunque grazie a tutti per i voti e per i commenti, spero la storia cresca e vi avviso: La storia sarà piena di colpi di scena, a partire dal segreto di Nash.
Secondo voi qual è il segreto di Nash?
E come reagirà Elizabeth?
Se Dio vuole, aggiornerò per Lunedì. Piano con le minacce gente *si chiude in casa*
Buona lettura:)
~Nenne23
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