🥀Capitolo 12🌹

Anni fa mi sono promesso che non avrei più detto a nessuno ciò che mi era successo, ma ieri notte sono uscite dalla mia bocca incubi che dovevano restare solo per me, ma lei era con me, si è presa cura di me e quando sono tornato in me non si è fatta scappare nulla.

Non mi ha chiesto spiegazioni, non mi ha chiesto niente di niente, semplicemente si è presa cura di me.

«Te la stai mangiando con gli occhi Kay.» Scarlett mi da un bacio sulla guancia e si siede accanto a me. «Brilla di una luce che quasi ti acceca non è vero? Vuole spegnere la fiamma che arde in lei, ma senza rendersene conto, lei illumina tutto anche solo restando ferma senza dire o fare qualcosa.»

Stacco lo sguardo da Lili per poi riportando a quella pazza della mia migliore amica.

«Oh andiamo, so bene che lo avete fatto. Non serve che qualcuno metta i manifesti, le occhiate che vi lanciate sono chiare, e il casino che hai fatto con quei due e la dimostrazione che tieni a lei.»

Poso la birra e nonostante vorrei replicare, Scarlett è l'unica che capisce tutto anche senza che io parli, quindi mentire con lei non servirebbe a nulla.

«Zero relazioni lo sai bene Scar, siamo adulti e consapevoli di ciò che vogliamo e facciamo. Ma non permetterò a nessuno di toccare qualcuno vicino a me.»

Scarlett osserva Nate e poi sbuffa, so bene cosa è successo tra i due, non mi sono mai messo in mezzo e mai lo farò, ma Nate sa che nonostante per me sia un fratello se gioca sporco con lei se la vedrà direttamente con il mio pugno.

Non ci vuole un genio a capire che entrambi provano qualcosa l'uno per l'altro, ma sono entrambi dei coglioni che non vogliono ammettere la realtà dei fatti.

«Sai vero che litigare non vi porta a nulla, vi conoscete da anni, e scopare e litigare non è normale» Confesso e Scarlett mi da uno schiaffo sul braccio per poi rubarmi la birra.

«è troppo stupido per ammettere ciò che vuole davvero. Preferisce avere mille amiche con cui divertirsi che una sola ragazza che lo rispetti e lo aspetti a casa, siete tutti così voi uomini.»

Sorrido e la abbraccio e nonostante le sue lamentele mi stringe a sè, se non fosse stato per Scarlett tanti ricordi della mia infanzia sarebbero stati vuoti e tristi.

«Ciao Black» Cassie si avvicina a noi per poi poggiarsi al bancone e mettendo in mostra più che può la scollatura del top che ha.

«Gallina all'attacco.» Scarlett si stacca da me per poi guardarmi male e andare via e quasi mi viene da ridere.

«Cassie.» Le faccio un segno con la testa, per poi richiamare Tio e farmi dare un'altra birra.

«Non ci vediamo da tanto, quasi quasi pensavo ti fossi dimenticato di me.» Replica con un tono seducente, ho scopato più volte con lei, Cassie è la classica ragazza che sa quello che vuole e non ha paura di prenderlo.

Ma da quando Tornado Lili è arrivato in città sono stato occupato con lei e i suoi cugini. E sopratutto da quando ho scopato Lili in quel vicolo non riesco a scopare con nessun'altra, voglio lei e nessun'altra.

«Sono stato impegnato, e sai bene che oltre al sesso io non prometto nulla. L'abbiamo fatto più di una volta ma come c'è un inizio c'è anche una fine.»

Le sorride prendendo la birra che Tio mi passa, ma nonostante vorrei restare concentrato su di lei, non riesco a non osservare la figura di Lili che parla con Scarlett e mi osserva.

Che effetto ti fa Lilith? Perché io vorrei parlare con te, prenderti e chiuderti nel mio ufficio e poi scoparti sulla mia scrivania fregandomene che i tuoi cugini possano scoprirci, ti scoperei così forte da farti dimenticare tutto, e farti solo desiderare di averne ancora e ancora.

«Vorrei recuperare un po' di tempo che ne dici? Perché non andiamo nel tuo ufficio?» Cassie si avvicina e mi poggia una mano sul petto e pian pian scende, ma prima di arrivare al cavallo dei miei pantaloni gli blocco la mano e la allontano delicatamente.

«Cercati qualcun altro cassie, il giro sulla mia giostra è finito mi dispiace.» Le schiaccio l'occhio e mi allontano.

Lili e Scarlett non si vedono da nessuna parte, ma i fratelli Red sono nervosi e questo non è per niente un buon segno.

«Nel mio ufficio ora.» Li richiamo e ci facciamo strada verso la stanza per poi chiudere la porta a chiave.

«Eric sta creando casini, Kayden sta buttando troppa merda su di noi.»

Me lo immaginavo porca puttana, sapevo che sarebbe successo e che la rivalità che abbiamo sarebbe alla fine scoppiata e creato casini ancora più grossi.

«Non mi fa paura James, sai bene che non può venire a casa nostra, se viene sa cosa gli tocca. I patti sono chiari, il primo che si fa trovare in un territorio non suo perde tutto e sa che è morto.»

Ma se James e Logan sono nervosi perché Eric vuole la guerra, Nate è nervoso per altro.

«Nate» lo richiamo, e lo sguardo che mi lancia per e per niente buono.

«Abbiamo un problema Kay, un problema che si sta rivelando essere più difficile di quanto credevo. »

Lo guardo confuso non capendo a cosa si riferisce.

«Mia zia vuole che Lili ritorni a casa, ieri ha discusso con mio padre per ore, ma la cosa che mi preoccupa non è solo che li Lilibeth possa riprovare a farsi del male, ma quel Alex, l'ex che le passava la droga la sta cercando.»

Stringo i pugni cercando di respirare e di non rompere la prima cosa che mi passa per le mani, ma se so una cosa è che Lili col cazzo che torna a casa.

«Lilibeth ormai è grande abbastanza per prendere decisioni da sola, e Alex non è un problema lo sai, dobbiamo solo muovere i fili giusti e risolviamo il problema.» Col cazzo che la faccio tornare in quella città.

«Black muoviti abbiamo un problema.» Adam bussa insistentemente cercando di aprire la porta del mio ufficio, ma mentre James apre la porta e osserviamo Adam con un espressione preoccupata, mi basta controllare il televisore con tutte le telecamere per capire cosa sta succedendo.

«No cazzo, no nel mio locale.» Mi alzo come una bestia per poi andare di là con la voglia di spaccare qualche naso.

«Dai puttanella, so bene che per una piccola dose me lo succhieresti senza pensarci due volte.»

Il tizio parla in direzione di Scarlett, ma non è lei a scattare per prima, anzi è proprio Lili a prendere le sue difese.

«Dal rigonfiamento dei tuoi pantaloni quello che vedo è che hai il cazzo più piccolo del mio mignolo.» Nel locale si alza un coro di stupore ma lei non ha finito, e non appena incontra il mio sguardo sa di avere le spalle coperte. «Non si insulta mai qualcuno dentro casa sua lo sai vero?»

Il tizio prova ad avvicinarsi a lei ma ancora prima di fare un altro passo verso di loro, Nate lo prende per le spalle e lo trascina fuori, deve smaltire un po' di tensione e quel tizio è arrivato al momento giusto, sopratutto poi dopo aver parlato a Scarlett in quel modo.

«Kay.» Scarlett mi richiama ma le faccio segno che va tutto bene, ma non contenta richiama anche James così che vada da suo fratello.

«Voleva vendere questa merda.» Lili esce una bustina contenente delle pillole e me le passa, come diavolo fa ad averle lei? «Quando si è avvicinato gliele ho prese dalla giacca, era così fatto che non si è accorto di nulla.»

Sorrido e cazzo questa ragazza non smette un solo instante di sorprendermi, la prendo per un braccio e la trascino con me nel mio ufficio, me ne fotto delle domande di Logan o di chiunque altro, al momento voglio solo entrare dentro di lei.

🔞🔞

E non appena chiudo la porta del mio ufficio a chiave a la osservo lei stessa capisce tutto.

«Ci sono i miei cugini di là Kayden.» Annuisco e mi avvicino di più.

«Sono giorni che penso a te, in ginocchio nel mio ufficio, a te a novanta sulla mia scrivania, a te che urli il mio nome e mi chiedi di andare sempre più infondo.»

La prendo per i fianchi così da farle sentire il mio cazzo.

«Potevi scopare con quella ragazza che ti ha sbattuto le tette in faccia.»

Sorrido per poi baciarle il collo, e quando succhio un punto preciso, il gemito che le esce dalle labbra mi fa arrivare una scossa direttamente al cazzo.

«L'unica figa che voglio assaggiare e scopare è la tua, Cassie sa che la mia giostra è fuori uso.»

La chimica che abbiamo io e Lili è qualcosa di unico, ho scopato con molte donne ma la complicità che abbiamo io e lei è qualcosa che non ho mai provato con nessuna.

Non servono parole, non servono giri di nessun tipo. Semplicemente sappiamo cosa vogliamo e ce lo prendiamo senza problemi.

«Kayden.» Il mio nome esce come una supplica, ma voglio averla il prima possibile, e questa volta senza premura, voglio godermi ogni singolo momento.

«Fammi vedere cosa sai fare regina della notte, Prenditi ciò che vuoi perché io non te lo negherò.»

Lilith ricambia il bacio con passione, ma non appena le poggio una mano un po' più sotto del seno sussulta dal dolore, ma ancora prima di dirle cosa c'è che non va riprende a baciarmi.

«Non funziona così con me Lili.»

Mi stacca da lei e la osservo, e Dio se è bella.
I capelli lunghi e rossi le danno un aspetto sensuale, il viso e delicato e cosparso da piccole lentiggini che per lo più ricoprono il naso e le guance, il fisico è minuto ma con delle forme che ti fanno girare le testa.

Ma cazzo, cazzo nonostante quelle ustioni o cicatrici la trovo ancora più bella, ancora più sexy..ancora più mia.

«Non farmi domande Kay..fammi solo dimenticare, zittisci tutti i pensieri che ho in testa, ti prego.» Mi perdo nei suoi occhi ed è lì che trovo una supplica in silenzio, una supplica silenziosa che mi dice di farla stare bene.

«Il mio corpo è tuo, prendi ciò che ti serve Lilith.»

Lili mi bacia nuovamente e poi si stacca, ma stavolta voglio vederla in ginocchio, in ginocchio, nuda e con solo la mia fottuta gioca che la copre.

«Ti voglio nuda e in ginocchio..» Lili sorride ed esegue senza dire nulla, il vestito che la copre come fosse un guanto le scende giù fermandosi sulle caviglie, l'intimo che indossa è talmente sexy che il cazzo mi fa male.
Il Pizzo rosso su di lei è qualcosa di illegale.

«Togli solo il reggiseno e mettiti la mia giacca,voglio che mi succhi il cazzo con la mia giacca addosso. E dopo ti scoperò guardando il mio marchio e il tuo culo da favola.»

Mi levo la giacca e Lili la prende indossandola con un sorriso sul volto, per lei è solo una semplice giacca, ma per me questa giacca è tutta la mia vita.

Nessuno l'ha mai indossata, ma quando dovevamo correre è stato naturale per me farla indossare a lei. Ogni membro dei Black Blood è stato scelto per un motivo, e gli altri ne fanno parte da generazioni.

Ma lei, lei con la mia giacca è qualcosa di proibito. E fosse l'ultima cosa che faccio, ma lei avrà la sua giacca col mio marchio dietro, e sopratutto diversa rispetto a tutti gli altri.

«Potrei farci l'abitudine sai? In fondo questa giacca mi sta proprio bene.» Mi fa un sorriso e si inginocchia davanti a me, oh Lilith se solo sapessi.

Ma non appena con un gesto secco mi tira giù i pantaloni e le mutande, e prende il mio cazzo tra le mani ogni buon senso se ne va a fanculo.

Ma cazzo, non appena lo prende in bocca le porte del paradiso si aprono e getto la testa all'Indietro, ispirando e cercando di non mandare tutto a fanculo non venendo come un tredicenne mentre si fa fare il suo primo pompino.

«Adoro il tuo sapore.» Sussurra e gemo senza vergogna non appena inizia a prenderlo sempre più in fondo aiutandosi con le mani, Lili succhia, lecca e crea un movimento con la lingua e con le mani che per poco non mi fa scoppiare qualche vena del cervello.

Mille donne, mille pompini e sto per uscire di senno per questo piccolo diavolo che mi fissa con quegli occhioni azzurri.

Ma non appena mi fa l'occhiolino ecco che si smette di giocare, stringo i suoi capelli in un pugno e aumento le spinte, il calore della sua bocca e confortevole, ma i suoi fottuti gemiti mi stanno letteralmente uccidendo.

Nonostante le lacrime che le escono dai lati degli occhi non si ferma o non mi fa segnale di andarci piano, le piace esattamente farlo come piace a me, ma quando resto più del dovuto dentro la sua bocca, levandole per poco l'ossigeno e poi esco all'improvviso, la soddisfazione di vederla tossire e senza fiato mi eccita ancora di più.

«Piegati sulla mia scrivania.» Esegue e si piega a novanta mostrandomi quel culo che sogno di prendere dal primo giorno in cui si è presentata nel mio locale, quando avvolta in un paio di jeans troppo aderenti sembrava un diavolo pronto a prendersi il mondo.

«Prendi ancora la pillola Lili? Perché voglio scoparti mentre sento ogni singola parte di te, senza barriere e sopratutto sentendo il tuo calore!.»

Non scopo mai e dico mai senza preservativo, quando eravamo in quel vicolo ci siamo lasciati prendere dal momento, ma non ho più scopato con nessuna e sopratutto con lei non voglio usarlo.
Lili annuisce e nonostante sia piegata si tira giù gli slip e mette in mostra quel culo perfetto.

«Qualche giorno questo culo sarà mio.» Entro dentro di lei con una spinta secca e decisa così da farle uscire un urlo che blocco con la mia mano. Voglio tutto, ogni singola parte di lei, ogni dolore, ogni pensiero, ogni fottuta lacrima.

«Sei mia Lilith..ogni parte di te, ogni singola parte di te. Questa è casa tua, e giuro che tu da qui non te ne andrai mai.»

La scopo come se fosse l'ultima cosa che faccio, dimenticando che i suoi cugini sono lì fuori, dimenticando che c'è mezza città nel mio locale, al Momento esistiamo solo io e lei.

«È solo sesso Kay ricordalo..Ti prego più forte, non fermarti.» Geme senza vergogna aggrappandosi alla mia scrivania.

E per quando vorrei dirle che ormai tutto questo non è solo del semplice sesso, la giro con facilità così da avere il suo viso in bella vista, e mentre spingo sempre più forte dentro di lei, mi piego e la bacio perché voglio sentire quel dannato sapore di ciliegia che mi ha portato quasi ad esserne drogato.

«Ti..» Butta indietro la testa mordendosi il labbro. «Ti ho in pugno vero Kay? »

Sorrido insieme a lei per poi spostarle la mia giacca e morderle un seno, e mentre aumento le spinte e mi godo ogni singolo gemito di piacere che le esce dalle labbra mentre viene sul mio cazzo, penso che forse Lili non ha torto, e che io abbia davvero confuso sesso e sentimenti.

«Fai di me ciò che vuoi Lili, non ho paura a farmi del male.» Lili mi osserva confusa ma non le lascio il tempo di parlare perché le prende le spalle e la scopo con più violenza per poi venirle dentro.
Sono fottuto..

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