•Cicatrici cicatrizzate?•

Anna's pov's:

Passarono dei giorni dalla litigata con la sua famiglia, e non era cambiato nulla.
Anna non parlava con nessuno, stava sempre in silenzio, l'unica volta la quale la sua voce spiccava era solo nelle interrogazioni, poche e rade anche quelle.
La si poteva benissimo confondere con una statua, l'unica differenza era che camminava.
Ancora ferita da quella bugia, perché si sentiva trattata ancora come una bambina, cosa che non era voleva spere.
Ma non si aspettava una cosa simile soprattutto da sua sorella, la quale si fidava ciecamente.

Diversi pensieri per la testa mentre metteva i libri nel suo armadietto, saltò sentendosi una presenza accanto, Matthew.
-Anna ciao! Beh...cos'è questa perenne scena muta? Il gatto ti ha mangiato la lingua?-scherzò sorridente Matthew cercando di rallegrare la ragazza.
Purtroppo non ebbe risultati.
-Hey Anna che succede? Sono giorni che letteralmente non parli a nessuno, è successo qualcosa di grave?-chiese il ragazzo poggiando la sua spalla sull'armadietto freddo.
Finalmente Anna dopo l'incontro lo guardò nei occhi.
-Nulla....-disse secca guardando gli occhi del ragazzo.

Vedendo quella freddezza e tutta quella strana aurea cupa e oppressiva, decise di cambiare strategia.
-Allora vale ancora il caffè che mi hai offerto da ormai una settimana?-chiese Matt.
Anna si ricordò solo in quel momento della promessa.
-Ah si...certo quando finiamo le lezioni!-esclamò Anna, ma Matt la guardò un po' stranito.
-Sicura di star bene?-disse strizzando i suoi occhi verdognoli.
-Si...si sicurissima perché?-rispose la mora chiudendo il suo armadietto.
-Perché non mi sembri...dell'umore giusto per prendere un caffè con un amico-disse lui dispiaciuto.
Anna alzò lo sguardo.
-Lo vedrai dopo se sono dell'umore giusto per prendere un caffè con un amico-disse la ragazza alla fine accennando un sorriso.
-Ecco, ora si che inizio a riconoscerti. Allora a dopo!-disse il ragazzo e si allontanò verso la sua aula.
Anna lo guardò andare via, per poi andarsene a sua volta.

****

Le lezioni erano finite e Anna stava aspettando il suo nuovo amico al cancello.
-Hey eccoti qua! Allora pronta?-disse Matt guardando la ragazza.
-Pronta per cosa?-chiese la ragazza.
-Pronta per avere un nuovo amico?-disse Matt molto gentile.
Non sapeva il perché, ma lui alla fine la divertiva.
Forse possono davvero essere amici, anche avendo iniziato nel modo sbagliato.
Tra la gente che aspettava alla fermata c'era anche sua sorella Charlotte, che probabilmente era andata a prenderla per portarla a scuola.
Perciò cercò di fare in fretta e sviare dagli occhi della sorella.
-Beh questo è da vedere. Dipende da che potenziale mio amico diventerai. Forza andiamo-disse Anna e Matt la guidò verso la sua auto evitando la sorella.
Salirono in auto, e tra musica a timbro pop e risate arrivarono ad un bar-pub della città.
-Ah...bel posticino,rustico...inebriante...mi piace-commentò Anna sorridendo.
Si era quasi dimenticata come si faceva, tendere le labbra all'insù fu come dar olio ad un motore, quasi doloroso.

Entrarono insieme e c'erano vari profumi come caffè, cioccolato, bibite alcoliche insomma un bel mix di profumi.
-Io per caffè intendevo uno Starbucks, ma anche questo va bene-disse Anna mentre prendevano un tavolino. Ordinarono due caffè e aspettarono.
-Non siamo tipi da Starbucks noi di New Orleans! andiamo bella mi ci vedi tu bere frapuccino!?-domandò Matt pavoneggiandosi e facendola scoppiare a ridere.

****

-Almeno sono riuscito nel mio intento. Ti ho fatto tornare un po' di allegria. Se fossimo stati in uno Starbucks, saresti solo diventata nervosa dal caffè-rispose ridacchiando Matthew, e Anna non potè non ridere.
-È vero, si, ci hai azzeccato! Un punto per te e zero per me-rispose Anna ridacchiando.

-Senti posso farti una domanda?-chiese Anna guardando la tazzina vuota e macchiata al suo interno.
-Dimmi pure. E poi ho scelta?-domandò Matt ridacchiando.
-Beh...vedi...io ti ho quasi steso a terra, senza vantarmi naturalmente, ma ti ho sbattuto al muro. Ti ho umiliato davanti a tutti e tu...accetti di bere un caffè con me? Non è un po'..contraddittorio?-chiese la ragazza. Voleva solo essere sicura che lui fosse sincero.
Per questo sentí i suoi battiti.
-Forse lo è, forse no ma me lo hai detto anche tu. Stai passando un periodo no e...forse anche io avrei la stessa reazione. O una reazione diversa...ma quelli sono dettagli-disse lui molto calmo e con tono affettuoso.
Anna questa volta rise davvero.
-Beh, allora è stata una fortuna averti quasi picchiato, altrimenti non ti avrei mai parlato-disse Anna sorseggiando il suo caffè.
-Non ogni male vien per nuocere-disse Matt sorridente e bevve il caffè.
Passarono alcune ore e i due ragazzi erano ormai arrivati alle bevande.
Matt era brillo ma non del tutto andato.
Anna invece era più sobria del solito.

-Giochiamo a "io non ho mai"?-chiese Matt ridacchiando.
Ormai si erano direttamente sposati il bancone.
-Ok. Allora tocca a me. Io non ho mai...cercato di sedurre il mio prof in primo liceo per farmi cambiare un votaccio in matematica-disse Anna ridacchiando.
-No, l'hai fatto davvero?-chiese stupito.

-Si l'ho fatto. Era un professore giovane, aveva circa venticinque anni ed era carino. Io ci ho provato ma ho scoperto che si faceva un'altra studentessa-confessò Anna ridendo e fu costretta a bere.
Mandò giù e poi lo riempì.
-Tocca a te mister occhi verdi-disse Anna incrociando le braccia.
-Ok. Um...allora fammici pensare. Non sono mai stato intimorito da una donna-disse e mandò il ventesimo bicchierino giù.
Anna lo guardò divertita.
-Oh mio Dio chi ti ha intimorito così tanto?-chiese Anna. Matt guardò la ragazza e sorrise.
Anna scoppiò a ridere e bevve anche lei un'altro bicchierino.

-Io non sono mai stata tradita da nessuno-disse la ragazza e mandò giù due bicchierini, la quale le fecero girare la testa.
-Perché ne hai bevuto due? Hai detto solo una cosa-chiese Matt ormai ubriaco ma la matematica sapeva ancora applicarla.
-Beh perché sono stata ingannata sia dalla mia famiglia, che mi ha nascosto per anni che avevo dei cugini e uno zio, e perché sono stata usata da Samuel-disse Anna poggiando le braccia sul bancone e poi la testa.
Matt si mise nella stessa posizione ma girato verso di lei.
-Perché ti preoccupi tanto di Sam? È un coglione e illude tutte le ragazze...-ma poi si blocca.
-Ah...scusami non volevo. Hai ragione. Ti ha fatto illudere che tu gli piacessi davvero non è così?-chiese il ragazzo.
-Si...io non lo so ma...mi attirava. E non la sua bellezza ma mi piaceva come si comportava con me, sembrava tanto carino e gentile...sembrava reale. In realtà era tutta una falsa. Voleva solo prendersi gioco di me, come fa con tutte. Sono stata una bambola di pezza con cui ha potuto giocare tranquillamente-si sfogò Anna senza far trapelare le lacrime, non vuol più piangere...
Matt la vide in quello stato e gli venne naturale abbracciarla.

-Dai vieni qui...stai tranquilla, andrà tutto bene. Il tuo amico Mattabbracciatutti farà vedere a quel cretino che ha fatto male a farti del male. Ho ripetuto varie parole ma vabbé- disse il ragazzo accarezzando la testa della ragazza, mentre lei lo abbracciava affettuosamente.
Dopo qualche minuto in quello stato, Matt vide l'ora.
-Minchia, sono le nove! Come vola il vento!-disse Matt.
Anna rise e lo corresse.
-Come vola il tempo Matt. Il tempo! Ora andiamo vah-disse Anna pagando il tutto e si mossero a braccetto fino al parcheggio.

Stavano salendo in auto quando ad apparve Anna sentire un rumore.
C'erano poche macchine li vicino, e quel locale è posto vicino ad un bosco.
-Matt stai li. Arrivo subito-disse Anna e si avvicinò agli alberi.
Matt senza protesta salì in macchina e si addormentò quasi sul colpo.
Anna guardò dietro la struttura, percorse lo stretto vicolo cieco c'era acqua proveniente dai tubi fognari, due topi che farfugliavano qualcosa sulla spazzatura e per finire una luce di lampione sopra la sua testa.

Urlò quando qualcuno la prese per le spalle e la sbatte al muro.
-Toglimi le mani di dosso!-disse dimenandosi, ma quando si riconobbero a vicenda, si sorpresero entrambi.
-Tu che ci fai qui? Mi stai per caso seguendo?-chiese Anna a Samuel che era proprio davanti a se.
-Questo è il mio locale che frequento con i miei amici. Non ti ho mai vista qui-disse lui guardandola.
Sa di alcolici, lo sente bene.

-Ok...me ne vado scusami. Non verrò mai più qui stanne certo, ma è stato Matt a portmici, quindi fattene una ragione-disse Anna e si fece per liberare.
-Ah, sei qui con Matt eh? Che...state insieme per caso?-disse Sam con un tono quasi arrabbiato...e geloso?

-No, ma lui è un mio amico al contrario tuo!-urlò la ragazza e si allontanò, lasciando Samuel con la sua bottiglia di Barbon in mano a fissarla mentre la sua fragranza Poison Girl inebriava il suo olfatto poco sviluppato.

Infine salì in macchina e svegliò Matt, che sicuramente era più sobrio di prima.
Mise in moto e arrivò a casa sua.
-Beh è stato un piacere bere un caffè con te. E anche tanti altri buon bicchieri-disse ridacchiando.
-Dai perché non vieni a me?-chiese Matt vedendo Anna sulla stradina di casa.
-Grazie per oggi. Mi sono divertita anche se questo è un periodo no come l'hai definito tu. Sei un grande amico-disse Anna sorridendo.
Matt sorrise a sua volta e guardò avanti.
-Domani è sabato giusto?-chiese il ragazzo quando Anna appena chiuso la portiera.
-Si perché?-chiese Anna guardandolo.
-Che ne dici se andiamo a vederci un film insieme ora? Tanto tu non vuoi andare a casa, visto che hai litigato con i tuoi-disse Matt.
Sembrava ubriaco ma in realtà quasi ragionava meglio di quanto era sobrio.
-Beh è vero. Non voglio ritornare a casa, non sopporto vederli sorridermi nonostante le bugie! Andiamo per un film fantascientifico? Odio gli horror-disse Anna chiudendo lo sportello della macchina.
-E che film per la fantascienza sia. Comunque non ti dispiace se c'è anche mio fratello di dieci anni? Sicuramente vorrá vedere Sparatorie e robe varie!!-disse lui mettendo in moto.
-Meglio, almeno non sarò l'unica ad essere trattata come una ragazzina-disse e risero.

Anna aveva bisogno di una amicizia genuina...di nulla di più.
Pensava di averla con Sam, ma si stava rendendo sempre più conto che...se avessero continuato a frequentarsi sarebbero andati oltre l'amicizia.
O almeno era quello che Anna pensava.

*Zonza per casa con i libri in mano ma finisce sempre su Wattpad*

Devo devo studiare...eh ja!
Pubblicherò il più possibile! Ma non giornalmente come in precedenza spero che la mia storia sia sempre nelle vostre biblioteche!
Ciao caramelline alla coca cola!!

PorcellanaNera•

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top