•Dolori•

Damian's pov's:

Eccoli,fuori da quella fabbrica abbandonata.
Solo ora se ne rende conto.
-Sali!sali Cat!-grida Rebecca cercando di entrare in auto.
Avevano posteggiato la Bmw x6 di Cat a pochi metri dalla struttura,li incognita a fari spenti.
-Ti avevo detto che non ti volevo qui!-grida Damian,mentre teneva tra le braccia,Vanessa.

Vanessa,che li avvolta dal calore del ragazzo,tremava comunque,aveva lo sguardo perso nel vuoto, le mani pronte a graffire qualcuno e i denti stretti quasi a consumarsi.
Qualcosa le logorava l'anima.
Che fosse quel potere?quello senza un'origine specifica...?
-Corri o sparano!-gridò Jaimie ferito, un proiettile alla gamba, faceva male e iniziava non resistere al dolore.

-Hey hey!druido non mollare...-sussurra Rebecca spaventata.
Lui ridacchia e annuisce.
-Tanquilla...-disse il moro riccioluto.

Vanessa d'altro canto senbrava non capirci più nulla, Cat dava gas e tentava sorpassi ben riusciti.
-Andiamo al rifugio...-sussurra Damian guardando Cat.
Lei annuisce e infine svolta a destra.

***

-Devi almeno provarci...-sussurrò Rebecca, tentando di far mangiare un boccone a Vanessa.
Ma lei e li inerme e dolorante.
Sentiva qualcosa di nuovo ma il suo sangue, stava come cambiando.
Voleva espellere quello vecchio, per dare vita a quello nuovo.
-Non voglio tisane...-sussurrò, mentre si mise a sedere, con Rebecca di sottofondo che tentava di parlarle.

-Shh...ho davvero fatto io quella cosa...?-domandò, noncurante della presenza, peggiore e possibile nemico.

"Il Gladiatore"
Vanessa sbuffò e Damian la tenne a se, come se scappasse da un momento all'altro.
-Che ci fai qui...?-domandò, protestando Damian, come intimorito.
-Oh! Come siamo prepotenti! Che c'è cucciolo!?-domandò il ragazzone facendosi avanti con una ragazza ed un altro ragazzo dietro.
-Nico? l'Argentino e ora tuo amico?-domandò Jaimie ridacchiando, mentre Rebecca gli era vicino.

Tyson fece una smorfia.
-Ha capito chi comanda...chi vi ha detto che e mio amico!?-dice ridacchiando e Nico intimorito fa lo stesso.
Vanessa si alza a malapena, guarda i presenti e infine Tyson.
-Sei stato tu...-sussurrò infine la ragazza, dopo un attimo di pausa.
Nico ringhiò, ma Tyson lo fermò con la mano.
-Intendi?-domandò il ragazzo minaccioso.
Dimitri si accostò alla ragazza, voleva la sua protezione.
Non avrebbe potuto perdere anche lei...
-Sei stato tu a a...-provò a dire la ragazza.
Tyson ridacchiò.

Poi accadde.
Vanessa rabbiosa, si scagliò contro il ragazzo, infliggendogli dolore.
Come? Semplice.
Le mani di Vanessa, si appoggiano sul petto di Tyson, raccolse tutta la forza possibile.
E ad un tratto, dal nulla, le sue mani mentre spingevano, sprigionarono una forza mai vista...
Tyson volò via dal soggiorno, e subito dopo finì per sbattere la schiena, sulla porta.
La distanza era elevata, perciò si trattava solo di una cosa...
Magia.
-Oh oh! I tuoi poteri si stanno manifestando...piccola troia...-blaterò Tyson mentre si alzò.
Vanessa alterata come non mai lo guardò.
-Non è magia...-sussurrò la mora, mentre Damian la guardava stranito.

-Maya me l'aveva detto...la tua famiglia...discende da Salem...-sussurrò il biondo, e lasciò la ragazza con la bocca asciutta.
Vanessa non si aspettò una certa attenzione.
-Andatevene via tutti...-sussurrò infine.

Jaimie assieme a Rebecca, si alzarono e uscirono fuori.
-Ti chiamo dopo...-sussurrò la bionda, a Vane addolorata.
La ragazza annuì e infine uscì.
-Vattene...-sussurrò Vanesa guardandolo storto.
-Con molto piacere...-balbettò mentre si alzò, per togliere il disturbo.

Damian si sedette li,accanto alla ragazza subito dopo aver chiuso la porta.
-Non sforzarti...ok...?-sussurrò alla ragazza, mentre la sistema sul divano.

-Che cosa sono...-balbettò.
-Discendi da una strega di Salem...e anonima, ma così sembra basarsi la vostra famiglia...-sussurro.

Vanessa ormai non distingueva nulla...
ne più il bene, e nemmeno il male.
-Devi smetterla...-sussurrò la ragazza me tre Damian prendeva posto accanto a lei.
-Di fare che?-domandò Damian sorpreso.
-Di essere così protettivo...-balbettò la ragazza, il suo tono era piatto e assente.

-Se io fossi al tuo posto un giorno, lo faresti?-domandò stranamente Damian con voce piena di calore.
Vanessa ci pensò su bene.
-Si...-con tono caldo.

Damian sorrise, sentendo il cuore perdere due battiti.
-Beh...bene...-disse guardandola, aeva un viso unico.
Diverso da quello di Maya, pensò su.
-Vane...-provò a dire il biondo.
La ragazza posò lo sguardo su di lui.

La ragazza alzò il capo, notando l'avvicinamento di Damian, posizione eretta ora, era li davanti al suo volto.
-Non c'è la faccio più...!-sussurrò lui.
-Devi farcela...-sussurrò la mora guardandolo, gli scostò un ciuffo da davanti gli occhi.

Infine accadde.
Le loro labbra si unirono, per fondersi l'una con l'altra, le labbra di lei carnose e profumate alla fragola e quelle di lui, ampie e sempre sorridenti.
Vanessa si lasciò andare, infondo le piacque, e davvero.
Gli afferrò con i denti il labbro inferiore.
Sentendone tutto il sapore.
-Mi dispiace...-sussurrò il biondo, sorridendo.

Poi Vanesa ci pensó.
-No no!-gracchiò.
-Tu non puoi farmi così...c'é Maya...non posso...-balbettò ma infine Damian oltre al bacio, si sdraio sopra la ragazza impedendole di uscire da li.
-Mi dispiace...ma mi hai conquistato...-sussurrò il ragazzo.

Almeno...
Ora era sobria!

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