•Mani blu•
Vanessa's pov's:
-Non mi sembra il caso...e ancora presto!-disse il padre della ragazza.
-Perché non dovremmo!?e giovane sa parlare tre lingue e vuoi dirmi di no?insomma un lavoretto part-time non farà male ne a me ne a te!nemmeno a lei!-disse la donna cercando farsi capire,e non essere la cattiva della situazione.
Vanessa stava origliando dietro la porta,stava cercando di capirci qualcosa ma nulla.
-Ho detto no!non voglio!!-disse suo padre.
-Non ne posso più!tutta questa protezione nei suoi confronti!quella sera,ti ricordo che ha lasciato la nostra figlia!l'ha lasciata in mezzo alla notte...non è una colpa,ma non riesco a perdonarglielo...mia figlia...-sussurrò la madre.
Vanessa non ci vide più.
-Io me ne vado!-gridò e corse di sopra.
Non aveva aspettato questo momento,lo zaino era pieno della sua roba,lo mise tra le spalle e scese di corsa la rampa di scale.
-Aspetta Vanessa!-gridò suo padre.
-No un corno aspetta!-disse la ragazza in lacrime.
Faceva un freddo assurdo.
E Vanessa poteva sentirlo,le mani particolarmente.
Non pativa il freddo mai,ma uscire nel bosco,verso le otto per giunta,i primi di Gennaio,non era stata una bella idea.
Non era nemmeno sicura,di dove andare,per giunta le venne in mente,proposta fatta da Rebecca,che fosse uno scherzo?
Ma non era da sola.
Andò in giardino,e il suo Pastore Tedesco Leo iniziò a fare le feste.
-Shh buono bello Leo...mannaggia a te taci!-sussurrò Vanessa in lacrime,sentendolo lamentarsi per la mancanza.
Leo le leccò il viso facendola sorridere,nonostante le lacrime.
-Ok ma ora buono,ci facciamo una passeggiata...-disse legandolo al guinzaglio.
girava un aria pungente e indesiderata,si sentiva odore di legna bruciata,questo dalle case dell'isolato che si volevano scaldare.
Leo continuava a tirare il guinzaglio,almeno uno di loro era felice.
Trovò un fast food,chiamato Old Wild West,simile ad un Burger King o MC.
Ci andava sempre con sua sorella.
-Come si chiama?-domandò Vanessa,muovendo i capelli scuri.
-Alan...e così dolce...-sussurrò Maya come un segreto di stato.
Al pronunciare di quel nome,gli occhi di Maya brillavano sempre.
E Vanessa,se lo ricordava benissimo.
-Hai già scelto?-domandò la voce del ragazzo alla cassa.
-Si...solo un classico con acqua minerale e patatine medie...-sussurrò,aveva fame e tanta.
-Dolce?-domandò il ragazzo.
-Vorrei un tortino al cioccolato!-esultava sempre Maya.
-Un tortino...-sussurra e il ragazzo sorridendo inserisce anche quello nello scontrino.
-Sono dieci dollari e sessanta...-sorrise il ragazzo.
-Tieniti il resto...-disse sborsando quindici dollari.
Una volta pronto,si sedette nell'angolo più remoto e iniziò a consumare il suo pasto,il piccolo Leo,sgranocchiava ogni tanto pezzi di carne,ma in totale segreto dagli occhi indiscreti.
Poi notò la ragazza.
Anna.
Accompagnata,da un'altra ragazze,che le somigliava abbastanza.
Erano felici insieme.
La odiò ancora di più,non che all'inizio provasse odio nei suoi confronti,ma il fatto che in solo un giorno,avesse fatto la conoscenza di metà della scuola,a Vanessa infastidiva,aveva un'apparenza diversa agli occhi altrui,non l'apparenza che dava Vanessa.
Non che le importasse,di conoscere ogni singolo essere che respirava,all'interno di quelle mura...
"Torna a casa amore..."
Diceva suo padre.
"Dormo da una mia amica...tu e la mamma avete litigato,per me?"
Domandava Vanessa con le mani che tremavano.
"Ne pariamo domani...ti voglio bene e chiamami domani mattina!"
Vanessa sapeva che era così,la perdita di Maya aveva logorato il cuore della madre,l'aveva completamente,distrutto dal dolore,e il sentimento che ora provava,era solamente giustizia.
-Allora piccolino...andiamo...?-domandò Vanessa,a quel bel musetto scuro.
Leo scodinzolò,proprio sulle gambe della ragazza e Vanessa sorrise.
Infine diede un'ultimo sguardo al tavolo di Anna e la presunta sorella,si era popolato di ragazzi e ragazze.
-Vanessa?-domandò una voce maschile.
La ragazza inizialmente pensò che Leo avesse il potere di parlare,tanto era impuntata,sul fatto che nessuno le rivolgesse più la parola.
A parlare era stato un ragazzo,biondo alto e magro.
-Si?-sussurrò a malapena.
-Come stanno...i tuoi?-disse la voce che proveniva dal gruppetto di ragazzi e da quello di Anna.
-Molto bene grazie-disse seccamente la ragazza.
Ora lo riconobbe,era il figlio del capo di suo padre,frequentava un'altra scuola,ma avevano avuto occasione di i contrarsi.
Anna e il tavolo della ragazza,riferì tutte le attenzioni a Vanessa.
-Salutami tuo padre...-sussurrò il ragazzo sorridendole.
-Senz'ombra di dubbio!-esultò Vanessa,fingendo un sorriso,tiratissimo.
Rabbiosa,uscì da quel posto con i capelli dritti.
Aveva lo stomaco sotto sopra,dopo questo incontro.
Per l'ennesima,volta,era stata soggetto di attenzioni,indesiderate.
Erano le undici,e iniziò a raggiungere il famoso parco,non credeva che fosse una buona idea,ma ora non ci avrebbe perso nulla.
Si sedette sull'altalena e iniziò a dondolarsi.
-Pappa molle!!-gridò Maya a suo padre.
-Oh mocciosa!-diceva e ripeteva suo padre.
-Sei troppo lento!!-gridava Maya mentre giocava a pallavolo in questo campo.
Amava la pallavolo.
-Vieni qui-disse al piccolo Leo.
Lo abbracciò,e lui le leccò la mano.
Restarono così per alcuni minuti e infine si alzò.
Trovò un bastone e inizió a giocare con Leo,per far passare il tempo.
Vanessa,non era tipo da lasciarsi andare,ad ogni proposta,ma ormai,non ci avrebbe perso nulla.
-Vanessa?-sussurrò infine una voce.
Pensando che fosse,nuovamente Nick,il figlio del capo,si girò rabbiosa.
Solo che vide Rebecca sorridergli.
-Eccomi!scusa il ritardo...credevo che avrei dovuto aspettarti io!ma credo sia stato il contrario!-disse la bionda sorridendo appena.
-Beh pare di no...allora che vuoi dirmi...?-domandò Vanessa.
Rebecca so fece istintivamente seria,e allarmata.
-Lascia il tuo cane qui...fidati non è uno scherzo ma inizierebbe ad abbaiare...e...-provò a dire ma venne interrotta.
-No!già grazie che io sia qui!sono abbastanza spaventata,Leo viene con me...-disse Vanessa decisa.
Rebecca gli guardò entrambi.
Avrebbe potuto tranquillizzarlo lei stessa.
-Scusami...non volevo spaventarti,ok...seguimi...-sussurrò la ragazza,iniziando a camminare al suo fianco.
Vanessa,sentiva mal di pancia,non era il cibo,ma l'ansia di capire cosa ci facesse nel pieno del bosco.
-Cosa vuoi realmente...-sussurrò iniziando ad andare in panico.
-Aiutarti a capire cos'è successo a tua sorella...-disse una voce,proprio dietro di loro.
Le ragazze si girarono di colpo,ma solo Vanessa cacciò un urlo,e Leo ringhiò.
-Buono Leo...-sussurrò Rebecca,e il cane si calmò.
-Avevi detto di essere da sola!-ringhiò Vanessa spaventata.
-Beh anche io ero stata chiara...-disse indicando il cane.
Era Jaimie.
-Chi sei tu...?-domandò Vanessa,ancora sulla difensiva.
Si rese conto tardi,che era stata l'idea più cretina,seguire la bionda.
-Jaimie!Druido esperto...-disse il ragazzo porgendogli la mano,ma non ricevette risposta.
-Jaimie no!tempo al tempo...Vanessa ti prego voglio solo rubarti cinque minuti...poi se vorrai vattene pure...ma mi sembra giusto fartelo sapere!-disse mettendomi una mano sulla spalla.
Vanessa,era confusa e terrorizzata,Leo sbuffava ringhi interrotti e guardava Jaimie con la coda dell'occhio,ma mai Rebecca.
Proseguirono,e scendendo un piccolo sentiero,vide ciò che la fece rivoltare completamente lo stomaco.
Un corpo,disteso sulla neve e completamente color blu bianco.
Ormai dal troppo freddo,aveva le mani al collo e nel suo viso regnava il terrore,tre graffi simili ad artigli di un animale.
-Cosa!cosa avete fatto!perché a me!-grido in preda al panico.
-E stato lui!lui!quello che ha ucciso tua sorella!-disse Rebecca mentre tentava di fermarla.
Leo guardò Jaimie,e ringhiò contro il moro.
-Lei!e morta...e morta!chi è stato!?-domandò girandosi per non guardarla.
Era prribile la scena e i due ragazzi erano dispiaciti per l'accaduto.
-Hai mai sentito di attacchi animali...?-domandò Jaimie alla mora.
Vanessa,contrariata dovette annuire.
-Non sono animali,o almeno si in parte...ma sono anche in parte animali...-sussurrò il ragazzo dai occhi color della neve.
-Che stai dicendo...?-domandò Vanessa in cerca di risposte meno assurde.
Rebecca la guardò.
-Promettimi che non urlerai...-sussurrò la bionda perfetta.
Vanessa non le promise nulla,Rebecca la guardò,chiuse gli occhi e una volta riaperti,Vanessa collassò.
-O Crist...!-ma,una terza mano,le chiuse la bocca,ancor prima che potesse urlare.
-Ha precisato che non devi urlare...-sussurrò la calda mano di un biondo scuro.
Vanessa era senza fiato,non aveva avuto modo di elaborare ciò che ha visto.
-Mai sentito il cognome...Landry...?-domanda il biondo scuro guardando Vanessa da testa a piede.
-Un pastore tedesco...carino...-sussurra e anche lui illumina gli occhi.
-Che scherzo del demonio e mai questo!-sussurrò la mora scrollandosi le mani del ragazzo da dosso.
-Siamo licantropi!Lui e un Druido!e anche quella la distesa...era un Druido!uccisa per tentativo di salvare metà di New Orleans...-disse il biondo.
Vanessa sentiva la testa esplodere.
Poi i tre si voltarono,e anche la ragazza,vide un ombra,scura e un cane.
Leo abbaiò ma senza risposta.
-Cazzo le spie...ci hanno sentito...-sussurrò Jaimie.
Vanessa non riusciva più a capire.
-Andiamo...tu vieni da me...-sussurrò Rebecca frettolosa di volersene scappare.
-Come fai a sapere...-sussurrò incredula.
-Andiamocene ora!-disse infine senza lasciarla ribattere.
Sentiva solo dolore...
E con un ultimo sguardo al corpo li,sdraiato nella neve vide la sua pelle innaturale...
Morta.
Lo so!le cose iniziano a farsi interessanti!
La nostra Vane inizia a capirci un pochino di più ma chi sarà mai l'ombra con il cane...?
Leggete e lo scoprirete!
•PorcellanaNera•
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top