•Strani comportamenti•

Anna's pov's:

Dopo quell'episodio con Vanessa,Anna radicalmente cambiare l'opinione,nei suoi confronti.
Per lei sarebbe stato un colpo duro,perdere d'improvviso Charlotte.
Avrebbe dato di matto.

Sentì i brividi correrle per la schiena e scacciò via,quei pensieri tristi.
Una volta a casa si fece una doccia,ed ebbe l'occasione di parlare con sua sorella riguardo a Maya.

-Era una tua amica?-chiese Anna con un asciugamano in mano,e si portò un chicco di uva alla bocca.
-Si...eravamo molto amiche. Temevamo una i segreti dell'altra...nonostante le loro assurdità-disse lei con gli occhi puntati sul cetriolo che stava tagliando,per l'insalata.
Poi Anna vide le lacrime,cadere dagli occhi della sorella e corse ad abbracciarla.
-Mi dispiace...mi dispiace tantissimo...si vede che eravate legate...ma ora non ci pensare...ok?-sussurrò Anna dolcemente e guardò la sorella.
-Dai finiamo io e mamma qui-disse Anna e la sorella annuì.
-Ma la mamma non è qui-la corresse Charlotte.
-Mammaaa!-chiamò Anna a gran voce, Wilma arrivò sbuffando in cucina.
-Ora è qui-disse Anna,e le sorelle si misero a ridere.
Charlotte andò in salotto,ma suonò il campanello di casa.
-Vado io!-disse Charlotte.
Anna sentì del silenzio,si scambiò un'occhiata con la madre,e decise di andare a vedere.
Si asciugò le mani e andò dalla sorella.
-Charlotte chi è?- e poi vide una faccia nota.

-Ciao-disse Samuel dalla porta.
-Che vuoi?-chiese Anna,al ragazzo con  le braccia conserte.
-Ok io vi lascio parlare...-disse Charlotte,e Anna andò verso la porta.
-Non mi aspettavo un saluto del genere-disse il ragazzo con le mani in tasca.

-È da più di una settimana,che "ci conosciamo",che frequento,la tua stessa scuola,e quasi i tuoi stessi corsi,ed è solo ora che ti presenti? E con la tua sfacciataggine anche davanti alla porta di casa mia?-disse Anna un po' irritata

-Mi...mi dispiace...è che gli studi...-disse ma la ragazza lo interrompe.
-É la tua popolarità!che ti impedisce di salutarmi quando mi vedi?-disse e ricevette solo silenzio.
-Io non chiedo nulla da nessuno...solo un onesto!saluto!da conoscenti!neanche da amici...sono stufa di fare la falsa-confessò Anna.

Entrò e spinse la porta per chiuderla ma la mano del ragazzo impedì che quella porta si chiuda.
-Mi dispiace...davvero. È per questo che sono venuto qui. Voglio invitarti di persona alla festa che organizzo a casa mia questo fine settimana-dice lui sorridente e riesce ad aprire la porta e Anna venne fuori.
-Che tipo di festa?-chiese Anna incrociando le braccia.
-Una festa...ci sarà un sacco di gente-disse Sam contento.
-Allora vieni?-chiese lui speranzoso di un si.
Anna ci pensò un po'.
-Se ti dico di no?-chiese lei seria.
-Allora potrai venire comunque!quando cambierai idea-disse Samuel,facendo l'occhiolino,le diede un foglietto tra le mani.
Si avviò verso la sua Ferrari e scomparì nella notte.
Anna rimase li fuori a fissare quel foglietto bianco ed accartocciato,il suo numero.

-Ci penso io alla cena eh?-disse Charlotte,imitando la sorella.
Anna alzò gli occhi,e mise quel foglietto dentro la cover del suo telefono.
-Che voleva?-chiese Charlotte,curiosa com'è.
-Mi ha invitato ad una festa!A casa sua dove ci sarà tuuuuttta!New Orleans-disse Anna aprendo le braccia.
-Ah...e tu ci vai scommetto-disse Charlotte,mentre apparecchiava.
-Sai che mamma non vorrà-disse Anna aiutandola.
-Se vuoi posso chiederglielo io!Se lei sa che sei con me, ti lascerà andare-propose Charlotte.
-Aspetta dov'é il trucco qui?-disse Anna sospettosa.
-Non c'è nessun trucco-disse Charlotte sorridendo innocentemente.
-Non ci credo,c'è sempre qualcosa dietro-disse Anna ridacchiando.
-Ok ok...è che devo uscire con i miei amici la sera...ma lei non mi lascerebbe-disse alludendo a loro madre.
-Noi andremo alla festa di quel figo,poi io me ne andrò per conto mio, e tu per conto tuo-disse Charlotte sorridendo.
-Sei proprio un genio maligno-disse Anna ridendo.
-Ma ci penserò se andare o no-disse Anna e chiamarono i genitori.

-Buonanotte a tutti-disse Anna assonnata e si avviò in camera sua.
Si mise il pigiama caldo e infine a pensare.
Principalmente a Samuel,e alla festa...
Decise che ci sarebbe andata,visto che il piano di Charlotte,era stato abboccato alla grande dai loro genitori,che accettarono con facilità.
A lei esaudivano,ogni desiderio.
Prese il numero dal foglietto e digitò un messaggio.

"Ci ho ripensato."

Digitò e mandò.
Dopo qualche secondo le arrivò la risposta.

"Quindi il verdetto finale?"

"Verrò alla festa"

"Ne sono felice. Buonanotte"

Lesse il messaggio,e posò il cellulare sul comodino.
Si addormentò poco dopo.

Un rumore.
Si svegliò nel cuore della nottea causa dei dei brividi,che le pervasero le sue membra,e una volta spalancati gli occhi,vide la finestra aperta.

-Avrei giurato di averla chiusa...-sussurrò alzandosi dal letto e chiuse la finestra.

Si infilò nuovamente sotto le sue coperte,e chiuse gli occhi,ma il suo sesto senso la mise in guardia,da una presenza fisica,proprio nella sua stanza,la fissava.
Il cuore iniziò a batterle a mille, fino a quando si decise di aprire gli occhi.

Ritrovò davanti a se,due orbite di colore rosso sangue,a fissarla nel buio.
Stava per cacciare un urlo,ma il suono venì bloccato da una mano.
-Sh...sh non ti farò nulla...sono solo qui per parlarti...-disse a lei famigliare.

Anna smise di dimenarsi come una anguilla,e infine il lo sconosciuto,la lasciò andare.
Accese la luce e subito riconobbe il viso.
-Tu...tu sei il ragazzo dell'altro giorno alla stazione dell'autobus-disse Anna tremando,e quei occhi rossi si facevano sempre più vicini.
-Si...e ti ho già detto che sono Tyson-disse il ragazzo sedendosi sulla poltroncina.
-Stai tranquilla...non ti farò nulla...basta che non urli o ci metto due secondi a spezzarti l'osso del collo-disse il ragazzo minaccioso.
-Ok...va bene-disse lei tremante.

Man mano quei occhi da rossi si trasformarono in occhi azzurri,ma non perse la pericolosità.
Si chinò davanti alla ragazza.

-Tranquilla...so che magari è paurosa questa cosa, ma non ho avuto modo di parlarti-disse lui.
-Come faccio a sapere che non menti? Come faccio a sapere che tu non mi voglia uccidere?-disse Anna con le lacrime agli occhi.

Tyson rise.
-Cosa succede al cuore quando menti?-chiese lui alzandosi ed iniziò a vagare per la stanza studiando i minimi dettagli.
-Batte...batte più veloce-sussurrò la ragazza.

-Bene ora senti il mio battito,mentre ti dico...io non voglio ucciderti.Voglio solo aiutarti-disse Tyson,e così Anna fece,nel frattempo si era concentrata,ed era riuscita a sentire quel battito calmo e costante.

Poi aperto gli occhi si meravigliò.
Era dall'altra parte della stanza,si stupì per come riuscì ad udirlo.

-Hai un dono mia cara...e io ti aiuterò!a rafforzarlo-disse lui con un sorriso di scherno prima che Anna potesse chiedergli qualcosa,Tyson sparì.

Si alzò di scatto e chiuse la finestra, ancora spaventata.
Si sdraiò nuovamente nel suo letto,completamente coperta.

Come se il piumino,potesse proteggerla da ciò che stava diventando.

AnnabethJackson24 Sempre con me questa ragazza!Grazie do cuore sei speciale!
Cosa succede alla piccola Anna?nuove rivelazioni e sensazioni?
E Samuel!?questo al prossimo capitolo!
•2PorcellanaNera4•

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