•Speranza...non per te!•

Vanessa's pov's:

Per certi versi,non le dispiaceva sparire da tutto e tutti.
Il problema era il modo.
Tutto quello che poteva ricordare,erano due occhi rossi,il corridoio della scuola e il suo stesso urlo.
Nulla più.
Solo il buio pesto.
Non sapeva,il perché,nemmeno per quale ragione,ma aveva paura.
-Eccola...-sussurrò un uomo.
Erano in due,sempre a sorvegliare la porta.
Non sempre si allontanavano,parlavano di ucciderla,lasciarla li a morire di fame e sete.
Nemmeno una settimana,cinque giorni,e nessuno chi si fosse preoccupato.
-Ordini del Gladiatore...-sussurrò uno osservando la ragazza.
Alloggiava in due metri quadrati di stanza,in una cantina,che emanava odore di muschio,senza luce ed aria pulita.
Incatenata ai polsi e alle caviglie,soffriva ogni ora.

-Ordini del Gladiatore...fallo!-disse urlando uno di loro.
Media statura,corpo pompato non solo grazie alla palestra,volto vigorosamente scoperto.
Aveva duo occhi grigi come pietra.

Che ordine?,pensò la ragazza.
Che fosse in pericolo lo sapeva,che fosse davanti alla morte,beh si capiva ma che fosse davanti ad un cambiamento...
Quelli proprio no.

Uno di loro entrò.
Si avvicinò lentamente,e nonostante Vanessa,che si dimenava dalla paura,il tizio si inginocchiò.
-Zitta...stai zitta!-sussurrò,mentre vedeva la ragazza provare,a dimenarsi e gridare.
Lo scotch,serrava le sue labbra carnose e rosee.
-Sono ordini,devo farlo...o non mi pagano!-disse infine lui ridacchiando.

Entrasse la pistola e la guardò.
-Ora ascoltami attentamente...-sussurrò pianissimo.
Vanessa,aveva già iniziato il processo di ansia.
Iniziò a tremare da capo a piedi,a sentire le tempie pulsare e dolere,il sangue defluire con maggiore intensità.
-Mh...mhhhh...-provò a dire Vanessa in lacrime.
E non piangeva,sentiva solo le sue lacrime,bagnare le guance,come un fiume in piena.
-Fingerò di darti un colpo,alla testa,ti slegherò e prenderai questa seconda pistola,hai capito,hai tempo tre minuti per scappare...-sussurrò l'uomo.
Vanessa rimase perplessa,e impaziente di scappare da li.
-Io ti inseguirò...e poi ti porterò da lui...-sussurrò e caricò l'arma.

Annuì,lo guardò con terrore,che fosse tutta una messa in scena,per non farle provare dolore allo sparo?o
O dimenticare,che da li a poco,sarebbe morta?.
Probabile, ma perché non provare...?
Vide l'uomo alzarsi in piedi,puntare sulla fronde della ragazza.

Certo parole e parole,ma non poteva fidarsi solo di quelle.
-Perché...-sussurrò Vanessa dimenandosi.
-Perché non sono dalla sua parte...-sussurrò l'uomo,puntandola alla testa della ragazza.
Vanessa rimase li,accucciata come un cucciolo bagnato,pronta all'azione,o semplicemente alla morte.
L'uomo d'altro canto si alzò,puntando l'arma contro il volto della ragazza.
...

-Svegliati!-gridò uno di loro.
Vanessa sobbalzò di colpo,sentendo gli arti ormai,indolenziti e doloranti.
Stava male,le catene erano arrugginite tanto da graffiargli i polsi,l'ambiente umido e sporco,l'aria viziata,e tipica di una cantina sotterranea.
-Svegliati ho detto!-gridò uno di loro,la raggiunse,colpendola infine in pieno viso.
Vanessa finì con la faccia verso il muro.
Provò a massaggiarsi il volto,dopo che l'aggressore si allontanò.
Le catene rumoreggiati facevano da unico rumore.
-Quando ci paga quel bastardo...-disse uno di loro a volto scoperto.

Vanessa si rese conto pian piano di aver sognato.
Che succedeva?chi erano questi uomini?ma sopratutto.
Perché tutto a lei...

Si scostò un pó di sangue,dal naso,con la manica del maglione.
-Ti fa male!?-domandò uno di loro ridacchiando alla ragazza.
Avevano almeno quattro pistole a testa,coltelli ovunque e occhi da gatto.
-Si che gli fa male...-sussurrò l'altro serio.
-Beh meglio Tyson si divertirà!-gracchiò il bastardo.
-Allora lascia che ci pensi lui,tu giù le mani...-gracchiò quasi irritato, quello più giovane.

-Oh...come siamo sentimentali!non ti lasciare invaghire troppo dalla ragazza,cuor di coniglio!-gracchiò ridendo l'uomo.
Il ragazzo sbuffò sonoramente.
-Semplicemente avrai meno soldi!-sputò acidamente il ragazzo.

-E chi lo dice!sai che sono qui da più tempo di te!?piccolo bastardo...e posso fare quello che voglio,guadagnerò sempre lo stess...-gridò l'uomo.
Ma quest'ultimo non si aspettava,di ritrovarsi le unghie di Tyson Landry alla gola.
-Peccato che non gli avrai mai!-sputò acidamente lui.

Vanessa perse due colpi al cuore.
Si sentì male nel vedere l'uomo cadere a terra,con il collo lacerato dalle unghie del gladiatore.
-Sbruffone...-sussurrò il ragazzo,pulendosi il sangue fresco sulla maglia del morto.
-Solo te ed io...wow Thompson!-ridacchiò il ragazzo.

Quella risata rappresentava,la morte.
La morte e lei,Vanessa lo poteva sentire.
Lento e penetrante,veloce ma silenzioso.
Da uccidere.
E lei poteva sentirlo...

AnnabethJackson24 ❤️👋🏼grazie del supporto!carissima!
Che succede a Vane?e cosa vuole Tyson da lei?non sa nulla oltre che licantropi esistono.
Molto intrigante!

•PorcellanaNera•

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